Ufficiale: Alfa Romeo Tonale | prime impressioni, opinioni, pareri, foto, immagini

Giusto un paio di giorni fa Stellantis ha dichiarato che dal 2027 potrebbero cessare del tutto la vendita di vetture con propulsori a combustione.

 

forse loro...
scommetto che le tedesche finchè ci sarà richiesta continueranno a proporli, anche fino al 31 dicembre 2034..

 

Potrebbe anche essere una sorta di braccio di ferro tra Stellantis ed il governo europeo: https://www.ansa.it/canale_motori/n...ire_8718150b-ae17-44ea-83c2-fb93de59bd24.html

Poco tempo fa la stessa azienda aveva dichiarato (per prima o quasi) di voler sviluppare motori a combustione adeguati alla normativa Euro 7, ora invece sembrano quasi fare marcia indietro.
Probabile si siano resi conto (tardi) che è quasi impossibile riuscire a rispettare i nuovi limiti di emissione anche ricorrendo a soluzioni ibride (i tedeschi è già da un po' che lo sostengono).
Tant'è che concludono chiedendo una revisione della normativa.

Resta il fatto che è assurdo chiedere ai produttori di automobili di investire soldi nella ricerca di miglioramento della propulsione endotermica nel momento in cui questa sia destinata a scomparire dal 2035. A maggior ragione se si pensa che nel resto del pianeta i limiti di emissione sono meno restrittivi.

 

Sono tutte mosse politiche.

Oggi, più che mai, non è sostenibile un futuro totalmente elettrico per la mobilità di massa.
Così come con i costi sempre più crescenti lo spostamento autonomo diventerà sempre di più un lusso, così come il possesso di un veicolo privato.
Da qui un enorme calo delle vendite e dell'indotto che porterebbe in breve tempo al collasso dell'economia, già fortemente provata dalle crisi derivanti da pandemia ed energia.

I governi pensano di poter dare le loro linee guida ma non considerano, se non in parte, l'enorme portata delle misure da attuare e da compensare.

Nel frattempo la domanda da farsi, in questi giorni, è per lo più se nel 2027 ci sarà ancora qualcosa da discutere o meno.

 

Una cosa è certa: comprare oggi vetture diesel se si abita nelle grandi città è veramente un azzardo. Sicuramente i benzina sono meno penalizzati (meglio ancora se ibridi)

 

Diciamo che questo discorso vale per lo più per Milano. Al di fuori da Milano e dalle sue assurde imposizioni, non ci sono grossi problemi per i Diesel E6.

Poi concordo con te che con il benzina, in ogni caso (a torto perché con l'ID le loro emissioni di particolato le hanno eccome ed in alcuni casi in misura maggiore rispetto ad un corrispondente propulsore alimentato a gasolio), hai maggiori garanzie per il futuro.

 

Sinceramente io non penso che il cambiamento delle abitudini in fatto di trasporti possa portare al "collasso dell'economia".
Il trasporto privato e di proprietà di massa è stata un'anomalia economica, un fenomeno della seconda metà del Novecento. L'economia si adeguerà e chi non si adeguerà scomparirà, come chi ha continuato a voler ferrare i cavalli dicendo che non sarebbero mai scomparsi.

 

Il Piemonte è la culla della componentistica automotive italiana ed è la regione che registra circa il 45% dei ricavi del settore automobilistico nazionale (Fonte: "Automotive Industry 2020" di ITA - Italian Trade Agency).

• 737 imprese
• Il 33,5% delle imprese italiane di componentistica è in Piemonte
• Il 35,8% del fatturato italiano di componentistica è in Piemonte
• Oltre 56.600 addetti

Fonte: Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021 realizzato dalla Camera di commercio di Torino, da ANFIA e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia (su rilevazione 2020).

Tralasciando il Piemonte che ovviamente e per fortuna non rappresenta l'intera nazione, il settore Automotive in Italia, nonostante tutto, ancora oggi vale quasi il 20% del PIL ed assorbe circa 165.000 dipendenti. Il solo gruppo Stellantis mi pare valga circa 85.000 posti di lavoro.

Ma non è solo un problema di indotto. I carburanti per autotrazione fruttano alle casse dello stato quasi 40 miliardi di €.

Non è corretto, concordo con te, sostenere che porterebbe al collasso dell'economia, ma avrebbe un impanto comunque devastante e fortemente limitante. Anche perché il problema Italiano è quello che conosciamo da sempre. La cronica lentezza, il cronico passivismo e la cronica mancanza di infrastrutture adeguate, in primis quelle che dovrebbero privilegiare l'utilizzo di risorse pubbliche.

 

la fine del trasporto privato? si sentiva dire già 30 anni fa come si sente dire oggi. cambiato qualcosa? nulla.
chi abita nelle grandi città continua a utilizzare metropolitana e mezzi di trasporto per spostarsi, chi abita fuori città deve per forza usare l'auto.

e non venitemi a dire che il futuro è il car sharing.
le società continuamente fallite di CS dicono esattamente il contrario..

 

Il settore in Piemonte lo conosco bene. Non quanto te ovviamente ma comunque bene. Molti si sono già attrezzati per diversificare. Tra l'altro per tanti non è difficile visto che i mezzi di trasporto non spariranno mica. E fare, esempio, componenti in alluminio per un autoveicolo privato non è diverso dal farlo per le flotte di car sharing o per altri mezzi di trasporto.
Così come sono convinto che lo Stato troverà il modo di farci pagare quei 40 miliardi di euro, purtroppo
Quanto a Stellantis, la riflessione sarebbe molto più ampia. Mia opinione personale è che abbiano già deciso di mollare qualsiasi attività produttiva in Italia e dedicarsi solo ai servizi finanziari e di flotte (leggasi FCA bank e Leasys). Ma potrei sbagliarmi. Il compianto Afterburner ne sapeva più di qualcosa.

 

Beh qualcosa è cambiato, secondo me. Ma non voglio convincere nessuno

 

Non dimentichiamo, inoltre, che a livello europeo (e tedesco in particolare) l'industria automobilistica genera una tale quantità di ricavi ed occupazione che non troverebbero sostituzione (in caso di collasso o quanto meno contrazione di tale comparto) se non in decenni. In poche parole, l'Europa non può permettersi di lasciar fallire Stellantis, VAG, Mercedes, BMW, Renault, il loro indotto, le compagnie di distribuzione petrolifera, ecc ecc.

 

Ma non fallirà nessuno, tranquillo. Avranno i loro piani.

 

I loro piani sono quelli di continuare a produrre e vendere automobili, mettendo sul piatto gli enormi fatturati, l'indotto e l'occupazione. I giganti europei non sono Google, Apple, Facebook e nemmeno Samsung, LG o Hitachi o Sony. Se VAG e Stellantis dovessero vendere (e quindi produrre) meno automobili per il trasporto individuale metterebbero in ginocchio metà Europa. Quindi i loro piani sono quelli di andare avanti così come ora.

 

Non lo so. So solo che FCA guadagna più dai servizi finanziari che dalla vendita di automobili. e non è l'unica

 

I servizi finanziari producono utili a costi ridotti. Fare auto produce pochi utili ed a costi enormi. Detto questo, salvo sostegni sappiamo bene, come sempre, da parte di chi, le attività produttive in Italia sono destinate ad una fine ben chiara. Da noi possiamo fare solo le auto di lusso (con grossi margini e ridotti volumi).

 

il mercato dell'auto però non è solo in europa
continueranno tranquillamente a produrre auto con motori diesel e benzina per i paesi in cui non ci saranno restrizioni..

la bmw in cina vende quasi 1 milione di auto all'anno..

 

Ed e davvero impressionante la quota di elettriche ed ibride.
https://theicct.org/2022-update-ev-...les made up almost,PHEVs for an additional 5%.