Boh, fammici pensare... La so! Chiunque, nato in Italia o ivi immigrato regolarmente, purché adeguatamente retribuito. Il che significa che non dovrà subire la concorrenza degli irregolari che si accontentano di paghe da fame, in nero. In Australia, per esempio, l'immigrazione irregolare non esiste, si entra solo col visto, e guarda caso lavorando nelle farm si guadagnano circa 20 AUD l'ora, ossia più o meno 3.200 AUD al mese, se non anche di più. (1 AUD = 0,61 EUR al cambio attuale). https://www.ilmessaggero.it/mondo/i...endono_ultime_notizie-7253792.html?refresh_ce Quindi, se, come dice l'articolo, gli italiani che lavorano nelle farm australiane sono il gruppo più numeroso per nazionalità dopo i britannici, ne deriva che il problema non è lavorare nei campi, ma, più probabilmente, lavorare (nei campi o altrove) senza essere correttamente retribuiti.
Peccato che in Australia sia obbligatorio lavorare nelle farm per avere il visto lavorativo nella maggior parte dei casi ed è il primo lavoro degli immigrati ma nella stragrande maggioranza dei casi di certo non l'ultimo, anzi fanno il tempo strettamente necessario. Sulla differenza tra l'Italia e l'Australia in tema di immigrazione manco ci entro perché la diversità mi sembra evidente. Però mi sembra curioso che uno attento come te ai diritti prenda come esempio uno Stato dove la gente viene deportata https://www.meltingpot.org/2022/01/la-detenzione-per-limmigrazione-in-australia/ Quanto allo stipendio, 3200 dollari australiani al mese secondo te sarebbero un reddito appetibile per andare nei campi? Vacci tu. Con quei soldi in Australia ci campi 15 giorni nelle città, visto che non sono neanche 2000 euro in un Paese dove il reddito medio è 60 mila dollari. Ma tanto sei nei campi, dove manco puoi spenderli
piú dei fanghi che spargono nei campi mi preoccuperei di quello che é stato messo piú in profonditá negli anni dalle Eco Mafie nei campi del sud Italia (terre dei fuochi etc). State attenti alla frutta e verdura che comprate nei supermercati del Nord Italia perché spesso la provenienza da certe regioni del Sud non é affatto sinonimo di qualitá anzi....paradossalmente é piú sicura per la salute la frutta e la verdura Spagnola.
In passato il riutilizzo dei fanghi in agricoltura aveva (avrebbe avuto) delle restrizioni nella qualità degli stessi (caratteristiche chimiche sui metalli), nella qualità dei terreni (chimiche e morfologiche), nella quantità di fango da riutilizzare (in genere 7 ton/s.s./h, in virtu della coltivazione prevista e della sostanza secca presente nel fango), nella metodologia di preparazione del fango (solo fanghi maturati - 60 gg senza movimentazioni e apporti - o condizionati) e nella destinazione (terreni con coltivazioni non destinate all'utilizzo umano). Purtroppo però questi limiti sono stati spesso aggirati (ricordo fanghi non compatibili con il riutilizzo fatti passare per "ottimi") e oggi i fanghi vanno prevalemente in centri di compostaggio.
Forse potrebbero utilizzarli per farci una birra come questa: https://www.wired.it/article/birra-acqua-fogna-newbrew-singapore/ Da bere rigorosamente mentre si assaggio questo squisito tiramisù: https://www.instagram.com/reel/DBOUMpWtG5Q/?igsh=MW0wcnlxZ3I1dmptZg==
Il tiramisù a merda...il vomito era - soprattutto - per quello. Ma è colpa mia, non apro mai i link che vengono postati qui, mannaggia la miseria a stavolta che l'ho fatto! Mai più.
Della birra fatta con l'acqua di fogna invece cosa ne pensi? In fin dei conti sei tu l'unico che può veramente esprimere un'opinione professionale su quella
Indipendentemente dalla fondatezza di alcune affermazioni, ho sempre più l'impressione che oggi per voler orientare le scelte dei consumatori (ovviamente sempre e solo per interesse economico) si gridi sempre più al disastro ecologico, che hanno capito avere un grande impatto sulla gente che agendo come consigliato si vede lavata la coscienza, e questi stessi fenomeni hanno anche il coraggio di denigrare chi non la pensa come loro vogliono far credere. Fa bene, le arance vanno comprate dalla Sicilia
hai ragione...meglio clementine e mandarini dalla Calabria ma quando li trova al Super e pure provenienti dalla sua cittá d'Origine rimangono la nonostante le piacciano molto.
quello che fanno in tanti altri posti dove é possibile far sparire rifiuti tossici sotto terra....magari provenienti dal Nord.
In Sicilia non lo fanno perchè è più complicato portarli con lo stretto in mezzo? Se fanno il ponte potrebbero risolvere il problema.
E con tutta la terra incolta che c'è in Calabria, sotto le arance vanno a metterle le scorie nucleari? Bastardi