Come dicevo in un precedente post il cervello non riesce a concepire cose vanno al di là dei nostri pensieri, di cose che non conosciamo. Stiamo facendo grandi progressi tecnologici e questo è spaventoso... Hai presente le formiche che camminano per terra? Secondo me più o meno cosi, possiamo essere schicciati in un qualsiasi momento senza neanche sapere il perchè e da chi arriva questa forza superiore quale è il destino che non riusciamo a concepire. Siamo piccoli in un universo che sembra grande, (ai nostri occhi), ma potrebbe essere anch'esso piccolo rispetto a qualche altra cosa che non possiamo mentalmente immaginare.
Io credo che i nostri corpi siano senza dubbio influenzati cosi' come qualunque altro essere vivente comprese piante ed altro , ma esiste anche la casualita' ......... cioe' una pianta nasce non perche' una mano divina ha posizionato il tutto in modo che lei nascesse ,luce , sole , aria, acqua ecc ma semplicemente perche' dal momento che questi elementi esistono intrecciandosi hanno fatto si che nascesse la pianta.Casualita'. Come dire ........... in una grande citta' milioni di persone si incrociano e condividono luoghi e spazi, poi un giorno noi incontriamo l'anima gemella ma non perche' ogni singolo essere della citta ne era d'accordo anche se in qualche modo occupandone i tempi e gli spazi ha contribuito che cio' accadesse , ma piu' semplicemente per casualita'.Alcuni lo chiamano "destino".
Se siamo noi a decidere tempi, luoghi, modi e rapporti come si pone la casualità nella nostra vita? Nel film Sliding doors la protagonista perde la metro in un caso, la prende nell'altro. Spesso però siamo noi a decidere a che ora uscire o con chi, o insieme dove andare.....dunque? Insieme di casualità o insieme di decisioni che si intrecciano?
Noi decidiamo quando e con chi uscire ma se incontriamo un auto lenta o un camion davanti e questo ci rallenta o il passaggio a livello chiuso e tutto fa si che andando in un posto incontriamo la nostra anima gemella ....... noi abbiamo deciso si a che ora uscire ma il camionista non ci ha rallentati apposta e l'auto lenta neppure , sono tutti ingranaggi inconsapevoli di questo meccanismo perfetto della vita. Casualita'.
E se incontriamo un camion lento perchè abbiamo deciso di uscire con Giorgio dando buca ad Alfonso? La casualità la generiamo noi, dunque non è più casualità. Le nostre azioni dunque che valenza hanno? E se Alfonso al quale abbiamo dato buca ha un incidente e muore mentre se ne torna triste a casa? Siamo noi la causa, se non gli avessimo dato buca sarebbe ancora in vita. ( scusa Al, non mi veniva un nome! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> )
È nato dall'aforisma nel thread apposito del Bardo, è lui il padre! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
No non siamo noi la causa della morte di Alfonso ( scusa Al ma meglio tu che io ) diciamo cosi, AL ha un destino la cui casualita' lo portera' a morire giorno x alle ore y all'incrocio tra via 1 e via 2 tutti quelli che percorrono la strada 1 e 2 faranno parte del destino di AL ma ne faranno parte come complici inconsapevoli cosi' come noi che gli abbiamo dato buca e lo facciamo tornare a casa. Tutti insieme avremo contribuito a far trovare Al in quello spaziotempo ma del tutto in modo casuale.
Non sia mai!!! E poi manca l'antefatto per il verificarsi dell'evento: non potrei mai dare buca al nostro Alfonso! Avrebbe la precedenza su chiunque. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Io credo che il nostro destino sia scritto, i colpi di culo previsti e la sfiga programmata. Non so da chi o perchè, non so a quale scopo. Ma credo quanto ho scritto, altrimenti non si spiegherebbero tante cose. Sono però oltremodo certo che noi, e solo noi, come esseri viventi e pensanti ci facciamo troppe pippe mentali. Costruiamo castelli, cerchiamo risposte, documentiamo fatti di una vita, una storia che forse alla fine non è altro che un susseguirsi di eventi che vincolano o pregiudicano i seguenti e concatenati fatti. Bene detto questo, che sono due pensieri diametralmente opposti, penso a questo: vi è sicuramente capitato di dire "accidenti quello è un bastardo e gli vanno sempre dritte tutte!" ecco questo spiega che alla fine credere che un giorno quella persona subirà una punizione divina o altro è solo un modo che ci diamo per accettare il fatto che quel lui le ha tutte vinte e noi no. Insomma forse sarebbe bene non illuderci, nessuno ci darà il riscatto che da soli non riusciamo ad ottenere. Spesso la differenza tra l'avere o essere, tra averle vinte o meno, è la sola capacità di cogliere o no le occasioni che ci si pongono davanti. Quindi alla fine tutto risiede in ciò che siamo. Esso deriva da ciò che abbiamo vissuto, che è frutto delle famose interazioni casuali della vita. Quell'intreccio di vite e situazioni che ci hanno costruito. Non so se mi sono spiegato e non penso di avervi chiarito qualcosa, forse ho solo guazzabugliato come al mio solito.... a volte esterno pensieri, rileggendo penso fosse meglio tenerli per me. Ormai farò invio, sto annoiando anche me stesso... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Caro Luca anche oggi ti quoto (tu non mi annoi mai). IL nostro destino sebbene credo anch'io sia scritto spesso è influenzato dal nostro carattere. Spiego il mio concetto: Se sono una persona negativa, mascherata da un'identità realista, mi nego per paura di darmi; questo comportamento apparentemente semplice in realtà nasconde una complessità che arriva a snaturare la vita quotidiana e pian per volta posso arrivare ad autodistruggermi psicologicamente.