Ieri avevo posto l'attenzione sul discorso di Renzi al Senato, anche per uscire dall'impasse del payback. Non notando reazioni, faccio il prepotente e ve lo (tra)scrivo. Merita la lettura. Signora Presidente, Signor Presidente del consiglio dei Ministri, Onorevoli colleghi. I diciotto senatori di Italia Viva Le augurano buon lavoro e la invitano, signor Presidente, a schierare l’Italia dalla parte dell’europeismo e non del sovranismo, nella importante discussione di giovedì e venerdì a Bruxelles. Davanti alla crisi pandemica l’Europa stavolta ha risposto battendo un segno positivo e il nostro Paese è protagonista di questa svolta. La riforma del MES è un piccolo passo in avanti ma va nella giusta direzione. Tuttavia noi vogliamo prendere l’occasione di questo dibattito al quale Lei più volte ci ha richiamato, per utilizzare parole di verità e di trasparenza, le stesse che ci diciamo negli incontri privati, le stesse che diciamo negli incontri di maggioranza, anche qui in Parlamento. Utilizzare lo stile di quella che il Nuovo Testamento chiamerebbe “parresia”: dirsi le cose in faccia, perché servono. Ora o mai più. Questo è un momento politico, lo ha ricordato il presidente del Consiglio, in cui l’Italia ha delle occasioni che non ha mai avuto in passato. Certo, i problemi sono enormi, la distribuzione dei vaccini, il rapporto Stato-Regioni, i ritardi in tanti momenti importanti della vita del Paese, ma siamo per la prima volta a presiedere il G20, come dice il nome ricapiterà tra vent’anni e presiediamo il G20 nel momento in cui l’Italia può dettare la linea sul futuro economico post pandemia. Presiediamo il G20 nel momento in cui gli Stati Uniti tornano al multilateralismo, “America is back” è il titolo della politica estera di Joe Biden, il presidente eletto e abbiamo anche la possibilità di co-presiedere il COP26, lo ricordava il presidente del Consiglio, vale a dire la straordinaria conferenza sulla transizione energetica, sulla sostenibilità contro il “Climate change”; come non pensare che finalmente possiamo trasformare l’ambiente da mera questione, importantissima, ideale, a occasione di creare posti di lavoro pensando che abbiamo come ENI, ENEL, SNAM, SAIPEM, le eccellenze della transizione energetica, non a livello nazionale ma a livello mondiale. Quanti argomenti di discussione importanti, Lei li ha toccati Presidente. In questo, i duecento miliardi del “Next Generation E.U.” sono una grande conquista. Ma sono una gigantesca responsabilità e allora è bene essere chiari sul punto. Vi diciamo, per il tramite della Presidente del Senato e del presidente del Consiglio e a chi continua a sostenere che la posizione di Italia Viva sia una posizione legata a un qualche interesse di partecipazione alla cabina di regia: noi non scambieremo il nostro SI alla proposta di governance in cambio di uno strapuntino o di un aggiungi un posto a tavola. Detta in un altro modo, non già al Presidente del Consiglio che ne è consapevole ma a chi ci segue, noi non stiamo minimamente chiedendo che nella cabina di regia ci sia anche un ministro di un colore politico più vicino al nostro e lo dimostriamo in modo molto semplice, ricordando agli ignari passanti di quest’aula, che il 22 luglio noi avevamo chiesto una e una sola cosa, sta agli atti del Senato e sta agli atti di Youtube per chi non guarda lo stenografico: avevamo chiesto, di fronte ai duecento miliardi da spendere, cifra che non ricapiterà per anni, vorrei dire per decenni purtroppo, o il Parlamento fa un dibattito vero, sfidando le opposizioni avevamo detto, oppure perdiamo la dignità delle istituzioni. Perché vedete, c’è chi dice “Ma come, durante la pandemia volete parlare di politica?”. Eh già! Perché se non parliamo di politica durante la pandemia, cosa ci stiamo a fare qui, in Parlamento? Se davanti alla principale occasione per il futuro dei nostri figli noi non facciamo un dibattito parlamentare, con che faccia andiamo a sfidare le opposizioni? Allora su questo punto Signor Presidente è bene essere chiari: noi Le abbiamo chiesto, il 22 luglio, venga ad agosto in aula. Forse è un po’ demagogica, andava bene anche a settembre, andava bene anche a ottobre e andava bene anche a novembre. Quello che non va bene signor Presidente del Consiglio, e noi glielo diciamo guardandola negli occhi e in faccia, è che ci arrivi nottetempo, alle due, sulla posta certificata dei ministri un progetto di 128 pagine che deve diventare un emendamento alla legge di bilancio, con una proposta che prevede dei manager con poteri sostitutivi rispetto al Governo e con una discussione parlamentare che non viene fatta perché? Perché la legge di bilancio anche quest’anno non verrà discussa nelle aule del Parlamento! Colleghi del Partito Democratico, eravamo insieme nello stesso partito quando due anni fa, presidente Conte e vicepresidente Salvini, uno di voi, uno di noi, attuale presidente pro-tempore della Commissione Affari Costituzionali, addirittura firmò un ricorso alla Corte Costituzionale contro la scelta del Governo di non farci discutere la legge di bilancio. Ora, tra quindici giorni accade la stessa cosa. Se una cosa la fa Salvini è sbagliata. Non sempre eh...spesso, ma questo è un altro discorso, ma guardate che se la facciamo noi ed è la stessa, è sbagliata lo stesso! Cioè, noi non possiamo immaginare che di fronte ad una legge di bilancio non discussa ci inseriamo saltando e by-passando il Parlamento, tutta la principale discussione sui prossimi duecento miliardi. Lo capite che è una discussione fondamentale per le istituzioni? Ci potete dare uno, due, tre, dieci sottosegretari: ve li lasciamo indietro! E’ in ballo la credibilità del Paese, è in ballo la serietà delle istituzioni, lo capite che è ora o mai più, questo? E allora signor Presidente, trecento consulenti quando si tagliano trecento parlamentari, è la dimostrazione, cari colleghi, che si ha un’idea della politica che io non condivido e se sono minoranza e se agli occhi della cittadinanza diranno “Ah, ma il consenso non si trova così…”, perché il consenso si trova con le dirette Facebook, non sono interessato a cambiare posizione. Ritengo che un Governo non possa essere sostituito da una task-force, ritengo che un Parlamento non possa essere sostituito da una diretta Facebook, ritengo che questa sia la battaglia di dignità che il Parlamento deve fare. Se questo è il piano Marshall del futuro dove sono i sindaci? Se questo è il piano Marshall del futuro dove sono gli esponenti del terzo settore? Se questo è il piano Marshall del futuro, non avrei mai immaginato di dirlo, dove sono le categorie e i sindacati? Non è immaginabile che di fronte a duecento miliardi, che vuol dire debito pubblico, noi rinunciamo ad essere parlamentari. E’ chiaro questo? Dopo di che, signor Presidente, parliamoci con chiarezza: è un problema solo di metodo? Magari. C’è qualcuno che magari si immagina che si possa dipiciemmizzare la politica, ma c’è anche un problema di merito. Io ho letto le carte del “Next Generation E.U.”: ma chi ha deciso che noi mettiamo solo nove miliardi sulla sanità? Perché guardate che questo è un passaggio importante. Giochiamo trasparente tra di noi: quando il mio governo per due anni e mezzo, tre, ha messo sette miliardi in più sulla sanità, tutti hanno detto, negli ultimi dieci mesi di talk-show, che noi avevamo tagliato sulla sanità. Cioè in due anni e mezzo abbiamo messo più sette miliardi, è stato detto “poco…”, guardate, posso dirlo? La storia dice che è stato poco, rispetto a quello che è successo e noi per i prossimi cinque anni mettiamo nove miliardi? Secondo me ce ne vuole il doppio, diciotto, il triplo, ventisette, il quadruplo, trentasei, numero non a caso, visto che è l’equivalente del MES. Io voglio un luogo nel quale possa dire che la sanità non va messa in secondo piano. Vi sembra normale che sul “Next Generation E.U.” sul turismo ci siano tre miliardi di euro? Ma scusate, il turismo è la voce principale della ripartenza, in particolar modo del sud, ma non solo del sud. Ma vi sembra normale che il Parlamento stia zitto mentre la Germania della Merkel, che le vacanze le fa in Italia, in Alto Adige o a Ischia, la Merkel mette trentacinque miliardi di euro e noi mettiamo tre miliardi? Ma chi l’ha deciso? Ma chi ha deciso che sulla scuola, noi siamo chiusi da un anno a differenza dei francesi e dei tedeschi, noi mettiamo una paginetta striminzita mentre Macron mette cinquantaquattro progetti sui giovani? Allora signor Presidente, io glielo dico con molta chiarezza. Noi siamo pronti a discutere di tutto in un dibattito parlamentare aperto e franco. Non siamo disponibili a utilizzare la legge di bilancio come il veicolo nel quale si introduce quello che abbiamo letto sui giornali: in questo ci inserisco una vicenda che è altrettanto importante che è quella della fondazione dei Servizi Segreti, perché se è vero quello che è vero, noi non possiamo immaginare di avere una fondazione sulla quale al Copasir le forze politiche in modo pressoché unanime dicono di no e che sui giornali leggiamo che verrà comunque inserita nella legge di bilancio e quindi, per giocare pulito e trasparente, se c’è un provvedimento che tiene la governance del “Next Generation E.U.” e se c’è un provvedimento che tiene la fondazione dei Servizi Segreti, noi votiamo contro. Lo diciamo con molta lealtà, lo diciamo prima e invitiamo tutti a fermarsi finché siete in tempo, anche perché quando pensiamo ai Servizi Segreti, mi lasci dire che il 17 aprile del 2015 quando un peschereccio italiano fu bloccato dai libici e portato via, nel giro di sei ore l’allora Presidente del Consiglio chiamò l’allora autorità delegata e mandammo la Marina Militare a riprendere quei quattro pescatori. Domani [oggi ndr] saranno centoun giorni che diciotto pescatori sono nelle mani dei libici senza che nessuno muova un dito per questo. Signor Presidente, a chi dei suoi collaboratori continua a chiamare le redazioni dei giornali per dire che noi siamo alla ricerca di qualche poltrona, le comunico che se ha bisogno di qualche poltrona, ce ne sono tre: due da ministro e una da sottosegretario, a sua disposizione in più. Se lei invece ha desiderio di ragionare sul serio, concretamente e per il bene del Paese, spieghi ai suoi collaboratori che chiamano le redazioni che questo non è un talk-show, che questo non è Il Grande Fratello. perché questo è il Parlamento, questa è la politica, questo è il coraggio che Italia Viva ha e che spero abbiano altri.
E infatti ai bambini non viene somministrato e si presume che da adulti si conoscano le allergie perché qualche farmaco (vaccini compresi) lo si è preso nel frattempo. Sei del '73? Beh si può dire che se fossi allergico a qualche sostanza normalmente usata nei farmaci, lo sai già.
Nessuno al momento ha detto nemmeno il contrario però è solo una volta testato sul campo vengono fuori certe cose. Chiamale controindicazioni o chiamale come ti pare ma per shock anafilattico si va al creatore. La tua probabilmente non è allergia ma intolleranza. Per intolleranza si intende la reazione anomala dell'organismo ad una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario. Per allergia si intende la reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di IgE; pu presentarsi con sintomi gravi e sfociare nello shock anafilattico. https://m.my-personaltrainer.it/benessere/allergie-intolleranze-alimentari.html Considerato anche che molte allergie sopraggiungono improvvisamente mentre altre scompaiono è un terno al lotto. Per carità si sa che nessuna medicina è esente da controindicazioni ma.... Altra cosa, sentivo l’altra sera su rete 4 l’ex presidente EMA dire che il vaccino non è stato testato su donne in gravidanza e che “secondo lui” specificando che era un suo parere non dovrebbe avere controindicazioni. secondo lui Suo parere Non dovrebbe
eh ma anche no! tre anni fa dovetti portare in emergenza la mia ex compagna in pronto soccorso dopo averle fatto una iniezione di epinefrina. aveva preso un normale antiinfiammatorio il solito di sempre che prendeva da anni e che mai le aveva provocato alcunché. Sottoposta ai test è risultato che aveva sviluppato una allergia a quel farmaco probabilmente data dall’uso prolungato negli anni. Fidati che le allergie sono ina brutta bestia.
Si sono del 73 ma fortunatamente, e facendo gli dovuti scongiuri, ho fatto ben poco uso di farmaci nella mia vita. Sono stato vaccinato comprese le schifezze fatte via militare, ma di sicuro non vaccinato al covid. So che problematiche ho avuto anche da piccolo, per mio padre il paracetamolo era veleno(in ospedale pur sapendolo per poco non lo mandarono al creatore somministrandoglielo ugualmente perché non gli sembrava possibile), a ne non fa nulla. Mia moglie ha scoperto solo nel 2013 che sempre il paracetamolo le provoca grossi problemi al fegato ed è del 72. Quando un medico mi chiede se ho allergie o altro la mia risposta è sempre “non che io sappia”
Lo condivido in toto. Come condivido il fatto che la politica non si faccia su Facebook, ma quando la stragrande maggioranza degli Italiani non la pensa così ci fai poco. Certo puoi sempre sperare nel buon cuore dei deputati, ma sinceramente, chi di voi si sbatterebbe così tanto per una massa di persone alle quali non frega niente neppure del fatto che le scuole dei loro figli non riceveranno (e pochi ne hanno ricevuti) che pochi euro? Probabilmente sicuramente me ne sbatterei pure io. La politica è lo specchio del paese è inutile girarci intorno.
una componente di rischio c'è sempre, non lo nega chi vende il vaccino, non lo negherà chi lo somministrerà. ognuno, in coscienza, farà le proprie valutazioni, spero tenendo in considerazione il favore che farebbe a chi il vaccino non può farlo. poi siamo in democrazia e amen.
Si, questo dubbio è più che lecito. Confesso che la trovo però molto aderente ad un elettore del M5S, non a tutti in maniera cosi generalizzata.
Edit. Sono fuso oggi. Diciamo che un altro elettorato moooolto attivo su quel fronte è quello Salvino-Meloniano, e a cascata tutti gli altri chi più chi meno.
Dal 1994 in poi la politica - quella vera, seppur imperfetta - è stata via, via sostituita dall'antipolitica che per definizione non può che essere ad ogni ciclo peggiore della precedente. Salvo eccezioni più uniche che rare (e a mio avviso Renzi lo è) oggi da sinistra a destra e da destra a sinistra, c'è lo zero assoluto, l'incapacità evidente di rappresentare un qualunque interesse diverso dal prorpio.
Mega quoto ogni parola. Ma la degenerazione che abbiamo avuto nell'ultimo quinquennio imho eguaglia il ventennio precedente. Anche per quanto riguarda Renzi sono d'accordo con te ci ha provato, si è fregato un po da solo con la sua arroganza, ma è l'unico che ci ha provato concretamente.
Quando lo dico io che le fonti vanno verificate...nessuno mi ascolta. E' il bello della pluralità d'informazione. oggi ho l'edit selvaggio.
Per chi fa (ab)uso dell'antipolitica, appunto... Per fare un po' la tara alle cose e alle persone, all'antipolitica - intesa anche come pura e "sempliciotta" demagogia - confrontata alla politica vera, sia pure su posizioni nettamente contrapposte, mi viene alla memoria un famoso confronto televisivo tra D'Alema e la Le Pen: l'esposizione estremamente precisa, pacata e tecnica della seconda ha letteralmente seppellito un fine retorico (e finto oratore) come il caro Massimino. Possiamo certamente non condivedere le idee altrui, soprattutto se queste sono piuttosto estreme come quelle della Le Pen, ma non si può davvero (più) fingere di quanto sia grande la distanza che separa i nostri rappresentanti politici da quelli altrui. E da allora la situazione è ulteriormente peggiorata, precipitata direi, con l'avvento dei gialli fanculisti (altrui).
Al momento e per quanto trapelato (visto che i contratti sono secretati) le case farmaceutiche la componente di rischio l’hanno ribaltata sugli acquirenti facendosi manlevare. Come a dire “si so che presenta dei rischi ma io non ne rispondo e se lo vuoi bene altrimenti ciccia”
Che dire? Indubbiamente gran bel discorso ed articolato in modo chiaro, intelligente e quasi.... disarmante. Impossibile negare che Renzi, in mezzo a quella feccia appaia come un illuminato. E sicuramente stupido non è: ha scelto il momento più opportuno, la situazione più conveniente, la miglior strategia, ma alla fine (per me) rimane solo un grande opportunista. Molto più bravo di altri (chi ha detto Salvini e Meloni?), ma sempre un opportunista. E purtroppo per me, a differenza dell'opinione pubblica, dispongo di buona memoria, la quale non mi consente di dimenticare quando Renzi era presidente del consiglio dei ministri e praticamente onnipresente: non c'era un talk show, una trasmissione, un dibattito in cui lui non fosse presente e non c'era problema per il quale lui non avesse la soluzione perfetta. Un buon oratore, con una buona dialettica, ma modesta sostanza. Mi spiace, ma anche se esistesse il nobel per la politica e lo dessero a lui, continuerei a guardarlo con sospetto. Sia chiaro, se in questo momento e per concludere questo maledetto mandato politico mi chiedessero di scegliere tra Renzi/Boschi e Conte/DiMaio/Speranza/Gualtieri/Azzolina/ecc non avrei il minimo dubbio, ma come sempre sarebbe solo la scelta del male minore. Non del "best of breed".
Renzi chi? Il nemico pubblico numero 1 che andava crocefisso? Ora si scopre che dice cose giuste? Io ho sempre apprezzato la sua arguzia (meno, la sua prosopopea..), e quando ha scaricato un ribaltabile di guano su salvini in senato, mettendo alla berlina la sua totale ignoranza delle procedure parlamentari, gli avrei offerto anche da bere... Ma sono cose che non si possono dire in pubblico...
Saranno spocchiosi, arroganti e forse molto altro, ma non dobbiamo dimenticare che la loro Ecole libre des sciences politiques è ben altra cosa rispetto alla nostra facoltà di Scienze Politiche: i loro politici hanno studiato per diventare tali (forse non tutti, ma buona parte si).
