Ti garantisco che fra i cordoli se la cavava alla grande per essere un'auto targata, o almeno questa è la mia impressione dopo averla spremuta come si deve
se è il motore che dico io (quello che montava la 75 turbo evoluzione) la potenza dichiarata era fasulla.. prove dell epoca dimostrarono che erogava molto più dei 150 cv dichiarati (però non so se era lo stesso motore,ma presumo di si)
potrebbe essere come dici tu, io mi riferisco alla potenza dichiarata: 155 cv, identica potenza della turbo prima serie, la seconda serie ( con paraurti tipo " america") ne aveva invece 165cv
non saprei.. mi è venuta in mente questa cosa,perchè lessi una prova su una rivista specializzata dell epoca,dove venivano provate la 75 turbo evoluzione e la sierra cosworth. in pratica si diceva che la potenza di quel motore fosse in realtà superiore a quella stranamente dichiarata..
no, cose da ogni casa automobilistica... ogni auto stampa è un pò "speciale" rispetto a quelle normali! ah, non parlo per sentito dire nè lo ho letto su internet... ciao
Scusa, non mi ero reso conto. E' esatto, e sotto spiego perché. E' esattamente come scrive il buon marzo: le 75 sovralimentate hanno sempre dichiarato, con l'eccezione della QV, qualche cavallo in meno. Andiamo con ordine però... La 75 turbo nasce nel 1986, dunque sulla prima serie -strumenti bianchi, plancia bicolore, sedili in tessuto- come versione sovralimentata del bialbero da 1.8 litri. Si tratta di un escamotage per completare la gamma per l'Italia: al vertice, infatti, ci sarebbe la Quadrifoglio Verde, motorizzata dal Busso 2,5 litri e 156cv e tartassata dal fisco italico con l'Iva "pesante" al 38%. I soldi in cassa sono pochi: del resto la gestione Iri è agli sgoccioli e si cerca in ogni modo di salvare le quote di mercato acquisite; da ciò deriva l'impostazione relativamente poco invasiva della conversione dell'unità alfa: una bella turbina garrett nel cofano con intercooler curiosamente installato quasi sopra la testata e una gestione elettronica di tutto l'insieme da brivido... E, badate bene, che il brivido non è per l'emozione, ma per l'orrore di vedere installate due centraline, l'una che controlla la turbina e l'altra che "gestisce" l'iniezione; e la gestione è talmente sofisticata che, in sostanza, gli anticipi sono sostanzialmente fissi in quanto determinati non da un chip, la da componenti discreti -non sono un tecnico, ma in sostanza si trattava di resistori ed altre amenità del genere, roba da età della pietra e, soprattutto, non riprogrammabile, come scopriranno molti utenti con smanie di elaborazione facile-. Il tutto quando era disponibile la Marelli-Weber già installata sui turbo Fiat/Lancia. Messa in linea alla bell'e meglio, la Turbo esce dalle linee di montaggio con una dotazione di serie solo apparentemente scarna, in quanto sono optionals imposti servosterzo, autobloccante -anche se ce ne sono pochissime in giro senza- e le concessionarie spingono molto per il condizionatore. La macchina va bene, benissimo: veloce, rabbiosa... anche troppo. Ad Arese hanno un problema: la "turbononna" eroga quasi 170cv e, quindi, il prodotto destinato alla sola Italia rischia di mettere in ombra le vendite della V6, pensata per il mercato internazionale. Quindi, per far contenti tutti, la Turbo dichiarò 155cv, uno in meno della 2,5. Le versioni successive le conosciamo bene: la Turbo America, con i paraurti ad assorbimento -una 50ina di kg inutili- ed altre amenità, monta lo stesso motore della prima serie. All'atto pratico, però, sembra che la potenza sia in realtà più vicina ai 155cv di omologazione e anche i diversi codici della centralina suggeriscono un certo addolcimento della gestione del motore. La Turbo Quadrifoglio Verde, canto del cigno della 75 sovralimentata, sulla carta avrebbe 10cv in più della America. Forse. Di sicuro in Alfa, anche per cercare di contenere le emissioni, tentarono di modernizzare l'elettronica introducendo una novità "inaudita": un sensore di temperatura aria -motivo per il quale le centraline QV non sono compatibili con le versioni precedenti-; il risultato non è che si avverta molto, ma di fatto questa è la versione che si può elaborare con più tranquillità proprio per via della modesta evoluzione anzidetta. Capitolo a parte merita la Evoluzione, che è solo parente -e nemmeno troppo stretta- della turbononna di serie. A chi dovesse sollevare obiezioni circa la scarsa potenza, basti sapere che con pochi interventi il propulsore raggiunge e mantiene in affidabilità potenze nell'ordine dei 260 cavalli ed oltre. La stessa Alfa forniva un kit semi ufficiale della Autodelta per arrivare a 240cv.
Le auto stampa sono sempre state curate in modo particolare. Fiat, negli anni '70, forniva per i test dei giornalisti vetture per i mercati nordici: avevano più fonoassorbenti ed isolanti e risultavano più performanti; Alfa non faceva altro che bilanciare i motori a modo e lucidare i condotti -chi ha aperto un bialbero sa bene a cosa mi riferisco...-, e così via. Io stesso, proprietario di una delle primissime 147 twin spark, ex parco stampa e poi aziendale della concessionaria di Firenze, non sono riuscito a capire che molle e ammortizzatori monti: i ricambi originali sono diversi e pare che siano di una 156 2.4 jtd, quindi più rigidi e meglio frenati, a garanzia di miglior comportamento stradale nei test; lo stesso per il motore: prendere il limitatore in quinta, a 7000 giri con 225 km/h indicati ed 205 di gps è un po' tanto per un 1.6 120cv di serie...
sentendo queste cose mi viene ancor piu magone di come si è ridotta ora alfa.. ma continuo ad avere una piccola speraza per il futuro, che non dico ai vecchi fasti ma perlomeno decente..
Ridurre l'influenza fiat presupporrebbe, necessariamente, che Alfa Romeo esistesse ancora. Così non è: è tutto a Torino ormai; figurarsi che quei cialtroni della dirigenza fiat -siano maledetti, insieme a tutta la stirpe Agnelli- hanno lasciato il Portello pieno di ricambi ed altre amenità. Conosco chi si è portato via un motore Autodelta che era buttato in un capannone. Questa è gentaccia che non avendo cultura dell'automobile, ma solo di spillar soldi per comprare macchine con cui schiantarsi sulla costiera in direzione Montecarlo, ha lasciato tutto vivacchiare fino a completa consunzione, fregandosene di conservare memoria del marchio. Se oggi vai in un concessionario Fiat-Lancia-Alfa e chiedi un fanale di una 33 prima serie, uscita di produzione nel 1989, ti guardano come un marziano... Quindi, volere o volare, Alfa resta solo nei nostri ricordi.
Complimentandomi nuovamente con 325ci per la sua competenza... ...devo dire che adesso mi è decisamente più chiaro come fosse possibile che la 1.8 turbo Evoluzione facesse (dati denunciati) lo 0-100 in 6 secondi netti e toccasse i 220km/h con soli 156 cv dichiarati...
grande intervento ma cè ancora una possibilità quella di ricreare il tutto prendendo spunto dal passato sportivo e tradizione stilistica/tecnica.. ad esempio la 8C esteticamente è piu che perfetta autentico connubio tra lo stile passato in chiave moderna, poi trasmissione posteriore, ma il motore pur ottimo è ripescato da un altro marchio.. la 4C sembra essere un buon prodotto, ma con un motore fiat quindi ancora non ci siamo.. secondo me con i conti che si rimettono a posto, il consolidamento dell'acquisizione di chrysler e qualche testasana in dirigenza e qualche maneger con le pAlle si puo sperare in qualche cosa di buono..
non mi permette reppe, ma vorrei complimentarmi con 325ci interventi degni di nota.(tutti) complimenti davvero
Purtroppo le principali sinergie di costo all'interno di un gruppo, come FGA, stanno proprio nella condivisione di componentistica, Ricerca&sviluppo, reti di fornitura. Quindi, mi sa che un motore dedicato ed esclusivo AR è assolutamente fuori questione al momento, e pure per i momenti a venire... L'unica sarebbe acquistarlo presso un rinomato costruttore (Maserati, Ferrari, tanto per restare in Italy), ma ciò significherebbe innalzare ancora l'asticella del prezzo, francamente già abbastanza alta. Anzi, è già tanto che non abbiano dato in outsourcing buona parte della progettazione (come fatto da illustri case, quali la Porsche, che sulla Cayman ha messo solo la firma, lasciando tutto il resto all'assemblatore finlandese)!! Tirando le somme: se continuano sul filone stilistico e ingegneristico di 8c 4c, seppur con motori non all'altezza, o propriamente Fiat (ammesso che il 1750 tb montato sulla Giulietta QV da 235cv sia un male), io son già più che soddisfatto...
Quoto, senza sbilanciarmi sulle posizioni di parte (che in buonissima percentuale condivido), è oggettivamente di una competenza disarmante...