Gran risultato e grande prestazione del team!! Bravi bravi! Purtroppo la parte più difficile arriverà tra meno di due settimane e tutti i precedenti si sono conclusi 5-0 per i neozelandesi (2000 a Auckland e 2007 a Valencia). Credo che molto dipenderà dalle condizioni di vento, poche sè dovessero essere simili a quelle di questa notte c’è la potremmo giocare, ma con venti superiori la barca neozelandese potrebbe essere ben più prestazionale di quella inglese. Faccio un piccolo passo indietro per ricordare le parole del presidente di COR 36 nello scontro pseudo-legale dei giorni scorsi, in cui l’ACE voleva posticipare tutto di almeno una settimana “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”..... (frase attribuita originariamente ad Andreotti, ma ben cara anche ad @Alebmwx3).... Ebbene, con il meteo previsto (e verificatosi) di questo week end era abbastanza chiaro che Luna Rossa avrebbe potuto avere un vantaggio. Quindi, mi chiedo, tutta questa pressione dell’ACE per posticipare invocando il rischio covid e l’impossibilità di avere pubblico (ieri ci saranno state ben più di 100 barche e non so quanta gente alla premiazione in porto) sarà stata proprio così indipendente dall'esito potenziale (e poi confermatosi) di questa finale? In più, all’ultimo secondo, gli inglesi hanno provato anche a far squalificare Luna Rossa per una presunta non conformità al regolamento (https://www.livesaildie.com/claim-of-non-compliance-against-luna-rossa/) fortunatamente respinta in men che non si dica dal comitato di regata. Secondo voi chi sono gli antisportivi?
Cazzarola, durante la premiazione mi sono commosso. La bandiera italiana che garriva orgogliosa, i festeggiamenti italianissimi, le congratulazioni di tutti, la gioia e l’orgoglio (semicit.). Bravi, bravi, bravi!!!
Ho aggiustato un po' il mio post precedente perchè scritto di fretta col telefonino ed era quasi incomprensibile Comunque ottimo risultato. Italiani bravissimi. Prima Prada Cup della storia dell'America's Cup conquistata da una barca italiana! Vorrei fare i complimenti anche agli inglesi, perchè alla fine ci hanno provato, ma con quelle condizioni di vento solo un miracolo avrebbe permesso loro di vincere.... però queste ultime due azioni (ACE che prova a ritardare adducendo infondati pretesti ed il reclamo per non conformità all'ultimo secondo) non mi sono per nulla piaciute. Soprattutto perchè hanno tentato di far passare per disonorevoli antisportivi gli Italiani, quando invece erano proprio loro a tentare mosse scorrette. Certo, se l'erano legata al dito per quella protesta (accolta) di Luna Rossa per non conformità del loro tesabase, ma se questo può giustificare un tentativo di protesta contrario, di sicuro non può giustificare un'operazione di diffamazione su base nazionalistica. La loro stampa ci aveva augurato di tornare a casa in lacrime e alla fine è andata esattamente al contrario. Gli sguardi di Ainslie e Ratcliffe ieri, mentre erano in barca prima di rientrare in porto definitivamente, sono stati molto più eloquenti di qualsiasi altra dichiarazione. A tal proposito mi chiedo una cosa: come ha fatto Ratcliffe a raggiungere la Nuova Zelanda, quando invece Bertelli non c'è riuscito? Quindi, quando i neozelandesi vogliono, qualche straniero lo fanno passare....
Aggiungo per chi volesse leggere un bel riconoscimento da parte inglese nei confronti della vittoria di Luna Rossa: https://rule69blog.wordpress.com/2021/02/21/sprezzatura/ L'autore del blog è Magnus Wheatley, inglese, grande esperto di vela, ed è proprio quello che aveva pronosticato una sconfitta con lacrime per gli Italiani. Bisogna ammettere però, che ha saputo essere obiettivo e negli ultimi articoli, successivi alle prime vittorie degli Italiani, ha spesso demolito Ben Ainslie mettendone in evidenza gli errori sia in acqua che fuori.
Oggi il mio commento non è e non sarà tecnico/tattico ma semplicemente...... complimenti a ITA e onore a UK. Il fine evento delle Prada Cup e il saluto/plauso tra gli sfidanti in compagnia del defender dimostra ancora una volta quanto lo sport della vela sia e debba essere sempre d'insegnamento a tutti nella competizione della vita.
Mancano 11 giorni e 18 ore alla 36ma America's Cup e da questa notte (ora Italiana) nella sede di Luna Rossa hanno già iniziato a lavorare molto duramente sull'imbarcazione. I tempi sono strettissimi perchè lunedì prossimo (1 marzo) ci sarà la "Yacht declaration" (certificazione di stazza che quindi congelerà a tale data la configurazione di scafo, foils, albero, timone, ecc) e perciò in una sola settimana dovranno apportare tutte le modifiche possibili, che comunque non dovranno andare oltre al 20% di variazione rispetto alla configurazione precedente. Probabilmente vedremo qualche modifica allo scafo, quasi certamente dei nuovi foils (quelli definitivi) e altre variazioni più o meno evidenti ad ogni aspetto dell'imbarcazione. Di sicuro è quasi tutto già pianificato, ma non dimentichiamo che oltre all'attrezzatura si dovrà lavorare anche sulla squadra, con altri allenamenti, affinamento delle tattiche, ottimizzazione delle manovre ed ogni altro aspetto relativo al modo in cui le persone operano ed interagiscono a bordo. Li aspetta un'impresa durissima, quasi certamente molto più dura di quanto abbiamo visto finora, ma l'importante è che ce la mettano tutta e che provino a migliorare anche il più piccolo ed insignificante dettaglio. Te Rehutai ("lo spirito del mare") pare essere una barca veramente estrema, capace di prestazioni eccezionali con vento medio/forte, ma anche con intensità minori. E soprattutto a bordo ci sarà una squadra che non lascerà nulla, ma proprio nulla agli avversari: sono fortissimi e determinatissimi. Per di più conoscono molto meglio di chiunque altro il campo di regata e hanno a disposizione tutti i dati di velocità, angolo sul vento, tecniche e velocità di manovra di Luna Rossa, misurati duranti le ultime regate (Luna Rossa invece non sa nulla o quasi di Te Rehutai). Insomma, i nostri dovranno provare a sfruttare la configurazione a doppio timoniere per provare a vincere tutte le partenze e sperare che in velocità (in VMG soprattutto) i neozelandesi non siano poi così superiori come molti osservatori continuano a dichiarare. Forza Luna Rossa!! Mettetecela tutta!!
Difficile che abbiano fatto la ruggine in così poco tempo. Vero che ogni regata, soprattutto con imbarcazioni inedite come queste, accresce l'esperienza, migliora l'affiatamento dell'equipaggio e ti permette di imparare qualche trucchetto in più, ma qui non siamo in presenza di dilettanti che regatano solo nei week end e che ogni volta devono ripartire da capo o quasi. Questi sono super professionisti (come quelli di Luna Rossa) che nella vita non fanno altro e che ormai da diversi mesi quasi ogni giorno salgono a bordo per ore e ore. Potrebbero avere un minimo gap nel prepartenza, perchè un conto è vedere le strategie dell'avversario dall'elicottero, ben altro vederle dall'acqua, ma poi in regata vigono sempre le solite regole: cercare di andare alla massima velocità che l'attrezzatura permetta, commettere meno errori possibile, scegliere i lati sulla base della convenienza tattica e delle variazioni di vento, sfruttare eventuali punti deboli dell'avversario. Quindi, per rispondere alla tua domanda, poco o niente! P.S. Come per la finale della Prada's Cup, vince chi arriva per primo a 7 vittorie.
Francesco Bruni, collegato con gli studi Sky, ha detto che loro non commetteranno l'errore di Team Ineos UK che in attesa della finale della Prada Cup è sceso in acqua solo quattro volte. Per questo lo chiedevo, allargando la domanda anche alla questione agonistica, con particolare riferimento al saper e dover prendere decisioni immediate in reazione alle manovre dell'avversario. Contro chi ci si allena di solito?
In passato i team più forti (e ricchi) avevano a disposizione due barche (infatti si permettevano di scegliere all'ultimo minuto con quale correre, lasciando che sull'altra continuassero le modifiche) e dato che non c'era grandissima differenza di prestazioni, le utilizzavano anche per simulare dei match race ed allenarsi tra di loro. Con questa nuova formula la barca è praticamente unica e pertanto non c'è modo di simulare una situazione di gara, se non facendo fare ad uno dei tender (a motore) il ruolo di sparring partner. Considera inoltre che vige una sorta di divieto regolamentare nell'allenarsi insieme ad un altro team. Insomma, anche quando escono simultaneamente e girano nello stesso campo di regata, non possono viaggiare appaiati se non a distanze superiori ad un certo numero di metri. Insomma, anche trovando un team (ex avversario) disponibile, non possono allenarsi insieme.
Ieri è uscito un tweet di Team New Zealand che diceva così: "Great to get a race out on the course, even if it was just against our chase boat." Mi chiedevo appunto se quel our chase boat fosse un gommone fisico o una barca virtuale