Considerazioni sulle politiche impositive...tasse, manovre ed affini

beh, senza dimenticare comunque che, tra i milioni che li votano, ci sarà ben qualcuno che li vota per decisione cosciente e non si può negargliene il diritto...questo per dire che, come dici anche tu, a prescindere da quanto esteso sia il malumore qualche voto lo avranno SEMPRE.

Illudersi del contrario è, appunto, illudersi.

 

Qualche voto?si parla di un 40%,altro che semplice conoscente...

 

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Potrebbe gentilmente contestualizzare il suo post ?

Io non ho ancora capito se Grillo sia un candidato...

 

L'ho già fatto qui è in altri 3D..

nessuno mi sa spiegare come facciano Monti e Berlusconi a raccogliere quasi metà consenso del paese.

 

Posso dirtelo ?

... è un ragionamento del menga ...

E' ovvio che se vince A e io non sono andato a votare B in pratica non "ho contrastato A" ...

... ma se A mi fa schifo quanto B che mi fa schifo quanto C per me che cosa cambia ???

Questo conferma la mia teoria secondo cui quelli che dicono che "bisogna andare votare" sono in realtà semplicemente soggetti di una qualche parte che ritiene di essere favorita dagli "indecisi" ...

... e cmq se in italia andasse veramente a votare meno di un 10% della popolazione qualcosa cambierebbe ...

Invece così alla fine giocano tutti a "chi è la m3rda che puzza di meno" e sono sempre tutti lì ...

Gnappus, mi hai convinto a non andare a votare oppure ad andare a scrivere "crepate tutti, m3rde"

 

È qui che sbagli, ora come ora imho non andando a votare esercito al massimo il mio diritto.

Il mio diritto a non esser governato da un branco di politici nati e cresciuti in quel palazzo, ai quali noi e solo noi, contribuiamo a garantirgli il futuro con il nostro voto.

 

Con tutto il rispetto, sia chiaro, questa é una grande scemenza.

Nota bene, l'unica cosa di cui mi lamento é l'ignoranza media di questo paese.

 

Totalmente d'accordo con voi.

 

Ma non sarebbe più semplice ammettere che, per motivi tuoi, non vuoi sfruttare il diritto al voto, piuttosto che arrampicarsi sugli specchi cercando di sostenere che non votare è il massimo dell'espressione del voto?

Anche considerando idioti quelle poche decine di milioni di persone che formano l'elettorato attivo italiano, rimangono MILIARDI di persone che, di fronte ad un'affermazione del genere, non esiterebbero a usare parole ben più pesanti delle nostre.

Il voto è uno strumento potentissimo di controllo dei governi e, se i risultati sono scarsi, vuol solo dire che chi lo usa non è capace di farlo correttamente.

 

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edit

 

Devi dare un po' di reputazione in giro prima di poterla dare di nuovo a gnappus2002.

 

E' una spiegazione oggettiva, cosa che precisai. Poi è evidente che tu sei libero di fare quello che vuoi, soprattutto di lasciare che altri decidano il tuo destino.

O poi ci sorbiremo discorsi del tipo "ah io non li ho votati, quindi queste nuove leggi mi sento in diritto di non rispettarle" ?

Lo dice anche l'art.48 della Costituzione... Scemenza anche quella, immagino...

Eh sapessi io...

Invece a me sta stufando questa storia: ve lo hanno mai detto che ogni cittadino italiano compiuto il venticinquesimo anno di età ha diritto a candidarsi al Parlamento Italiano?

Nessuno vi rappresenta?

Trovate un congruo quantitativo di persone che condivide il vostro pensiero, e candidatevi.

E non dite che vi manchi il tempo, visto quanto ne perdete in sterili lamentele.

Agite invece di lamentarvi!

 

Non ho capito, perché starei arrampicandomi sugli specchi?

Che senso ha votare tanto per? Che poi per cosa? Per un timbrino sulla scheda elettorale? Se nessuno sembra meritevole del voto mi sembra cosa buona e giusta stare a casa, invece di "votare il meno peggio" e poi lamentarsi.

Qualcuno lo definirebbe: non lamentarsi. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

Art. 48

[...] Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico [...]

Come tutta la giurisprudenza Italiana anche quest'articolo 48 è molto ambiguo, quando, si parla di dovere civico.

Il termine frutto di un compromesso raggiunto durante la costituente tra le forze politiche ed il legislatore che aveva inizialmente incluso alcune sanzioni in caso di inadempimento; ma le sanzioni sono rimaste sostanzialmente inapplicate, fino agli anni novanta nei quali alcune riforme elettorali hanno eliminato i riferimenti all'obbligatorietà del voto. L'ultima legge elettorale del 2005 ha però riportato in auge il termine "dovere civico" senza prevedere però sanzioni.

si infatti lo vedo.

- Si me l'hanno detto e se non mi sbaglio l'ho pure letto.

- No sennò avrei già espresso una mia preferenza.

- Devo fare altro nella vita ma grazie del consiglio.

- Sterili lamentele? sarannò si e no tre post non credo di aver perso molto tempo.

 

Fintanto che non ci mandano avvisi di garanzia per OT ripetuti, trovo interessante approfondire questa differenza di vedute.

Vorrei escludere la questione "dovere" o "diritto", in quanto non troverei comunque corretto "obbligare" una persona a votare.

Quello su cui vorrei centrale la questione è la differenza tra "voto al meno peggio" e "non voto".

Secondo me, il voto al "meno peggio" è comunque un passo avanti perchè TOGLIE voti al "più peggio". Almeno si rema nella direzione del "meno peggio" anche se comunque non ottimale.

Il "non voto", invece, non sposta di nulla. Il "più peggio" comunque prenderà i voti di chi lo sostiene (e che ha diritto di sostenere). Se questi sono contrastati da voti al "meno peggio" la situazione può cambiare, lentamente magari. Ma se nessuno lo contrasta resta al potere.

Se NON vado a votare, posso vantarmi di non aver sostenuto chi vincerà, ma l'importante è avere l'onestà di ammettere che, in realtà, non si è fatto nemmeno quel poco che ci è possibile per contrastarlo.

Nel caso specifico, se voglio ANNULLARE uno dei voti che prenderanno i berlusconi, casini, bersani, maroni ecc ecc devo darlo a Grillo, Fare o qualsiasi altro. Sarà solo "meno peggio"? beh, sempre meglio che "più peggio"

 

permettimi di banalizzare, anche se in realtà funziona praticamente uguale.

Classica decisione del dove andare a mangiare la pizza. Vengono proposte 3 alternative, nessuna delle quali ti soddisfa, anzi, ti fanno pure tutte schifo anche se in misura differente.

Che fai? Sapendo che cenerai dove viene deciso, partecipi alla discussione cercando quanto meno di andare in quella meno peggio o lasci agli altri? Io non credo che tu sceglieresti la seconda.

A meno di non essere uno di quelli che non sceglie mai così può lamentarsi di qualsiasi scelta, ma non mi sembra il tuo caso.

 

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... e dov'è che io avrei detto una cosa del genere ??

Tanto per curiosità, tu per chi voti ?

... perchè mi piacerebbe capire di cosa stiamo parlando ...