...quello che in un epoca può essere considerato "folle" in un'altra epoca può essere un genio è una cosa mooooooolto relativa... nell'antica Grecia i "folli" eran considerate le voci degli dei, spesso infatti venivano fatti oracoli... Alessandro Magno stesso essendo vittima di attacchi epilettici veniva considerato "folle"... qua stiamo parlando invece di un enrome istinto omicida, che ha trovato sfogo nel modo peggiore
folle, pazzo, matto, bacato di mente, con la testa piena di *****, per me alla fine sono tutti simili:c'e' chi lo diventa, ma imho in questi casi spesso uno nasce così.
sul caso del ragazzo finlandese, io metterei in galera anche le FdO nordiche. Sembrerebbe che il video dell'assassino/suicida sia stato visto....sembrerebbe che le FdO locali lo abbiano fermato ed interrogato IL GIORNO PRIMA DELLA STRAGE..... SENZA RITIRARGLI NE' IL PORTO D'ARMI NE' LE ARMI IN SUO POSSESSO!! ma cavolo!!! tu vedi il video di un ragazzo che, pistola in mano, dice:"Tu sarai il prossimo" e non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello di requisirgli almeno per 35 anni le armi in suo possesso??????
allora....se parliamo di problematiche legate a patologie del SNC (sistema nervoso centrale), è ovvio che esistono dalla nascita... ma nel 90% di questi casi, si tratt di cause "ambientali" che nulla hanno a che vedere con l'hard rock/heavy metal... certo che, se una persona ha una personalità labile, può bastare anche una canzone a convincerlo di certi gesti... ma la personalità labile te la genera l'ambiente circostante.
quindi parti dall'idea che ci sono persone diverse da te dalla nascita.... si, io parlo di persone sane a livello di sistema nervoso.... ma che hanno scatti di ira, doppie personalità, schizzofrenia, quel cavolaccio che è... non ci nascono così... ad esempio: Madre e figlio. La madre comunica con il figlio in modo differente a livello di dialogo e di gesti (verbale, paraverbale), il figlio quindi non sa bene quale dei due messaggi prendere per vero, e si incasina! Nel senso che non capisce se privilegare quello che la madre dice a voce o quello che fa con i gesti... (la madre che rivede dopo tempo il figlio, il figlio l'abbraccia, lei si irrigidisce, lui si stacca da lei e lei dice: "non aver paura di mostrare i tuoi sentimenti") se questa situazione si ripete nel tempo, porta alla schizzofrenia...perchè il figlio nella vita di tutti i giorni non saprà mai dare un valore ai due livelli di dialogo.... ma lui non è nato schizzofrenico....ce l hanno portato alla schizzofrenia... quindi se qualcuno gli chiede semplicemente "come stai" lui sarà indotto a credere che dietro quella domanda c è nascosto chissà che cosa, non perchè ha il cervello diverso dal nostro.... tutto ciò per dire che è un po' supponente credere che certe persone nascano "diverse" da noi... di diverso non c è assolutamente nulla.... non è che hanno "una rotella fuori posto"...a quello stato ci sono stati portati.... e soprattutto quando si è bambini le cose si imparano copiandole da chi ci sta intorno...non è da sottovalutare la cosa...
certo, e se vogliamo dirla tutta posso tranquillamente definirla una forma di grave handicap. ci sono persone che a 20 anni ammazzano 40 persone, ma gia' a uno manifestavano certi comportamenti, e magari per anni sono stati seguiti da una famiglia amorevole e da cure terapiche...ma nulla da fare. matti e basta, dalla nascita. certo poi in molti casi una mente viene rovinata o manipolata durante la crescita da fattori esterni, cosa che potrebbe essere benissimo in questo caso, anche se propenderei per un mix delle due cose. te lo dico da ignorante "di quinta elementare", non sono certo studiato come te, ma questa e' la mia impressione. penso che ognuno nasca con un qualcosa di proprio (pregio o difetto), che poi puo' essere evidenziato, incentivato o smussato nella crescita. ma se uno nasce con un cervello pieno di *****, in una situazione non recuperabile da subito, c'e' poco da fare. spiego meglio il discorso caratteristiche alla nascita. io e mio cugino, 2 anni di distanza. stessi nonni, amantissimi degli animali, con bestie in orto. a uno due anni io giocavo coi pulcini ecc, sono animalista, per anni vegetariano, ecc. lui gia' a un anno, durante i primi passi, correva dietro ai pulcini per calpestarli e ammazzarli. non sai quante se ne e' prese....ha avuto l istinto di ammazzare dalla nascita, prima quelli, poi gli uccelli con le fionde (e sai quante ne prendeva)...ora a 27 anni eccelle in maniera incredibile nella caccia, che pratica da anni e anni. siamo cresciuti nello stesso ambiente, con le stesse regole. se questo istinto omicida non ce l avesse avuto solo per le bestie?
Killer....sei un ragazzo intelligente, non scadere nei luoghi comuni.... se fosse vero quello che dici, basterebbe una analisi di un qualche neurotrasmettitore per capire chi è pazzo e chi no.... mi sembra una di quelle leggende metropolitane tipo i dobermann che impazziscono perchè la scatola cranica non cresce.... quando parlo di ambiente, parlo anche di vita intrauterina e di primissimi mesi di vita. L'autismo, nella stragrande maggioranza dei casi, non presenta NESSUNA ALTERAZIONE MORFOLOGICA DEL CERVELLO. Eppure, il bambino autistico ha dei sintomi e segni inequivocabili. Eppure, ha una TAC/RMN completamnete pulita.
Siete cresciuti nello stesso ambiente, dalle stesse persone....anche se non è detto che lui doveva per forza vedere le cose come le vedevi tu. Ma non per questo lui è nato per ammazzare animali! Che ne sai, magari un giorno mentre tu eri a giocare, lui si è visto un documentario sulla caccia, vedeva persone più grandi di lui uccidere animali ed ha voluto imitarli... tu non lo sai, lui non se lo ricorderà, ma è successo.... (è un esempio eh...) intendo dire che non avevte vissuto in simbiosi, anche se cresciuti nello stesso ambiente e dalla stessa famiglia, e quindi cambiano molte cose... il fatto è che onguno immagazzina le informazioni che riceve in modi molto diversi, e non è detto che due persone che crescano insieme abbiano le stesse identiche convinzioni...
Killer...non sarà mai lo stesso identico ambiente....non puoi portare come esempio te e tuo cugino. Magari l'educazione si sarà basata sulle stesse regole...ma non credo che i tuoi genitori ed i suoi genitori abbiano sempre reagito alla stessa maniera e abbaino sempre avuto lo stesso atteggiamento. Ripeto, per quanto riduttivo e brutto possa essere, è come per i cani. Ci sono rottweiler buoni come il pane e pastori tedeschi addestrati all'omicidio.
...ma dove sta scritto che l'istinto omicida sia una abberrazione, piuttosto che una caratteristica recessiva, uno sbaglio nella mente umana... non è "giusta" in base a tutte le regole imposte dalla società eccetera eccetera ma è innegabile la sua presenza...
codividendo bene o male tutto quello che è stato scritto, io faccio un altro ragionamento, non so se vi è mai capitato, di arrivare al punto di esasperazione di pensare di uccidere qualcuno, chiaro poi "la notte porta consiglio", ma se questo pensiero lo fate in un momento di particolare stress (qualsiasi causa), e vi trovate una pistola carica sotto mano, avete mai pensato SERIAMENTE a quale sarebbe stato il vostro futuro?, dico questo perchè forse allora non me ne rendevo conto, ma da piccolo (intorno ai 10 anni, niente black metal all'orizzonte) ho valutato seriamente di fare fuori un po' di persone, era un pallino fisso, per un po' di tempo (compagni di scuola particolarmente fastidiosi). se le cose sono andate diversamente è sopratutto (credo) perchè in casa non c'erano armi. la mente è molto meno forte di quanto crediamo adesso faccio altre valutazioni, diciamo che sono fuori pericolo :), ho una discreta posizione che non mi va di menare al cesso, e sopratutto so (per esperienza vissuta) che quelli che mi piacerebbe fare fuori, troveranno qualcuno che lo farà al posto mio. ma già in altre occasioni ho pensato, rabbrividendo, che il mio presente poteva essere molto diverso.
Quello che hai scritto è vero,bastava un solo piccolo particolare per cambiare drasticamente il nostro futuro.Comunque si ritorna al discorso che l'ambiente in cui abbiamo vissuto ci ha condizionati,cme nel tuo caso che se avessi avuto una pistola sotto mano ai tempi magari oggi non saresti quello che sei....
esatto, non dico che l'avrei usata con certezza, questa certezza non ce l'ho, ma tornando col pensiero a quelle notti insonni... la probabilità c'era di sicuro
Si,non volevo dire che saresti stato un killer,ma solo che un minimo dettaglio ti ha cambiato la vita radicalmente...:wink:
l'ambiente ci condiziona...pesantemente... la differenza tra chi ha qualcosa da perdere e chi non ha nulla da perdere... chi "sbrocca" (per dirlo alla romana...) pur avendo una vita normale, è rarissimo..... di solito, chi "esagera" verso se stesso e verso gli altri..."se lo può permettere"...intendendo che non ha nulla da perdere....
esatto un minimo dettaglio per passare da stimato professionista a mostro da sbattere in prima pagina, perciò quando leggo di queste stragi, per quanto biasimevoli possano essere questi episodi, non riesco a condannare al 100%, non che condivida, per carità, ma non riesco a non pensare che per poco non c'ero pure io da "quella" parte. in effetti l'ambiente fa parecchio, dal non farti trovare una pistola a portata di mano, al fornirti una situazione non disperata, dalla quale magari non hai voglia di allontanarti (affetti, lavoro, risultati sportivi etc), la stessa persona (io) cresciuto in una favela brasiliana sarebbe crepata a dodici anni, non senza aver seminato parecchi lutti.