con "costo ambientale del pannello" chiaramente non intendevo l'esborso di denaro a carico del privato per il suo acquisto. e poi chiariamo una cosa: la mia critica al fotovoltaico non ha lo scopo di sostenere il nucleare. è inutile dipingere qualsiasi fonte energetica alternativa come la migliore, hanno tutte dei "contro" da pagare in termini economici, in termini ambientali ed in termini sanitari. per fare un esempio, è inutile osannare l'auto elettrica se poi il suo smaltimento risulta dannoso
esatto la quasi totalita' dei paesi che in passato hanno investito nel nucleare avevano alle spalle un apparato militare bisognoso di dotarsi delle armi nucleari e questo giustificava gli investimenti altrimenti fuori mercato, ed anche oggi paesi come Turchia, Iran e Nord Corea e' probabile che lo facciano in previsione della necessita' di dotarsi di un arsenale nucleare. il che spiegherebbe molte cose.
Già che sei un collega conoscerai bene la storia del solare termodinamico: non ha il costo ambientale del fotovoltaico ed essendo una tecnologia giovane presenta grandissime possibilità di sviluppo, ma è stato stoppato dall'attuale governo per puntare sul nucleare a tutti i costi. A me questa cocciutaggine e questo non voler mettere in discussione seriemente la decisione (per poi magari decidere di sposarla comunque, ma dopo una attenta analisi dei pro e dei contro condivisa con i cittadini), e questo taglio a tutti i finanziamenti di fonti di energia alternative (oltre che ecosostenibili) mi puzza e parecchio. Non mi fido.
Permettetimi un breve intervento OT: per formare l'impasto di silicio necessario per i pannelli fotovoltaici, serve una grandissima quantità di acqua. E' quindi un impatto ambientale anche questo, fatto in fase iniziale.
Altra ragione per cui sono contrario e spero che il referendum lo facciano insieme alle amministrative e non a Giugno come vorrebbero sperando cosi in una scarsa affluenza per non raggiungere il quorum.
Staremo a vedere, per quello che mi riguarda dovranno mandare l'esercito per poterle costruire perchè io sarò fra quelli che andranno personalmente a cercare di impedirlo.
Gestione Italiana? Stessa cosa, altrimenti non sotterrerebbero tonnellate di rifiuti tossici sotto il proprio territorio.
si, l'avevo visto! (peraltro erano sorti comitati "anti" anche in questo caso - qui da noi i comitati anti-qualsiasicosa si sprecano ) conosco anche altri progetti di ricerca, ancora non pubblicati ma in via di sperimentazione, attualmente non divulgabili. ma estremamente interessanti
Frecciatina.... Intanto (sperando la situazione migliori) in Giappone i problemi alle centrali non hanno quasi fatto vittime e feriti. LA DIGA crollata di cui sembra il mondo si sia scorsaro ha cancellato un paese. Fra una centrale nucleare a qualche km da casa e una diga subito a monte cosa è potenzialmente più pericoloso? Scommetto che se facciamo qualche ricerca, nel mondo i morto dovuti al nucleare e quelli per l'idroelettrico sono di almeno un ordine di grandezza a sfavore Dell idroelettrici. Io dormirei più tranquillo vicino a una centrale che sotto una diga.
sai qual'e' il vantaggio del nucleare rispetto ad una diga? che i morti non si contano nell'immediato ma a distanza di anni. Longarone fu spazzato via dalla diga del Vajont, e ci furono migliaia di morti, ma dopo pochi anni fu ricostruito dai superstiti nello stesso luogo. attorno a Cernobil non e' stato distrutto nulla, ma per migliaia di anni nessuno ci potra' abitare. e nessuno e' in grado di fare una stima dei morti. ne' in Ucraina ne' nel resto d'Europa.
Il problema è che l'idroelettrico fa danni solo nelle immediate vicinanze, e per l'istante dell'esondazione, mentre il nucleare potenzialmente può far danni a una intera nazione e oltre, e per decine e decine di anni.
inoltre, vai a dimostrare che la tua disfunzione tiroidea è provocata da una ventata radioattiva venuta dalla centrale di vattelapesca
ecco, proprio questo mi smonta. energia fossile= cattiva perchè sprecona nucleare=brava perchè economica disastro nucleare=cattivo avrei preferito votare una settimana fa, prima del disastro, avrebbero vinto i si, ne sono certo. ovvio che dopo un evento del genere la frittata si rigira. per chi ha detto che io ragiono male con tutto che sono nato sotto cernobyl rispondo che tutti quanti stiamo ancora pagando. e non venite a dirmi di no. a chi invece dice che il nucleare non è economico faccio notare che la hyundai, industria metalmeccanica più grande al monto ha messo in mare diverse navi container e petroliere alimentate ad uranio, sono ormai svariati anni che nessuna fa rifornimento, eppure si girano il mondo in lungo e in largo.
Ne parlavo oggi con i miei colleghi in ufficio. Secondo me la soluzione, estrema, sarebbe quella di agire come in tempo di guerra. Spiego. La soluzione è nel nucleare. Ma non nel processo di fissione, in quello di fusione. Che non c'è (ancora!). Ora, in tempo di guerra, la quantità di investimenti in termini monetari e di risorse umani è tali da raggiungere qualsiasi obiettivo in breve tempo. Come? Si prendono le migliori menti del pianeta, le si mette a cooperare (e non a concorrere) in uno stesso villaggio. Ed ecco che in tempi brevi si arrivano a conclusioni tangibili! Così come venne fatto per la bomba atomica negli Usa. Così come fece Von Braun per i missili. Così come ha fatto la ricerca in campo militare per il microonde, il laser, internet etc. Ora, la domanda provocatoria è: ma le nazioni lo vogliono davvero? O le fonti derivate dal petrolio sono ancora un miniera d'oro troppo ghiotta per rinunciarci e gli stessi interessati "mettono il bastone tra le ruote" della ricerca?
esatto e non e' necessario un incidente apocalittico. poniamo si costruisca una centrale in pianura padana, cosa probabile visto che e' una delle poche zone non sismiche, e poniamo che sia fatta su Po', cosa altrattanto probabile visto che serve molta acqua per il raffreddamento. se ci fosse una piccola perdita di materiale radioattivo, cosa per altro gia' successo in alcune centrali anche per altro italiane, e questo finisse nel fiume la cui acqua viene utilizzata per irrigare le colture che conseguenze vi sarebbero per la produzione agricola? chi nel mondo comprerebbe piu' grana padano, prosciutto di parma o altro? chi pagherebbe tali danni?
la diga del vajont non è mai crollata, anzi è ancora presente nella sua imponenza. il problema è da ricondursi ad una frana di proporzioni considerevoli il cui volume spostò l'acqua contenuta nel bacino, che fluì violentemente verso valle