Scusami, non avevo letto questo messaggio. Non ti avevo risposto perché è una domanda retorica, se un solo governo avesse messo in atto anche la metà delle promesse elettorali saremmo in una Italia completamente diversa. Il punto - forse mi sono espresso male - è che gli atteggiamenti populistici mi interessano poco perché li ritengo alla stregua delle promesse elettorali, a cui dare credito per una legislatura per poi valutare la reale volontà di attuarle :wink:
Eccome se lo ha difeso, spesso anche nel torto -vedi quote latte-. Su cosa ha ottenuto posso esser d'accordo con te, ma resta il fatto che sono riusciti a creare un bacino di consenso molto poco sensibile a cambiamenti. In quello son bravi.
Sulle quote latte la questione è annosa. La Lega purtroppo rimane un movimento di protesta, è la sua scarsa propensione verso la vita civile è dimostrata da altri casi come Adro ad esempio.
Si può discutere finchè vuoi il merito delle norme UE, ma da un punto di vista formale sono in torto e imho un partito serio non istiga a non osservare le norme, ma le cambia e negozia nelle sedi opportune.
...non c'è bisogno di discutere il merito delle norme UE. Basta fermarsi a conteggiare seriamente il livello di latte in Italia prodotto e il livello di quota. Senza parlare di tutte le quote "sparite" nel corso degli anni.
Ma sul fatto che abbiano consenso siamo d'accordo (e non potremmo non esserlo visto che si tratta di dati oggettivi), quello che contesto sono i risultati ottenuti. Perchè a chiacchiere sono molto rozzi ma efficaci, solo che di fatti se ne vedono davvero pochi. Sulle quote latte non hanno fatto altro che infrangere una normativa europea e noi tutti abbiamo pagato le conseguenze (4 miliardi di euro) , nel 2008 Zaia strillò ai 4 venti un "successo" che in realtà era di Alemanno e di altri. Ora siamo alla vigilia di una nuova procedura di infrazione e siamo già pronti a sborsare un altro miliardo. Se questi sono i risultati della lega ... E' normale che a quei produttori interessa solo non chiudere (lo penserei anch'io), ma a che prezzo? Non si potevano usare meglio questi soldi anche destinandoli a loro?
Intendiamoci, io sono molto "autarchico" come ispirazione, per cui con me sfondi una porta aperta, resta però questa grande verità che ci suggerisce Spettro:
Quindi, se capisco bene, tu che sei sicuramente molto più informato di me, stai dicendo che le quote latte per l'Italia sono ancora clamorosamente troppo basse?
La lega dovrebbe fare il salto di qualità ... ma .. Cosa sarebbe la lega senza le urla, le ronde, le pernacchie, le fiaccolate anti questo e anti quello? Il loro più grande progetto, il federalismo, non è stato mai raggiunto, nemmeno lontanamente ed anche le lotte minori (graduatorie regionali ecc ecc ) alla fine sono rimaste solo un sogno nel cassetto
Le quote latte per l'Italia, SONO basse. Il fatto però è un altro. Quando è stato proprosto ai grandissimi allevatori (non hai piccoli) un fondo per diversificare la loro attività e quindi abbassare la produzione ottenendo sia il rientro nelle quote, sia il salvataggio dei piccoli produttori, sapete cos'hanno risposto?
...No anzi, che il conteggio della quantità prodotta è sbagliato e che le quote in realtà sono sempre state più che sufficienti. Ricordo che comunque dovrebbe esserci un meccanismo di compensazione a livello europeo.
Sai meglio di me che la maggior parte delle loro proposte "serie" (non parlo delle barzellette) non saranno mai attuate semplicemente perchè inattuabili. Servono solo a buttar fumo negli occhi.
ah, ecco. e quindi il problema quale è? Perchè continuiamo a pagare cifre assurde per gli sforamenti? Te lo chiedo perchè a questo punto, se mi dici che le quote sono sufficienti, non ci ho capito niente di questa storia
Fermo che l'agricoltura in Italia è abbandonata a sè stessa da anni -abbiamo una discreta riforma agraria praticamente inattuata-, il che mina uno dei settori che potrebbero essere trainanti, c'è da dire che le quote latte sono troppo basse, e ciò per un motivo evidente: perchè ne produciamo di più, mooooolto di più. E questa è solo una delle anomalie UE -vogliamo parlare dell'erogazione dei contributi con i fondi pagati da noi che verrà dirottata ai nuovi membri quanto prima?-. Tornando IT, il dato di fatto è che la Lega pone sì questioni che vengono dal basso, ma poi si ferma alle pernacchie ed agli strepiti. Il sistema si cambia da dentro.
E anche perchè si permette che settori interi non siano soggetti a pianificazione statale, perchè aziende del tutto fuori mercato non si consorziano, perchè ognuno guarda non più in la del proprio orticello, convinto di produrre il latte/l'ortaggio/il vino/l'olio più buono del mondo.
Intendo che non è più ammissibile avere situazioni come da me in Toscana, dove è pieno di "aziende agricole" di dimensioni ridicole -ma proprio ridicole, roba da 1-2 ettari nemmeno- che mettono in commercio prodotti con costi terrificanti. Bisognerebbe rispolverare la riforma agraria, per iniziare, e stabilire una dimensione aziendale minima per ogni settore produttivo oltre, magari, a vincolare certi territori a determinate produzioni. Ah, ovviamente sarei per l'estensione delle norme sulla successione relative al maso a tutte le aziende agricole.