Grazie, lo metto in lista :wink: Strano, perchè i 3 volumi li ho trovati praticamente in tutte le librerie, oltrettutto in questo periodo dovrebbero rientrare nella promozione Giallo Svezia che comporta il 25% di sconto. Comunque in questi giorni ho finito di leggere l'ultimo (La regina dei castelli di carta), bello, soprattutto nella seconda metà. Poi ho visto anche di questo il film, e devo dire che non rende, se non avessi letto il libro guardando solo il film mi sarei perso molti pezzi. Volendo stilare una classifica su quanto sia stata avvincente la lettura della trilogia, metterei al primo posto "Uomini che odiano le donne", al secondo "La regina dei castelli di carta", e al terzo "La ragazza che giocava con il fuoco". A Hollywood hanno comprato i diritti, quindi rifaranno a modo loro i 3 film
Qualche settimana fa scrissi che stavo iniziando a leggere "angel and demon" di dan brown in inglese, per svariati motivi però ho smesso dopo neanche una pagina e non ho avuto più modo di riprendere la lettura. Sinceramente mi prende un Po troppo tempo leggere in inglese e così ho deciso di cambiare, ho appena comprato "sulla strada" di jack kerouac. Le prime 2 pagine mi piacciono, spero bene.
Buono a sapersi.. mi metto alla ricerca.. ho già preso un libro (di cucina) a mia madre come regalo di Natale ma visto che il primo della trilogia le è piaciuto molto dovrebbe gradire anche il secondo. :wink:
Paolo Grossi espone sapientemente ed intelligentemente uno dei maggiori problemi che il diritto, oggi, è chiamato ad affrontare: la crisi delle fonti del diritto. Le fonti del diritto, intese, non più come nel 1700-1800 da un legislatore nazionale, configuratosi prima come anche il potere politico, poi SOLO ed esclusivamente come potere politico; ora le fonti sono intese anche dalle leggi; anzi, come si evince anche dal Nostro Codice Civile (1942, ndr), la legge vorrebbe soprassedere tutto ciò che non è legge, nella produzione di diritto. Ma non può, perchè oggi le fonti del diritto provengono soprattutto da prassi giuridicamente rilevanti, consudetudini "economiche". Sono le scelte delle imprese, delle grandi multinazionali, degli uomini d'affari, del potere economico, della stessa società che, con i suoi desideri e le sue aspirazioni, è incredibilmente veloce nel ricercare nuovi interessi e permette cambiamenti continui e allo stesso tempo, ingenti in quantità di risorse umane e materiali usate. E' la globalizzazione del diritto: le imprese creano diritto, e si confrontano tra di loro non sotto la giurisdizione degli Stati, o peggio dei Sovrastati (UE), ma sotto quella dei giudici privati, sotto le sentenze e le decisioni-fonti-DI-produzione create dai magistrati. Non come nel 1700, non come agli arbori del giusnaturalismo e dell'illuminismo, NO. Non vi deve essere più libertà da parte dei giudici. Non devono essere soggetti alla legge nella loro disposizione, ma solo ed esclusivamente nella loro norma. Cioè, molto più semplicemente, vuol dire che il giudice è colui che elabora le disposizioni, le interpreta; a volte è chiamato anche ad emettere sentenze su materie non regolate da leggi od altri regolamenti. Il giudice diventa soggetto ATTIVO, e non più mero funzionario, non più mera appendice di un sovrano-legislatore (Sia ben inteso che qui per sovrano si intende non il Re, quanto il Parlamento, il detentore del tanto acclamato potere legislativo). Insomma, il nostro mondo, la nostra era, la nostra ultima generazione, vuole non più un confine netto tra diritto e non-diritto dichiarato dalla legge. Ne vuole uno molto più sfumato, più ricco, non ridotto da disposizioni acritiche e poco interessate allo sviluppo di una civiltà, alla storia di un popolo. Vuole un diritto vivente, degna espressione di una Costituzione MATERIALE ed effettivamente espressione di un popolo, quello Italiano, ricco e caratteristico. L'UE, con la sua Corte di Giustizia, cerca di mantenere questo approccio creando una cosiddetta soft-law, appunto una legge capace di adattarsi, elastica e precisa. Non un piatto di ceramica, ma un vaso di argilla in lavorazione. In PERENNE lavorazione.
Appena preso "Innocente" di Scott Turow - sequel di "Presunto Innocente" di oltre vent'anni fa, dal quale trassero l'omonimo film con Harrison Ford.
La Repubblica di Platone....o meglio,rileggendo per la 5/6 volta....ogni volta,nuove prospettive,nuove informazioni.... Diverse chiavi di lettura per vedere un'opera epocale...
Ieri trovato e comprato "La ragazza che giocava con il fuoco" in promozione a 11,70€ come terzo regalo per la mamma. Ti correggo però perchè questo libro è il secondo della trilogia :wink:
Certo cronologicamente è il secondo, ma facevo un personale indice di gradimento, e per me è terzo. PS: sto leggendo La principessa di ghiaccio, carino...
Ah ops, scusa è vero.. dopo che l'avrà letto mia madre lo leggerò io e ti farò sapere! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Umberto Magno - La vera storia dell'imperatore della Padania /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
E' un ottimo spunto per passare le feste in allegria, già al secondo capitolo viene spiegata l'etimologia di termini come "cialtrone" e "cacciaballe" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Finito di leggere "La principessa di Ghiaccio". Carino, ma IMHO non al livello della trilogia di Larsson: ricorre spesso a trucchi da giallisti come rivelare solo molte pagine dopo quello che i personaggi del libro hanno visto o intuito. Larsson riesce a essere appassionante senza bisogno di ciò. Adesso appena ho un poco di tempo inizio "L'ombra del vento", che mi hanno detto essere caruccio.
Ahahah, l'importante e' essere coerenti. Alla fine da settembre ad adesso mi sono letto, sempre di James Rollins: Artico L'ultimo oracolo L'ordine del sole nero Il marchio di Giuda La città sepolta The Doomsday Key* The Devil Colony* Deep Fathom* Subterranean* Gli ultimi 4 gli ho letti in inglese. Ora, d'accordo che non sono madrelingua, ma neanche sono proprio una pippa assoluta. Beh... Che fatica che ho fatto Ah, poi mi sono letto anche The dome di Stephen King. Leggibile (finalmente senza le solite prime 200 pagine in cui non succede una cippa). Settimana prossima inizio Impact di Douglas Preston, sempre in inglese. Voglio vedere se e' Rollins che scrive in un modo per me difficile o se davvero non son buono a leggere in inglese cose che non siano di lavoro... Ovviamente ho scoperto, dopo averlo preso, che il libro sembra essere una mezza vaccata. Vabbe'. http://www.goodreads.com/book/show/6735215-impact
dopo un periodo di stasi.... ho iniziato e sto divorando "La banalità del male" di Hannah Arendt.... la storia del processo ad Eichmann a Gerusalemme