Cambio di orientamento BMWista medio

"Le auto diventeranno sempre più degli smartphone con le ruote" (cit.) Hans Dieter Potsch CEO Volkswagen

Riportando questa citazione intendo dire che anche il mercato dell'auto si adegua a quello che la clientela vuole e richiede.
Sono finiti i tempi di "Bmw. Piacere di guidare", ahimè.

 

L'andazzo (per noi appassionati di bmw) lo si era già visto dopo le serie E.....per questo mi sono allontanato dal comprare questo marchio.....per fortuna però ci sono marchi che rimangono molto divertenti da guidare ed interessati alla meccanica pura (Porsche, Alpine ed ecc.), e ricordo sempre che esistono gli usati....(rimpiango ancora per non aver preso in tempo una M3 E46 coupè manuale anni fa).

 

Peccato davvero

 

Ci sarebbe da chiedersi se siano le case automobilistiche (BMW in questo caso) ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato o se invece siano state le case automobilistiche a spingere i clienti in questa direzione.
I giovani europei di oggi (Millenials e Gen Z) sono molto differenti dai cosiddetti (Baby) Boomers e Gen X che li hanno preceduti: non sono nati col mito del rombo motoristico, con il desiderio di compere 18 anni per poter fare finalmente la patente e guidare un'automobile.
A questi che il motore abbia 8, 4 o 3 cilindri frega un piffero. Che l'auto rombi o emetta un ronzio elettrico va bene lo stesso. L'importante, però, è che abbia il collegamento a Spotify e permetta di agganciarsi ai social network.
Basta guardare i comunicati stampa delle case automobilistiche: in quello relativo al lancio della nuova M3/4 l'elemento più sottolineato era la presenza dell'assistente vocale: scommetto che a nessuno 40enne/50enne interessato alla M4 passerebbe mai per la testa di chiedere se ci sia l'assistente vocale e di indugiare sull'acquisto qualora questo non fosse presente.

BMW dunque, come la maggior parte delle aziende che deve macinare numeri sempre più grandi, non può far altro che prendere in considerazione gli interessi dei nuovi potenziali clienti ed adattarsi ad essi. Auto green che non inquinino (i giovani vogliono sentirsi più ecologici dei loro predecessori, a prescindere che sia possibile o meno), con molta tecnologia telematica a bordo, realizzate con materiali riciclabili (ecopelle, ecoplastica), cool nell'aspetto e nello stile. Del propulsore, della sua potenza, della dinamica su strada non gliene può fregar di meno, con buona pace dei matusa come il sottoscritto, cresciuti annusando i fumi della benzina, eccitandosi come scimmia quando sentivano urlare i motori della formula 1 degli anni '80 e '90.

 

Per chi avesse voglia di dare una scorsa, correva il 2017:
https://mse238blog.stanford.edu/201...y-do-we-even-need-to-own-a-car-in-the-future/

 

Penso tu abbia centrato perfettamente il punto. I clienti chiedono multimedialità, e le Case si adeguano.
L'evoluzione dell'auto è simile a quello del telefono: oggi gli smartphone consentono ancora di telefonare ma offrono mille funzionalità extra, e vengono acquistati soprattutto per queste ultime; l'auto consentirà sempre di muoversi ma questa funzione passerà sempre più in secondo piano.

 

E' così, per gli automobilisti in generale, non solo per BMW. Ormai nelle recensioni o prove si parla di quanto sia bella l'app per connettersi all'auto.

E andando verso la guida autonoma sarà sempre "peggio"

 

Il piacere della guida, che aveva un senso quando il traffico era molto inferiore ad oggi, non è più tale e la gente cerca diversivi per non alienarsi oppure per recuperare parte del tempo perduto negli spostamenti

Probabilmente, chi usa poco l'auto e magari non ha neppure uno smartphone (perchè non gli serve, ad esempio) oppure abita in zone a bassa densità, rimane più legato a quel sentimento

Personalmente, questi nuovi "trend" non mi piacciono, ma capisco quanto possano essere inevitabilmente conseguenti all'evoluzione della società

 

qui ti sei incartato. se le preferenze sono quelle, cosa dovrebbe fare? bmw vende auto. ti preoccupi perchè vuole fare il suo lavoro? mah. di che non ti piacciano, che è cosa diversa. questo in realtà volevi dire e ovviamente traspare.

 

Un "tizio" di nome Steve Jobs disse "daremo alle persone un oggetto che non sanno ancora di volere"

 

Di visionari come lui, però, non è che ce ne siano tanti in giro.
Forse Musk....

 

Jobs (una sola persona) riuscì a vedere nell'animo di milioni (e più) di persone, la connessione uno-a-molti è evidente

Jobs è l'opposto di Musk su tutto, o quasi
Per chi ha voglia di farlo, suggerisco la lettura della sua biografia scritta da Walter Isaacson, diversi aspetti della sua vita appaiono molto più chiari

 

Personalmente non mi dispero.
Ho un secolo di auto tra cui pescare per "divertimento" e con cui ammazzarmi piu' o meno facilmente.
Invece piu' il tempo passa e piu' apprezzo, per un utilizzo piu' sensato, il valore aggiunto in termini di riduzione di stress e di aumento della sicurezza che i prodotti recenti offrono, se utilizzati secondo i modi (e i limiti) previsti.

 

La maggior parte delle persone è interessata appunto agli extra, non alla funzione originale. Di conseguenza i produttori puntano l'attenzione soprattutto su questi aspetti ricercati dalla clientela.

 

Perchè ormai le funzioni standard vanno bene in tutti i telefonini.
Normale che ora i parametri siano diversi (fotocamera, durata batteria, processore, etc)

Stessa cosa per le auto.

Alla fine gli OEM devono rispondere a quello che gli utenti chiedono (quindi sistemi multimediali, integrazione con app, etc)

 

Quali sono questi marchi nella stessa fascia di prodotto e prezzo?

 

Già letta. E ne ho lette anche altre.
Vero che Musk è diverso, ma se guardi in quanti campi è riuscito ad essere "disruptive", qualche analogia con Jobs la rilevi.
Ad esempio entrambi sono dei super-venditori, ossia riescono a convincere i loro interlocutori (solitamente banchieri e investitori di altissimo calibro) che qualcosa apparentemente irrealizzabile sia invece realizzabile.
Larry Ellison chiamava Jobs "ragazzo prodigio" e diceva che attorno a lui ci fosse una sorta di campo di distorsione della realtà, per cui anche se prima eri fermamente convinto di qualcosa, dopo aver parlato con lui potevi uscirne convinto della cosa opposta. E a dirlo era uno degli uomini più ricchi del mondo.
Con Musk accade più o meno lo stesso: è capace di vendere al pentagono, alla Nasa, al governo americano, agli arabi o a chiunque altro progetti miliardari sulla cui riuscita nessuno punterebbe mai un centesimo. Dal treno proiettile, ai carrelli sotterranei per trasportare le auto sulle tratte più lunghe, ai robot umanoidi, all'intelligenza artificiale, fino alle auto elettriche... sulle quali le principali aziende automobilistiche mondiali avevano già tentato e fallito.
Tesla, come Apple, non ha inventato nulla, ma solo combinato nel modo più intelligente possibile componenti, tecnologie e servizi in modo impeccabile: una rete di ricarica proprietaria ad alta velocità, un telaio in cui il gruppo batterie diventa l'elemento portante, una guida assistita che fin dall'inizio funziona decentemente, una perfetta combinazione tra software e hardware per offrire un'autonomia ragionevole, qualche accorgimento quasi banale sulle batterie alle quali nessuno aveva pensato ed ecco l'auto elettrica che convince tutti.