questa non e' crudelta' , e' mostruosita', e' abominio.............. nel primo video ci sono immagini molto forti.......... http://www.youtube.com/watch?v=laq_PeZY-L8 http://www.youtube.com/watch?v=Igxb3-VG-XM ma in che mondo viviamo?..........
cosa può insegnare ,a mio figlio, un maestra del genere...? ...ma io dico, al di là del gesto in se che non "sei una *****....di più".. ...a far male ad un bimbo indifeso, credo si rischi la vita, perchè...? perchè anche la mente più stabile e pacata d'innanzi a ciò...potrebbe tranquillamente trasformarsi un uno psicopatico...ma ,per fortuna delle maestre...sono intervenute le FdO anzichè i genitori...! http://www.adnkronos.com/IGN/News/C...ITORI-BIMBI-HANNO-VISTO-VIDEO_4066473541.html
io non capisco, possibile che questa gente, abbia una vita normale, che dai gesti quatidiani non traspaia nulla? che nessuno si sia mai accorto di nulla? non dico che non è cosi, mi chiedo solo se sia possibile convivere gomito a gomito con tale feccia e non accorgersene?
...non riesco a guardare tutto il video...nemmeno il primo.... ...a volte è "di troppo" anche l'avv. d'ufficio...
faso......."purtroppo" non si può....purtroppo.... e purtroppo le sezioni femminili delle carceri italiane non sono così "giustizialiste" come sono le sezioni maschili...ancora aggiungo "purtroppo"....
Copio io il post di Beppe dove viene descritto il raccapricciante racconto ( Beppe, edita i tuoi in ot e riporta il link di questa discussione per favore):wink: Orrore e violenza nelle incredibili immagini registrate all'asilo "Cip e Ciop" Le due maestre si alternano al pestaggio dei piccoli affidati alle loro "cure" Pistoia, la procura mostra ai genitori i video dei bambini maltrattati Padri e madri sconvolti e increduli dopo la proiezione. Anna Laura Scuderi e Elena Pesce in carcere a Sollicciano Una delle due maestre arrestate Multimedia AUDIO: Genitori increduli AUDIO: Una madre disperata PISTOIA - Due pazze manesche che picchiano senza motivo bambini di pochi mesi alternando, in un film dell'orrore, gesti quasi materni a violenze inaudite. E' quello che, oggi, i magistrati di Pistoia hanno deciso di mostrare ai genitori di alcuni dei bambini che frequentavano l'asilo "Cip e Ciop". Un filmato spaventoso, che anche noi abbiamo potuto visionare, ma che non può essere pubblicato. Padri e madri sono usciti in lacrime e sconvolti da un'esperienza devastante ma, forse, inevitabile affinché tutti si rendessero conto che l'arresto immediato di Annalaura Scuderi ed Elena Pesce non era immotivato. "Siamo sconvolti, abbiamo visto la direttrice della scuola prendere a schiaffi il nostro bambino di 3 mesi", hanno detto in lacrime Manuel e Sara, 21 e 20 anni, "non avrei mai pensato che potesse accadere una cosa del genere a Pistoia. Siamo due operai, abbiamo fatto sacrifici enormi per mandare nostro figlio ad una scuola privata che ci costava 250 euro al mese. Quelle due donne meritano l'ergastolo". E' sotto choc anche Angela, la madre di una bambina di 14 mesi, ripresa dalle telecamere mentre viene maltrattata dalle due insegnanti: "Ho visto la bambina - ha raccontato - mentre le tiravano i capelli per convincerla ad aprire la bocca per mangiare. Ho visto che le coprivano la bocca con un bavaglino per costringerla ad ingurgitare il cibo che veniva somministrato alle 10,30 del mattino. Ora capisco perchè mia figlia è terrorizzata ogni volta che le avvicino un cucchiaino per darle da mangiare. Auguro a queste due donne tutto il male del mondo e ringrazio la polizia per quello che ha fatto. Quell'asilo era un lager e non c'è nei filmati la minima traccia di gioco o di altre attività". Se è giusto non mostrare le immagini, è giusto, però, cercare di raccontarle. La telecamera nascosta dagli investigatori inquadra una sala col pavimento a losanghe. Si vede un soppalco con una scala (chiusa) che sale; ci sono diversi seggioloni, sedie e tavolini ammassati sulla sinistra. Alcuni bambini sono sparsi per la stanza: seduti sul pavimento, quasi immobili: due sotto le scale, uno contro la parete, con le mani sulla testa. Entra Elena Pesce: è una donna giovane e piacente con i capelli legati in una crocchia. In braccio ha un bambino di circa dieci mesi. Con gesti sbrigativi, ma non ancora violenti, lo mette in un seggiolone e passa oltre. Il bimbo cerca di girarsi, di guardarsi in giro. Forse (non c'è l'audio) piange o chiama. Improvvisamente, la donna rientra in scena: due schiaffoni e, poi, afferra il bimbo, lo tira fuori dal seggiolone e lo sculaccia violentemente prima di rimetterlo a sedere. Quindi, come se nulla fosse, gli si siede di fronte e comincia a dargli da mangiare gratificandolo anche di qualche carezza. Intorno, gli altri piccini restano seduti ai loro posti cercando di non vedere, probabilmente terrorizzati. Qualche minuto e torna l'orrore. Apparentemente senza motivo alcuno, la donna ricomincia a schiaffeggiare il piccino: una sberla dopo l'altra con la testa che rimbalza pericolosamente. Intanto entra in scena anche Annalaura: grossa, sformata, con un altro bambino in braccio. Anche lei comincia a dargli da mangiare mentre l'altra, come se niente fosse, continua ad alternare sberle e cucchiaiate di pappa al piccino che è tra le sue grinfie da diversi minuti. L'altra non batte ciglio. Il video continua, ma è difficile avere lo stomaco di andare avanti a guardarlo. Dicono che le scene si ripetono con tutte e due le protagoniste che si alternano nel sadismo in questa atmosfera irreale con i bambini che ogni tanto si alzano e provano a giocare, con un fotogramma che racconta normalità e quello successivo che non si può guardare senza che un nodo di stringa la gola.
Sarò anche istintivo e qualcuno mi rinfaccerà un'inconscia indole violenta, ma prendersela con i bambini o gli anziani (e più in generale con chi non si può difendere) è una delle poche cose che mi scatena una rabbia che non riesco a controllare. Qui non si tratta di fare il giustizialista, ma queste immagini non lasciano adito a dubbi, fateci sedere me su quella sedia al posto del bambino che ci penso io. Questo è un paese dove l'abusato termine "civiltà" copre scempi del genere, i genitori di quei bambini hanno il sacrosanto diritto di spezzare le braccia e le gambe a queste persone. Fino a che la massima pena è un pò di carcere non si va da nessuna parte.
...fra le varie cose sembra che le due bestie adulte di sesso femminile ( non so neanche come chiamarle, e so che offendo gli animali) abbiano lussato la spalla di un bimbo! Normalmente penso che la Legge e la Giustizia debbano essere superiori ad elementi del genere e che la privazione della libertà sia già una pena terribile, ma questa volta lusserei io personalmente tutte e due le spalle ad entrambe le "insegnanti". I bambini non si toccano. E chi li tocca deve pentirsene amaramente. PUNTO
Altro che aver paura degli immigrati. Orrore e violenza nelle incredibili immagini registrate all'asilo "Cip e Ciop" Le due maestre si alternano al pestaggio dei piccoli affidati alle loro "cure" Pistoia, la procura mostra ai genitori i video dei bambini maltrattati Padri e madri sconvolti e increduli dopo la proiezione. Anna Laura Scuderi e Elena Pesce in carcere a Sollicciano Una delle due maestre arrestate Multimedia AUDIO: Genitori increduli AUDIO: Una madre disperata PISTOIA - Due pazze manesche che picchiano senza motivo bambini di pochi mesi alternando, in un film dell'orrore, gesti quasi materni a violenze inaudite. E' quello che, oggi, i magistrati di Pistoia hanno deciso di mostrare ai genitori di alcuni dei bambini che frequentavano l'asilo "Cip e Ciop". Un filmato spaventoso, che anche noi abbiamo potuto visionare, ma che non può essere pubblicato. Padri e madri sono usciti in lacrime e sconvolti da un'esperienza devastante ma, forse, inevitabile affinché tutti si rendessero conto che l'arresto immediato di Annalaura Scuderi ed Elena Pesce non era immotivato. "Siamo sconvolti, abbiamo visto la direttrice della scuola prendere a schiaffi il nostro bambino di 3 mesi", hanno detto in lacrime Manuel e Sara, 21 e 20 anni, "non avrei mai pensato che potesse accadere una cosa del genere a Pistoia. Siamo due operai, abbiamo fatto sacrifici enormi per mandare nostro figlio ad una scuola privata che ci costava 250 euro al mese. Quelle due donne meritano l'ergastolo". E' sotto choc anche Angela, la madre di una bambina di 14 mesi, ripresa dalle telecamere mentre viene maltrattata dalle due insegnanti: "Ho visto la bambina - ha raccontato - mentre le tiravano i capelli per convincerla ad aprire la bocca per mangiare. Ho visto che le coprivano la bocca con un bavaglino per costringerla ad ingurgitare il cibo che veniva somministrato alle 10,30 del mattino. Ora capisco perchè mia figlia è terrorizzata ogni volta che le avvicino un cucchiaino per darle da mangiare. Auguro a queste due donne tutto il male del mondo e ringrazio la polizia per quello che ha fatto. Quell'asilo era un lager e non c'è nei filmati la minima traccia di gioco o di altre attività". Se è giusto non mostrare le immagini, è giusto, però, cercare di raccontarle. La telecamera nascosta dagli investigatori inquadra una sala col pavimento a losanghe. Si vede un soppalco con una scala (chiusa) che sale; ci sono diversi seggioloni, sedie e tavolini ammassati sulla sinistra. Alcuni bambini sono sparsi per la stanza: seduti sul pavimento, quasi immobili: due sotto le scale, uno contro la parete, con le mani sulla testa. Entra Elena Pesce: è una donna giovane e piacente con i capelli legati in una crocchia. In braccio ha un bambino di circa dieci mesi. Con gesti sbrigativi, ma non ancora violenti, lo mette in un seggiolone e passa oltre. Il bimbo cerca di girarsi, di guardarsi in giro. Forse (non c'è l'audio) piange o chiama. Improvvisamente, la donna rientra in scena: due schiaffoni e, poi, afferra il bimbo, lo tira fuori dal seggiolone e lo sculaccia violentemente prima di rimetterlo a sedere. Quindi, come se nulla fosse, gli si siede di fronte e comincia a dargli da mangiare gratificandolo anche di qualche carezza. Intorno, gli altri piccini restano seduti ai loro posti cercando di non vedere, probabilmente terrorizzati. Qualche minuto e torna l'orrore. Apparentemente senza motivo alcuno, la donna ricomincia a schiaffeggiare il piccino: una sberla dopo l'altra con la testa che rimbalza pericolosamente. Intanto entra in scena anche Annalaura: grossa, sformata, con un altro bambino in braccio. Anche lei comincia a dargli da mangiare mentre l'altra, come se niente fosse, continua ad alternare sberle e cucchiaiate di pappa al piccino che è tra le sue grinfie da diversi minuti. L'altra non batte ciglio. Il video continua, ma è difficile avere lo stomaco di andare avanti a guardarlo. Dicono che le scene si ripetono con tutte e due le protagoniste che si alternano nel sadismo in questa atmosfera irreale con i bambini che ogni tanto si alzano e provano a giocare, con un fotogramma che racconta normalità e quello successivo che non si può guardare senza che un nodo di stringa la gola.
....zzo...!....rimugino ancora e di brutto...e non è mio figlio..... ...un genitore, ripeto, è facile che perda la ragione davanti a cose del genere...fosse pure Ghandi!
In questo caso proverei piacere se queste due stronze maledette si fossero trovate a posto di Stefano. Maledette. Qui vado fuori di testa ed abbandono l'idea di carcere come strumento rieducativo.