Visto che non le facciamo entrare nei porti, perchè non affondarle? Risparmieremmo un sacco di soldi in carburanti e stipendi... E poi, con tutti quei negher che ci sono sopra, la "Diciotti" è pericolosissima..
Mediaticamente ed elettoralmente è una soluzione che "paga poco"... Con un bell'affondamento della diciotti (il teseo è dotato di una camera in grado di riprendere e trasmettere in diretta il rush finale. Vuoi mettere il far vedere a tutti su twitter, le facce dei negus stipati sulla coperta che si vedono arrivare contro un mostro simile, e che finalmente capiscono che con il "capitano" non si scherza e che "la pacchia è finita"...), il ministro dell'interno dimostrerebbe di essere assolutamente in linea con il "volere del popolo" (da buon papà, ovviamente..). P.S. Senza contare il guadagno in termini di "lavoro&occupazione" per chi i teseo li costruisce e li programma... Sarebbe una soluzione politica "a tutto tondo"...
L’ho letto, ma non capisco perché dovremmo preoccuparci delle norme di diritto internazionale quando gli altri se ne fregano. Siamo la pattumiera del mediterraneo.
Non è così, secondo me. Le convenzioni internazionali vengono applicate da tutti i paesi civili. Però siamo sempre lì, perché non ci va Salvini a riportarli in Libia violando le norme internazionali? Non si può certo chiederlo ai militari della CP
Ti faccio una domanda: poniamo l'ipotesi che tu sia un pompiere e io ministro dell'interno, e che tu intervieni sul luogo di un grave incendio... In quel luogo sono presenti: gli scampati all'incendio, le loro mogli e i loro figli, e pure io, ipotetico ministro dell'interno, e ti ordino di portarli di nuovo nell'edificio che brucia, perchè a me (e al popolo sovrano..) quei tizi non piacciono.. Tu cosa faresti? Obbediresti all'ordine, o ti rifiuteresti di eseguire un'azione di cui saresti considerato responsabile? (e ne saresti considerato responsabile tu, non il ministro, la storiella: "io non centro nulla, me lo avevano ordinato.." non ha funzionato nemmeno 75 anni fa a Norimberga..) Non si può sempre "eseguire e basta"... A volte bisogna anche fare i conti con la propria coscienza, altrimenti, il secolo scorso non ci ha insegnato proprio nulla..
Confermo. Il limite è il reato manifesto. E quello che stanno facendo è manifestamente reato, tant'è che la procura ha già aperto un fascicolo. Che è poi quello che sta dicendo il rappresentante cocer della CP, che è stato infamato da Salvini e da tutto il web.
Obbedirei. Gli ordini non si discutono, nel momento stesso in cui inizi a dare un giudizio è già ora di cambiare mestiere. Se ti fai prendere dalla coscienza, allora certi lavori dovresti evitarli. Nell’esempio che hai citato, qualcuno ti ordina di commettere un reato, e la legge non è coscienza, è legge e non può essere trasgredita nemmeno eseguendo un ordine.
Commetteresti un errore, ma sopratutto un reato.. Come ho scritto sopra, la storiella "me lo ha detto lui di farlo", non basta più sin dal 1945 Non so quanti anni hai, e se lo hai mai pronunciato, ma quando prendi servizio effettivo in un corpo militare, fai un giuramento, uno solo, indipendentemente dal corpo a cui appartieni, ed è questo: « Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni » Li non c'è scritto che devi obbedire ad un ordine impartito che esula da quei principi, se lo fai, tradisci il giuramento, e hai torto a priori... 70 anni fa, si giurava cieca obbedienza al re e a chi veniva da lui demandato, poi si capì l'errore, perchè se la persona a cui avevi giurato fedeltà era un fetente, tu saresti stato costretto a fare cose fetenti, quindi, i costituenti, che tutto erano tranne che cretini, pensarono bene di far giurare fedeltà non ad una persona, ma ai principi stessi della repubblica... Un militare non deve essere fedele ad una singola persona di grado superiore, ma ai principi che vengono enunciati dalla nostra costituzione, che ti rammento, rifiuta la guerra e salvaguarda i diritti di tutti gli esseri umani, indipendentemente da dove essi siano nati, che religione professino, e che colore abbiano...
Solo per la cronaca, anche chi viene nominato ministro o Presidente del Consiglio presta un simile giuramento ma non è che poi tengano veramente fede a quanto contenuto nella formula, per decenni abbiamo assistito a situazioni che sono andate ben oltre a questa. Diciamo che del giuramento se ne fregano un po’ tutti, politici e militari, e ciascuno è principalmente fedele ai propri interessi.
A differenza dei ministri, i militari sono soggetti a: - sanzioni disciplinari di corpo - sanzioni disciplinari di stato - codice penale militare (di pace o di guerra) Senza parlare del fatto che i parlamentari (e i membri del governo) hanno pure qualche immunità in più. Il paragone non regge, caro Claudio.
Eh ma commetterebbe un reato quindi non lo farebbe, mi pare di capire. Ah, per me è reato anche trattenere persone su una barca, italiani e stranieri.
Ma quindi i militari debbono eseguire gli ordini di un loro superiore, possono metterli in discussione, possono ignorarli se contrari alle loro idee, possono scegliere quali eseguire e quali no?
Cla, l'ho scritto prima. Gli ordini si eseguono, se reiterati. Tutti. Tranne quelli che costituiscono MANIFESTAMENTE reato.
No gli ordini non si discutono ma un tuo superiore non può chiederti di infrangere la legge o meglio te lo può chiedere ma come “favore” non può obbligarti.
Tecnicamente l'aver obbedito a un ordine costituisce una scriminante che rende il militare non imputabile. Il limite è appunto l'essere il fatto manifestamente reato.