Di sicuro, anche perchè non parliamo delle sterminate distese dello Utah, ma di spazi molto limitati e molto richiesti, e per sincerarsene basta uno sguardo su internet: il livello dei prezzi è quello che indichi tu. Neppure a Firenze, dove abito, si vende a prezzi come quello incassato da AN, almeno non in centro e nelle "periferie nobili".
Io dico solo che se prima avevo qualche dubbio, ora non più. Pensare che c'è anche chi sostiene che da questa situazione Fini ne uscirà rafforzato, forse solo perchè per la PRIMA volta in Italia non hanno rubato direttamente nelle tasche di noi italiani!!! A parte tutto, i documenti e le analisi che stanno portando avanti, e che nel w-end mi sono letto, non lasciano spazio a molti dubbi, ovviamente a chi vuol leggere e cercare di capire la verità nella vicenda. I finiani avranno anche bisogno dei tre gradi di giudizio, ma tutti gli altri possono tranquillamente.....farsi un'idea. Per modo di dire. Penso che anche se Fini avesse una pazienza infinita alla vista di tutto questo dovrebbe aver già sbroccato da un pezzo. E se non lo fa è perchè evidentemente gli conviene farci dimenticare la vicenda. Comunque oltre all'appartamento c'è dell'altro, secondo me vanno a fargli le pulci anche per la questione dei 300000€ di deposito minimi necessari per risiedere li. Oggi hanno già battezzato la "pista" pubblicando la dichiarazione con cui la sua banca dichiara che il signor Tulliani ha soldi a sufficienza per non lavorare.....e ho detto tutto. Ultima cosa, la signora Emma Marcegaglia ha perso un'importante occasine per tacere, se la cosa a lei non interessa può benissimo far parte del gregge che aspetta i 3 gradi di giudizio. Io aspetto solo le prossime elezioni per capire se quello che penso è vero o meno, al massimo.:wink:
L'accertamento definitivo della commissione di eventuali reati richiede necessariamente tre gradi di giudizio che, visto il nostro sistema giudiziario, spesso nemmeno bastano a fare giustizia, ma tant'è. Una cosa sono le indagini, una cosa sono i sospetti, una cosa sono le condanne, sia ben chiaro. Tuttavia nell'affaire Fini le condanne sono l'ultimo dei problemi, ammesso e non concesso che arrivino.
Le condanne no, ma gli elementi che emergono durante il processo sono importanti per farsi un'idea. Come nota, ricordiamo che il PDL è leader come numero di parlamentari condannati, sia in primo grado, sia con sentenza definitiva, alcuni per reati gravissimi.
Occorre depositare presso una primaria banca del Principato una somma compresa tra i 300 e i 400.000 Euro, che resterà "vincolata" per tutta la durata della permanenza a Monaco -che si traduce con: se scendi sotto i 300mila in banca ti revocano la residenza-, oltre a possedere o prendere in affitto un'abitazione. Il deposito è necessario quando l'attività lavorativa non è svolta nel Principato -o non è svolta affatto-, a garanzia della "possibilità di mantenersi".
Concordo, pur con la postilla che l'idea può anche esser soggetta a cambiamenti nel corso del procedimento. Sulla nota, beh, poco da fare: è vero, le condanne ci sono e al di là dei distinguo tra reato gravissimo, grave, medio e trascurabile.
O entrambe le cose. Comunque una cosa che mi lascia basito è il fatto che la magistratura quando ci sono di mezzo questioni personali di Berlusconi ha dato dimostrazione di solerzia nel cercare di incastrarlo, mentre ora che hanno praticamente in mano una pistola carica convocano il senatore Pontone a deporre invece dell'artefice della frode ai danni di AN, quindi di tutti gli iscritti e i militanti del partito, oltre dei milioni di italiani che lo hanno votato. O perlomeno sto benedetto cognato, che ormai è diventato peggio del Papa da reperire. Ho paura che insabbieranno tutto e si dovrà dimostrare al Sig Fini che non abbiamo la memoria corta alle prossime elezioni.
Sul neretto hai ragione: quando c'è di mezzo Ilvio i magistrati sembra corrano sui carboni ardenti. E ciò fa ancor più specie se si considera che ad un comune mortale occorrono decenni per arrivare in fondo ad un procedimento. Si dirà che Ilvio è brutto, cattivo e che gli sta bene perchè ha troppi cactus a villa certosa, fatto sta che è anomalo (perchè non si tiene conto del criterio di anzianità dei procedimenti) e preoccupante (perchè testimonia una gestione sin troppo disinvolta della macchina della giustizia). C'è però da considerare che la vicenda di Fini, per quanto possa apparire poco "estetica", non è che sia di una urgenza incredibile, a fronte di costi di indagine senz'altro elevati (rogatorie in primis) e, comunque, il punto non è l'eventuale reato. Imho, si intende.
neppure io credo che il punto sia la magistratura. A me fa sorridere la stampa, la stessa che prima si definisce imbavagliata per il ddl intercettazioni e poi taccia di dossiersimo e schiavismo i giornali che pubblicano su Fini.
...dimenticandosi di aver fatto ben di peggio nei confronti degli avversari politici. Ma gli anni ci hanno insegnato che la memoria non è il pezzo forte di Scalfari & C.
Intanto in procura si precisa che quanto apparso sul Giornale e spacciato come il contratto di affitto (con la stessa firma del locatore e del locatario) in realtà non lo è...
A questo punto come giustamente detto da Sallusti a Porta a Porta, il caso non è legale, bensì morale. Può darsi che non venga ravvisato nessun illecito, ma questo non vuol dire lo stesso agire secondo un codice etico accettabile. Esempio: la legge non mi impedisce di portarmi a letto mia cognata, ciò non vuol dire che mi fratello ne sarà contento.
è solo una vostra impressione, perchè se fosse vero quello che dite, ilvio sarebbe già in galera invece mi sembra che anche per lui la magistratura vada a rilento, d'altronde non dimenticatevi che un paio (o +) di processi sono finiti con la prescrizione del reato. un conto è pubblicare delle intercettazioni che fanno saltar fuori certi intrallazzi, e un conto è sguinzagliare dei giornalisti alla ricerca di un qualcosa per screditare una persona. se poi aggiungiamo che scrivono anche del falso, direi che non proprio la stessa cosa. :wink:
Ti sbagli, su tutta la linea. Su Ilvio non esiste persona, vivente o trapassata, nella storia della Repubblica e del Regno che sia stata soggetta a tanta attenzione da parte della magistratura. Attenzione, tra le tante, che nonostante i 20 anni di processi non è arrivata a nulla; tanto basta a far venire più di un sospetto di persecuzione, scopo eversivo e funzione politica di certi processi. Sulla pubblicazione delle intercettazioni, del pari, sbagli a ritenere la cosa di minore importanza: la rivelazione di segreti d'ufficio è reato -poi, caso strano, non viene mai indagato nessuno, che "cane non mangia cane", ma è un altro discorso-, mentre il giornalismo di Feltri, che io critico, non è illecito. Ciò detto mi pare che tu abbia la memoria corta: la "banda" di Scalfari ha utilizzato gli stessi metodi all'inizio dell'inchiesta D'Addario -ma tu guarda: anche lì non solo non si è proceduto contro il Cavaliere, ma sono finiti indagati esponenti della sinistra...-, unendo solo a metà cottura le intercettazioni. Ma tanto, se si parla di Ilvio, ogni mezzo è lecito, no?:wink:
se ne ha combinate tante, mi sembra ovvio e se non si è arrivati a nulla con i suoi processi, è solo perchè, (memoria corta anche tu) come dicevo prima, da quel che conto nel suo curriculuum, da 3 si è salvato con la prescrizione, da altri 4 con la legge cambiata a suo favore e altri 2 per amnistia. sulle intercettazioni, hai travisato il senso del mio intervento. la questione non era "lecito o non-lecito", perchè io non critico i giornali che hanno riportato quello che hanno scoperto. era, appunto, per dire a 5amuel, che erano due situazioni differenti :wink:
di porcherie la stampa di ambo le parti ne ha fatte da sempre. E' indubbio che il Giornale e Libero non siano due riviste paladine dell'informazione pulita, così come Repubblica e le sue testate regionali. Tu che sei di Udine come me, con il Messaggero Veneto dovresti essertene accorto, di certe cose non si può proprio parlare.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-18764.htm http://www.elnacional.com.do/economia/2010/9/21/61154/Presidente-parlamento-italiano-envuelto-en-escandalo ora pure la stampa straniera è diventata faziosa e si inventa le notizie falsificando documenti!
http://www.corriere.it/politica/10_settembre_22/fasano-piccolillo-documento-santo-domingo-casa-montecarlo-tulliani_3d9ff99e-c60b-11df-89af-00144f02aabe.shtml Vediamo un po': il Ministro della Giustizia di Santa Lucia (non Gino il portinaio...), isoletta delle Antille dove ha sede la società che ha acquistato l'appartamento da AN, ha scritto (non detto al telefono...) al Capo del Governo (quindi non è un discorso tra amici al bar...) che Giancarlo Tulliani è il titolare della società in questione. Tradotto: Allenza Nazionale, autorizzata da Gianfranco Fini, ha venduto l'appartamento ad un prezzo di molto inferiore al valore di mercato ad una società avente sede nelle Antille, che lo ha a sua volta rivenduto ad altra società (si noti: stesso indirizzo, stesso giorno di costituzione, stesso notaio rogante l'atto costitutivo...) della quale Giancarlo Tulliani è il titolare effettivo. Ma la cosa divertente è che la notizia è talmente insignificante che, infatti, se ne occupano anche all'estero. Bella figura Gianfranco!