normalmente poco chiusa all'anteriore aumenta la rapidità di risposta, oltre a stabilizzare l'auto su rettifilo in velocità. per contro, in percorrenza di curva potresti sortire un aumento del sottosterzo, ma parliamo di variazioni minime e in condizioni di alte velocità. la convergenza posteriore, anch'essa leggermente chiusa, contribuisce come quella anteriore alla stabilità su rettilineo. ma più è chiusa, e meno effetto sovrasterzante avremo. per ipotesi, se la chiudessimo di 5 gradi, la'auto faticherebbe addiririttura a curvare. viceversa, portandola verso lo zero, aumenterebbe l'effetto sovrasterzante, e quindi la rapidità di reazione alla maonovra di sterzatura, che l'autore un poco lamentava. lo scotto sarebbe normalmente un auto molto pronta nel misto stretto ma magari instabile a 200 all'ora. il mio suggerimento, si basa invece sul fatto che la vetturaè a trazione integrale. in passato ebbi una audi A4 con trazione integrale permanente, e gli angoli caratterstici dalla casa prevedevano convergenza ZERO su entrambi gli assi. probabilmente con quel tipo di trazione si possono adottare con profitto angoli differenti. (un idea, eh..) e siccome regolare due convergenze è cosa fattibile e non troppo dispendiosa, prima di comprare o sostituire pezzi proverei a muovermi in quel senso. sulle mie bmw ho anche io sempre leggermente modificato gli angoli cartatteristici. generalmente hanno poco camber anteriore, che ho sempre auumentato sfruttando al massimo o allargando le asole sul duomi, e poi regolandomi le convergenze, specie quella posteriore, sino a sentire il veicolo come dico io. il caster (incidenza) non aumenta la risposta dello sterzo . aumenta però la sua tendenza al riallineamento, e aumenta la stabilità sul dritto in velocità. per contro, il volante risulterà più duro.
Il mio obiettivo è proprio quello aumentare la stabilità ed avere uno sterzo più comunicativo. La risposta e la rapidità vanno abbastanza bene già così. Non credo potrò tornare a sensazioni paragonabili a quelle dalla M3 e46, ma almeno avvicinarmi un po' ci spererei.
Se montassi i braccetti M2 che spostano avanti la ruota di qualche millimetro, potrei compensare con delle piastre superiori che permettono di regolare anche il camber spostando indietro l'attacco superiore. In questo modo potrei ricentrare longitudinalmente la ruota come in origine ed avere il caster desiderato.
no... quello che sposta la ruota sono i braccetti. spostando indietro l'attacco sul duomi non la riporti indietro. aumenti però il valore di incidenza. (in pratica aumenteresti doppiamente l'inclinazione del perno fuso ) io sinceramente, considerato pure che è integrale, i braccetti non li cambierei. come suggerito da qualcuno potresti incorrere in guai. se proprio, i camber plates, ma serviranno realmente? come dicevo, prima giocherei con le convergenze, e vedrei come e quanto cambia la guida. poi semmai penserei a eventuali modifiche
salve a tutti, ho letto i vari interventi e mi sembrano suggerimenti interessanti; un elemento che potrebbe tornare utile nel migliorare la sensibilità dello sterzo è il braccio a terra all'avantreno; entro centi limiti si possono montare: - dei distanziali( intorno a 10 mm al massimo) - cerchi con ET minore. Altro elemento, sezione gommatura maggiore, se omologata, e tipo di pneumatici. Ci sono marchi e tipi efficaci,meglio indirizzarsi su gommature adeguate. Da tenere presente che i distanziali non sarebbero ammessi dal cds mentre esistono dei cerchi omologati con valori di ET leggermente inferiori. Poi bisognerà vedere l'efficacia
Se tu hai un cerchio con per esempio et 30 e monti distanziali da 10 ottieni esattamente lo stesso risultato che un cerchio con et 20 senza distanziali.
Pensa ad un cerchio con ET 30 a cui viene incollato (anzi fuso in modo da farlo diventare un unico pezzo) un distanziale da 10, che differenze ha con un cerchio con ET 20 ? Ti faccio un esempio: prendi un cerchio con canale 8" = 200 mm (non è esatto ma per semplificare va bene) ed ET 30, il piatto di appoggio sul mozzo sarà a (200/2)-30= 70 mm dal bordo esterno del cerchio e a 130 mm dal bordo interno. Cerchio con ET 20 sarà a (200/2)-20= 80 mm dal bordo esterno del cerchio e a 120 mm dal bordo interno e se ci metti un distanziale da 10 mm sarà a (200/2)-20+10= 70 mm dal bordo esterno del cerchio e a 130 mm dal bordo interno esattamente come quello con ET 30.
Premetto che non sono un esperto in materia quindi non controbatto nemmeno. Avevo però sempre sentito dire, a torto o a ragione, che i distanziali, specialmente se di misura importante portano ad esercitare una leva maggiore sugli organi meccanici di quanto possa fare un cerchio con ET minore.
sal salve, il punto è proprio quello del braccio a terra( cioè della leva di azione delle forze in gioco sul pneumatico e trasmesse all'insieme cuscinetti, bracci, articolazioni etc. Ne consegue che se il risultato tra l'uso di un distanziale di X mm e un cerchio con ET tale da portare ad un braccio a terra identico, le sollecitazioni sui cuscinetti saranno uguali. La questione riguarda poi la legalità dell'uso del distanziale secondo il cds; raramente le forze dell'ordine sono così pignole da verificare certi particolari anche se non si può escludere. Altra cosa l'uso di un cerchio omologato
variare l'et ha la stessa ripercussione sul cuscinetto. sia che lo fai montando distanziali che cambiando cerchi. il discorso di variare il braccio a terra trasversale per modificare la sensibilità dello sterzo ha senso, ma in realtà solo una delle due ruote risulterebbe più "propensa" a curvare. Quella interna. ed essendo quella con minor carico servirebbe a poco. viceversa, quella esterna, risulterebbe meno propensa a voler "curvare", rendendo di fatto meno pronta o reattiva la manovra di sterzata. in teoria, per rendere più agevole la sterzata lavorando sul braccio a terra, dovremmo semmai "avvicinare" la mezzeria della ruota al perno fuso (ovvero il contrario di quanto avviene montando il distanziale). va considerato inoltre che il valore di braccio a terra adottato varia in maniera oppiosta se trattasi di trazione anteriore o posteriore, per ovvi motivi. E che qui stiamo parlando di una integrale,ovvero dove sussistono entrambe le esigenze (o condizioni se vogliamo) questione troppo complessa per il sottoscritto --- un ot : un saluto al caro giacomone!