Peraltro bravo. Kreouac ha un inglese US che io trovo tutt'altro che facile. Pontificated from my iPhone using Tapatalk
Ovviamente pure io lo sto leggendo in italiano /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> esatto! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
bè oh, alle dieci avevo giusto un tantino di brain lag, non ci sono arivato subito....ma magari labrie intendeva altro /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> andrè guarda che non fa figo leggere un libro in italiano e chiamarlo col titolo inglese :P /emoticons/tongue@2x.png 2x" width="20" height="20" /> :P
la cosa che mi è piaciuta di più di quel libro, è la foto di copertina /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
/emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ottima cosa! Io kerouac lo lessi alle superiori.. Uno di quei libri obbligatori, che già l'idea di leggerlo per forza te lo fa odiare.. Ora non lo ricordo molto bene.. Ma non mi era per niente piaciuto.. Forse non comprendendone appieno il senso e il contesto che ci stava dietro l'ho mal digerito.. A detta della prof doveva essere uno di quei libri che vanno riletti più volte perchè a seconda dell'età e delle esperienze lo si interpreta in modi diversi.. Mah.. Ogni volta che lo vedo sulla mensola penso "dai lo rileggo" poi ci rifletto un attimo e mi passa la voglia.. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Bè ma quello è obbligo per qualsiasi scuola di qualsiasi indirizzo.. Maledetto Manzoni!!! Meglio kerouac si, sempre se ti spiegano perchè te lo propongono invece che darlo da leggere a caso..
senti, meglio ''il delitto dell'ipotenusa'' o ''il truce assasinio del cane di bates'' o ''lo chiamavano friedrik'' che l'innominato. anche se mi obblighi a leggerli. non è obbligatorio ovunque, almeno 15 anni fa non lo era. alcuni preferivano la divina commedia. decisamente un'altro pianeta.
Per le uniche cose che mi sarebbero restate in testa: - anfetamine - sesso - alcool Pontificated from my iPhone using Tapatalk
Beat is for Beatitude. On the road è uno dei pochi libri che mi ha regalato uno pseudo attacco di sindrome di Stendhal :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Delivered.
Io invece ti vedo meglio con gli "spruzzini" in discoteca a Milano. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Quando ero giovane io per divertirsi non c'erano spruzzini ma tante tante code nei bagni dell'hollywood. Mai visti dei ripiani cosi puliti nei cessi. Comunque restando in tema di lettura consiglio (a chi ha fatto pace con gli stupefacenti ricreativi e di meditazione - gli altri dovrebbero lasciar perdere) i seguenti libri (tutti di Castaneda), in quest'ordine: A scuola dallo stregone Viaggio ad Ixtlan Una realtà separata Il lato attivo dell'infinito E con un pensiero ad Azarius, uno dei siti on line che ha contribuito alla mia rovina (Bei tempi. Come cantava Guccini "a vent'anni si e' stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'eta'")
Ah, comunque nel frattempo ho finito "la biblioteca dei morti" di cooper. A me sto tizio piace. Si vede che la sua cultura archeologica lo porta ad essere molto accurato nelle descrizioni e nell'attinenza storica e tutto questo mi piace da morire. Il libro in questione non è agevole. Si articola in almeno 3 epoche storiche diverse. I personaggi si intrecciano, si sovrappongono e quando ne arriva uno nuovo non viene descritto per niente ma lo scrittore gli lascia il tempo di farsi scoprire da solo (la cosa all'inizio irrita molto, poi ci si fa l'abitudine). Si ha sempre l'impressione che il racconto sia infinito perché Cooper è bravo a dilatare i tempi, divenendo pesante solo in casi estremi (che pur ci sono). E questo era il romanzo d'esordio. Ho ordinato il sequel. Speriamo non si smentisca. Stay tuned! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />