Piccole raccomandazioni per conquistare una donna: 1. Riempila di complimenti 2. Rispettala 3. Trattala con onore 4. Falle le coccole 5. Baciala appassionatamente 6. Accarezzala 7. Amala con tutto te stesso 8. Ascoltala con attenzione 9. Stuzzicala 10. Consolala 11. Proteggila 12. Stringila a te 13. Fai di tutto per tenerla 14. Spendi soldi per lei 15. Riempile sempre il bicchiere di vino 16. Circondala di gioielli 17. Falla sentire sempre sicura 18. Preoccupati per lei 19. Stalle vicino 20. Sostienila sempre 21. Vai fino in capo al mondo per lei Piccole raccomandazioni per conquistare un uomo 1. Mostrati nuda 2. Fai da mangiare
La doccia dell'uomo e della donna. La doccia delle donne: Si toglie i vestiti e li mette nella cesta della roba sporca secondo rigoroso ordine cromatico - cammina verso il bagno con il suo accappatoio - appena vede il marito/fidanzato, si copre bene e si chiude rapidamente in bagno - si ferma di fronte allo specchio e analizza il suo fisico - ingrossa la pancia per poter rompere più i coglioni al marito/fidanzato su quanto è grassa - cerca un'asciugante per il viso, uno per le braccia, uno per le gambe, uno per la schiena e una spugna - si mette nella doccia - si lava i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83 vitamine - passa un brasano alle erbe tropicali e si massaggia per 10 minuti - si lava il viso con un sapone alla pesca con frutti di bosco fino a quando le guance non raggiungono un colore rosso Ferrari - si lava il resto del corpo con un sapone alle noci di cocco e fragole - si incazza come una bestia quando il marito/fidanzato tira l'acqua del cesso perché il getto della doccia perde pressione - spegne la doccia - esce dalla doccia e si asciuga con un'asciugante dalle dimensioni dell'Africa - si passa una crema rivitalizzante, rinforzante, rassodante e idrante per 15 minuti - si toglie i peli dalle ascelle e si rade le gambe - pensa a lungo sull'opportunità di radersi le parti intime...poi decide che è meglio andare dall'estetista - si scruta con feroce attenzione tutto il corpo cercando brufoli e punti neri, dopo di che li distrugge con le unghie o pinzette - esce dal bagno - appena vede il marito/fidanzato, si copre bene e si getta in camera da letto, e passa un ora e mezza vestendosi. Da doccia degli uomini: Si toglie i vestiti mentre è a letto e li getta per terra - va nudo verso il bagno, se vede sua moglie/fidanzata le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito - va nudo in bagno - si ferma di fronte allo specchio per analizzare il fisico - ingrossa la pancia, guarda fiero le misure del suo uccello, si gratta le palle e si annusa le mani per l'ultima volta prima di lavarsi - si mette nella doccia - si lava la faccia con il primo sapone che vede - ride come un cretino per come rimbomba la scorreggia che ha appena lanciato - si lava i coglioni e il culo, curandosi di lasciare qualche pelo sul sapone - si lava i capelli con qualsiasi shampoo che trova (spesso si confonde e usa il detergente intimo della moglie/fidanzata) - piscia nella doccia facendo finta di essere un vigile del fuoco, alle prese con un enorme incendio - esce dalla doccia - non si rende conto che è bagnato ovunque perché ha lasciato la tendina fuori dalla doccia - si asciuga un po, si guarda di nuovo allo specchio facendo l'elicottero con l'uccello - esce lasciando il cesso tutto bagnato - torna in camera con l'asciugamano alla vita; se vede sua moglie/fidanzata si toglie l'asciugamano e le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito - getta l'asciugamano bagnato sul letto e si veste in due minuti.
Esiste una differenza inconciliabile tra uomo e donna in un aspetto, forse secondario, ma in qualche modo cruciale della vita quotidiana. Parliamo dei possibili diverbi circa il modo giusto di appendere il rotolo della carta igienica, se rasente la parete o estroflesso verso l’esterno. Su questo punto la controversia é totale. Il primo a notare la cosa è stato F. A.Tablereader, l’autore dell’eccellente “The Sociobiology of Sex. Foundations of Anthropogynecology” (Springer, New York 1977). Nel suo famoso studio statistico sul “Modo d’appendere il rotolo della carta igienica”, Tablereader ha analizzato un’enorme quantità di materiale desunto da questionari giuntigli da tre diversi continenti. L’85 per cento di tutte le donne - a prescindere da razza, confessione religiosa, grado d’istruzione ecc. - fissa il rotolo in modo che la carta si svolga posteriormente lungo la parete. Al contrario quasi tutti gli uomini (una percentuale altissima, ben il 96%!) preferisce far pendere la carta dal lato rivolto verso l’utente. I contenitori (progettati da disegnatori maschi) che rendono disagevole lo svolgersi del rotolo nella direzione femminile, stranamente non sono stati in grado d’influenzare la predilezione. Questo vuol dire anche che il settore “arredo bagno” – detto anche “complementi d’arredo” – é saldamente in mano ad architetti uomini. Perché questa differenza inconciliabile? Secondo Tablereader (citato da V. Braintenberg, “Il cervello e le idee”, Garzanti, pag. 163) i due modi d’appendere la carta igienica sono espressione di due archetipi, quello della concavità nel caso della donna, quello della convessità nel caso dell’uomo. La carta che scorre lungo la parete piastrellata dà l’idea di un arco, di un vuoto da riempire. Il rotolo alla maschile, che protende l’oggetto, che si estende nello spazio e poi si allunga, è metafora del pene, della estroflessione, con il rotolo che appare quasi una sacca scrotale, con i fogli che seguono la curva del cilindro per poi puntare verso il basso, come il fallo a riposo sopra i testicoli. Il senso dell’orientamento Molti maschietti hanno spesso deriso le loro donne disperse per le strade di città caotiche. Gli uomini si stupiscono della scarsa abilità femminile nel leggere una mappa e nel districarsi - con o senza cartina – fra le periferie urbane. Perché le donne hanno meno senso di orientamento dei maschi? Come mai questa abilità si è sviluppata, nell’evoluzione, di più negli uomini? Magari perché la donna dell’età della Pietra si allontanava di meno dall’accampamento, limitata com’era dal dover accudire e trasportare con sé i figli. Erano invece gli uomini a spingersi lontano per battute di caccia che potevano spingersi fino a 30 chilometri dall’accampamento. Così tra gli uomini il senso dell’orientamento si è sviluppato, di solito, in maniera maggiore che nell’altro sesso. In compenso negli uomini è minore la capacità di comprendere linguaggi poco articolati, quali quelli dei bambini piccoli, abilità nella quale la donna è di molto superiore. Secondo Hooper J. e Teresi D. ( “L’universo della mente”, Bompiani pag. 274): “E’ stato verificato un’infinità di volte che i maschi eccellono nella visualizzazione spaziale tridimensionale. Se però consideriamo gli studi che misurano la “lateralizzazione nella comprensione delle emozioni”, in questo caso l’emisfero destro femminile risulta più specializzato di quello maschile. Esso può essere infatti meno specializzato per le relazioni spaziali e al tempo stesso molto specializzato per la comprensione del significato dell’espressione facciale...” Altre piccole differenze Una piccola differenza, un’inezia, la si scopre chiedendo ad una persona di guardarsi le unghie. La donna lo farà allungando la mano e guardandola da sopra, per vederne il dorso e l’effetto che fanno le dita a mano aperta, simulando il comportamento di un estraneo che stia osservando le sue unghie. Se si fa la stessa richiesta ad un uomo, questi – molto probabilmente – piegherà la propria mano a pugno e porrà davanti ai propri occhi le dita piegate. Egli controlla la sua mano come la vedrebbe lui stesso, e non come la vedrebbero gli altri. C’è inoltre una cosetta su maglioni e magliette. Un uomo si leva questi indumenti mettendo una mano dietro il proprio collo, afferrandoli e tirandoli via dalla testa. La donna incrocerà le braccia, afferrerà i due lembi della maglia e la tirerà verso l’alto. Il motivo? Forse perché le femmine di solito hanno capelli più lunghi, e l’abito si potrebbe impigliare, se non levato con le opportune cautele. Di certo potrebbero avere degli orecchini, anche loro soggetti ad impigliarsi. Visto che si parla di orecchini, ecco una curiosità. Sembra che per una donna indossare orecchini tondi e grandi – i classici cerchietti/cerchioni da far pendere dai lobi – sia un gesto inconscio per dimostrare disponibilità e ricettività sessuale, quasi una metafora di loro come cerchio, pronte ad ospitare al loro centro un pene. Insomma: se ha orecchini grandi e a cerchio, con molto vuoto al centro, è più probabile che ve la darà.
Donne: significanti e significati… Abbiamo bisogno = io voglio È una decisione tua = la decisione giusta dovrebbe essere ovvia, ormai Fai come ti pare = tanto me la pagherai Prima o poi dovremmo parlare = ho bisogno di lamentarmi Ma certo... continua = piantala Non sono incazzata = certo che sono incazzata, imbecille Sii romantico, spegni le luci = ho le gambe grosse No = no Sì = no Forse = no Quanto mi ami? = oggi ho fatto qualcosa che non ti piacerà molto Ho troppa cellulite = dimmi che sono bella Devi imparare a comunicare = devi imparare a essere d’accordo con me Fai come vuoi = questa me la pagherai cara Non ho niente = eccome se ho qualcosa Pensavo, potremmo andare a fare due passi oggi = oggi sicuramente niente sesso, domani si vedrà Ti preferisco come amico = mi fai proprio schifo La mia amica non ti piacerebbe = non te la presento perché è meglio di me Non sei tu, sono io... = sei tu! Con te posso parlare = non te la darò mai Non è che abbia molta voglia di vedere il film che hai affittato per stasera = se non mi salti addosso entro quaranta secondi sei proprio un ******** Hai ragione, sono io che sbaglio... = non te la do, così impari! Non ti merito = sono una porca e mi fai sentire in colpa Abbassi la tapparella? mi da fastidio la luce... = se non mi do una mossa io, col ***** che ti stacchi dal computer... Tesoro, amore mio bello, lo sai che ti amo! = vai a comprarmi le sigarette, subito! Come sto vestita così? = dimmi che sono bellissima Sono stanca = ti puzza il fiato Mi sto godendo la vita da single = al momento nessuno mi fila Sei un tipo = cozza! Ti farò sapere = se trovo di meglio ti scarto in 0,1 secondi Ok sabato ti telefono per andare in discoteca = organizzati pure con i tuoi amici! È brutta = è carina È carina = è bellissima Ci devo pensare... = ti sto prendendo per il culo Ho freddo = mettimi pure le mani addosso Tu sì che sei un vero amico = scordatela! Non posso, se vuoi possiamo fare qualcosa… = ti faccio una sega Per me sei un grande amico... = non te la do nemmeno se scende la Madonna a chiedermelo! Vuoi entrare a prendere un the? = vuoi fare sesso con me? È successa una cosa… = ti ho fatto le corna Ultimamente mi sento strana... = è finita. Ti richiamerò io per ridarti gli sci = col ***** che li rivedrai A questo punto del rapporto mi sento come se fossimo fratello e sorella = sparisci dalla faccia della terra Ho bisogno di sapere che mi ami = dove ***** sei stato nelle ultime due settimane? Uomini: tanti significanti, sempre quel significato… Ho sonno = Ho sonno Sono stanco = Sono stanco Bel vestito = Bella fica Cosa c’è che non va? = Attraverso quale insignificante trauma psicologico autoinventato stai combattendo? Sì, mi piace il tuo taglio di capelli = Mi piacevano più prima Sì, mi piace il tuo taglio di capelli = Cinquanta euro che non è cambiato nulla Andiamo al cinema? = Mi piacerebbe fare sesso con te Posso portarti fuori a cena? = Mi piacerebbe fare sesso con te Posso chiamarti qualche volta? = Mi piacerebbe fare sesso con te Posso avere l’onore di un ballo? = Mi piacerebbe fare sesso con te Sembri tesa, posso farti un massaggio? = Ti voglio accarezzare e fare sesso con te Cosa c’è che non va? = Immagino che di fare sesso stanotte non se ne parla Sono annoiato = Vuoi fare sesso con me? Ti amo = Facciamo sesso ora? Ti amo anch’io = Va bene l’ho detto, ma ora facciamo sesso? Parliamo = Sto cercando di fare buona impressione su di te in modo che tu creda che sia una persona profonda e finalmente acconsentirai a fare sesso con me Mi piace di più quell’altro (mentre si fanno compere) = Prendi uno di questi ***** di vestiti ed andiamocene a casa (magari a fare sesso)