Un bravo paraculo ha sempre una battuta di backup /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
maccome...non lo riconosci? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> della vicina Brescia /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ci avevo pensato.. Ma sono state le ä finali a fuorviarmi.. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
ci sono anche nel bergamasco...sol oche nessuno (o quasi) sa scrievre giusto il nostro dialetto :wink: tutti ci mettono una o, oppure una a normale....
Una volta ho provato ad essere normale. Sono stati i cinque minuti peggiori della mia vita. (K. K. Walker) ...
"Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci, non ci siamo intesi affatto." Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila
si si, anche nel bergamasco.. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ma non le ho mai viste utilizzate alla fine della parola.. perchè se pronuncio giusta la ä finale la parola suona strana.. poi conta che noi, che siamo dall'altra parte della bergamasca, subiamo molte influenze dal brianzolo..
Ah si...la è quasi milanese. io parlavo del Bergamasco e del Bresciano delle valli....umlaut a profusione /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
/emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> verissimo!! io con alcuni vecchietti non ci capisco una mazza! però in generale, depurando le umlaut, capisco bene.. :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> la cosa più divertente è riportare a non bergamaschi delle frasi in dialetto stretto e guardare le loro facce! mi guardano come un'aliena.. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Se fosse 1 metro e 85 sdraiato, credo che si sentirebbe minacciata...più che protetta /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai (Mogol Battisti ) Ma mi diverto un casino (donna selvaggia donna)
Si somigliano tutti. Hanno la macchina nera o blu scuro, dalla linea come suol dirsi filante, un po' come le sottilette. Guidano rigorosamente con una mano sola per dimostrare che la macchina, che è femmina, obbedisce a loro, che sono maschi, al minimo gesto. Ti si piazzano in coda, a dieci centimetri scarsi e tu puoi avere davanti anche l'ingorgo del secolo, loro ti lampeggiano per chiedere strada. Se non gliela dai ( concetto che esula dalla loro comprensione nella sua accezione più ampia) cercano di sorpassarti a destra, a sinistra, anche da sopra, se ce la fanno. E ce la fanno. Sgasano, tronfi di testosteronica soddisfazione, e avanzano di dieci metri scarsi. Poi succede che tu, femmina e con una macchinetta qualsiasi, buona buona nella tua fila, in realtà avanzi molto più di loro. Li affianchi, poi li sorpassi, infine li lasci indietro a lampeggiare ad altre auto, a sgasare, a cercare di sorpassare su due ruote seguendo i motorini. Maschi, what else?