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Rottura turbo e MGU-H sulla macchina di Leclerc.

I due componenti non potranno essere riparati, quindi andranno direttamente a sostituire l’intera unità endotermica, la terza (e ultima consentita) da inizio stagione, per il GP di Montecarlo. La P/U di Leclerc aveva sulle spalle appena due gran premi (Miami e Barcellona), mentre turbo e MDU-H ne avevano quattro.

Non è stato - secondo il team - alcun difetto di progettazione o montaggio a causare il guasto ed è plausibile perché in tal caso la rottura sarebbe avvenuta immediatamente (con quelle temperature), quindi resterebbe aperta l’ipotesi software.

La P/U Ferrari (ma anche tutte le altre) hanno una serie di “Driver default” (setup denominati alpha, beta, charlie, delta) che solitamente vengono impostati dagli ingegneri prima del via (hanno generalmente un foglietto con una serie di numeri da programmare, come fosse una tabellina) e mai dal pilota, anche se un manettino sul volante (Multi B) consentirebbe loro di accedere e modificare alcuni parametri della P/U.

Un “errore” umano nell’inserimento del setup di gestione elettronica del motore e delle sue componenti, qualora confermato, tranquillizzerebbe molto il team di Maranello, confermando la decantata affidabilità meccanica della propria unità motrice.

Magari costerà il posto a qualche ingegnere…?

 

Restando sempre in ambito Ferrari, una grandissima novità che pare emergere finora è la fin qui ottima correlazione dati tra vettura in pista e (il nuovo) simulatore situato a Maranello.

Gli scorsi anni se la macchina “partiva male” col setup del venerdì, raramente riuscivano a migliorarla attraverso i dati emersi al simulatore e, viceversa, i dati pista con erano confermati a Maranello: in pratica il setup era spesso forzato, frutto più di intuizioni di piloti e ingegneri che non del “virtual garage”.

Venerdì nella seconda parte delle FP2, quella in cui i team svolgono una serie di stint in simulazione gara, il passo era molto distante da RedBull e anche Mercedes fin dal time attack con gomma rossa, gomma che diventava ingestibile fin dal secondo giro, manifestando enormi problemi di degrado.

Il sabato mattina, invece, un mini run ha confermato che la F1-75 era ritornata ottima con le gomme morbide e la gara lo ha ampiamente dimostrato, facendo fare a Leclerc un ottimo stint con tempi quasi mai superiori al 1:27 alto.

Questo è un aspetto che - unitamente al pacchetto di sviluppo portato - può in qualche modo rassicurare per il prossimo futuro, nonostante il ritiro di ieri.

 

Possono recuperare uno dei primi due, o alla peggio introdurre una quarta unità pagando posizioni in griglia. Stesso discorso anche per i componenti, oltre un certo numero si va di penalità in griglia.

Va anche considerato il “costo” in termini di budget cap.

 

Integro:

-10 posizioni in griglia
ICE 4 (motore a combustione interna)
TC 4 (turbocompressore)
MGU-H 4 (motore elettrico cinetico)
MGU-K 4 (motore elettrico calore)
ES 3 (centralina elettronica)
CE 3 (batterie)

-5 posizioni in griglia
ICE 5
TC 5
MGU-H 5
MGU-K 5
ES 4
CE 4

 

Passati in sordina alcuni sviluppi portati anche da McLaren, che si è presentata con un nuovo fondo e nuove pance (credits: Nicolas Carpentiers):

 

Russel faceva un solo cambio di traiettoria e lo faceva in modo pressoché perfetto. Peraltro le regole sono cambiate rispetto al passato e anche i commissari non intervengono più, se non in casi eclatanti, lasciando ai piloti più libertà, a favore dello spettacolo.

Si sarà dimenticato che non c’è più Michael Masi?