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Tempi di oggi, in modalità "time attack"

 

Per la macchina che ha, è pure bravo...

 

Non so neanch’io chi sia...

 

Piccola nota sullo sponsor Ferrari (Mission Winnow): per ora il nome dello sponsor è stato tolto dalla denominazione del team (e anche in maniera grossolana dalle foto dei piloti) a causa dei dubbi sul divieto di sponsorizzazione dei tabacchi espressi dall'Australia, Paese che ospiterà fra due settimane il primo gp della stagione.

 

Beh, direi che ci siamo. Venerdì comincia la stagione 2019, era ora.

Nel frattempo, alcuni passagggi di un'intervista a Binotto (Fonte: Corriere della Sera):

Fino a che punto al termine del 2018 è stato vicino a lasciare la Ferrari? E per andare dove?
"Ritenevo di non essere più nelle condizioni di esercitare bene il mio mestiere, e l’ho reso noto. E che questa non fosse solo una difficoltà mia ma riguardasse tutto il gruppo anche perché se un direttore tecnico non lavora al meglio, tutto si riflette su quelli che coordina. Sì, è vero: altre scuderie mi hanno cercato perché la mia esperienza ha valore in F1."

Niente nomi?
"Ma no, sono tifoso della Ferrari da quando ero bambino. Non ho mai pensato a un’altra squadra se non alla Ferrari."

Quali erano i problemi fra lei e Maurizio Arrivabene?
"Lavorando qui da 25 anni ho avuto la fortuna di vivere anche momenti gloriosi con Todt, Brawn e Schumacher. E poi con Stefano Domenicali. Io ho sempre imparato da tutti, anche da Maurizio e di questo lo ringrazio. Il rapporto personale è sempre stato buono. Mai un litigio. Le difficoltà riguardavano la visione, la gestione del gruppo o di un week end di gara. Avevamo punti di vista differenti."

Quale l’insegnamento le ha lasciato Sergio Marchionne?
"Non porci limiti. Darci l’obiettivo di raggiungere l’impossibile. Era la sua motivazione costante, cercare di fare qualcosa che resti nella storia, personale o di questo sport. A volte ci stimolava magari in modo 'violento' ma funzionava."

Violento?
"Magari diceva: Tutto qui? Queste sono strronzate, bisogna fare il triplo.”

Qui l'intervista completa.

 

Novità ufficiale dell'ultimo minuto: il giro più veloce in gara sarà premiato con un punto in classifica mondiale al pilota e uno al team, purchè concludano tra i primi dieci classificati al traguardo.

 

Letta la notizia stamattina... si, decisamente ha colto tutti di sorpresa.

RIP