Forum delle Poesie

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da Steve_Warson, 23 Settembre 2008.

  1. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    POSSO SCRIVERE I VERSI PIU' TRISTI STANOTTE (LEI NON E' CON ME)

    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Scrivere, ad esempio : La notte è stellata,
    e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.
    Il vento della notte gira nel cielo e canta.
    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Io l'amai , e a volte anche lei mi amò .
    Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
    La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
    Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
    Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.
    Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
    E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.
    Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
    La notte è stellata e lei non è con me.
    E' tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
    La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
    Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
    Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
    La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
    Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.
    Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
    La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
    D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
    La sua voce, il suo corpo chiaro . I suoi occhi infiniti.
    Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo .
    E' così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.
    Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
    la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
    Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
    e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.​

    (Pablo Neruda)
     
  2. Spank

    Spank Direttore Corse

    1.831
    28
    9 Gennaio 2007
    Reputazione:
    944
    Bmw X3
    la mia prima poesia.....10 anni

    Gabbiani

    di V. Cardarelli

    Non so dove i gabbiani
    abbiano il nido,
    ove trovino pace.
    Io son come loro
    in perpetuo volo.

    La vita la sfioro
    com'essi l'acqua
    ad acciuffare il cibo.
    E come forse anch'essi
    amo la quiete,
    la gran quiete marina,
    ma il mio destino è vivere
    balenando in burrasca.
     
  3. emidio

    emidio Amministratore Delegato BMW

    3.089
    411
    25 Gennaio 2007
    Reputazione:
    124.345
    E39 530d - Speed Triple 955
    Immaginare


    Venite tutti qui
    tutti intorno a me
    chiudete gli occhi ed io
    vi porterò dove ci sarà
    più bello un mondo intorno a noi.
    Immaginare…
    di dimenticare come si fa la pace
    perché non c’è più la guerra...
    di non mettere mai una pietra
    dove sta nascendo un fiore…
    immaginare…
    Immaginare…
    di poter guardare crescere un albero ai suoi nidi
    perché canti la foresta…
    di tenere stretto tra le dita un posto
    dove tu sia solamente tu…

    Immaginare…
    dove crescere vuol dire soltanto diventare
    più grandi ed invecchiare mai
    di non piegare mai la testa
    per dire sempre di sì
    e poi morire, tu…

    Immaginare…
    di prendere per mano la tua fantasia
    e poi volare
    volare senza una vertigine senza una paura…
    appendere i tuoi sogni a un aquilone
    e poi correre
    correre senza indecisioni senza una caduta…
    chiudete gli occhi ed io
    vi porterò dove ci sarà
    più bello un mondo intorno a noi.
    …Immaginare… immaginare… immaginare…
    volare senza una vertigine senza una paura…
    appendere i tuoi sogni a un aquilone e poi correre
    correre senza indecisioni senza una caduta…
    …immaginare…


    da "Orfeo ed Euridice, il musical" Nicola Salvio
     
  4. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    The Road Not Taken
    (La Strada Che Non Presi)​

    Two roads diverged in a yellow wood,
    And sorry I could not travel both
    And be one traveler, long I stood
    And looked down one as far as I could
    To where it bent in the undergrowth;
    Then took the other, as just as fair,
    And having perhaps the better claim,
    Because it was grassy and wanted wear;
    Though as for that the passing there
    Had worn them really about the same,
    And both that morning equally lay
    In leaves no step had trodden black.
    Oh, I kept the first for another day!
    Yet knowing how way leads on to way,
    I doubted if I should ever come back.
    I shall be telling this with a sigh
    Somewhere ages and ages hence:
    Two roads diverged in a wood, and I—
    I took the one less traveled by,
    And that has made all the difference.

    Robert Frost (1874–1963) - Mountain Interval (1920).




    Due strade si dividevano in un bosco giallo
    Mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
    Ed essere l’unico viandante
    A lungo rimasi a guardarne una più in là che potevo,
    Fin dove svoltava nel sottobosco
    Allora presi l’altra, che sembrava migliore
    Forse era più attraente
    Perché erbosa ed invitante
    Immaginai che anche altre persone
    Avessero pensato la stessa cosa
    Giacevano le strade, quella mattina,
    Con le foglie intatte, non ancora annerite dai passi
    Oh, mantenni la prima per un altro giorno !
    Sapendo già che una strada porta sempre
    ad un’altra strada, e pensai
    Che non sarei mai tornato indietro
    Racconterò queste cose con un sospiro
    Da qualche parte per anni ed anni ancora
    Due strade si dividevano in un bosco ed io-
    Io scelsi la meno frequentata
    E questo cambiò la mia vita
     
  5. MuCcIo

    MuCcIo Presidente Onorario BMW

    18.747
    439
    19 Aprile 2006
    Reputazione:
    37.413
    135i
    Mai cedere, ingannare, rubare o bere...
    ma se devi cedere
    cedi tra le braccia della persona ke ami,
    se devi ingannare
    inganna la morte,
    se devi rubare
    ruba il tempo ke vuoi per te
    e se devi bere
    inebriati dei momenti che ti tolgono il respiro..


    CAZZU!
     
  6. relic

    relic Amministratore Delegato BMW

    3.319
    104
    31 Maggio 2007
    Reputazione:
    629.571
    Giulietta Jtdm-2 170cv
    Mi pare, a volte, che il mio sangue fiotti come una fontana dai ritmici singhiozzi. Lo sento colare con un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca d'una ferita.
    Fluisce attraverso la città come per un campo recintato e trasforma i selciati in isolotti, cava la sete a ogni creatura, tinge la natura in rosso.
    Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per un giorno il terrore che m'assilla; ma il vino rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.
    Ho cercato nell'amore il sonno dell'oblio; ma l'amore, per me, non è che un materasso d'aghi fatto per procurare da bere a crudeli puttane.

    Charles Baudelaire
     
  7. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    bellissime ragazzi queste poesie!
     
  8. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    e pensa quanto è strano l'uomo... c'è chi è capace di scrivere queste cose e chi (la maggior parte) solo di combinare nefandezze (vedi ad es la storia del canguro) :confused:
     
  9. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    Ti quoto in pieno... purtroppo l'uomo è un animale come tutti gli altri ma più evoluto e a volte si trovano esemplari che stanno ancora all'era paleolitica ahimè! :confused:
     
  10. CarloX6

    CarloX6 Presidente Onorario BMW

    16.646
    817
    19 Novembre 2007
    Reputazione:
    3.003.314
    Una Stella - ZetaJones 2.8
    [youtube]http://it.youtube.com/watch?v=Phk_o91gzEU[/youtube]

     
  11. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    Bravo Carlo, lui si che è un vero maestro!! E' un personaggio che stimo moltissimo!! Rep + a Benigni:D:D:D
     
  12. Lawyer

    Lawyer Direttore Corse

    2.159
    122
    26 Aprile 2008
    Reputazione:
    48.322
    Z3 Roadster ed altre Bavaresi.
    Come comico ok :wink: La poesia lasciamola ad altri..
    Non escludo che D.Alighieri si sia rivoltato nella tomba quando Benigni ha esposto la Divina Commedia..Parere personale.
     
  13. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    Per me è un ottimo interpretatore;) parere personale, ovvio, la divina commedia mi è piaciuta ma ancor di più mi è piaciuto il film La Vita è Bella! consigliatissimo!
     
  14. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    :-k ehm... con tutto il rispetto x benigni (che ritengo un grande) non azzarderei questi paragoni :eek:
     
  15. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    aspetta... non sto paragonando la Divina Commedia al film La Vita è Bella;) sto solamente dicendo che mi piace il suo modo di interpretare;)
     
  16. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    se ti riferisci alla lettura che ha dato della divina commedia ti quoto senz'altro, anche xchè è un ottimo modo di avvicinare le masse alla letteratura classica :wink:
     
  17. Stefano890

    Stefano890 Amministratore Delegato BMW

    2.824
    82
    9 Aprile 2008
    Reputazione:
    84.748
    Bmw 635d & X6 35d
    esatto;) proprio a quello! al suo modo di porsi con la massa;) ci siamo capiti:D
     
  18. Vale&G

    Vale&G Collaudatore

    365
    16
    14 Aprile 2008
    Reputazione:
    10
    500!-320d cabrio(my boy's car)
    Perchè ti amo

    Perchè ti amo, di notte son venuto da te
    cosi' impetuoso e titubante
    e tu non me potrai piu' dimenticare
    l' anima tua son venuto a rubare.

    Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
    nel male e nel bene,
    dal mio impetuoso e ardito amare
    nessun angelo ti potra' salvare.


    -Herman Hesse-
     
  19. Vale&G

    Vale&G Collaudatore

    365
    16
    14 Aprile 2008
    Reputazione:
    10
    500!-320d cabrio(my boy's car)
    Senza di te

    Non posso esistere senza di te.
    Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
    la mia vita sembra che si arresti lì,
    non vedo più avanti.
    Mi hai assorbito.
    In questo momento ho la sensazione
    come di dissolvermi:
    sarei estremamente triste
    senza la speranza di rivederti presto.
    Avrei paura a staccarmi da te.
    Mi hai rapito via l'anima con un potere
    cui non posso resistere;
    eppure potei resistere finché non ti vidi;
    e anche dopo averti veduta
    mi sforzai spesso di ragionare
    contro le ragioni del mio amore.
    Ora non ne sono più capace.
    Sarebbe una pena troppo grande.
    Il mio amore è egoista.
    Non posso respirare senza di te.

    -John Keats-
     
  20. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    CANTO III
    [ Canto terzo, nel quale tratta de la porta e de l'entrata de l'inferno e del fiume d'Acheronte, de la pena di coloro che vissero sanza opere di fama degne, e come il demonio Caron li trae in sua nave e come elli parlò a l'auttore; e tocca qui questo vizio ne la persona di papa Cilestino. ]

    'Per me si va ne la città dolente,
    per me si va ne l'etterno dolore,
    per me si va tra la perduta gente.
    Giustizia mosse il mio alto fattore;
    fecemi la divina podestate,
    la somma sapïenza e 'l primo amore.
    Dinanzi a me non fuor cose create
    se non etterne, e io etterno duro.
    Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate'.
    Queste parole di colore oscuro
    vid' ïo scritte al sommo d'una porta;
    per ch'io: «Maestro, il senso lor m'è duro».
    Ed elli a me, come persona accorta:
    «Qui si convien lasciare ogne sospetto;
    ogne viltà convien che qui sia morta.
    Noi siam venuti al loco ov' i' t'ho detto
    che tu vedrai le genti dolorose
    c'hanno perduto il ben de l'intelletto».
    E poi che la sua mano a la mia puose
    con lieto volto, ond' io mi confortai,
    mi mise dentro a le segrete cose.
    Quivi sospiri, pianti e alti guai
    risonavan per l'aere sanza stelle,
    per ch'io al cominciar ne lagrimai.
    Diverse lingue, orribili favelle,
    parole di dolore, accenti d'ira,
    voci alte e fioche, e suon di man con elle
    facevano un tumulto, il qual s'aggira
    sempre in quell' aura sanza tempo tinta,
    come la rena quando turbo spira.
    E io ch'avea d'error la testa cinta,
    dissi: «Maestro, che è quel ch'i' odo?
    e che gent' è che par nel duol sì vinta?».
    Ed elli a me: «Questo misero modo
    tegnon l'anime triste di coloro
    che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
    Mischiate sono a quel cattivo coro
    de li angeli che non furon ribelli
    né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
    Caccianli i ciel per non esser men belli,
    né lo profondo inferno li riceve,
    ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli».
    E io: «Maestro, che è tanto greve
    a lor che lamentar li fa sì forte?».
    Rispuose: «Dicerolti molto breve.
    Questi non hanno speranza di morte,
    e la lor cieca vita è tanto bassa,
    che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.
    Fama di loro il mondo esser non lassa;
    misericordia e giustizia li sdegna:
    non ragioniam di lor, ma guarda e passa».
    E io, che riguardai, vidi una 'nsegna
    che girando correva tanto ratta,
    che d'ogne posa mi parea indegna;
    e dietro le venìa sì lunga tratta
    di gente, ch'i' non averei creduto
    che morte tanta n'avesse disfatta.
    Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,
    vidi e conobbi l'ombra di colui
    che fece per viltade il gran rifiuto.
    Incontanente intesi e certo fui
    che questa era la setta d'i cattivi,
    a Dio spiacenti e a' nemici sui.
    Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
    erano ignudi e stimolati molto
    da mosconi e da vespe ch'eran ivi.
    Elle rigavan lor di sangue il volto,
    che, mischiato di lagrime, a' lor piedi
    da fastidiosi vermi era ricolto.
    E poi ch'a riguardar oltre mi diedi,
    vidi genti a la riva d'un gran fiume;
    per ch'io dissi: «Maestro, or mi concedi
    ch'i' sappia quali sono, e qual costume
    le fa di trapassar parer sì pronte,
    com' i' discerno per lo fioco lume».
    Ed elli a me: «Le cose ti fier conte
    quando noi fermerem li nostri passi
    su la trista riviera d'Acheronte».
    Allor con li occhi vergognosi e bassi,
    temendo no 'l mio dir li fosse grave,
    infino al fiume del parlar mi trassi.
    Ed ecco verso noi venir per nave
    un vecchio, bianco per antico pelo,
    gridando: «Guai a voi, anime prave!
    Non isperate mai veder lo cielo:
    i' vegno per menarvi a l'altra riva
    ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.
    E tu che se' costì, anima viva,
    pàrtiti da cotesti che son morti».
    Ma poi che vide ch'io non mi partiva,
    disse: «Per altra via, per altri porti
    verrai a piaggia, non qui, per passare:
    più lieve legno convien che ti porti».
    E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
    vuolsi così colà dove si puote
    ciò che si vuole, e più non dimandare».
    Quinci fuor quete le lanose gote
    al nocchier de la livida palude,
    che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
    Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude,
    cangiar colore e dibattero i denti,
    ratto che 'nteser le parole crude.
    Bestemmiavano Dio e lor parenti,
    l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
    di lor semenza e di lor nascimenti.
    Poi si ritrasser tutte quante insieme,
    forte piangendo, a la riva malvagia
    ch'attende ciascun uom che Dio non teme.
    Caron dimonio, con occhi di bragia
    loro accennando, tutte le raccoglie;
    batte col remo qualunque s'adagia.
    Come d'autunno si levan le foglie
    l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
    vede a la terra tutte le sue spoglie,
    similemente il mal seme d'Adamo
    gittansi di quel lito ad una ad una,
    per cenni come augel per suo richiamo.
    Così sen vanno su per l'onda bruna,
    e avanti che sien di là discese,
    anche di qua nuova schiera s'auna.
    «Figliuol mio», disse 'l maestro cortese,
    «quelli che muoion ne l'ira di Dio
    tutti convegnon qui d'ogne paese;
    e pronti sono a trapassar lo rio,
    ché la divina giustizia li sprona,
    sì che la tema si volve in disio.
    Quinci non passa mai anima buona;
    e però, se Caron di te si lagna,
    ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona».
    Finito questo, la buia campagna
    tremò sì forte, che de lo spavento
    la mente di sudore ancor mi bagna.
    La terra lagrimosa diede vento,
    che balenò una luce vermiglia
    la qual mi vinse ciascun sentimento;
    e caddi come l'uom cui sonno piglia.

    (Dante Alighieri - La Divina Commedia)
     

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