Come va l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio QV- Prj. 952 opinioni, pareri, pregi e difetti | Pagina 642 | BMWpassion forum e blog

Come va l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio QV- Prj. 952 opinioni, pareri, pregi e difetti

Discussione in 'Auto Europee' iniziata da beckervdo, 24 Giugno 2015.

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  1. cippy89

    cippy89 Presidente Onorario BMW

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    Cooper s f56, ex cooper s r56
    Dalle mie parti le Ypsilon iniziano a vedersi, e anche qualche Junior.
     
  2. AR147

    AR147 Presidente Onorario BMW

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    Anche qui a Torino, ma fa poco testo, si vedono Junior e Ypsilon.

    Comunque

    upload_2025-1-27_14-37-43.png

    Un paio di riflessioni.

    Segmento A vede Panda saldamente in testa, la performance della 500 è notevole dato che parliamo di un modello di cui gran parte delle vendite non è della 500 elettrica ma della 500 ormai fuori produzione. Quindi prima stoccata, han fatto bene ad interrompere la vendita? Mah.

    Segmento B, parliamo di un segmento, in Italia, da 327 mila unità. Non sono d'accordo sul fatto che la Punto non venderebbe, vedasi la Dacia Sandero. Quindi fai una B come solo Fiat sa fare, economica, con bassi costi di gestione, e la vendi, eccome se la vendi. Inizio incoraggiante per la nuova Ypsilon invece.

    Segmento C, totalmente abbandonato da Alfa Romeo. Eppure Giulietta ai tempi i numeri li faceva, eccome.

    upload_2025-1-27_14-41-43.png

    Segmento D stradominato da Tesla, vero, la performance di Giulia è incredibile considerato lo stato di abbandono dalla quale versa.

    Comunque volevo far riflettere che i numeri si fanno con:

    - segmento B SUV (Jeep Avenger, dimostrazione che li hanno si centrato il target, anche se a scapito del Renegade, comunque ormai vecchia).
    - segmento B (unica presenza nostrana Ypsilon)
    - secomento C SUV (Tonale e Compass in negativo rispetto al 2023)

    Ora, non pretendo di sapere tutto ma, ripeto, vogliamo fare qualcosa che almeno in Italia si vende ed incontra le richieste del nostro pubblico?

    Che poi, quando il nostro prodotto è valido, viene anche apprezzato bene in europa.

    Nel 1997 la Punto è stata l'auto più venduta d'Europa. Ce lo siamo già dimenticati a quanto pare...
     
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  3. Giuseppe D.

    Giuseppe D. Presidente Onorario BMW

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    SR
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    Un versione che strizza l'occhio ad una Ferrari FF non mi dispiacerebbe affatto, ma sappiamo bene che tra il dire ed il fare c'è sempre di mezzo il "dubbio gusto" :biggrin:

    Però devo ammettere che non avrei mai potuto immaginare un cambio di segmento.
    La Giulia nasce come berlina/sedan, ma il cambio di direzione nel design, sè non ben congegnato e supportato, potrebbe essere il requiem aeternam per il modello.
     
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  4. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    Un cassonetto
    Ma Fiat (o Alfa, o Lancia) lo possiamo ancora considerare un prodotto italiano?
     
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  5. infoMatt

    infoMatt Collaudatore

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    11 Giugno 2014
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    Per me, no... non hanno più niente di italiano (come scritto prima).

    Le ultime "italiane" solo IMHO le Giulia e Stelvio, forse le Maserati. Il resto son Peugeot con la pecetta del marchio staccata con il phon da carrozziere.

    Vogliamo ricordare la Topolino, con le bandiere italiane sulla fiancata, che è la Ami costruita in Marocco? :cry:
     
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  6. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

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    car2go
    Ma cos'è un prodotto italiano?
     
  7. AR147

    AR147 Presidente Onorario BMW

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    Nell'era della globalizzazione non ha più senso parlare di prodotto nazionale, a prescindere.

    Tuttavia, ora più che mai, possiamo al limite parlare di prodotto in Italia per alcuni modelli.

    Ma è così per qualsiasi prodotto/elettrodomestico che abbiamo in casa o tra le mani eh.
     
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  8. 320i S

    320i S Amministratore Delegato BMW

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    21 Agosto 2004
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    Peggio di Stellantis ha fatto solo Ford, dismettendo la Fiesta, che è stata tra le regine del segmento non solo in Italia, ma anche in Europa; mi chiedo con che sicurezza certi costruttori abbiano abbandonato (o fatto abbandonare ad alcuni dei propri marchi) il segmento B, che di fatto era il segmento che aiutava molto a pagare la "baracca".
     
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  9. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
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    Beh, la 500 anche se prodotta in Polonia (per lo meno quella ibrida) è e sarà sempre riconosciuta come un prodotto italiano.
    E lo stesso si può dire della Panda, della Giulia, della Stelvio, della Quattroporte.... forse perfino della Tonale.... ma non mi sentirei di dire lo stesso della Junior, nè della nuova Ypsilon.

    E pensando a ciò che probabilmente sarà di Stelvio e Giulia, il rischio è di assistere a qualcosa di simile alla Lancia Voyager o all'ultima Lancia Thema, entrambe delle Chrysler con il logo cambiato.
     
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  10. infoMatt

    infoMatt Collaudatore

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    11 Giugno 2014
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    ex VW Golf
    Forse la risposta sta proprio nel tempo verbale che hai usato nel messaggio... magari non è detto che ora come ora quel segmento con quelle fasce di prezzo sia effettivamente in attivo. Pensiamo all'aumento dei costi di progettazione per i nuovi standard di omologazione, alle dotazioni di sicurezza, agli ADAS... è tutta roba che ormai deve essere prevista anche nelle piccole utilitarie da 15k€, e con i costi della manodopera e ingegneria europea o americana magari non ci stanno dentro. A questo va aggiunto che le case devono marginare per pagare le multe CO2, e per finanziare gli R&D sulle piattaforme BEV e PHEV, oltre a staccare dividendi agli azionisti.

    Nel segmento B alla fine si stanno imponendo con numeri sempre maggiori prodotti di origine orientale, magari non tecnicamente all'ultimissimo grido, dove costi di progettazione e manodopera per la loro costruzione sono minori (senza entrare nello spinoso territorio di aiuti di Stato e sovvenzioni, non voglio fare politica, ognuno ha la sua idea in merito); aggiungiamoci anche che meccaniche e forme più "semplici" permettono di prendere spunto da prodotti già esistenti, ed ecco il mix perfetto che permettono di produrre prodotti che comunque soddisfano le esigenze di chi ha bisogno dell'auto "per andare dal punto A al punto B" a prezzi abbordabili. Se volete è quello che ha fatto fare fortuna 15 anni fa a Dacia, hanno preso il know-how e parti comuni di Renault, facendo mezzi "grandi" ma spogli delle frivolezze, e sono andati ad attaccare una fascia di prezzo scoperta dai competitor; ora però via via stanno anche loro andando ad alzare il tiro, uscendo forse da quello che era il loro motivo d'essere.
     
    Ultima modifica: 28 Gennaio 2025
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  11. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

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    car2go
    Eh ma non capisco. Parli di "riconoscibilità"? Capisci che in questo caso i confini sono molto labili
     
  12. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    Globalizzazione non significa necessariamente perdita di identità. Se questo sta accadendo è solo perchè la nostra industria ha accettato dei compromessi ed ha speculato su molte cose, ma la carrozzeria di un'auto italiana dovrebbe essere come un'abito italiano: non importa se è stato confezionato in Vietnam da un operaio thailandese, sarà sempre e solo italiano.
     
  13. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Top Reference

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    27 Marzo 2007
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    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Quasi tutti i carrozzieri che non hanno chiusto sono stati comperati da altri paesi, quando ancora le auto le costruivano in italia :sad:
    Ahime' il giardino del vicino e' sempre piu' verde, ed allora gli italiani di italiano volevano solo il cibo e le donne. Non che sia cambiato poi molto.
     
  14. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

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    car2go
    Rispetto l'opinione ma un abito confezionato da un artigiano italiano di qualità sarà sempre riconoscibile rispetto allo stesso abito confezionato dal thailandese perché viene confezionato dal thailandese solo per risparmiare (su tante cose).
    Quella roba che vendono con marchi italiani non sono abiti italiani di qualità. Sono marchi italiani su un abito industriale.
    Gli abiti italiani di qualità non hanno bisogno di etichette perché si capisce da fuori chi l'ha fatto
     
  15. Giuseppe D.

    Giuseppe D. Presidente Onorario BMW

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    31 Dicembre 2018
    SR
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    X4(f26) 2.0d xline xdrive
    Il designer è un vero e proprio artista che si occupa dell'ideazione e creazione di prodotti che uniscono forma e stile, quindi la componente estetica.

    I migliori secondo me sono quelli che riescono ad aggregare o ad associare in modo perfetto la funzione e quindi l'utilizzo, trasmettendo al cliente una vera e propria esperienza nell'uso dell'oggetto progettato.

    I veri e propri maestri di questa arte sono stati proprio gli Italiani, che con il loro ingegno hanno dato vita all'auto come la conosciamo oggi.

    Il bello ed originale, vende sempre e comunque, sia esso economico che di lusso.

    Ineccepibile !
     
  16. tretrecinque

    tretrecinque Presidente Onorario BMW Top Reference

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    12 Novembre 2007
    Lazio, Roma
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    X3M competition
    Abbiamo dimenticato il tessuto dell'abito, ovvero tutto quello che c'è sotto la carrozzeria che dovrebbe essere fondamentale, invece sta diventando secondario. I guru del marketing rispondono che si adegua alle richieste di mercato, ma a mio avviso la realtà è un'altra, ovvero che quando dal mercato sparisce la seta, il cashmere, la lana merinos, ed è tutto sostituito dal sintetico, allora è chiaro che i consumatori si rivolgeranno verso quest'ultimo. La perdita di interesse verso certe soluzioni tecniche è legata alla produzione che per abbassare i costi cerca di spostare l'interesse verso altro (e sembra ci stia riuscendo), ma qualcuno ci sta rimettendo le penne.
     
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  17. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.147.483.647
    Un cassonetto
    Hai assolutamente ragione, ma anche nell'abbigliamento (e soprattutto nei tessuti) c'è ricerca ed innovazione: proprio Prada (per citare un nome italiano importante nella moda) è stata tra i pionieri nella realizzazione di abiti con sintetici dalle caratteristiche molto particolari.
    Il rischio, proprio come nel mondo dell'automotive, ma vale per qualsiasi produzione industriale, è quello di far passare per innovazione anche la speculazione, ma su questo dovrebbe essere il consumatore a difendersi, cessando di acquistare auto (o capi) delle aziende che speculano di più.

    Da quel che mi racconta un amico del settore (moda) in questo momento il mercato sta premiando quei marchi che, grazie anche a volumi ridotti, hanno cercato di conservare la qualità dei materiali e delle finiture, come ad esempio Cucinelli.
     
  18. infoMatt

    infoMatt Collaudatore

    461
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    11 Giugno 2014
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    28.703.349
    ex VW Golf
    Vero, ma questo presuppone (secondo me) che ci sia cultura e "passione" anche negli acquirenti, altrimenti il prodotto di qualità non viene apprezzato ma giudicato semplicemente troppo costoso.
    Invece negli ultimi 10-15 anni si è assistito, o almeno io l'ho visto nella mia ridotta cerchia di amici e contatti, ad un totale declino di quello che è l'informazione e la passione verso il mondo automobili, sono diventate alla stregua degli elettrodomestici sempre più mere commodity, da usare intercambiabilmente a prescindere da marchio e modello, proprio per fare solo "da A a B". Vuoi per l'aumento dei costi di acquisto che ha fatto desistere molti che non possono più permettersi il "macchinone", vuoi l'invidia della gente che ti giudica per i soldi che spendi e non per quanto lavori (ma se c'hai il Patek a casa da 20k non sa niente nessuno), vuoi anche lo Stato che tra tassazione e superbollo ci ha messo l'ulteriore pietra tombale, l'auto è "passata di moda".

    Si sta assistendo allo stesso fenomeno se volete che nell'ambito vestiario ha portato al successo commerciale di Zara, H&M e le altre del "fast fashion"... l'acquisto fatto per moda (chi ha detto SUV? Vi ho sentiti parlottare... :D), da cambiare sempre più spesso (NLT 3-4 anni) a relativamente basso costo ma dalla durata scarsa, invece di pochi abiti artigianali dalla qualità e durata inequivocabilmente superiore, ma dal costo sempre più inavvicinabile ai più. Ora siamo arrivati che la gente fa la fila di 3 ore per entrare al centro commerciale per comprare i jeans di Primark a 10€ in saldo, che sono tutti uguali agli altri a bassissimo costo, fatti in qualche stato africano o indiano, e che dopo una stagione li butti.
    Spiace dirlo, ma credo capiterà anche alle auto, se le mosse della politica non la rendono uno strumento talmente elitario che si tornerà ad usare i mezzi pubblici e a noleggiarle per i pochi momenti dove queste sono effettivamente indispensabili, con buona pace della storia motoristica e industriale dell'Italia (e di altre nazioni eh, vale lo stesso) e delle libertà della mobilità individuale.
     
  19. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
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    2.147.483.647
    Un cassonetto
    Dato che siamo in questo thread possiamo anche dirlo: Giulia non è stata apprezzata abbastanza per i contenuti tecnici che offriva.
    In questo caso, però, la colpa non è solo della clientela (potenziale), ma anche e soprattutto dell'azienda, che non poteva certo aspettarsi di ricreare passione per un marchio che ha fatto poco prima di Giulia e Stelvio e ora rischia di fare meno ancora.

    Nessuno potrà mai dire cosa sarebbe successo se Marchionne avesse potuto continuare la sua opera, ma ad oggi il saldo finale del progetto Giorgio è indubbiamente negativo. Ed è un peccato.
     
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  20. AR147

    AR147 Presidente Onorario BMW

    16.706
    5.646
    7 Maggio 2005
    Torino
    Reputazione:
    1.152.469.942
    520d G31 LCI
    Oltre un miliardo di € buttato alle ortiche, non aggiungo altro.

    [​IMG]

    Piano del 2018
     

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