Chissà che non si trovi in giro una poesia di un altro sciupafemmine dei "nostri":wink: tempi: Vitas Gerulaitis (poverino, lo conobbi mi pare nel '92 o 93 poco prima che morisse)
rimpianti ... per non avere vissuto qualcosa, non credo di averne, non ne ho neppure per avere sbagliato, perchè quella che sono è il sunto delle mie vittorie e delle mie sconfitte o per avere sofferto perchè è il dolore provato che mi ha fatto capire come evitare di provocarlo. Vorrei solo avere evitato uno spreco incredibile di sentimenti, tempo ed energie :wink:
....Credo non sia possibile.....quello "spreco" di cui parli è un po'....il carburante della vita....:wink:
Molto suggestivo........alcune raccomandazioni le condivido....altre meno, come quella alla fine: siamo sicuri che la prudenza sia un viatico per la felicità....
boh, di sicuro però col profilattico (già che di prudenza si parla) ti eviti herpes ed aids ammazza che poeta che sono! scusatemi ma quando vi leggo così "infiammati" penso sia bene riportarvi coi piedi per terra a pensare a delle sane e molto terrene trombate
grandissimi entrambi è solo che questo 3D a volte mi catapulta indietro al liceo quando, in preda a degli ormoni impazziti che ti impedivano di camminare da quanto ti inamidavano il cavalloinvece di poter lasciar libero corso alla natura ti ritrovavi ad inventare inverosimili interessi per assecondare la squinzia di turno la quale, implacabilmente, finiva per lasciarti coi cocomeri al limite dell'esplosione a prescindere da quanta sensibilità in più del solito avevi provato a dimostrare sempre più poeticooooooo!
anche tu sei un grande... ! che sensazione...che ricordi...........:wink: .....a cinquant' anni la lista è lunga..troppo lunga.........:wink:...e non ne ho capite ancora abbastanza...
Lo stile dell'autore è volutamente scarno, asciutto. Egli non si cura di ricercare rime o rispettare la metrica. Preferisce piuttosto utilizzare un linguaggio diretto senza tuttavia rinunciare ad una costruzione linguistica talvolta ricercata, persino barocca ("gli ormoni impazziti inamidavano il cavallo"), tal'altra modernista ("la squinzia di turno"). Con pochi, potenti ed efficaci versi il poeta rappresenta i turbamenti adolescenziali restituendo al lettore immagini di grande suggestione ("i cocomeri al limite dell'esplosione").
Abbiamo anche un critico letterario sul forum . Splendida! Peccato che il sistema mi dice che nn posso dartela di nuovo, la rep
a causa dello STATO A, poi, c'era anche il rischio di finire così... http://www.youtube.com/watch?v=FbPtvFxUb60
Il candidato descriva quali siano i turbamenti suscitati nella memoria collettiva e personale dalla lettura del brano, con particolare riferimento alle figure erotiche (opsss...retoriche) utilizzate.
Lasciami sciolte le mani e il cuore, lasciami libero! Lascia che le mie dita scorrano per le strade del tuo corpo. La passione - sangue, fuoco, baci - m'accende con vampate tremule. Ahi, tu non sai cosa significa questo! E' la tempesta dei miei sensi che piega la selva sensibile dei miei nervi. È la carne che grida con le sue lingue ardenti! È l'incendio! E tu sei qui, donna, come un legno intatto ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri! Lasciami libere le mani e il cuore, lasciami libero! Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero! Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue, è precipitare di furie, avvicinarsi dell'impossibile, ma ci sei tu, ci sei tu per darmi tutto, e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra - come io son venuto per contenerti, e desiderarti, e riceverti! (sempre) Pablo Neruda