curioso il fatto che in 2 settimane è stata condannata una squadra con intercettazioni che non provano niente...ed ora a distanza di 4 anni pian piano vengono fuori anche le intercettazioni di altri...tutto ovviamente senza troppo caos mediatico...ci mancherebbe!
Sul poco caos mediatico, ci può stare, se pensi a tutti i giornali che starnazzavano su Moggi e che oggi dovrebbero rimangiarsi un bel po' di quelle pagine. Aspettiamo e vediamo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Se Moggi viene assolto o se si dimostra che questo era il "sistema" adottato da tutti....voglio proprio vedere che succede...
forse mi sfugge un passaggio: ma il provare che ci siano altre telefonate illecite riguardanti altre squadre come prova l'innocenza dei dirigenti della juventus ?
No, ma credo possa indicare esattamente che il sistema era arrivato al limite e che tale limite, salvo forse poche eccezioni, era stato superato da tutti
Quotone, nel calcio il più pulito ha la rogna e solo della feccia come quel cane di Ibra poteva cantare "noi vinciamo perchè non rubiamo" a fine campionato 2006/2007. Perchè se di rubare si parla se l'ha fatto nella Juventus state tranquilli che l'ha fatto pure nell'Inter.
cavoli spendere un botto di soldi per anni senza portare a casa nulla è un colpo che nemmeno la banda bassotti avrebbe il coraggio di fare! dopo calciopoli milan e juve sono sparite chissà perchè....
Da sempre è così e sempre sarà nei secoli dei secoli. Se volete farvi del male, leggete qualche libro di Petrini, calciatore anni 70 e vi farete un'idea dei dirigenti ed allenatori di oggi, come Colomba, Bettega, Savoldi etc.etc.etc.di come truccavano le partite o meglio vendevano, insomma dello scandalo del 1980. Poi passiamo parlare di doping, passaportopoli, moggiopoli, calciopoli, auricchiopoli..e se vi vien voglia ancora di andare allo stadio, siete dei grandi!
davvero chissà perche!...prima di calciopoli il campionato era uno dei piu belli del mondo,e non vinceva solo una squadra...chissa perche!....come hanno cominciato ad applicare il regolamento per tutti quest'anno la roma è a -1....chissa perche!
mah...dal 98 (primo vostro dubbioso scudetto per non dire di peggio ) al 2006 quando vi hanno mandato in b voi avete vinto 6 campionati su 10 dietro di voi due volte il milan e una a testa le due romane per il giubileo con gli scazzi di perugia in mezzo... noi dobbiamo ancora arrivare al 5 quindi siamo ancora dietro di voi... poi che per te fosse bello son gusti personali perchè il famoso regolamento per voi non esisteva....
Povera inter...è sempre stata cosi onesta TORINO, 1 aprile - Maurilio Prioreschi è l’avvocato difensore di Luciano Moggi nel processo di Napoli. Insieme a Paolo Trofino, l’altro legale dell’ex dg juventino, e un efficientissimo team di consulenti sta lentamente, ma - finora - inesorabilmente smontando le tesi dell’accusa. Traballa, incalzato dalle sue domande, il teste che doveva spianare la strada ai pm, il tenente colonnello Attilio Auricchio, l’autore delle indagini, costretto ad ammettere nelle ultime udienze che qualche omissione o mancato controllo c’è effettivamente stato. S’incrina pericolosamente la stessa cupola, quella che - secondo l’accusa - aveva permesso a Luciano Moggi (e Antonio Giraudo) di controllare il calcio italiano e, soprattutto, il sistema arbitrale: perché le deposizioni dei teste e le puntigliose ricostruzioni della difesa stanno dimostrando che se c’era, questa cupola, non era poi così potente e, molto probabilmente, non esisteva del tutto. Ma ora è grande l’attesa per un colpo di scena che potrebbe cambiare radicalmente lo scenario del processo: l’esistenza di intercettazioni che riguardano altri dirigenti di altri club. Telefonate di Massimo Moratti e Giacinto Facchetti a Paolo Bergamo, così come chiamate di Adriano Galliani a Pierluigi Pairetto. Intercettazioni “nuove”, perché mai trascritte dagli inquirenti e, quindi, escluse dalle informative del processo, ma scovate nella sconfinata massa di intercettazioni effettuate nel periodo delle indagini. Avvocato Prioreschi, allora non era solamente Luciano Moggi a usare il telefono. «A quanto pare no. Nell’enorme corpus di intercettazioni che abbiamo scandagliato sono emerse delle telefonate di Massimo Moratti a Paolo Bergamo e anche di Giacinto Facchetti. Così come di dirigenti di altri club. Ce n’è uno, di cui per il momento non è il caso di fare il nome, che ha chiamato i designatori arbitrali cento volte nel periodo novembre 2004-maggio 2005. E fra questi c’è anche chi dichiarava di sentire Bergamo e Pairetto solamente per gli auguri di Pasqua e Natale: cento telefonate di auguri, però, sono un po’ tante...». Anche Massimo Moratti telefonava ai designatori? «Sì, ci sono chiamate di Morattti e anche di Facchetti che potrebbero confermare la famosa cena fra Bergamo e lo stesso Facchetti avvenuta nei primi giorni di gennaio del 2005, alla vigilia di Livorno-Inter 0-2». A questo punto cosa può succedere? «La prima cosa che mi aspetto è una presa di posizione da parte di Moratti. Perché non ha mai detto di aver chiamato anche lui i designatori? Perché non ha mai parlato della cena fra Bergamo e Facchetti di cui era al corrente? La lealtà sportiva, quella dell’articolo uno del codice di giustizia sportiva include il fatto di essere trasparenti. Tutte le telefonate di Moggi ai designatori sono state considerate altrettanti “articoli 1” dalla Caf, che li ha sommati per ottenere una condanna per articolo 6, illecito sportivo. Ora mi chiedo: per Moratti non vale la stessa regola: telefonate uguale articolo uno?». Moratti cosa dovrebbe dire? «A mio parere ha un doppio dovere: morale e regolamentare. Deve ammettere quelle telefonate ai designatori e, a questo punto, restituire lo scudetto assegnatogli nel luglio del 2006. Io se fossi in lui non lo vorrei più. Quello scudetto non è stato vinto sul campo, ma è stato assegnato dalla giustizia sportiva a una squadra che, in teoria, era rimasta fuori dall’indagine. Le telefonate che abbiamo trovato fanno saltare questo presupposto ». Perché queste telefonate spuntano solo ora? Come mai gli inquirenti non le hanno mai prese in considerazione? «Effettivamente è “strano” che nessuna, dicasi nessuna, di queste chiamate sia stata trascritta dai Carabinieri. Voglio dire, sono inserite delle intercettazioni come quella della moglie di Lanese che parla con la figlia e gli racconta di aver lavato i piatti insieme alla moglie di Pairetto, ma non c’è traccia della chiamata in cui Facchetti e Bergamo si organizzano per vedersi a cena. Qualche sospetto viene, anche perché questo “fa scopa” con la vicenda dell’assistente Coppola che ha raccontato di essere andato dagli inquirenti per raccontare delle chiamate ricevute dai dirigenti interisti e si è sentito rispondere: l’Inter non ci interessa, indaghiamo sulla Juve. La sensazione è che si sia indagato a senso unico». La sensazione, alla fine di questa chiacchierata, è che tutti, o quasi tutti, i dirigenti chiamavano i designatori. Giusta? «E’ quello che sta finalmente emergendo: il “così fan tutti”. Ora, per me la situazione è questa: o è lecito chiamare i designatori (ed effettivamente non c’è nulla nel regolamento che lo vieti in modo diretto) oppure è illecito. Nel primo caso Moggi non ha commesso nessun illecito, nel secondo non lo ha commesso solamente lui, ma anche chi si è visto premiare con uno scudetto. E, a questo punto, mi aspetto ancora qualcosa». Cosa? «Che la Juventus tiri fuori la testa dalla sabbia e prenda una posizione. Alla luce di questi nuovi eventi la dirigenza o, meglio, la proprietà dovrebbero dire qualcosa, perché lo scenario sta per cambiare radicalmente».
Intanto però a noi gobbi ci hanno desertificato nel 2006 e non solo come squadra ma anche come dirigenza andasse come dici spero nella riabilitazione di Moggi ed il suo re-inserimento alla Direzione Generale della Juventus rottamando all'istante secco e blanc. E possibilmente pure quei due froci degli elkaan a favore di Andrea Agnelli