2035-Ban motori endotermici

Infatti ragioniamo come se TUTTI dovessero andare solo da un punto A ad un punto B in un determinato giorno e se TUTTI vivessero a Milano ( dove anch'io mi muovo solo in bici o mezi pubblici).

 

Qual'è il punto? La tecnologia non cambia lo scopo, il metodo e il risultato, ovvero il nome tecnico.

 

Anche se Porsche in questo caso non può vantare una lunga tradizione ed esperienza nella progettazione e sviluppo di propulsori elettrici, immagino non si limitino a comprarne qualcuno su Alibaba per montarli nelle loro vetture.
Immagino anche che, pur essendo prevalentemente motori a flusso radiale, la differenza la facciano i dettagli e pertanto i motori installati da Porsche potrebbero essere piuttosto differenti da quelli utilizzati da Tesla e via così.
Senza contare che l'elettronica di gestione è ancora più importante di quanto fosse nei motori endotermici ed il risultato dipenderà molto da essa.
Tanto per citare una differenza piuttosto importante tra una Taycan ed una Tesla, la prima ha una trasmissione a due rapporti, mentre la seconda è sostanzialmente monomarcia.
E' un dettaglio, questo, piuttosto controverso in quanto tra i vantaggi della propulsione elettrica vi è proprio la semplificazione di molte parti, tra le quali la trasmissione, mentre nel caso Porsche questo verrebbe meno, ma la sua presenza permette al motore di girare ad un regime inferiore e quindi potrebbe garantire altre cose.
Di sicuro però ci hanno lavorato molto.

Senza rivangare troppo certi argomenti (oltretutto particolarmente OT) la stessa accademia della crusca aveva espresso qualche valutazione riguarda l'utilizzo piuttosto diffuso della parola siero in alternanza a quella di vaccino da parte di tutti i media (non solo dei denigratori).
Resta comunque il fatto che per vaccino normalmente si intende un farmaco che possa provocare una reazione immunitaria più o meno permanente (come avviene per la polio, il tetano ed altre malattie), mentre nel caso in questione per motivi specifici (virus molto mutevole) e per difficoltà nella realizzazione dello stesso moltissimi hanno contratto ugualmente l'infezione, anche più volte.
Quanto all'indispensabilità di somministrarlo obbligatoriamente all'intera popolazione (senza green pass non potevi nemmeno andare al bar) .... inutile discuterne ancora.

 

Ciò non toglie che sia un vaccino per definizione ... non è previsto, al momento, che i vaccini siano in grado di insegure le mutazioni dei virus per quali sono progettati.
Altrimenti non esisterebbero vaccini, tutti i virus mutano, a cominciare da quello dell'influenza che ogni anno si presenta con mutazioni diverse e ogni anno serve vaccinarsi nuovamente, come con le mutazioni del covid che è solo molto più veloce.

 

A me pare che più di qualche vaccinato contro la variante N abbia comunque contratto la medesima variante, quindi non è solo una questione di mutazioni.
Tant'è che successivamente, in virtù di una mancata riduzione del numero di contagi, si preferì fare statistica solo sulle terapie intensive e sui decessi per dimostrare che qualche efficacia c'era.
Comunque, per fortuna, è storia passata. Almeno me lo auguro.

 

Per fortuna che la terra piatta resta un evergreen.

 

Esistono decine di vaccini con una percentuale di "successo" molto minore. Non ho mai sentito parlare di soglie visto che è tutto approvato dalle autorità sanitarie come vaccino.

 

A me dell'approvazione delle autorità sanitarie frega nulla. Diciamo solo che se non fossi stato (di fatto) obbligato ne avrei fatto a meno. E sono sicuro che non me ne sarei pentito.
Finora non mi sono nemmeno pentito di essermelo fatto. Mi auguro solo di non dover mai scoprire nulla.

Comunque il tema è affine a quello della transizione ecologica. Il solo fatto che la Commissione UE imponga delle regole che di fatto impattano sulla nostra vita non significa che esse siano buone o comunque non influenzate da interessi di qualche natura proprio perchè vagliate da loro.
Condivido diversi spunti del discorso di Mattarella al seminario dell'ONU sul clima, in particolare il passaggio in cui dice: “Le ricette semplicistiche per problemi complessi, come quelli che dobbiamo affrontare, sono adatte soltanto agli imbonitori”.

 

Io forse, mia moglie e mia figlia sicuramente, avendolo preso una o due settimane dopo la (seconda) somministrazione del vaccino.
Per come è andata e come stiamo oggi, contentissimi di aver avuto la possibilità di vaccinarci.

 

e continuo a farlo finché è disponibile (anzi devo chiamare per l'antiinfluenzale).
Il mio telefono non ha mai preso così bene.

 

Io aspetto la mail in ufficio per quando ce lo fanno, anche perche' da quando ho fatto verymobile per quando vengo in italia tra como e milano prende malissimo. Speriamo che anche quest'anno si possano scegliere due operatori, almeno per noi delle pharma.

 

eh voi siete i soliti privilegiati.

 

Peccato che tanti gruppi FB siano spariti, erano uno spasso!

Magie del grafene!

 

Tornando In Topic, i concessionari Stellantis sembrano essere in disaccordo con Tavares e chiedono alla commissione UE di rivedere gli obiettivi almeno per il prossimo biennio: https://www.ilsole24ore.com/art/stellantis-carlos-tavares-lasciato-solo-suoi-concessionari-AGMEjoP

“In qualità di distributori, siamo in contatto quotidiano con clienti finali che spesso rifiutano i Bev (auto elettriche – ndr) a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità. Ciò ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe normative UE. Tuttavia, dal nostro punto di vista, è chiaro che il settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di vendite di veicoli elettrici."

In pratica Stellantis scarica sui propri concessionari il problema di vendere le auto elettriche riempiendone i piazzali, senza preoccuparsi se poi i clienti finali le acquistino o meno.

Fossi un concessionario Stellantis mollerei il brand immediatamente.

 

Quindi diciamo, se fino adesso aprivi i cofani di queste 5 auto ad esempio:

BMW M3
Ford Mustang 5.0
911 Carrera
Ferrari 488
Lambo Huracan

(sono 5 esempi a caso)

Si poteva disquisire e parlare di architetture motoristiche, erogazioni nei vari giri motore, suoni, prontezze, scarichi, rapidità dei cambi ecc.., con l'avvento dell'elettrico questi piacevoli discorsi, verranno sostituiti da quali altri argomenti tecnici interessanti restando nel campo dell'automobile?

Mi viene in mente: quanti Km fa la tua con un pieno?
Hai visto l'ultima offerta dei pacchetti di ricarica?

Parlo di auto da "passione" chiaramente, siccome non ho letto di nessuna deroga in tal senso nel ban al 2035.

Non voglio che sia un messaggio polemico, assolutamente, ma solo una curiosità se questo potrà piacere a chi è un minimo appassionato di auto&motori, oppure se i gusti cambieranno in tal senso a favore dell'elettrico anche per chi è "Petrol Head"

 

@rich20 nelle vostre scorribande mattutine tra le valli o in pista, quante volte vi siete fermati ad aprire il cofano, disquisire e parlare di architetture motoristiche? (rotture a parte, ovvio)

 

Magari in futuro nessuno si interesserà più a cosa c'è sotto al cofano (o sotto al pianale), ma IMHO le differenze ci sono e ci saranno ancora.
Il problema è che richiederanno competenze diverse per essere comprese: tutti noi abbiamo visto N spaccati di motori a scoppio, abbiamo smanettato con i ciclomotori da ragazzini, sappiamo che differenza c'è tra un motore in linea, uno a V ed un boxer, conosciamo gli elementi che potrebbero migliorare o peggiorare le prestazioni, ecc ecc, ma sappiamo poco o niente di motori elettrici.
Al massimo capiamo la differenza tra motore a flusso assiale e motore a flusso radiale, ma ci fermiamo lì (almeno io), mentre probabilmente sono tantissime le differenze possibili tra l'architettura di una Tesla e quella di una Taycan.
Le auto tradizionali più ignoranti solitamente sono le Muscle Car americane, quelle in cui c'è un grosso propulsore (di solito un V8) montato longitudinalmente, una grossa trasmissione automatica e un'asse che porta la potenza fino alle ruote posteriori (tramite il consueto differenziale).
Se le guardi così, la differenza tra una Camaro, una Mustang e una Challenger si riducono all'estetica e poco più.
Ma un'auto elettrica può avere uno o più motori, può avere una trasmissione diretta o demoltiplicabile (come la Taycan), può avere batterie di molti tipi diversi, ognuno dei quali ha diverse caratteristiche di erogazione della potenza, di ricarica, ecc, deve essere in grado di recuperare energia ogni volta che non serve continuare a spingere, può sfruttare spinte indipendenti su ogni ruota per essere più efficace o per compiere manovre strane (giro su se stessa, spostamento laterale, ecc)..... insomma, c'è veramente un mondo di possibilità per lo più ancora inesplorato, che potrebbe trasformare radicalmente i veicoli così come li abbiamo conosciuti negli ultimi decenni.
Insomma, credo che il capitolo dell'auto elettrica debba ancora scriversi e probabilmente sarà più lungo di quanto ci aspettiamo.

 

Sarà uguale quando (finalmente) si trovarà un sostituto delle gomme e ruote ... ma non derapa, troppo o poco grip, è migliore sul bagnato per l'acquaplaning ... tutto perso e tanti "soffriranno".

 

E' più o meno quello che molti dicono per le attuali barche dell'America's Cup: una barca (a vela) dovrebbe essere uno scafo immerso nell'acqua, mentre quelle di adesso sono dei siluri sospesi in aria che toccano l'acqua solo con minuscole appendici. Quindi per alcuni non sono più barche, ma "cosi volanti", quasi degli hovercraft per certi versi.