Non se ne parla più.. ma apprendo con piacere che alla CAI le cose stanno andando maluccio nonostante Colaninno sparga ottimismo. Alitalia brucia 273 milioni in sei mesi L'Alitalia in mano ai privati stenta a ripartire Colaninno: «Risultati migliori delle attese». Ma non tutti i soci Cai si ritrovano d'accordo con lui LUCA FORNOVO È un decollo difficile per la nuova Alitalia, che nei primi sei mesi di vita ha bruciato 273 milioni, oltre un quarto del capitale, quel miliardo, che la cordata degli imprenditori coraggiosi azionisti della Cai si sono impegnati a garantire. Ieri il cda della compagnia aerea ha pubblicato i risultati del primo semestre che evidenziano oltre a una perdita operativa di 273 milioni (con uno scostamento del 6% rispetto alle previsioni di budget) ricavi per 1,276 miliardi, 10 milioni di passeggeri e un coefficiente medio di riempimento (load factor) del 59%, al di sotto del 72%, la media delle compagnie europee. Intanto inizia a erodersi la liquidità: la posizione finanziaria netta è di 770 milioni, la cassa scende a 370 milioni, mentre la disponibilità liquida è di 490 milioni. I conti poco entusiasmanti fanno comprendere i recenti malumori manifestati dai soci, in particolare dal re dell’acciaio italiano, Emilio Riva, il primo dei 21 azionisti italiani di Cai, che ha messo sul piatto un investimento di 120 milioni. D’altronde è comprensibile che quei 273 milioni persi nella prima metà dell’anno insieme al debito sulla flotta per 949 milioni possano far paura e riportare alla mente l’ultimo bilancio approvato dalla vecchia Alitalia, quello del 2007 quando la lancetta delle perdite segnava 495 milioni a fronte di ricavi da traffico per 4,3 miliardi mentre un anno fa l’indebitamento arrivò a sfiorare gli 1,2 miliardi. Ma c’è anche chi cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. «Desidero esprimere la mia soddisfazione per il lavoro svolto dal top management della compagnia, confermato dai risultati, che si sono dimostrati pienamente in linea con le attese e con il budget», ha detto Maurizio Traglio, azionista e consigliere della nuova Alitalia e presidente della holding di famiglia Mpa. E ottimista si mostra anche il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, mantiene la calma: «I risultati raggiunti nel semestre nonostante di poco inferiori rispetto alle previsioni, sono sicuramente migliori di quelli attesi». Ora è vero che il contesto di mercato globale è stato negativo, secondo i dati Iata, nei primi 5 mesi del 2009 ha subito una contrazione del 30% rispetto allo stesso periodo del 2008. È vero anche che la nuova Alitalia è rimasta impantanata soprattutto nel primo trimestre, quando tra voli cancellati e disservizi ha perso 201 milioni contro i 63 milioni di aprile-giugno. Ma per Colaninno e l’ad Rocco Sabelli il terzo trimestre sarà decisivo per cercare di rimettere in carreggiata la compagnia e zittire i malumori degli azionisti. Secondo le stime luglio è andato bene: 2,2 milioni la previsione dei passeggeri trasportati con un load factor al 72%. Dati che dovranno essere mantenuti anche per agosto e settembre per limitare le perdite del gruppo ma soprattutto il tandem Colaninno-Sabelli dovrà rimboccarsi le maniche per migliorare la puntualità, che come si legge nella nota diffusa ieri dalla nuova Alitalia, «nel primo semestre ha fatto registrare un valore medio di poco superiore al 70%, ancora lontano dall’obiettivo aziendale (80%) e con disagi che hanno interessato in modo particolare alcuni scali sul territorio». Al riguardo uno dei nodi cruciali è la brutta perfomance delle partenze dello scalo di Roma Fiumicino. Una situazione che dovrebbe migliorare, grazie anche all’accordo che Alitalia ha stretto con Adr. Mentre all’aeroporto di Capodichino a Napoli si va verso una situazione di normalità dopo il caos di ieri con gli operai di Atitech che hanno occupato per 2 ore i check-in di Alitalia e di Airone. Raggiunta a Palazzo Chigi l’intesa sulla vendita di Atitech a garantire i fondi necessari del pagamento degli stipendi di luglio ai dipendenti della società di manutenzione della vecchia Alitalia è Intesa Sanpaolo, advisor e azionista della nuova compagnia aerea.
Temo che quando finirà la liquidità assisteremo ad un nuovo crack di Alitalia . A meno che il buon Silvio non la svenda prima. Da operatore del settore posso solo confermare le pessime scelte fatte dalla compagnia in merito alla cancellazione di rotte importanti e al mantenimento di rotte ridondanti tra alitalia e airone. Se il load factor si è abbassato è anche merito di queste scelte "intelligenti", i voli lungo raggio si riempiono meglio di 20 voli al giorno sulla sicilia ! Unico merito le tariffe sottoprezzo per alcune destinazioni, ma i problemi sono altrove e prima o poi anche i nuovi vertici scapperanno a gambe levate ! Pazienza....
non ci metterei le mani sul fuoco... non dimentichiamo che siamo in italietta e si sta parlando di alitalietta questa è da Oscar... riuscire a contraddirsi in 15 parole non è da tutti
il poco di buono che alitalia aveva,in termini di mezzi e personale.è già emigrato altrove..mi vien da piangere quando ricordo la fatica che facemmo per convertirgli una piccola flotta di MD11 al servizio cargo..una delle poche parti della compagnia che guadagnava denaro..risultato,sei aerei con 100 piloti caricati sopra,gestione fallimentare come tutto il resto di quell'accozzaglia di raccomandati che è stata la vecchia alitalia..e che sospetto sia ancora..
A fiumicino Alitalia è un disastro di ritardi: l'Enac ha comminato 3 multe sapete di quanto? 2000€ a botta.. se non è connivenza questa..
Stupito e meravigliato. Ho appena preso un Milano-New York con Alitalia e ho risparmiato il 26% rispetto Lufthansa. Oltretutto (ma questo non puo' essere usato come metro di paragone) senza scali.
non potrà essere un metro di paragone ma è decisamente un vantaggio da non sottovalutare...imho senza lo scalo amsterdam, francoforte o parigi ecc si risparmiano almeno 2 ore di viaggio
Infatti. E credevo che il "vantaggio" se lo facessero pagare, e profumatamente. Invece no. Sta a vedere che restano ladri solo su LIN-FCO.
Anch'io avevo avuto un prezzaccio con Alitalia per il rientro anticipato (un casino da risolvere) da Boston, ma Lufthansa si è dimostrata enormemente efficiente mettendomi una persona a disposizione che ha cambiato il mio biglietto di ritorno anticipandolo. Ho perso la business ed ho viaggiato in Economy, ma non ci ho perso niente.
Scusa avevi un biglietto in business e ti hanno fatto "un favore" facendoti rientrare prima in economy ? Di solito le business non hanno penali per cambi data e rimborsi, se ti hanno messo in economy probabilmente la business era piena. A rigor di logica ti avrebbero dovuto rimborsare la differenza... :wink:
Non avevano posti e quando non hanno posti non se li possono inventare. Se lo sono inventati in Economy oppure sarei dovuto partire il giorno dopo (con molti disagi per me). Non so che esperienze abbia tu, ma non ho mai trovato nessuno che il giorno prima mi effettuasse un cambio alle mie condizioni gratis e con tanta disponibilità.E per lavoro prendo solo business quando volo per gli USA (giusto per riposare se no arrivo una pezza)
Solitamente le business non hanno penalità per cambi data. :wink: Per questo mi sembra che ti abbiano accontentato ma ci hanno guadagnato loro. Avevi un ritorno in business e hai volato in economy. Capisco che il volo era pieno, ma secondo me avevi diritto ad un rimborso. P.S. per la cronaca ho un'agenzia di viaggi e mi occupo principalmente di biglietteria
SI, lo so che hai un'agenzia. :wink: Il problema è che una cosa è leggerle da pc ed un'altra è trovarsi dall'altra parte del mondo con la necessità di partire subito. Dovresti sapere che nessuno rimborsa, nè cambia; ti rispondono semplicemente che sono pieni "very sorry" (sai quante volte ) PS. Poi sono certo che se si mette Luca magari ti cambia il biglietto senza penale e ti fa avere anche il rimborso (e dico Luca perchè so come lavora) però io - che nella vita faccio altro - non ci sono mai riuscito pur avvalendomi qualche volta di agenzie.
Con la buona volontà si ottiene tutto il senso del mio discorso era solo quello di evidenziare che il tuo "cambio gratuito" è stato più un guadagno per loro che per te. :wink: Capisco che per motivi di lavoro non si guarda in faccia a nessuno, ma fare un downgrade di classe e farlo passare come una exception sono cose che riescono bene solo alle biglietterie delle compagnie aeree...
Mentre stavo controllando i prezzi sul sito di Lufthansa per il volo di settimana prossima mi son detto: beh, se voglio 3600 eurini per un MXP-JFK in business, crepi l'avarizia, me lo faccio in first. Alchè guardo i prezzi. 8.5000 euro!!!! Posto che non ci sono mai stato. Ma ne vale la pena? Che servizi ti offrono per altri 5000 euro?