Terza audizione a Napoli del tenente colonnello dei Carabinieri che indagò sul calcio-scandalo del 2006: dopo l'esame dei pm, comincia il fuoco di fila degli avvocati difensori. E tra le spiegazioni dell'ufficiale anche molte imprecisioni. Pairetto sbotta: «Era la partita decisiva e non sanno chi era in griglia... Paparesta non fu punito dopo gli errori di Reggina-Juve, Racalbuto è stato fermato nove turni per Roma-Juve dove a sbagliare fu il guardalinee!» NAPOLI, 16 marzo - Ah, se l’avessero saputo i giudici sportivi di Calciopoli... Il grande setacciatore di Calciopoli, il tenente colonnelo Attilio Auricchio, cade su Milan-Juve, su quella che nell’anno del Signore del Calcio 2004-2005 e per Calciopoli stessa è la Madre di tutte le Partite, la sfida che decide - con un faccia a faccia da Ok Corral -, giudice imparziale come testimonieranno le immagini Collina, certo non un arbitro moggiano e amico come detto più volte di Meani. Non conosceva la griglia della Partitissima, lo ammette in aula dopo 16 ore di audizione dei pm e le prima tre ore di audizione degli avvocati difensori. L’avvocato di Pairetto, poi protagonista di un’accorato atto d’accusa agli inquirenti per le palesi imperfezioni dell’indagine e di alcuni dei presupposti di reato che non passano al vaglio dei fatti accaduti realmente incalza Auricchio. «Non abbiamo mai pensato di interrogare i notai che presenziavano ai sorteggi, mai avevano annotato nei documenti ufficiali nulla sulle imperfezioni delle palline e sui colpi di tosse. Non risultavano anomalie ai notai (e i Carabinieri non erano curiosi di chiedere alcunché ai notai stessi, pubblici ufficiali, ndr)». «La griglia di Milan-Juve?», gli chiede l’avvocato di Pairetto, Sena. «Arbitro Collina, poi Farneti e Mitro, quarto uomo Preschern». «No, scusi - ribatte Sena - quella è la quaterna: la griglia?» «No, non la so». In aula c’è anche Pairetto, Bergamo ha lasciato l’aula da pochi minuti. L’ex designatore di Nichelino sbotta: «Pazzesco: è la partita chiave di quella stagione maledetta e tu non sai neanche la griglia!» L’avvocato Sena incalza: «Ma come, era la partita che decideva il campionato...» Auricchio: «Noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Ci basavamo sulle intercettazioni. Poi per noi la designazione di Collina (in realtà sorteggiato a furor di popolo tra Paparesta e Trefoloni, molte volte accusati di aver commesso errori pro Milan, ndr) era una garanzia». Auricchio poi conferma: «Non abbiamo verificato se ci fossero in griglia arbitri favorevoli a Moggi, non ritenevamo che contasse per quella gara». A dire il vero non ritennero neanche di controllare se gli arbitri che sbagliavano pro o contro Juve andassero davvero incontro a sanzioni disciplinari interne: chiarisce Pairetto. «E’ falso dire che Paparesta, dopo gli errori in Reggina-Juve a danno dei bianconeri sia stato sospeso: ha arbitrato in B sette giorni dopo e avuto Torino-Inter al turno successivo. Racalbuto che ha subìto i due errori di un suo assistente (Pisacreta, attuale vice di Nicchi all’Aia, ndr) dopo Roma-Juve a causa di due errori pro Juve ha rivisto la serie A dopo 9 turni, due mesi e mezzo a casa!» TUTTOSPORT NO - Altra primizia: alcune parti descrittive dei match divenuti capi d’imputazione venivano descritti attraverso le cronache di giornali sportivi. «Abbiamo riportato articoli e tabellini di Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport. Tuttosport? No, Tuttosport non lo abbiamo preso...». Chissà perché?
tuttosport e altri giornali filo juventini hanno sempre dipinto calciopoli come una falsa, e in questi articoli sembra quasi che più che un processo, sia una chicchierata al bar, dove tra un caffe e un cappuccino, si alza uno al tavolo a fianco con un crodino e le noccioline in bocca e sentenzia. Ma non credo sia così.
A me, come alla maggioranza degli sportivi, interessava il giudizio "sportivo" di calciopoli e lì è stato abbastanza chiaro su chi e quanto fossero colpevoli. Della giustizia ordinaria non me ne importa, anzi. Quindi non commento questi tentativi di buttarla in "caciara".
tentativi di buttarla in caciara?...viene solo riportato cosa sta succedendo,da tuttosport perche gli altri non hanno interesse a far sapere che è stata tutta una farsa...chi e quanto è colpevole mi sa che non si sa perche sta crollando tutto!
Questa non è "caciara", sono report di udienze di tribunale. La "caciara" semmai l'han fatta tutti gli organi di informazione nell'estate 2006 ( ovviamente non prima che l'Italia vincesse il Mondiale, lì però facevano comodo i giocatori della Juve), caciara in base alla quale si è costruito il giudizio "sportivo" di cui parli, che quotidianamente, giorno dopo giorno, analizzando i fatti, viene smontato pezzo pezzo dimostrando il nulla su cui si basava. Come mai non interessa questo processo agli organi di informazione ? La verità fa male ?
Giudizio sportivo che, vale la pena ripeterlo, ha tenuto conto e basato le proprie sentenze sul "sentimento popolare" che gli stessi quotidiani - la rosea in primis - avevano generato.
Quindi calciopoli non è esistita? Una farsa? Quindi l'omonimia di Auricchio con Banfi in Fracchia e la belva umana si è rilevata vera.. Qualcuno scriveva che la Juve si sta costruendo il suo stadio a sue spese:giusto. Ma qualcuno ricorda quando è stato inaugurato il delle Alpi??? Maggio 1990, chiuso nel 2006 e demolito nel 2009. Io sono basito, soldi dei contribuenti buttati nel cesso.
Credo che i soldi pubblici risentano più della Salerno Reggio Calabria, degli ospedali mai messi in funzione, delle opere pubbliche che giacciono pronte o incomplete da decenni, inutilmente e degli sperperi a cui assistiamo da sempre. La tua sembra demagogia: la farsa non è calciopoli, ma calciopoli solo per la Juventus e nulla per gli altri....:wink: