(¯`*•..:Moto Passion ZONE il RiToRnO, bar e consigli tecnici!!!:..•*´¯)

Vi riporto il mio racconto. Lo scrissi quando frequentavo i newsgroup (prima dell'avvento dei forum su internet) quanto mi firmavo "Lorenzo Mito7" ed

appunto avevo la mia fantastica Cagiva Mito 2 Lucky explorer.. stiamo parlando di 10 anni fa circa (Agosto 2003). Prendetevi il vostro tempo e leggete la prima

puntata! :wink:

Ciao a tutti!Dopo parecchio tempo passato a riflettere, ho voluto scrivervi il racconto

di cosa

mi successe quest'estate e di come sia cominciato il mio lungo calvario.

Era il 5 agosto. Un pomeriggio passato sui libri a studiare, in una giornata

troppo calda.

La sera decido di farmi un giretto in moto. Chiamo un mio amico,

proprietario di

uno splendido 748. Gli chiedo se viene con me e lui mi dice di passare a

casa sua

dopo il lavoro. Alle 18, mi alzo dai libri, mi vesto, scendo in garage a

prendere

la mia Mito, faccio il pieno di benzina e raggiungo il mio amico a pochi

chilometri

di distanza. Arrivo a casa sua, do una registrata alla catena della moto

mentre

lui si veste e poi partiamo tutte e due, in direzione Borgosesia.

Arriviamo così ai piedi di questa bella strada. Una specie di valico che

mette

in comunicazione la Val Sesia con la zona dei laghi. Per chi conosce il

posto, la strada

è chiamata "Cremosina" e unisce i comuni di Valduggia e di Pogno.

Facciamo un primo giro, ad andatura davvero moderata, tanto per gustarci la

strada e per

evitare che dietro qualche curva cieca si nasconda insidiosa della sabbia,

qualche ramo spezzato

(già successo di beccarmelo in pieno sul casco). Dopo una breve sosta al

paese successivo,

torniamo indietro e ci fermiamo all'inizio della strada, appena fuori dal

centro abitato in un bello

spiazzale. Parcheggiamo le moto e ci riposiamo un attimo... incredibile

quanto il casco assomigli

ad una spugna imbevuta di sudore. Mentre io assolvo una piccola formalità

(leggi bisogni fisiologici),

Il mio amico si fuma una sigaretta. Vediamo sbucare un'altra moto, un

Kawasaki

ZX400. Il ragazzo si

ferma vicino a noi, si toglie il casco, si presenta, scambiamo 4 chiacchiere

e poi decidiamo di fare

insieme una volta quella strada e poi siamo tutti d'accordo che ci vuole una

bella doccia.

L'andatura si fa un po' più allegra ma locigamente io vengo superato

dalle altre due moto. Lungo la strada vedo il ragazzo con il Kawasaki fermo.

Io proseguo fino

alle porte del paese per girare la moto e per tornare a casa, incrociando

intanto il mio amico che con

il suo 748 stava già tornando indietro. Me la prendo con calma... ormai sono

completamente

bagnato e torno indietro senza forzare l'andatura, gustandomi quelle belle

curve in successione.

Non mi accorgo di niente e quando ritorno a Valduggia, noto che il mio amico

e l'altro ragazzo erano

già fermi nella piazzola. Mi fermo anch'io per salutare. Un'occhiata

all'orologio mi conferma

che si è fatto tardi e, mentre spengo la moto, vedo sbucare una macchina dei

Carabinieri che

si sta fermando nel piazzale. Si avvicina a noi. Penso: sarà un controllo,

avranno visto 3 moto

ferme e vorranno semplicemente controllare i documenti. Ma tutto di colpo

ecco una prima

frase che subito mi blocca il respiro: "Vi siete divertiti, eh? Adesso ci

divertiamo noi...".

Poi vedo arrivare un'altra pattuglia dei CC, ma continuo a non capire cosa

stia succedendo.

Ci chiedono i documenti ed io li prendo da sotto il sellino. Mentre li sto

consegnando,

sento il mio amico che chiede cosa fosse successo e un carabiniere risponde:

"Voi stavate

facendo una gara. Ora vi sistemiamo noi". Poi sento nuovamente "Tutte le

moto e le patenti

sono sequestrate".

Seguono dei momenti lunghissimi. Io cerco di farmi spiegare cosa sta

succedendo. Ad un

certo punto arriva una macchina in borghese da cui scendono due carabinieri

in borghese.

Ci viene detto che i militari sull'auto ci hanno visto gareggiare, ed hanno

contattato le due

pattuglie in fondo alla strada.

Io cerco di spiegarmi. Parlo con un primo carabiniere molto gentile che

putroppo mi dice

di non essere lui il responsabile del provvedimento. Parlo con il

maresciallo in borghese,

cerco di farmi spiegare cosa abbia visto... Lui mi conferma solo che secondo

loro stavamo

gareggiando. Al che io cerco di spiegare le mie ragioni, facendo notare che

io non potevo

certo dire di andare piano in moto, ma che sicuramente anche loro possono

confermare

che io ero molto staccato dalle altre moto e non potevo nemmeno pensare di

fare una

gara... Con tono beffardo mi viene risposto che io ero molto indietro perchè

avevo una

moto di bassa cilindrata e che se avessi avuto una moto più potente sarei

stato vicino

agli altri. Io insisto, ma a questo punto il maresciallo si scalda e mi

accusa di dargli del

bugiardo... Io cerco in tutti i modi di riportare la cosa su toni pacifici,

scusandomi se

in qualche modo ho sbagliato a parlare ma continuando a ribadire la mia

versione dei

fatti, chiamando in causa anche il primo carabiniere. A questo punto il

maresciallo si

tranquillizza, ma i suoi colleghi continuano a scrivere. Chiediamo che ci

venga illustrato

quali sono le conseguenza di questo provvedimento, a cosa andiamo in contro

ma loro

continuano a rispondere che ci verrà detto in seguito. Io parlo con gli

altri militari

che stanno scrivendo il verbale... faccio notare come a nessuno di noi tre

fosse

mai passato per la mente di fare una gara, ma per tutta risposta mi viene

detto

che quando le volanti sono arrivate, noi tre eravamo la' e per questo

eravamo

d'accordo. Cerco ancora di ribatter ma a quel punto il maresciallo a muso

d'ura mi urla a pochi centimetri dalla faccia che non vuole più senire

la mia voce e di stare zitt.

Il ragazzo con il Kawasaki mi dice allora di non dire più niente, che

tanto è inutile. Dopo una mezz'ora che mi è parsa lunga come una giornata,

veniamo

scortati dai militare fino al deposito, dove lasciamo le moto per il

sequestro.

Poi veniamo portati in caserma. I carabinieri che mi portano in macchina

mi dicono di avere capito benissimo che noi non stavamo facendo una

gara, ma loro non possono in alcun modo dare torto al maresciallo perchè

comporterebbe la galera a loro Li ringrazio per la comprensione... so

che è poco, ma finalmente ho avuto l'impressione che qualcuno

mi stesse ascoltando.

Seguono oltre 2 lunghissime ore passate in un piccolo

corridoio, fino alla firma dei verbali. Cerchiamo nuovamente di parlare con

il

maresciallo che stava sull'auto... lui conferma il fatto che ci ha visti

passare

sì ad andatura elevata ma che non ci ha visti gareggiare. Ma è tutto

inutile.

Veniamo a sapere poi che qualcuno del paese, stufo di vedere passare

centinaia

di moto sotto casa sua, ha preso in mano il telefono ed ha chiamato i

carabinieri

dicendo che su quella strada si erano radunate delle moto per gareggiare.

All'uscita della caserma era ormai buio... il fratello del mio amico ci

riporta tutti a casa.

Arrivo a casa. I mie genitori sono sconvolti.. è quasi mezzanotte e io non

ho

nemmeno la forza di raccontare l'accaduto.

Era il 5 di agosto. Di tempo ne è passato tanto, ma tutt'oggi so solo che la

patente la rivedrò il 6 di ottobre, la mia moto è ancora sequestrata

presso un'officina (e non so quando la rivedrò.. ma per intanto pago),

che rischio la revisione della pantente,

un procedimento penale che comporterà avere sulla fedina penale un

brutto precedente per qualcosa che NON ho fatto oltre a migliaia di

Euro di multa.

Avrei pagato di buon grado e senza replicare se mi avessere contestato

qualche altra cosa, ma certo essere multato per una cosa che non ho

fatto... beh, è difficile da digerire.

Sono maggiorenne da un pezzo. Sono motociclista da 8 anni.

Non mi sottraggo alle mie responsabilità e non mi piace apparire come

una vittima o come un martire...

Beh, lo sfogo è stato lungo. Ho voluto scrivervi queste righe per mettervi

una piccola pulce nell'orecchio... state attenti, ragazzi. State attenti

perchè

io ho trovato chi, quella sera, voleva punirci a tutti i costi, in modo

esemplare. O meglio, chi ce l'ha voluto mettere in quel posto, ben conscio

di cosa sarebbe poi successo.

Io non ho dovuto in alcun modo omettere la verità.. vi ho raccontanto

solo cosa è successo quella sera. E' tutto.

 

Allucinante! Sono senza parole!

 

(¯`*•..:Moto Passion ZONE, il bar dei motociclisti!!!:..•*´¯)

Sono allibito..

 

quei caschi Bell non li userei mai in strada, hanno prese d'aria enormi e non chiudibili quindi una rumorosità allucinante.

a Nardò non c'è solo l'anello ma anche la pista guidata che è secondo me la più bella d'Italia e non solo.

 

Per i capitoli seguenti purtroppo non ho racconti "freschi di giornata" ma vi racconto comunque il proseguo.

1. Il PM che prese in mano il provvedimento non si "accorse" che due delle tre moto (ovvero la mia ed il 748) non erano

intestati ai conducenti dei mezzi e quindi non potevano essere sequestrate. Però era agosto, tempo di vacanze: firmò

la convalida del sequestro e andò in vacanza. A settembre, con la ripresa dell'attività, firmo' subito il provvedimento

per riconsegnarle (ma rimasero circa un mese sequestrate in un deposito).

2. La patente ci venne sospesa per 60 giorni. Nel mentre, dalla Motorizzazione ci venne notificato il provvedimento

di revisione obbligatoria, con obbligo di visita medica per l'idoneità dei requisiti psico-fisici. Studai tutta l'estate

con rigore, poichè chi era passibile di un provvedimento del genere non era molto ben visto in sede di esame

(eravamo tre delinquenti insomma). Il giorno dell'esame, l'ingegnere della Motorizzazione prese il mio fascicolo,

lesse l'incartimento, chiuse la cartellina e mi guardò in faccia dicendomi: "lei non ha la faccia di quello che fa le

gare. Cosa è successo, mi spieghi!". Feci l'esame di teoria e la pratica e tutto si concluse (circa 70 giorni dopo

ove ovviamente non potevo guidare nessun mezzo).

3. Quella sera in caserma ci venne assegnato un avvocato d'ufficio (nessuno di noi aveva un avvocato di fiducia!!).

Dismesso dopo circa 3 settimane (senza che avesse fatto nulla), ci costò 700 Euro a testa. Trovammo un avvocato

della zona molto in gamba che prese in mano il provvedimento.

4. Il provvedimento civile/amministrativo: comparimmo davanti al Giudice di Pace (ma i CC non si presentarono). Fummo dichiarati

"innocenti" e non vi fu nessun altro provvedimento (per quanto riguarda la parte amministrativa.

5. Procedimento penale: si svolse in due udienze (tribunale di Vercelli). Durante la prima, sul banco degli imputati comparirono i membri dei CC

di Borgosesia. Il Maresciallo che aveva seguito il provvedimento (quello che mi urlò in faccia), raccontò la sua versione,

il Maresciallo in borghese che era sull'auto civetta dichiarò, in seguito ad esplicita domanda del Magistrato, che la mia moto

seguiva le altre due ad una distanza di un paio di metri. Dichiarò il falso, poichè non avevo nemmeno nel mio campo visivo

le altre due moto ma se avessi dichiarato questo la sua tesi avrebbe perso consistenza. Sentire dichiarare il falso è stato

un durissimo colpo, ve lo assicuro.

Nel corso della seconda udienza toccò a noi tre. La mia dichiarazione fu semplice e lineare. Dissi la verità senza remore

guardando in faccia il giudice. Tale giudice, che non aveva 40 anni (anti-conformista etc.), ascoltò e mi fece delle domande.

Mi chiese se avessi visto gli altri due "provocarsi" per ingarellarsi. Gli risposi ovviamente di no, ma dissi che sapevo benissimo

che la gente del paese era esasperata dai motociclisti e prevenuta poichè in molti attraversavano ad altissima velocità i

centri abitati.

Il terzo ragazzo, quello con il Kawa, provò una tesi suicida. Per avvallorare il fatto che non stavano gareggiando disse

che la sua moto aveva noie meccaniche serie. Disse che "la piega" era il modo naturale di percorrere la curva. Alla domanda

del giudice "a quanto affrontava la curva" lui rispose: circa 90km/h. Al che il giudice affermò: "ma lei, con la moto guasta

meccanicamente, stava affrontando una curva destrorsa a raggio ristretto a 90km/h??". Rimase senza parole ed il giudice

scosse la testa. Il PM chiese 30 giorni di carcere a testa e 4000 Euro a testa di multa.

6. La sentenza: fui dichiarato non colpevole ed assolto perchè il fatto non sussisteva.

Gli altri due ragazzi condannati in primo grado, assolti successivamente.

7. Questo giochetto ci costò 2400 Euro circa per il secondo avvocato, 700 per il primo più tutto il resto.

Ora forse capite perchè vado solo in pista! :wink:

 

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Azz.... :-(

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Ps. : immagino che non vi serva la scansione della mia patente con il timbro con l'articolo dell'infrazione (immaginate le domande delle FDO tutte le volte che controllano la mia patente), anche se

c'è il timbro sopra "Annullato". :wink:

 

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Dai che magari può funzionare con le ragazze :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> hehehe

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Seee... ormai ho l'ergastolo, non serve più!! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

Ps. letta anche la seconda parte?

 

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Si letto tutto, mi sono fermato con l'auto ed ho pure spento la radio per essere più concentrato :-)

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Se era per me io davvero ero ancora dentro.. Avrei davvero fatto casino..

 

Giovanni, eravamo tre ragazzi che non riuscivano a comprendere cosa stesse succedendo.. 3 pattuglie con lampeggiante, un'auto civetta. Caricati sulle volanti e portati in caserma come dei delinquenti.

Non ho vergogna ad ammettere che avevo troppa paura per la "brutalità" di quando stava avvenendo senza vere possibilità di parlare, di replicare... Tutto sembrava pianificato a tavolino come una strategia,

come un intervento previsto da tempo!

 

Letto ora la seconda parte. Semplicemente incredibile...

Certo che anche quell'altro a dire che girava con la moto scassata...

 

Purtroppo è vero. C'erano costantemente gruppi di moto che passavano il we oppure la sera a percorrere numerose volte la strada come fossero in pista, con sorpassi pericolose alle macchine, tagliando le curve

ed improvvisandosi campioni provetti. Effettivamente in auto dovevi tenere rigorosamente la destra e inchiodare per non prendere qualcuno sul cofano.

Probabilmente quella sera è arrivata la segnalazione (anzi, arrivò dal Sindaco di un paesino che poi ritrattò tutto!) ai CC che avevano già predisposto il piano di battaglia. Purtroppo al loro arrivo c'erano solo tre

pirla in moto che andavano troppo allegri ma la rabbia penso li abbia ancor più incattiviti. Ci venne raccontato che c'erano due posti di blocco a valle (ai due lati della strada) per fermarci nel caso qualcuno avesse

tentato la fuga. Quindi, già che c'erano, faceva brutto tornarsene a casa a mani vuote. Quindi tre ragazzetti erano un ottimo bottino: attaccati con la forza di quattro pattuglie, notizia finita sul giornale locale

con la scritta "Il nucleo dei CC sgomina una gara di moto sulla Cremosina". Pubblicità fatta e deterrente creato.

C'è di più: per il successivo anno la strada venne pattugliata dai CC costantemente che elargivano multe con estrema facilità. O le moto erano 100% originali ed in ottimo stato o ti beccavi la multa.

Il fratello del mio amico (quello del 748) venne multato anche lui perchè la targa con il goniometro era fuori misura. Il Maresciallo (sempre lo stesso), gli disse traquillmente: "Noi vogliamo che le moto spariscano da questa strada".

Ah, inciso: QUEL maresciallo, accettò di abbandonare il posto in caserma e di andare in Bosnia (VENNE consigliato dai suoi superiori, aveva tutta la caserma contro ormai). Morì pochi mesi dopo in un incidente di strada

(le notizie ci sono tutte se siete curiosi, basta cercare in rete!). QUI.

 

Quel maresciallo sarà stato il solito omuncolo represso senza amici e con la moglie strxnza che di conseguenza si sfoga sugli altri. Questi elementi si trovano ovunque, purtroppo però quando questo tipo di persone si mette la divisa averci a che fare è moooooolto pericoloso.

Per quanto riguarda i titoli di giornale se ne leggono di tutti i colori anche qua. Cose del tipo "Sfrecciava sulla sua potente moto" e poi guardi la foto ed è uno Scarabeo.

 

Successa la stessa identica cosa a me circa 4 mesi fa (04/06/2013 il giorno del mio compleanno).

Eravamo con due auto, io con il mio 530d e il mio amico con il suo 335i, partimmo dal bar per raggiungere una caffetteria notturna, erano circa le 3 di notte.

Procedevamo sulla strada in città a circa 90km/h (ripeto, 3 di notte, strada principale a doppia corsia), ci arriva una pattuglia da dietro, ci ferma ad entrambi, dice che facevamo una gara clandestina e che ci eravamo giocati il libretto (pfffff, e chi lo mantiene un 335i?! ) e/o soldi.

Ci portano in caserma, fanno i galletti per due ore, prendono i nomi dei nostri relativi avvocati (Professionisti di un certo spessore qui a Lecce) ed iniziano ad abbassare la cresta.

Alla fine ci fanno una multa di 265euro (Velocità non consona alle condizioni dell'asfalto + Velocità non consona alle condizioni dell'asfalto + rumori molesti).

Insomma, stessa multa e due infrazioni uguali giusto per far raddoppiare i punti e il costo della multa, dunque fatto ricorso e vinto. Finito tutto bene!

Facile vedere due ragazzi poco più che ventenni su due bmw di grossa cilindrata e fare i prepotenti. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

Avevano sbagliato soggetti.

 

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Sono appena stato a vedere la Rivale, sinceramente mi aspettavo di meglio. In foto mi sembrava molto più bella, ma dal vivo l'ho trovata anonima. Forse a causa della colorazione nera che magari rende meno....ho dovuto chiedere se ne avevano una esposta, le son passato davanti e non l'avevo neppure vista!!!

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