credito al consumo in italia, il piu' alto in europa.......

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da pietro-bmw, 11 Novembre 2009.

  1. pietro-bmw

    pietro-bmw Presidente Onorario BMW

    20.343
    1.290
    17 Febbraio 2007
    Reputazione:
    22.748.875
    BMW serie 4 G22 420d Msport
    che novita'
    da www.sole24ore.it

    Il credito al consumo in Italia è più costoso della media europea, è un fardello pesante per i nuclei familiari più poveri e in generale è da auspicare una sferzata di concorrenza nel settore. È uno dei messaggi recapitati dalla Banca d'Italia ai deputati della commissione Finanze che oggi hanno ascoltato in audizione il capo del servizio supervisione intermediari specializzati di via Nazionale, Roberto Rinaldi.

    L'altro messaggio, altrettanto netto, è che per parte sua la Banca centrale ha intensificato al massimo l'azione di vigilanza sugli aspetti di trasparenza a tutela del risparmiatore e ha accresciuto anche sanzioni e provvedimenti di rigore, ma il passo successivo ora spetta al legislatore visto che sul tappeto, ancora da approvare definitivamente ci sono sia il decreto legislativo di recepimento della direttiva sui servizi di pagamento sia le nuove norme sul credito al consumo per le quali il tempo massimo per il recepimento della direttiva è il mese di giugno 2010. Entrambe le norme, infatti, sono essenziali sia per accrescere la concorrenza che per migliorare la tutela del risparmiatore. La direttiva sui servizi di pagamento prevede infatti l'ingresso nel mercato del credito al consumo di supermercati e società di gestione dei telefonini. Quanto alla normativa sul credito al consumo, i criteri fissati dalla legge delega prevedono tra l'altro la revisione della disciplina dei mediatori creditizi.

    Ma veniamo ai numeri forniti dall'esponente di Bankitalia. Rinaldi ha spiegato in primo luogo che «il tasso d'interesse praticato dalle banche italiane sulle nuove operazioni di credito al consumo si attesta attualmente attorno al 10%, un tasso più elevato rispetto al dato medio dell'area dell'euro»; per l'esattezza, si tratta di circa tre punti e mezzo in più della media europea. I tassi più alti si riscontrano nelle carte revolving (oltre il 17%), seguono il settore del credito finalizzato (poco meno del 12%), i prestiti personali (l'11%) e la cessione del quinto dello stipendio (il 9%) che peraltro non include le spese per le polizze assicurative, computate da marzo 2009.

    Inoltre l'esponente di Bankitalia ha citato alcuni dati dell'ultima indagine sui bilanci delle famiglie italiane che risale al 2008. Per le famiglie appartenenti alla classe di reddito più bassa che si stima siano 230mila pari al 2,4 % del totale delle famiglie, la rata del mutuo ha raggiunto il 32% del reddito disponibile, una soglia ritenuta critica per il bilancio familiare. Il credito al consumo rappresenta il 6% dell'intero credito erogato ed era pari a 110 miliardi di euro a fine settembre 2009; il 95% dei finanziamenti avviene attraverso le banche, di cui 48% in via diretta, 47% attraverso le società finanziarie controllate (regolate attraverso l'articolo 107 del Tub)........
     

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