Domanda: in ufficio ho uno degli UPS la quale batteria nel tempo ha cominciato a perdere capacità. L'UPS in questione è per scelta un articolo di bassa gamma e senza pretese, la quale funzione è solo di supplire ad una interruzione di corrente per permettere il salvataggio dei lavori aperti e spegnimento dei pc. Avevo già deciso di sostituirla, poi nel weekend è mancata la corrente e stamattina mi trovo col gruppo di continuità completamente morto. Decido di smontarlo per vedere di che batteria si tratti nonchè le sue specifiche per passare all'acquisto di una nuova, e qui la sorpresa. La batteria (di provenienza cinese, 12v 9ah) si presenta gonfia in due punti, e ci sono dei crepi nel rivestimento plastico, dai quali si intravede la presenza di ossido biancastro tipo quello generato dalle pile stilo lasciate per mesi dentro un walkman. La batteria è molto simile a questa, se ci sarà interesse nel pomeriggio posterò delle foto e vivisezionerò la batteria per farvi vedere meglio cos'è successo. Volendo approfondire sul fenomeno ho googlato un po' e mi sono uscite un sacco di leggende mirabolanti scritte con profusione di "K" e "xò" da emeriti tuttologi: esplosioni, incendi, manca solo la creazione di un quasar Ora, visto che un UPS ce l'abbiamo tutti in ufficio e conoscere i rischi causati dalla trascuratezza può essere molto utile, c'è qualcuno qui dentro che sappia descrivere con cognizione di causa la storia del decadimento di una batteria al piombo, e cosa possa succedere in caso di menefreghismo ai massimi livelli?
ne ho appena sostituite 48 dello stesso tipo su di un gruppo di continuita' da 20KW visto che non reggeva la carica e il tecnico mi ha detto che sono le stesse che si montano sugli scooter e che in certe condizioni possono gonfiarsi, ma non mi ha parlato di nessun pericolo di scoppio o incendio, quindi non starei a preoccuparmi troppo.
Ho sentito dire che sotto una certa soglia di efficienza si inneschi un processo chimico che genera la formazione di gas quali idrogeno, però chi me ne ha parlato sa un po' troppo di tutto per prenderlo seriamente in parola /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
La cosa curiosa è che in uno scooter lasciato la a marcire inverni interi resta sempre integra, invece in un gruppo di continuità dove è sempre sotto carica fa quella fine 48 batterie? Bel gruppone
una batteria quando ha esaurito i suoi cicli di carica e scarica,e arriva al punto che non si carica più,comincia a gonfiarsi e lasciare l'acido,questo se finisce sui circuiti sulle piste in rame le corrode,in certi casi in modo irriparabile,io me le trovo queste schede sul banco spesso,e non sempre posso ripararle.con le batterie al litio e alkaline(teoricamente non dovrebbero rilasciare l'acido).dalla mia esperienza dico che batteri buone ce ne sono poche (ormai le fanno in cina)tra le migliori ti consiglio yuasa.se usi quelle al piombo(ormai in disuso)quando vedi che tengono poco la carica buttale.se non vuoi problemi nichel cadmio o meglio litio.le batterie (sopratutto piombo)possono incendiarsi pervia del calore e per la mancanza del rinforzo in metallo zinco,che ormai i cinesi per risparmiare non mettono più attorno all'involucro della batteria stessa .ciaooo
sono batterie a piombo gel senza manutenzione (sono le stesse batterie che vengono montate nei sistemi di allarme ) non supportano la scarica profonda (danneggiamento permanente) possono formare del gas pericoloso (idrogeno ) e quindi esplodere (visto e sentito di persona )
ho chiesto ad un collega chimico e mi ha detto che si hanno dei rischi solo se si invertono le polarita' o se la corrente di ricarica supera il valore massimo consentito perche' in quel caso si ha la scissione dell'acqua in idrogeno ed ossigeno con rischio di esplosione.
corretto. valido anche il consiglio delle yuasa, alle quali aggiungo le fiamm come rapporto qualità/prezzo. metti batterie dello stesso tipo, voltaggio e capacità e sei ok. teoricamente, le batterie al piombo senza manutenzione dovrebbero durarti dai 4 ai 5 anni :wink:
Sta cineseria emmedda 1 anno è durata Il bello è che ho acquistato 3 gruppi da 50€ di cui uno di marca diversa, tutti con l'unica funzione di tenermi vivo un pc per 10 secondi se salta la corrente, nessun'altra pretesa. Uno è finito come vi ho detto, gli altri 2 se salta la corrente si spengono all'istante sempre causa batterie alla frutta
il mio consiglio è di non risparmiare sulla spesa di un UPS, basta che ti freghino un paio d'ore di lavoro e ti sei bevuto ampiamente il risparmio. guarda questi, che hanno comunque un prezzo accessibile ed una discreta qualità :wink: http://www.metasystem.it/index.php/msy_ita_it/content/view/full/37163
il problema non è tanto quello, il rischio di esplosione c'è nei locali dove se ne ricaricano tante, e ci vuole un innesco (generalmente il classico operatore che si accende la sigaretta /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />). il rischio maggiore è che se la batteria va in sovrapressione, si spacca, e schizza fuori l'acido /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />. se va di culo, partono pure schegge di plastica taglienti imbevute di acido /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />, e se siete nel vostro giorno fortunato vi beccate pure la lastra di piombo, sempre imbevuta di acido, giusto per non farvi mancare nulla /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" /> /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" /> dopodichè l'idrogeno fuoriuscito si potrebbe pure appicciare, a quel punto prendete il vostro santino preferito e profanatelo a dovere /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />