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Pellegrini della Roma ha più o meno detto questo, con riferimento al fatto che un campionato vinto da certe squadre sia valido per anni e anni: "C’è una cosa che mi dà fastidio: sentir dire che uno scudetto a Roma ne vale dieci da un’altra parte. Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io ne voglio vincere dieci."

 

Volevo sottolineare la mentalità, poi può anche andare all'Inter o al Milan...

 

Falla a chi vuoi...probabilmente a Totti andava bene così, ma non rappresenta comunque il vangelo dei romanisti (intesi come giocatori), imho

 

Che sarebbe?
Quella del "basta partecipare"?
Qual'è lo sportivo che gareggia per perdere?

Che poi la questione di Pellegrini sul cambiare squadra per poter vincere l'hai detta tu, non certo lui.
Lui ha detto il contrario, ha detto che vuole vincere, che vuole farlo con la Roma e vuole farlo a lungo.

 

Questa forse piacerebbe a te come mentalità, ma non è detto che a Totti sarebbe piaciuta o che sia esattamente la stessa.

Su De Rossi, che in qualche modo ha avuto la stessa carriera di Totti, Pellegrini infatti dice: "A parte che ha conquistato un Mondiale, che poco non mi sembra… Daniele non ha vinto, ma ha sempre giocato per vincere. Non conosco persone più competitive di lui. Non ha fatto una scelta di comodo, ci ha provato, qui aveva il cuore. Vincere a Roma, per un romano e romanista, è un’emozione unica."

Ecco che quindi la tua teoria, quella di giocare per il popolo, è appunto una tua (suggestiva) teoria, Giovanni, non certo quella di un De Rossi, di - molto probabilemente - un Totti e nemmeno di un Pellegrini.

 

E con un giocatore squalificato che, in virtù della decisione di dover rigiocare la partita col Napoli, ha saputo solo pochi minuti prima di giocare che non avrebbe potuto farlo.

Eh vabbè, quest’anno va un po’ di merda, ma ci può stare.

 

Ah beh, leggendo un po’ di reazioni qua e là in rete ti posso confermare che alcune persone con cui ho la sventura di condividere il tifo, non sapevano vincere vincere e adesso non sanno neanche perdere...

Una sonora sconfitta quando si è presuntuosi e prepotenti serve sempre, molto più di una vittoria.