l'avvocato sbaglia, ha ragione lorenzo. le lettere di ammonizione sono per altre cose... bisogna dire a tuo suocero di rivolgersi ad un consulente del lavoro capace :wink:
Penso anch'io che abbia ragione Lorenzo. Tuttavia c'è una giurisprudenza oltremodo garantista in materia di lavoro. Qualche anno fa mi sono trovato alle prese con un impiegato infedele. Con l'avvocato scoprimmo che per poter procedere con un intervento disciplinare era fra l'altro necessario che il contratto di lavoro con le relative sanzioni dovesse essere "fisicamente" esposto per evitare l'impugnazione.
...mi viene da ridere a sentire il ns ministro delle finanze elogiare il posto fisso...senza ,apparentemente, rendersi conto che è proprio il governo a creare condizioni sfavorevoli allo stesso "posto fisso"....mah....Italia, devvero un bel paese, che affoga nei paradossi. mah...
E' lo stesso art 7 della 300/70 che dispone che il codice disciplinare deve essere esposto in luogo ben visibile e noto ai lavoratori: il presupposto è che il dipendente deve conoscere i comportamenti che possano dar luogo al procedeimento disciplinare ma è altrattanto pacifico che per i reati conto il patrimonio e altri comportamenti "socialmente" rilevanti si prescinda dall'esposizione del codice. In ogni caso ( per Marco) penso che dovresti rivolgere ad un avv "lavorista" in quanto questa materia è assai specifica ( oppure ad un consulente del lavoro:wink:)
Infatti:wink: Per fortuna non mi fa difetto la diplomazia e riuscii a convincerlo a dare le dimissioni.
Sono d'accordo, a parole quanto detto dalla Marcegaglia sembrerebbe filare,peccato che in pratica non è cosi.
L'uscita di 3monti e le conseguenti uscite di emma, darietto & C. a me fanno davvero ridere. 3monti ha detto una cosa giusta e che tutti sappiamo essere vera. Giornalisti, politici, politicanti, stampa e media in genere e chiaccheroni ne hanno fatto come al solito un caso di stato e l'hanno presa come fonte di ispiarazione per polemiche ed interpretazioni. Intanto non si parla di cose reali. Togli le 4 pagine a repubblica su questo argomento, cosa resta? Premier e le veline?I calzini di un magistrato? A me è questo che fa sorridere...
Tremonti non ha la bacchetta magica. Ha detto che, POTENDO, un posto fisso su cui impostare una vita e una famiglia è meglio dell'incertezza di dover cambiare lavoro spesso. Non ha promesso 3 milioni di posti fissi entro il 31 dicembre 2009. E non li ha promessi primo perchè è Ministro delle Finanze e non un imprenditore con azienda in cerca di assunzioni, secondo perchè in questo momento è già tanto se si mantengono quelli che già ci sono. Al massimo, se crede in questo progetto, può adoperarsi per incanalare il mondo del lavoro in questo senso e per quanto gli compete, ovvero può agire solo sulla leva fiscale. E' Sacconi il Ministro del welfare, per chi non lo sapesse. E anche lui opera per quanto gli compete, non può imporre alla Fiat tot contratti a tempo indeterminato per decreto ministeriale. Quindi, prima di fare del qualunquismo con commenti da bar è bene sapere come funziona il governo, il parlamento, le parti sociali e altro. Altrimenti più che aspirare al posto fisso ci sarebbe da tornare sui banchi di scuola. Questo è il discorso di Tremonti, io non ho sentito promettere nulla: [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=KtAKva4v2hg[/youtube]
Infatti a meno che non mi sono perso qualcosa nessuno ha parlato di promesse. Tremonti ha espresso un suo pensiero e gli altri hanno risposto con il loro.
Questo è vero, hanno scatenato un casino perfino nella maggioranza e ancora anche sul Web ne stanno parlando.
Marco scusami ma il livello della discussione è un pelino più alto di quello a cui ti sei fermato. Quando il Ministro dell'Economia di un Governo che - sostengono - ha il supporto di oltre il 60% della popolazione, in un periodo di crisi (per antonomasia foriero di riforme radicali), con tutti gli autorevoli inviti all'Italia sul piano delle riforme dice certe cose, ci si aspetta che si muova in questa direzione.Altrimenti, queste si, sono chiacchiere da bar. Quindi non si tratta banalmente di promettere posti di lavoro, si tratta di attrezzarsi per riformare il mercato del lavoro in tal senso.E non serve nè la bacchetta magica nè somme esagerate; basta solo la ferma volontà politica di farlo. Lasciando stare la questione giuridico-procedurale della faccenda (che con i decreti ministeriali ha niente a che vedere), non puoi imporre ad alcuno la forma di assunzione, puoi semplicemente renderla conveniente.E per questo basta una legge ordinaria.Nè più e nè meno del tempo che hanno impiegato per il lodo Alfano .... ma con bel altri effetti per il Paese.
Infatti ho parlato di leva fiscale. :wink: Ma la finanziaria per il 2010 credo sia già passata, quindi questo è un progetto più a lungo termine. Non è una riforma che fai in un giorno, per renderla possibile probabilmente ciascuna parte sociale deve impegnarsi.. magari rinunciare ad arroccarsi e collaborare al bene comune. Tremonti può fare da catalizzatore, questo si.
Devi trovare le risorse per renderlo possibile. Capisco che può renderlo conveniente alleggerendo la pressione fiscale e/o costo del lavoro per contratti di un certo tipo, ma le mancate entrate devono essere recuperate in altro modo. Perchè il debito pubblico non si annulla da solo. Tra l'altro in momenti di recessione già di suo il gettito è ridotto.
io mi lascio andare al qualunquismo: Tremonti in pubblico, come tutti i politici, recita la parte più conveniente in quel momento, a lui/loro non a noi Tremonti ha come obiettivo il rilancio dei consumi, ma gli studi e le esperienze fatti in giro per il mondo mostrano che il posto precario inibisce i consumi