2035-Ban motori endotermici

A me quell'infografica sembra poco aggiornata nei numeri, ma per lo meno corretta nelle proporzioni.
Secondo le informazioni di Motus E in Italia ci sono 67.500 punti di ricarica pubblici, quindi (arrotondando) 1 ogni 1.000 abitanti (100 ogni 100.000).
Nei Paesi Bassi ci sono 169.000 punti di ricarica, ossia (arrotondando) una ogni 100 abitanti (1.000 ogni 100.000).
Non ho voglia di verificare per le altre nazioni indicate, ma per Italia e Paesi Bassi più o meno ci siamo.

 

Ma nel titolo dice una cosa, nel grafico un'altra

 

Ah, si, vero, avevo guardato solo la didascalia della scala orizzontale.

 

https://www.hdmotori.it/geely-mercato-italiano-garanzia-vita-modelli-prezzi/

Qualche post fa si parlava del marchio Geely, beh pare proprio che sia arrivato anche in Italia e abbia un'offerta interessante per i primi 1.000 clienti: garanzia a vita.
Non so se questo possa essere sufficiente a precipitarsi per primi in concessionario, ma di sicuro potrebbe far comodo a chi già era in procinto di acquistare un'auto nuova (elettrica o ibrida).

 

Mah, sono molto scettico, una cosa del genere non la facevano neppure Volvo e Mercedes negli anni '60 e '70

In quel periodo (d'oro per l'automobile), mi pare che l'impegno di assistenza più importante fosse della RR che dichiarava di provvedere a proprie spese al recupero del veicolo in qualuque luogo del mondo si fosse rotto

 

Se serve si cambia ragione sociale, come fanno le palestre

 

Io vedo che i primi 7 paesi del grafico spno quelli in cui abitano 5 gatti. Li non si fa il censimento ma l'appello per vedere in quanti sono. Se a san Marino fanno 10 colonnine schizzano al primo posto

 

Geely è il nome principale del gruppo: non credo abbiano nemmeno lontanamente considerato l'ipotesi di cambiare nome/ragione sociale. Non quello, per lo meno.
Più probabile che l'offerta sia riservata al solo primo proprietario (come fanno certi marchi di MTB per la garanzia a vita sul telaio): in pratica se Mario compra una delle prime Geely avrà garanzia a vita finché l'auto sarà intestata a lui.
Oppure mi vengono in mente alcuni apparati di rete HP, che offrivano garanzia a vita, salvo poi scoprire che per "vita" intendevano un periodo ragionevolmente lungo per il quale qualcuno possa tenere ed utilizzare il prodotto in questione, escludendo però che questo fosse infinito (ergo per 10-12 anni ne possiamo parlare, dopodiché vediamo).
Poi bisognerà anche leggere attentamente cosa copra questa garanzia, ma soprattutto cosa non copre.

Beh, i Paesi Bassi hanno 17 milioni di abitanti. Non saranno tanti come quelli di Italia, Francia, Germania e Spagna, ma non sono nemmeno così pochi.
Semmai bisognerebbe capire se tutte queste colonnine sono ben distribuite o concentrate in qualche zona.
In Italia, ad esempio, il 57% delle colonnine è al Nord, un'altra grossa fetta al centro e solo una piccola parte copre il sud.
E poi bisogna capire se hanno abbastanza utenti da giustificarne l'installazione: inutile mettere un milione di colonnine se poi le usano solo 4 gatti. Non si ripagherebbero. Tant'è che la loro crescita è rallentata proprio perchè i gestori vedono che si vendono poche BEV. Le PHEV aiutano, ma possono funzionare anche senza necessità di ricaricare, quindi rappresentano un potenziale di utilizzo limitato per i gestori di colonnine.
Sarebbe interessante sapere invece quanti wall box ci siano in Italia.

 

La stessa BMW garantisce che certi servizi IDrive sono illimitati a vita ma con l'asterisco (ovvero, finchè BMW ritiene di manternere attivo il servizio )

 

Mica devi cambiare il nome. L'american conturella ha cambiato negli anni piu' ragioni sociali che manubri.
Sempre che poi l'assistenza a vita sia fornita dalla casa madre e non dal concessionario che la vende. Chissa'. Qualcuno interessato potrebbe farsi dare copia del contratto che qualcuno volenteroso che se lo studia -non io- si trova. Sempre.

 

Se la cantano e se la suonano, insomma

 

Nella garanzia obbligatoria (2 anni) prevista dall'UE infatti distinguono tra garanzia fornita dal venditore (primo anno) e dalla casa madre (secondo anno). Se poi questi dovessero coincidere (ad esempio compro un iPhone in un Apple Store) la distinzione viene meno.
Di solito comunque il concessionario venditore è coperto dalla casa madre per tutto il periodo di validità.

In simili casi dovrebbe intervenire il garante delle comunicazioni per fare chiarezza, perchè il consumatore non è tenuto a conoscere il life cycle industriale di ciò che acquista. Se ad esempio compro oggi una delle ultime BMW F70 e domani mattina la sostituiscono con un altro modello di una "garanzia a vita" fatta in quel modo non me ne farei nulla.

 

Magari fosse cosi anche per le garanzie estese a pagamento. Solo quando firmi e le paghi sembra esere cosi

 

A me risulta il contrario, il venditore deve garantire per due anni il prodotto, il produttore può prestare garanzia convenzionale ridotta o nessuna.

 

Come veneto ed Emilia Romagna messi insieme ..... E per coincidenza ( che non esistono secondo il protagonista di una serie crime) tutti dei cosiddetti paesi frugali. Poi i paesi bassi sono quelli che si sono arricchiti facendo la cresta con il mercato del gas...

In pratica la stessa distribuzione dei consumi e forse del reddito...

 

Qui nel frattempo l’ordine si mantiene a pile.

 

Nel loro caso è possibile, visto che oggi Jag e RR sono tra le auto meno affidabili in assoluto.

P.S.: diverse compagnie di assicurazioni danni per auto usate (legate alla garanzia obbligatoria di un anno sulle auto usate per concessionarie) non le assicurano più

 

Posto questo articolo molto interessante, creato dalla imho miglior officina (anzi rete di officine) d'Europa sulle BEV.
https://evclinic.eu/2025/01/19/ulti...wX4XXLa6PYSQC7yJba_aem_CYbdFR79jNC39NkqgMwIcw

 

Domenica all'interno di una gara di regolarità, era presente una Ferrari 296 ibrida.

E' partita senza il minimo sound. Che vergogna..
Immagino tutte le 296 vendute col sistema ibrido, stiano facendo un buon lavoro di salvaguardia dell'intero globo