Ho sentito che il governo vuole vendere poste italiane... Una cosa bisogna dirla, sono sempre coerenti con quello che hanno detto... P.S. Ma chi cazzo è quella nella foto?
Davvero mettono sul mercato le azioni di poste? (La privatizzazione è un'altra cosa e poste è già privata). Poste paga quasi il 7% di dividendi l'anno e lo Stato detiene 2/3 delle azioni. Praticamente è un reddito fisso per le casse statali. Devono essere alla frutta
l'Italia è alla frutta indipendentemente dal governo. La riforma del fisco deve essere strutturale ovvero per sempre, gli investimenti in sanità scuola ecc pure. Le vendite di beni dello stato producono una entrata unica ed isolata che può coprire una esigenza di esercizio per uno o due. Il problema resta sempre quello il debito pubblico pregresso o meglio gli interessi che paghiamo sullo stesso e che aumentano ogni qualvolta che tedeschi e francesi, che detengono il grosso dello stesso, hanno bisogno di soldi perché l'economia loro è in crisi fanno aumentare lo spread . Scommettiamo che tra poco lo spread con il bond tedesco salirà alle stelle ?
Mi pare se ne parli già da un po'. Comunque si tratterebbe di una cessione parziale, che frutterebbe circa 2,2 miliardi di liquidità e allo stato dovrebbe rimanere più del 50% delle azioni. Cosa riescano (o debbano) coprire con un paio di miliardi non lo so, ma di sicuro spariranno nel solito buco nero in men che non si dica.
I conti tornano. Lo Stato attualmente detiene più di 10 miliardi in controvalore e per stare sopra il 50% deve vendere massimo un paio di miliardi. Considera però che poste assicura un dividendo di circa 1 miliardo l'anno. Quindi a quei 2 miliardi devi togliere mancati dividendi per circa 150 milioni l'anno. In poche parole, in 13 anni ci vai a perdere. Bell'affare
Hanno fatto di peggio in passato, a Roma, ad esempio, alcuni immobili usati come sedi istituzionali e siti in centro, sono stati venduti (a prezzi stracciati) a privati e presi in affitto dallo Stato per mantenere le sedi presenti. In sostanza, l'acquirente ha acquistato l'immobile dallo Stato con i soldi dello Stato stesso (tramite mutui garantiti dal contratto di locazione).
Per non parlare di tutti gli immobili che lo stato possiede (ex caserme, ecc) che stanno lì ad ammuffire, magari pagando anche custodi e manutenzione annuale. Il problema è che quando decide di venderli è perchè c'è già qualche inciucio come quelli che hai citato, ed in ogni caso i soldi incassati non si sa dove finiscano (o meglio, si sa, ma non serve ribadirlo).
No, il Concordato non è obbligatorio ma stanno facendo di tutto per renderlo appetibile. Vedi il condono, che non chiamano condono, sugli anni 2018-2022 accessibile unicamente a chi aderisce al CPB. Io ho fatto i conteggi per i mei clienti e quelli che avrebbero vantaggi (forse) dal CPB sono il 5% circa, gli altri assolutamente no
Onestamente con quel discorso di Draghi di allora io sarei pienamente d'accordo. Lui non diceva di vendere per incassare e scappare col malloppo, ma diceva di vendere per ridurre debito pubblico e contemporaneamente riformare la politica fiscale (e non solo quella) per rendere il paese più agile e competitivo nel lungo periodo. Il problema è che per come funziona la politica in Italia ogni volta che ci sono dei soldi si deve trovare il modo per farli sparire subito, non per investirli in un piano a lungo termine.
Ah sì, avoglia. Però gli immobili sono spesso delle rogne (la cartolarizzazione doveva servire proprio a ribaltare sul proprietario i costi. In teoria) mentre i dividendi arrivano belli belli sul conto Non fatico a crederci
Infatti Draghi era l'unico perplesso ma a quel tempo contava come il due di coppe se va a spade . Tutti in seguito vendettero tutto e di più immobili, società.... Ma coprirono la spesa corrente invece di ripianare il debito che comunque aumenta solo per gli interessi che paghiamo a tedeschi e francesi e su quello nessun governo ha il controllo se non attraverso il lecchinaggio
A volte mi chiedo se Draghi non sia affetto da una sorta di sindrome di Cassandra o se, invece, i suoi discorsi siano talmente strategici da indurre i destinatari a comportarsi proprio nel modo in cui altri stakeholders (vicini a Draghi) desiderano. Il discorso a bordo del Britannia, il "Whatever it takes", il recente rapporto sulla competitività europea.... dice sempre cose giuste, intelligenti, ma praticamente inattuabili per le solite logiche politiche, che prendono spunto da quelle stesse dichiarazioni per fare a modo loro (e questo Draghi lo sa bene ancor prima di mettersi a scrivere il discorso). E' come fare la predica a Lucignolo spiegandogli bene cosa c'è nel paese dei balocchi e perchè non ci dovrebbe andare: quante probabilità ci sono che poi non ci vada? Quindi perchè non investire preventivamente nella paese dei balocchi SpA? P.S. Io comunque la penso più o meno come sintetizzato in questo articolo: https://www.startmag.it/economia/rapporto-draghi-documento-attuabile-dubbi/
Perchè sei un professionista attento, io che lo sono meno, forse a causa della lunga esperienza, nonostante la casa di software mi stia bombardando con offerte economiche sempre più allettanti (dopo aver tentato il salasso), ho provato ad applicarlo solo a quelli per i quali credevo ci potesse essere un risultato favorevole, ed il risultato è pressochè quello che hai indicato tu, ma con tutte le incognite del caso. Quindi, a mio avviso, per quel che mi riguarda e per la mia tipologia di clientela, si rivela un buco nell'acqua. Sono delle rogne quando li gestisce lo Stato, ma se è lo Stato stesso a venderteli a prezzo ridotto ed a pagarti l'affitto a peso d'oro, allora firmerei con il sangue per averne uno
Draghi ha fatto (in Italia come in Europa) quello che fa il palo davanti alla banca, ed ora si "accorge" che stavano facendo una rapina
Il problema a questo punto è che il maggior gettito che avevano preventivato di fare va a farsi benedire. Altro buco nell'acqua fiscale di questo governo, in questo caso
Più che lui siamo noi che ci siamo accorti che le privatizzazioni degli anni 90 erano un'errore. Lui l'aveva più o meno palesato nel discorso introduttivo. Forse a quel tempo come Direttore del Tesoro poteva dire qualcosa in più. Non è un politico e ha lasciato ai politici di quel tempo la decisione lavandosi mani e faccia. Ora dice le cose che servono sapendo che i politici non le faranno ma ne esce con la faccia pulita.
Allora non ho speranze ... Per preferire l'incerto al certo, i benefici devono essere di gran lunga superiori, ed in questo caso non lo sono, quindi sarei curioso di sapere con quale criterio hanno preventivato. Individuare una causa non corrisponde ad individuare la soluzione. Se le aziende pubbliche sono costantemente in rosso, ed una volta privatizzate fanno utili (a volta spaventosi), evidentemene qualcosa che non va nella gestione c'è, e fino a qui ci arrivano tutti (o quasi), ma in pochi (per non dire nessuno) hanno ventilato una soluzione ed hanno provato ad applicarla. I motivi ostativi sono molteplici, ma senza un'azione di forza che probabilmente solo un privato può fare, è difficile trovare una soluzione. Per concludere, ed a mio avviso: pubblico sarebbe meglio di privato se fosse possibile una gestione equivalente al privato.