Beh, qualche dubbio sulla metodologia adottata per affrontare il problema l’ho sempre avuta e ce l’ho tutt’ora. Ok per la necessità di procedere quanto più velocemente possibile con i vaccino, ma siamo sicuri che basterà questo a tirarcene fuori? La mia personalissima opinione è che vada rivista anche la metodologia sanitaria per affrontare i casi di positività (che persisteranno) e relative indicazioni terapeutiche e di ospedalizzazione. Prescrivere unicamente la Tachipirina fino ad eventuale ospedalizzazione non mi sembra il massimo sforzo che la scienza medica possa fare per curare un virus che colpisce le vie respiratorie e che miete vittime soprattutto tra anziani e soggetti deboli (come potrebbe fare una semplice influenza).
Il problema del trattamento domiciliare, ma anche di quello nosocomiale non è dato dal trattamento in se, ma dall'agente causante. Non è un batterio a cui puoi dare un antibiotico, ma un virus per giunta nuovo, e in quanto tale non esistono farmaci di alcun genere. Anche per l'influenza (sebbene questo virus sia più vicino a quello del raffreddore) e per moltissimi altri virus, non ci sono terapie, di farmaci antivirali ne abbiamo ben pochi. L'unica terapia è data dal supporto al paziente in attesa che il sistema immunitario (quando ci riesce) esplichi la sua funzione risolvendo l'infezione. Tutti i cicli farmacologici attuati in ospedale non sono atti a risolvere l'infezione, ma a supportare il paziente al meglio e ad evitare sovrainfezioni batteriche che possano aggravare ancora di più un quadro complesso. Si sono discussi vari protocolli per il paziente domiciliare, ma ad ora non ci sono state evidenze di migliore outcome con nessuno dei testati, e anzi spesso il risultato portava ad una progrosi peggiore. Ad esempio per due dei farmaci più chiacchierati, quali cortisone e plaquenil l'utilizzo porta a diverse problematiche. Per il cortisone un utilizzo massimo in fase precoce porta ad una riduzione della capacità immunitaria del soggetto facilitando la fase proliferativa del virus invece di combatterla. Per quanto riguarda il plaquenil, lo stesso in vari soggetti porta a delle alterazioni della conduzione elettrica cardiaca (allungamento del tratto S-T), alterazione che in un soggetto sano viene coperta abbastanza efficacemente da meccanismi di compenso, ma su un soggetto con pluripatologie, magari già un quadro cardiaco compromesso e per giunta stressato dal covid stesso, potrebbe portare più danni che benefici, motivo per il quale è stato ad ora tolto dalle terapie. Non ho detto che non ha efficacia (sebbene non sia stata completamente dimostrata), ma che sono maggiori i rischi dei benefici sulla maggioranza dei soggetti.
Fatico a trovare qualcosa di quello che hai scritto per cui posso concordare. Soprattutto sul fatto che miete vittime come fa una semplice influenza. I numeri sono diversi. Così come sono diversi i numeri delle giornate di assenza dal lavoro perché è un virus che non si risolve in 3 giorni come l'influenza e magari con qualche aspirina neanche ci si assenta. Poi non sono medico e non entro nel merito dei trattamenti ma non ci sono farmaci neanche per il raffreddore. I coronavirus sono tremendi per gli umani e questo è di gran lunga il più bastardo. Quindi, da profano, non so cosa possa essere migliore di un vaccino. Vaccino che non sarebbe mai arrivato se non fosse così letale. Poi bisogna avere rispetto anche per gli anziani che muoiono (non sto dicendo che non l'hai avuto eh) perché un settantenne oggi non è con un piede nella tomba, anzi inizia a godersi la pensione.
Con le ultime normative un sessantenne più che iniziare a godersi la pensione inizia a capire quanto gli manca per arrivarci
Condizioni assembramenti: Rimini vuota voto 9 Milano vergognosa voto 0 Autostrade in 350 km massimo 20 macchine: per la prima volta ho impiegato meno di 3 ore
Confermo, si, qualcosa è arrivato. Per lo meno possono continuare a vaccinare. @Satta Grazie per la spiegazione. @labrie_it Hai ragione sul fatto che il Covid sia più pericoloso di una normale influenza, ma non pensare che quest'ultima sia così indifferente per il genere umano. Uno studio francese ha analizzato i dati ospedalieri di 45.819 persone che tra il 1 dicembre 2018 ed il 28 febbraio 2019 sono state ricoverate per influenza (i ricoverati per influenza totali sono molti di più: il dato si riferisce unicamente alle cartelle prese in esame) ed il 5,8% di queste è deceduto. Il Covid è più letale, sicuramente, ma nemmeno l'influenza è una passeggiata di salute per molte persone. Quanto alle giornate di assenza dal lavoro, dipende ovviamente dalla gravità e dalle eventuali complicazioni. I miei genitori (ultrasettantenni) hanno avuto solo un po' di febbre (1-2 giorni) e tosse, idem quelli di molti miei conoscenti. Sono stati costretti all'isolamento (e quindi anche ad eventuale assenza dal lavoro) per 21 giorni perchè questo prescrive la legge, ma se non ci fossero state simili imposizioni quasi certamente sarebbero usciti e tornati alle rispettive attività lavorative al massimo dopo qualche giorno. Poi, siam tutti d'accordo che questo virus sia infido perchè ha due facce: può colpire come una modesta influenza o toglierti la vita con la stessa facilità, ma non per questo possiamo sperare che una campagna vaccinale massiva sull'intera popolazione risolva il problema definitivamente. Dobbiamo attrezzare il nostro sistema sanitario per far fronte a questo virus in modo più o meno permanente: bisogna rivedere i protocolli, riorganizzare i reparti, potenziare gli studi farmacologici e trovare altre terapie oltre a quelle poche (di vigilanza) previste oggi. Per anni la sanità ha subito pesanti tagli (nonostante la voce di spesa nel bilancio di stato non sia mai diminuita, anzi): è giunto il momento di dare un senso ai soldi che versiamo in tasse, perchè se i ponti crollano, gli ospedali pubblici non curano ed i criminali non vengono puniti, mi devono spiegare dove vada a finire il nostro denaro.
Sottovaluti ancora, a mio parere, l'enorme pressione che stanno subendo i sistemi sanitari di tutto il mondo rapportandoli alla tua esperienza personale (tra parentesi sono molto contento che il tutto si sia risolto in pochi giorni). È un errore che potevamo fare tutti perché tutti noi, ritengo, abbiamo avuto a che fare con il virus tra esperienze dirette o indirette. Ma non è tutto colpa dei protocolli sanitari e delle norme. L'influenza uccide il 5% dei ricoverati per influenza, per esempio, può essere vero e di certo lo è, ma non puoi paragonare mele con pere perché il coronavirus lo stai tracciando quasi completamente con un sistema capillare di diagnosi mentre l'influenza quando la prendi non vieni censito nella stragrande maggioranza dei casi.
Lo studio francese, come ho chiarito, parte dai dati di ospedalizzazione trascurando tutto il non censito, ma questo vale sia per l'influenza che per il covid. Quindi il confronto e la metodologia scientifica adottata sono corretti. Qualsiasi dato o ipotesi che parta da stime o valori non tracciati non ha alcun senso dal punto di vista scientifico.
Sorry.... nella fretta di recuperare un po' di letture perse m'ero dimenticato di augurare BUONA PASQUAa tutt i voi, alle vostre famiglie ed ai vostri cari!!
Hai detto bene: c'è enorme pressione perchè è una situazione mai sperimentata dalla sanità moderna, ma alla quale volenti o nolenti ci dovremmo abituare e quindi organizzare in modo diverso. Perchè il problema degli ospedali non è solo legato al riempimento dei reparti covid o di terapia intensiva, ma anche e soprattutto alla sospensione degli altri servizi sanitari. C'è un enorme riflettore su questa infezione, ma si continua a morire per le cause più varie ed in assenza di cure o interventi chirurgici si morirà ancor di più. Poiché, anche quando riusciremo a vaccinare oltre il 50% della popolazione, i decessi caleranno, ma i casi di covid continueranno ad esistere, si deve trovare un modo per far funzionare la macchina ospedaliera come prima e meglio di prima. Nel 2020 ci siamo fumati circa 100 miliardi di Euro (in Italia) solo per fronteggiare la situazione (principalmente spesi in tamponi, mascherine e servizi di monitaraggio e sorveglianza), senza di fatto risolvere nulla. Se quest'anno proseguiremo sulla stessa strada, aggiungendoci solo i vaccini, a fine 2021 il conto sarà ancora più salato e per il 2022 la cosa non cambierebbe. I dati di mortalità dell'influenza del 2019 prescindono dal covid (che allora non esisteva, forse). O forse non ho capito cosa intendi.