Ceramic power liquid | BMWpassion forum e blog

Ceramic power liquid

Discussione in 'Meccanica ed elettronica BMW' iniziata da Guest 029, 28 Giugno 2006.

  1. Guest 029

    Guest 029 Kartista

    78
    1
    26 Aprile 2006
    Reputazione:
    4.563
    330D
    Purtroppo io e la funzione "cerca" di questo forum non sembra andiamo molto d'accordo ...non sono riuscito a trovare post precedenti sull'argomento che sicuramente ci saranno già stati :sad: ...scusate

    Come da oggetto, mi hanno regalato una "boccetta" da 450ml di questo prodotto, le domande che mi pongo sono:

    - metto o non metto? Rischio di fare danni?

    - 450ml basteranno per 330d ?

    - meglio attendere la scadenza del tagliando e introdurlo insieme al nuovo olio?

    Thanks!
     
  2. Raffaele

    Raffaele Kartista

    194
    8
    4 Ottobre 2005
    Reputazione:
    92
    E46 320d 136 Cv
    per cercare informazioni è molto semplice:
    dopo esserti loggato vai su cerca in alto a sinistra, dopodichè nella query di ricerca scrivi le parole chiave dell'argomento che cerchi spuntando l'opzione "tutte le parole" e digitando le parole intervallate da un "and".

    esempio
    ceramic and power and liquid

    .....invio e ....buona lettura :biggrin:
     
  3. Guest 029

    Guest 029 Kartista

    78
    1
    26 Aprile 2006
    Reputazione:
    4.563
    330D
    Grazie per la dritta!

    il problema era che oltre a specificare le parole selezionavo anche la categoria Meccanica ed elettronica e cosi' facendo risultava sempre il messaggio:

    Diritti insufficienti per cercare in questo forum

    usando la funzione cerca in alto a destra invece nn si ottenevano risultati utili...

    Ora ho lasciato l'indice principale come riferimento e cosi' facendo funziona

    thanks
     
  4. Prada

    Prada Presidente Onorario BMW

    7.822
    35
    16 Luglio 2003
    Reputazione:
    293
    120d + 330ci cabrio
    sinceramente non mi piace molto come prodotto,
    preferisco di gran lunga il sintoflon protector racing ed ET...
     
  5. Guest 029

    Guest 029 Kartista

    78
    1
    26 Aprile 2006
    Reputazione:
    4.563
    330D
    eh...ho letto un po' di post e ho visto che nn se ne parla affatto bene... mi sa che nn lo metto alla fine ...meglio lasciare le cose come stanno invece che cercarsi problemi...tra l'altro ho una confezione da 450ml che viene indicata come adatta fino a 2.500 cc...

    grazie!
     
  6. zx12r

    zx12r Kartista

    58
    0
    9 Aprile 2006
    Reputazione:
    10
    io l'ho sempre usato su tutte le mie macchine e lasciando stare incrementei di potenza millantati ma difficilmente testabili, mi ha sempre reso il motore piu fluido, abbassato o mantenuto le temperature ottimali di acqua e olio e ho notato una minima dimizione nei consumi.
    personalmente l'ho gia messo nel mio 330 cd e dopo circa 1000km si cominciano a vedere i primi risultati.
    ti ricordo che esiste la versione specifica per i diesel e come dosaggio ci vuole per il 330 una confezione grande piu circa i 3/4 di una confezione piccola
     
  7. Guest 029

    Guest 029 Kartista

    78
    1
    26 Aprile 2006
    Reputazione:
    4.563
    330D
    grazie per il riscontro!

    la versione che mi hanno regalato e' proprio per i diesel, leggevo in giro che si intende diesel non turbocompressi... poi non so... cmq sia mi hanno regalato solo 450ml per cui dovrei prenderne un'altra piccolina per completare l'opera.
     
  8. sonic

    sonic Direttore Corse

    2.338
    14
    4 Febbraio 2004
    Reputazione:
    53
    330 ex cd now ///M
    personalmente ho usato sia ceramic power liquid (quello rosso racing per benzina) che sintoflon.. e devo dire che in entrambi i casi mi sono trovato benissimo...
    Sono ottimi prodotti entrambi.. direi pero' che per il diesel e' meglio il sintoflon in quanto prevede anche un PRE-trattamento che contribuisce alla pulizia generale da residui di tubazioni e quant'altro..
     
  9. makam

    makam Kartista

    163
    6
    22 Aprile 2007
    Reputazione:
    4.328
    BMW 530d Touring E39
    voto:10!

    ho provato il CPL sulla mia e devo dire che da subito ho notato netti miglioramenti; meno rumore e soprattutto meno consumo: prima in città non superato i 9 l/100KM ora si attesa sui 7,5! strano ma vero provare per credere!
    a propostio la confe da 450ml va benissimo per il 2926 diesel perché a ben vedere l''importante è il rapporto litri di olio / qta di prodotto:

    La coppa del 3000 diesel porta 7,5 lt come il 2500 quindi non vedo perché non dovrebbe andare bene

    il problema possono averlo motori 3000 tipo il boxer porshe che porta 12 LT!!
     
  10. Sani Boy

    Sani Boy Amministratore Delegato BMW

    2.915
    8
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    461
    Nessuna
    ...meglio il Sintoflon o il Ceramic Power Liquid?
     
  11. Gabo

    Gabo

    40.199
    5.474
    17 Gennaio 2006
    Bassano del Grappa
    Reputazione:
    469.017.279
    BIESSE Racing Vicenza
    Io ho usato X1-R su tutte le auto che ho avuto fin'ora,lo metto sul motore,cambio,differenziale,idroguida,clima e mi trovo strabene.
    Questo prodotto viene utilizzato da molti anni anche nelle corse e adottato da sempre anche da Romeo Ferraris (uno dei più affermati preparatori nazionali e non solo) nelle sue realizzazioni motoristiche.
    Nello specifico X1-R è un prodotto a base di CLOROPARAFFINE sostanze impiegate da molti anni con risultati sicuri e con effecacia di durata stabili lungo un ampio chilometraggio.

    Un pò di approfondimento sul tema:


    Additivi antiattrito-antiusura per olio motore

    Additivi liquidi: cloro, cloroparaffine, ditiofosfato di zinco
    Le cloroparaffine sono tra i migliori additivi EP in assoluto. Gli additivi a base di cloro sono sempre stati apprezzati per le loro eccellenti caratteristiche antiusura, per il miglioramento della scorrevolezza in caso di attrito radente e sono stati largamente impiegati, soprattutto nel passato, anche nella formulazione di oli convenzionali. Le attuali normative sui lubrificanti specificano comunque che la quantità massima di cloro contenuta in un olio motore non deve eccedere le 500 parti per milione. Il pregio delle cloroparaffine è l'attrazione polare che sono in grado di instaurare con le pareti metalliche. In questo modo, le filiformi cloroparaffine riescono ad insinuarsi tra le microcreste del metallo, creando una pellicola lubrificante molto tenace, in grado di ridurre drasticamente l'attrito, l'usura e ottimizzare la scorrevolezza. Queste famiglie di additivi hanno però avuto enormi problemi in sede di test di laboratorio per poter poi essere liberamente commercializzati. Il problema riguarda la stabilità delle cloroparaffine stesse quando vengono sottoposte a stress termici e sono a contatto con il vapore acqueo all'interno del motore: se non sono stabili, infatti, possono liberare cloro. Quest'ultimo, a sua volta, può reagire con il vapore di condensa presente nel basamento e nella testata, formando acido cloridrico che attacca i metalli bianchi delle bronzine, i segmenti e le guarnizioni, con ovvie conseguenze deleterie. Le aziende che producono additivi per oli lubrificanti a base di cloroparaffine hanno avuto l'onere di ottimizzare queste molecole al fine di renderle stabili ed evitare la dispersione di cloro nel motore che, oltre a causare i problemi citati, diviene estremamente pericoloso da inalare quando viene bruciato in camera di scoppio. La sua combustione, infatti, genera diossine della cui tossicità è superfluo parlare. Lo stesso discorso, a livello di pericolosità per la salute e l'ambiente, deve essere fatto anche per il ditiofosfato di zinco, altro additivo liquido caratterizzato da eccellenti qualità antiattrito-antiusura. C'è da dire che la stragrande maggioranza degli additivi basati su cloroparaffine attualmente distribuiti in Italia e negli altri paesi più evoluti sono caratterizzati da molecole stabili, in grado di superare anche i test più severi effettuati prima di poter commercializzare un lubrificante.

    Additivi con molecole solide: PTFE, disolfuro di molibdeno, grafite, ceramica, fullerene C60
    Questa famiglia di additivi è caratterizzata, appunto, da molecole solide contenute in un fluido veicolante. La possibilità che si creino dei coaguli di particelle solide, in grado di intasare il filtro olio con conseguenze facilmente intuibili, deve essere scongiurata dalla bontà del veicolante che dovrà avere proprietà lubrificanti, antiruggine e detergenti, oltre ad elevate caratteristiche di sospensione e dispersione delle molecole solide in esso disciolte. Considerando che il filtro olio è in grado di filtrare particelle fino a 15-17 micron, le molecole solide dovranno avere dimensioni inferiori. Su motori particolarmente usurati, questa famiglia di additivi svolge una buona funzione di riempimento, riducendo i consumi d'olio e restituendo parzialmente e temporaneamente (nessuno fa miracoli!) compressione e potenza al motore. Grazie alla maggiore compressione, sulle vecchie auto è possibile notare anche un calo delle emissioni di idrocarburi incombusti ed un miglioramento della combustione. A tal riguardo, è però da ricordare che le molecole di fullerene, per via delle loro dimensioni contenute, non garantiscono un effetto riempitivo come quello dei prodotti a base di PTFE.

    PTFE
    PTFE (abbreviazione di politetrafluoroetilene), meglio conosciuto come teflon. E' un polimero dotato di eccellenti caratteristiche antiattrito, inerte e praticamente stabile. Resiste fino ad una temperatura massima di 350 °C. Il diametro delle particelle di teflon utilizzate negli additivi di migliore qualità è compreso tra gli 0,02 ed i 2 micron (1 micron equivale alla millesima parte del millimetro) e ciò rende impossibile l'ostruzione del filtro olio o dei vari canali di lubrificazione. Particelle di dimensioni così contenute possono essere ottenute soltanto bombardando il teflon con raggi gamma, tralasciando ogni altra forma di lavorazione. Al fine di garantire uno sfruttamento ottimale del potere lubrificante delle resine fluorocarboniche, è essenziale che il veicolante in cui sono disciolte garantisca sempre ottimi livelli di dispersione e sospensione delle particelle, per evitare la formazione di coaguli potenzialmente in grado di ostruire il filtro dell'olio e le canalizzazioni minori. Un cattivo impiego di questo prodotto (additivi con veicolanti non efficaci, uso di particelle di dimensioni eccessive) ha fatto sì che la DuPont, proprietaria del marchio e del brevetto della molecola del teflon, ne sconsigliò l'impiego nella lubrificazione dei motori in una lettera del 1984, più per sollevarsi da responsabilità generate da usi impropri e da prodotti scadenti che dalla reale pericolosità per i propulsori del loro prodotto, il quale viene ormai utilizzato da tanti anni anche in Italia. La DuPont è anche proprietaria della Krytox, azienda (specializzata nella produzione di lubrificanti) che non annovera tra i suoi prodotti additivi olio motore a base di teflon.

    GRAFITE E MOLIBDENO
    La grafite e il disolfuro di molibdeno sono largamente impiegati nelle formulazioni di grassi per uso industriale proprio per le loro eccellenti caratteristiche antiattrito-antiusura, per la stabilità chimica (sebbene la stabilità della grafite sia nettamente superiore a quella del disolfuro di molibdeno) e per la resistenza alle alte temperature (anche in questo caso la grafite ha caratteristiche superiori a quelle del disolfuro di molibdeno). Le particelle di disolfuro di molibdeno e grafite hanno una conformazione lamellare, la cui tendenza alla sovrapposizione garantisce un velo lubrificante estremamente resistente ai carichi ed alle elevate temperature. Come per il teflon (PTFE), anche per la grafite e per il disolfuro di molibdeno è necessario poter utilizzare un veicolante in grado di fornire ottime caratteristiche di dispersione e sospensione, oltre che detergenti, al fine di evitare la formazione di morchie, vero punto debole di questi composti. Utilizzando questi additivi, tecnicamente molto validi, è necessario sostituire l'olio ed il filtro olio con regolarità, ripetendo sempre il trattamento.

    FULLERENE C60
    Parliamo ora della famiglia dei derivati del carbonio: gli additivi a base di fullerene. Quest'ultimo è una molecola complessa ottenuta mediante particolari bombardamenti di atomi di carbonio, che si uniscono tra loro formando un reticolo simile a quello della cucitura di un pallone da calcio. Le molecole di fullerene, nelle applicazioni motoristiche, vengono diluite all'interno di un veicolante e si comportano come un cuscinetto tra le parerti metalliche in contatto, trasformando così l'attrito radente (attrito tra due superfici che strisciano una sull'altra) in attrito volvente (attrito che si genera tra corpi che rotolano tra loro senza strisciare: esempio, i cuscinetti a sfera). Che si tratti di un prodotto in grado di ridurre attrito e usura ed innocuo per il motore è testimoniato dal fatto che grandi aziende petrolifere (tra le quali possiamo citare la Bardhal) lo hanno scelto per additivare i loro migliori oli lubrificanti, in grado così di ridurre il consumo di carburante. Il fullerene, poi, non crea alcun tipo di danno al motore, neanche nel lungo periodo. Una volta aggiunto all'olio lubrificante, esso resta nel motore (a detta delle aziende che lo commercializzano) per circa 40.000 Km: dopo di che è necessario ripetere il trattamento.

    CERAMICA
    Quando si parla di ceramica liquida nel motore, ci sono da fare alcune considerazioni. La ceramica è fondamentalmente terra cotta, ovvero silicio, lo stesso materiale usato per realizzare smerigli di ogni tipo, in grado di consumare metalli con facilità: dunque, c'è qualcosa che effettivamente non torna... Quanti di voi metterebbero una manciata di terra nel loro motore? Visto che la ceramica è liquida soltanto a temperature ben superiori a quelle di funzionamento di un motore e che microparticelle solide di ceramica potrebbero danneggiare seriamente il propulsore stesso per via della loro funzione abrasiva, c'è da chiedersi cosa ci sia realmente negli additivi a base di "ceramica liquida". Probabilmente, molti additivi sono stati definiti "ceramici" (denominazione utilizzata in pochissimi paesi al mondo) per questioni commerciali o per altre ragioni, ma sicuramente non perché contengono realmente ceramica, almeno così come la intendiamo noi. Con molta probabilità, si tratta di additivi contenenti polimeri simili al PTFE, come ad esempio il tetrafluorietilene (polimero derivato dal PTFE), e composti dello zinco. I riporti ceramici che fecero il loro ingresso, nella Formula 1 dei motori turbo da 1.000 cv/litro, sui pistoni e sulle teste (per isolare la camera di scoppio, aumentare l'adiabaticità del motore e isolare dal calore determinate zone della testa o del pistone), non hanno nulla a che fare con questa pseudo-ceramica: quei riporti vengono effettuati con particolari vernici, cotte poi in forno ad altissime temperatura; non vengono miscelati al lubrificante. Comunque, a prescindere da questi dubbi sulla loro formulazione, c'è da dire che alcuni additivi "ceramici" funzionano molto bene, soprattutto su motori usurati.

    Additivi e incrementi di potenza
    Ma allora, questi additivi garantiscono effettivamente un incremento della potenza del motore? Ci limitiamo a fare alcune considerazioni. Che una riduzione dell'attrito radente assicuri un incremento di potenza e una diminuzione dell'usura e dei consumi di carburante è scontato, come pure che un additivo di buona qualità con molecole solide garantisca un incremento della compressione su motori particolarmente usurati, restituendo parzialmente potenza e coppia. Quantificare però questo incremento di potenza è una chimera, in quanto bisognerebbe organizzare una prova scientifica, portando in una sala prova dieci motori identici e sperimentare su ognuno di essi un diverso additivo per valutarne le effettive peculiarità (verificando l'usura degli organi interni a fine ciclo). Alla fine di questo test, bisognerebbe acquistare altri dieci motori e ripetere la prova, nel completo rispetto del metodo scientifico. I costi per effettuare una simile operazione sono elevatissimi e, almeno fino a oggi, nessuno ha voluto gettarsi in una simile impresa. Un'ultima considerazione dovrebbe poi essere fatta in merito ai veicolanti. Un veicolante molto fluido, come spesso capita di vedere tra gli additivi, fluidifica l'olio presente nel motore. Un olio più fluido assorbe meno potenza dal motore di quanto non faccia uno meno fluido per far funzionare la pompa dell'olio: ebbene, quanta della potenza che si legge al banco prova viene dalla riduzione dell'attrito e quanta deriva da una maggiore fluidità dell'olio lubrificante additivato? Una cosa comunque è certa: molto più importante dei 2 o 3 cavalli ottenibili è garantire al motore maggiore protezione possibile negli avviamenti a freddo e nelle condizioni di impiego estreme, fasi in cui si lamenta la maggiore usura degli organi meccanici.

    Qualche consiglio finale
    Possiamo a questo punto trarre delle conclusioni. Dopo un periodo iniziale di confusione, a cavallo degli anni Novanta, c'è stata una certa scrematura: gli additivi più longevi sul mercato hanno dimostrato con il tempo di garantire certi risultati e, soprattutto, di non danneggiare i motori su cui vengono impiegati. Questo è ottenuto grazie a dei test di omologazione sempre più scrupolosi e alla dura legge del mercato. Il consiglio è quello di acquistare prodotti di aziende note, che possano vantare una lunga presenza sul mercato, e di cui si conosca l'effettiva composizione chimica. E' di fondamentale importanza, poi, seguire scrupolosamente le indicazioni del produttore-distributore-importatore del prodotto riguardo alle modalità di impiego dello stesso, onde evitare qualsiasi genere di problema al nostro motore. Un'ultima raccomandazione riguarda i motori nuovi: evitate di usare questi prodotti su motori che non abbiano terminato il rodaggio e che non abbiano percorso almeno 15.000 - 20.000 Km, per evitare un inadeguato assestamento dei vari organi.


    Materiale tratto da ELABORARE n° 83
     
  12. Sani Boy

    Sani Boy Amministratore Delegato BMW

    2.915
    8
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    461
    Nessuna
    ...dove lo si acquista?
     
  13. Gabo

    Gabo

    40.199
    5.474
    17 Gennaio 2006
    Bassano del Grappa
    Reputazione:
    469.017.279
    BIESSE Racing Vicenza
  14. Andrew///M3

    Andrew///M3 Presidente Onorario BMW

    20.319
    960
    30 Maggio 2006
    Reputazione:
    39.485.688
    M2C,X3G01Msport 3.0d; Porsche 991GT3 cup
    io ho sempre usato il ceramic liquid power sulle moto e mi sono trovato sempre benissimo =D> =D> =D>

    dopo il trattamento il minimo si alza :eek: e questo dovrebbe gia' dir tutto...

    x il miglioramento delle prestazioni e consumi, a naso non me ne sono accorto ma lo ritengo un prodotto valido :wink:
    mai rotto un motore e mi sono sempre durati un casino.... sara' un caso? puo' essere...

    unica controindicazione x i motori delle moto e' che avendo la frizione a bagno d'olio (il riporto ceramico sui dischi frizione non e' che sia il massimo 8-[ ) appena partivo dopo il trattamento non usavo la frizione x 100 km e cmq mai avuto problemi :wink:
     
  15. Nicyork

    Nicyork Aspirante Pilota

    25
    0
    2 Maggio 2007
    Reputazione:
    10
    Ford Focus
    Io mi trovo molto bene, invece, con un prodotto che mi sembra qui non sia stato nominato, e cioè lo ZX1.
    Lo uso da tempo, sia sulle auto di casa che sulla moto, e devo dire che ho sempre avuto dei riscontri positivi.
    A fine anno scorso ho avuto qualche problema a reperirlo, ma ora ho visto che c'è spesso su Ebay.

    Controindicazioni non ne ho mai sentite, e personalmente mi ci trovo bene.

    Ciao.
     
  16. Rafale

    Rafale Direttore Corse

    2.088
    88
    25 Marzo 2007
    Reputazione:
    5.964
    BMW E39 528i @GPL
    mai provato su BMW pero' ho usato il CPL (versione racing) per 100.000Km sulla mia vecchia Lancia Thema e problemi non ne ho avuti..appena messo il prodotto il motore dava sensazioni notevoli,poi suppongo di essermi abituato..cmq tutto ok per la mia esperienza..la prossima volta,sulla 528i vorrei provare lo ZX-1..vedremo :wink:
     
  17. dariokentaro

    dariokentaro Collaudatore

    499
    5
    4 Maggio 2007
    Reputazione:
    7.559
    bmw 520i e34 24v
    quoto.l'ho messo pure io e nn mi ha dato nessun problema...anzi..maggiore fluidità e riduzione temperature...poi vedi tu..:wink:
     
  18. Paolo_bmw

    Paolo_bmw Primo Pilota

    1.037
    25
    22 Agosto 2004
    Reputazione:
    372
    bmw 320i e36 coupe'
    lo uso anche io e va' molto bene ( ne ho provati altri prima).....la mia car ha circa 193000km e sembra gradirlo molto

    ecco l' importatore italiano http://www.scottiautomotive.it/index.html

    tempo fa' con amici ne abbiamo presi 5 litri.....tutti felici
     
  19. Nicyork

    Nicyork Aspirante Pilota

    25
    0
    2 Maggio 2007
    Reputazione:
    10
    Ford Focus
    Si, anche io lo uso, come altri amici, e ci troviamo bene.
    Quello è, come dici tu, il sito dell'importatore italiano... però come dicevo, dai un occhio anche su ebay, che c'è e costa un po' meno, di solito... tra l'altro se in asta non c'è la confezione che vuoi, basta che contatti il venditore e te la fa avere... almeno con me ha fatto così!

    Ciao.
     
  20. Paolo_bmw

    Paolo_bmw Primo Pilota

    1.037
    25
    22 Agosto 2004
    Reputazione:
    372
    bmw 320i e36 coupe'
    magari se riesci a tirar su' un gruppo d' acquisto con amici tuoi..contatta scotti e vedrai che ti viene incontro..per me' con i 5 litri l' ha fatto
     

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