Nel menu delle cose da fare ho deciso di includere qualche lavoretto di manutenzione preventiva al motore; una specie di paracadute in caso di disastri. La macchina funziona: parte, sta accesa, si può guidare. Ma non la conosco davvero, non mi fido. Ho deciso perciò di sostituire tutti i sensori vitali del motore, in modo da tenermi gli originali ed avere una “rete di sicurezza” nel caso un giorno sto rottame dovesse decidere di non partire una mattina con -3 magari sperduto in Scandinavia… anni fa cambiai già i sensori temperatura acqua, aria aspirata, e i 4 microfoni del battito in testa, solo li partirono £200 e passa. stavolta ho deciso di rinfrescare altri 3 sensori: posizione albero, posizione cams, temperatura radiatore, posizione farfalla. più avanti cambierò anche le sonde lambda, dove spero di riscontrare una differenza nella qualità generale di erogazione visto che anni fa la macchina aveva uno dei colli di destra che perdeva gas come se non ci fosse un domani. via con il sensore cammes: poi giù a mollare quello del crank, un osso duro ma alla fine è venuto via intatto Qui a confronto con il nuovo, in plastica. Tutti i nuovi sensori sono Delphi o Facet. ultimo in fila il TPS, qua c’è voluto un po’ di olio di gomito aggiuntivo: ho dovuto sgomitare via la farfalla per accedere alle malefìci viti a croce, come se Geppetto avesse installato il vecchio sensore.. ci ho ficcato due bulloni esagonali da cristiani, aiutato dal fatto che in passato tutte le torx malefiche che tengono la farfalla furono anche loro mandate al rogo in favore di bulloni normali Gia che c’ero ho frullato via il vecchio radiatore a forma di banana, che incredibilmente ancora non perdeva, nuova leva pronta per il suo momento di gloria con il radiatore e ventola fuori della balls ho deciso di dare un occhiata alle pulegge dei servizi per assicurarmi che non fossero diventate delle ruote di skateboard. Purtroppo sì, perciò via anche loro e giù di eBay violento le cinghie furono cambiate anni fa e hanno pochissimi kilometri, le rimonterò. L’m60 v8 ne ha due, e tre pulegge libere. Le cinghie sono ancora fresche, uno dei due tendi cinghia è nuovo, non resta che cambiare ste pulegge stanche per stare un filo più tranquilli di non perdersi qualche cinghia per strada in futuro, purtroppo lo fanno.. con tutto smontato ho deciso di regalare alla ventola un nuovo giunto viscoso, l’originale era bello stanco Il limite di 10 immagini mi impone di fermarmi qui. Chiedo scusa per la qualità indecente delle foto ma l’ambiente di lavoro e quello che è, abbiate pietà. voi come fate a mettere foto e post senza Tapatalk? Mi trovo davvero male su Safari
Ho letto il tuo racconto tutto d'un fiato! Complimenti per mille cose! La passione, la manualitä, la freschezza del tuo scrivere, le foto dell'officina (la DeLoran originale!!!), le chicche tipo "tallone da killer" (chi non la conosce, si informi!) o orgoglione, insomma... 16 pagine di pura goduria! Immagino che a L'ondhon (questa cit. è dei tempi di Tallone da Killer) non sia facilissimo vivere. O amici che sono tornati da poco in Italia dopo molti anni in UK, ma vedo che tieni botta, bravo!!! E niente, grazie per condividere questa avventura con noi... Ah si, Complimenti all'utente @fasolini6 che ha scoperto che la macchina trainava le Roulotte, che ridere!!!
TEST vedete ? https://photos.app.goo.gl/1hjVzVWjb4B5t2hr9 https://photos.app.goo.gl/1hjVzVWjb4B5t2hr9
ok allora non va bene, dovro' continuare dal cellulare. voi come fate per le foto ? io devo andare dal telefono su Safari (o chrome) old style. magari funzionasse tapatalk
Non riesci a caricarle direttamente usando "Carica Documenti o Immagini" in blu (tra "Invia la Risposta" e "Più Opzioni")?
Si certo, utilizzo il forum sul browser, quindi con tutti i tastini piccoli. Si fa, e solo un po’ macchinoso. prova ?
Allora aggiorniamo un po’, eravamo rimasti ai piccoli lavoretti al motore. Sostituii tutte le pulegge libere, 3 in totale, per scongiurare la possibilità che mi potessero esplodere senza preavviso come purtroppo succede su questi motori. Con tutto smontato e un lavoretto semplice semplice, un bullone ciascuna, poi è questione di rimetter su le cinghie Le nuove pulegge sono quelle più piccine con i coperchi in plastica. Tutto bene anche se una delle due a destra e un po’ troppo vicina alla puleggia albero, e siamo al fine corsa del tenditore.. dovrò inventarmi qualcosa! Con uno degli ultimi lavori al motore, almeno per adesso, e tempo di cominciare la saga sospensioni. come già detto, le E34 fanno discretamente pena per quanto mi riguarda, ma la mia in particolare è sempre stata un bidone senza appello in questo reparto. Una volta smontato il corredo ammortizzatore/mozzo l’ho portato a lavoro per poi arderlo al fuoco rovente delle torce all’acetilene per riuscire a smontare il dado malefico che Serra la cartuccia, mi sono ritrovato finalmente con L’ammortizzatore in mano: Quello vecchio è a sinistra, vi mostro un ingrandimento che mi ha lasciato stupefatto da questo relitto ammuffito sono spuntati dei Bilstein B8 marchiati AC schnitzer originali. Questa roba non esiste ormai da anni, e all’epoca deve essere costata bei soldi. Tra le altre cose ho delle ricevute per il montaggio di questi ammortizzatori e molle, tutto ACS, datata 15 anni fa. Dalle foto si vede quanto gli steli siano molto più spessi dei nuovi Monroe, questi tra l’altro scelti perché adatti a macchine con sospensioni M-Sport come dovrebbe essere la mia stando al telaio. insomma, una bella sorpresa, anche se comunque tutta sta roba finirà come minimo in soffitta, se non direttamente nella differenziata. le molle, anche loro ACS, sono belle stanche e decisamente provate, di fianco le nuove, nulla di che, della roba inglese ma di bassa categoria, prese qualche anno fa. sono per una M5 berlina, vedrò come si comportano. Con tutto sul tavolo da lavoro decisi di dare una pulita veloce e rimontare tutto per poi passare all’altro lato, non voglio che il progetto sia areni e non finiamo più. purtroppo però, complice il clima infame di questa parte del mondo, la base degli steli versa in condizioni pessime, non posso rimontarla così. Se fate caso si notano proprio dei sassi come fossilizzati dalla corrosione, davvero roba da far schifo. Se fossi dell’umidità alla ricerca di un posto tranquillo dove annidarmi per sventrare un po’ di metallo non ci sarebbe posto migliore. Via di scalpello. Non sono riuscito in grandi cose, ma ho almeno ripristinato lo scolo originale per poter almeno far defluire l’acqua, cosa che spero aiuti a disgregare i detriti accumulati. Non potendo smontare il cuscinetto ruota (mi è arrivata la bussola sbagliata) ho deciso di NON ficcare il tutto nella sabbiatrice, cosa che avrebbe aiutato non poco a disfarsi della corrosione; ho perciò deciso di andarci pesante si spazzola di ferro, coprendo poi il tutto con un bel po di vernice nera da sottoscocca, roba che dovrebbe essere bella spessa. Il risultato, nulla di che ma meglio di niente e siamo ad altre 10 immagini !
Allora rieccoci: dopo aver pulito gli steli ammortizzatori alla bene meglio, passiamo al rimettere tutto insieme. primo step ingrassare il nuovo ammortizzatore. Se ne sta ficcato in un tubo di acciaio, meglio che non decida di rimanerci! una volta ficcato nello stelo, un po’ di grasso sui filetti malefici e dentro il nuovo dado, questo almeno ha un esagono così da facilitarne la rimozione in futuro un po’ di creatività con il tampone finecorsa che proprio non ne voleva sapere, te voila gruppo molla e ammortizzatore insieme. mi sono fatto un po’ prendere la mano e ho deciso di tirare giù tutte le sospensioni anteriori. Bracci e braccetti hanno tutti gioco chi più chi meno, via tutto Che setup strano ste vecchie bmw. Quella specie di biscotto di ghisa ha due giunti sferici e tre fori per i bulloni che serrano l’insieme mozzo/ammortizzatore/molla che vi ho mostrato poco prima.. tutto sto lavoro nella auto moderne e fatto da un solo braccio. Di sicuro avranno avuto i loro motivi, io sono un povero ignorante. Mr.biscotto di ghisa si becca il trattamento da fighetti, via nella sabbiatrice e giù di vernice. Va che rima Speriamo duri! mi sono fatto prendere ancor più la mano, i prossimi sono i freni !
È un macpherson a doppio snodo, il che permette di avere un centro di sterzo virtuale, il che permette di eliminare bump steer oltre a migliorare il raggio di sterzo. Soluzione tipica di bmw usata credo tuttora.
Allora proseguiamo con i lavori, so che sta roba può non importare ai più ma preferisco tenere un diario di viaggio che vada passo passo, aiuta anche me. imparate diverse lezioni con il primo stelo, sono passato al secondo. stesse condizioni, più o meno, qui la cuffia interna e stranamente sopravvissuta e la molla sembra avere un po’ di vernice in più. Sicuramente le molle non finiranno nel cestino, rimangono componenti ACS che comunque mi interessa tenere, prima o poi ci darò una spolverata. È ora di accendere la brace! estrarre il secondo ammortizzatore mi ha schiarito un bel po le idee sul da farsi per questi vecchi, anche se rarissimi, ammortizzatori Schnitzer: questo qui sembra proprio schioppato, peccato. tirato via il tutto, ecco le pessime condizioni della base del porta molla: qui in UK la corrosione non scherza, e con gli scoli tappati dai detriti questi e il risultato: Davvero orrendo. Visto che si tratta di una zona molto stressata (regge il peso di 1/4 della macchina) ho deciso di andarci pesante e rimuovere più detriti possibile, perciò preso il coraggio a due mani ho protetto il resto dello stelo come ho potuto e ficcato tutto l’ambaradan nell cara vecchia sabbiatrice Dopo una prima passata i risultati sembravano promettenti, il grosso della corrosione ormai spazzato via, c’era però da disfarsi di quei maledetti sassolini ormai fossilizzati sul metallo. L’unico modo è di andarci di martello e scalpello cercando di stare attenti all’angolo, altrimenti… ouch ! ottimo, un bel buco sullo stelo. Versione “alleggerita” per intertempi imbattibili, dovrò ripararlo più avanti. il risultato finale non è niente male, si può notare quanto metallo sia stato mangiato dall’azione comune di acqua e variazioni di temperatura, affascinante ma allo stesso tempo un bel palo nel deretano. Non posso che sperare che regga ! Con il buco bello tappato da un po’ di metallo nuovo di zecca, ho dato una passata all’esterno e via in verniciatura per cercare di farlo durare almeno qualche altro annetto !! continua —>
Per verniciare ci sono andato piuttosto tradizionale: diverse mani di fondo rosso, per nessuna ragione particolare se non il fatto di averne in abbondanza, due o tre mani di nero specifico per telai, e un paio di mani di lucido così per fare un po’ i fighetti, anche se la scusa ufficiale è “protegge la vernice”. Fondo! qua con base e lucido più o meno allo stesso tempo ho riservato lo stesso trattamento al biscotto inferiore del McPherson e alle rondelle superiori per i fondocorsa degli ammo anteriori (vanno sopra i tamponi all’interno della molla) ammortizzatore nuovo pronto per il suo turno di miseria per le strade inglesi stavolta ho deciso di dare una pulita anche all’interno dello stelo, sopratutto dopo il giretto in sabbiatrice Ed ecco tutto il circo assemblato: nella prossima puntata… freni ?
Allora proseguiamo con i lavori, so che sta roba può non importare ai più ma preferisco tenere un diario di viaggio che vada passo passo, aiuta anche me. (cit.) Interessa? Può interessare (cit.) Minuto 1:43