26 marzo 1953 Salk annuncia la scoperta del vaccino antipolio Il 26 marzo 1953 il dottor Jonas Salk annuncia la scoperta di un vaccino contro il virus che provoca la poliomielite, la malattia che attacca il sistema nervoso e può condurre alla paralisi che colpisce soprattutto i bambini. Trattandosi di un virus di facile trasmissione, le epidemie nei primi decenni del XX secolo erano frequenti. La scoperta dell'americano Salk fu divulgata proprio durante una delle più gravi, che aveva colpito Europa, Asia e Stati Uniti. Due anni più tardi era già in corso un programma di vaccinazione capillare dell'infanzia. Nel 1957 la distribuzione dell'antipolio fu facilitata dallo sviluppo di un vaccino orale da parte di un ricercatore americano di origine polacca, Albert Sabin.
27 marzo 1958 Krusciov primo ministro sovietico Il 27 marzo 1958 il primo segretario del soviet Nikita Krusciov subentra a Nicolay Bulganin alla carica di primo ministro, affermandosi come capo indiscusso del partito e dello stato sovietico. Nel 1953, alla morte di Stalin, Krusciov si era scontrato con Georgy Malenkov, il successore designato, per la carica di primo segretario. Krusciov aveva avuto la meglio e a Malenkov era stata assegnata la posizione di maggiore rappresentanza, quella di primo ministro. Nel 1955 a Malenkov subentrò Bulganin, alleato di Krusciov. In seguito Bulganin cercò ostacolare la leadership di Krusciov, e questi lo destituì dalla carica di premier assumendola personalmente. Ormai a capo anche del soviet, Krusciov denunciò Stalin e le sue politiche totalitarie, ma il nuovo clima libertario portò a sommosse antisovietiche in Polonia e Ungheria. Con il lancio dei primi cosmonauti Krusciov portò subito l'URSS in testa nella corsa allo spazio, e i suoi prudenti negoziati con gli USA durante la crisi missilistica cubana hanno probabilmente evitato la III guerra mondiale. Krusciov si dimise all'improvviso nel 1964, sotto la pressione delle critiche del partito alla sua politica estera ed economica.
28 marzo 1939 Fine della guerra civile spagnola Con la resa dei repubblicani di Madrid termina, dopo tre anni di scontri sanguinosi, la guerra civile spagnola. Tutto era cominciato nel 1936, quando il generale Francisco Franco aveva sollevato una rivolta militare reazionaria in Marocco spaccando la Spagna in due, con i repubblicani da una parte e i nazionalisti dall'altra. I repubblicani, in cui confluivano, tra l'altro, patrioti catalani e baschi, più un'inquieta frangia di radicali di sinistra, subirono gravi perdite. Franco chiese aiuto ai regimi fascisti di Germania e Italia, mentre i repubblicani furono sostenuti dall'URSS, che però in seguito li abbandonò. In soccorso della causa libertaria migliaia di idealisti accorsero da ogni parte d'Europa e d'America costituendo le Brigate Internazionali. All'inizio del 1939 la Catalogna si arrese a Franco, seguita di lì a poco da Madrid. Il conflitto fu il più devastante della storia spagnola e costò la vita ad un milione di persone.
29 marzo 1973 Gli Stati Uniti si ritirano dal Vietnam Gli Stati Uniti ritirano le loro ultime truppe dal Vietnam, dopo che per dieci anni l'intervento militare americano ha diviso l'opinione pubblica statunitense e internazionale. Il conflitto costò la vita a più di 57.000 soldati USA, a oltre 200.000 militari sud-vietnamiti e a più di un milione di nord-vietnamiti. A queste perdite si aggiunsero circa 500.000 civili vietnamiti, molti uccisi nei massicci bombardamenti americani. Nel conflitto gli USA sganciarono più ordigni di quanti ne abbiano lanciati insieme gli opposti schieramenti nella Seconda Guerra Mondiale. Gli Stati Uniti si ritirarono definitivamente il 29 marzo 1973, dopo aver speso oltre 150 miliardi di dollari per sottrarre il Vietnam del Sud al comunismo. La guerra finì due anni più tardi con la caduta del Vietnam del Sud e l'unificazione del paese sotto il regime comunista.
30 marzo 1814 Le forze alleate prendono Parigi La trionfale marcia su Parigi delle forze europee coalizzate contro la Francia napoleonica chiude formalmente un decennio di predominio francese nel continente. Nel 1800 il grande stratega militare Napoleone aveva assunto il potere in Francia. Nel 1804 era stato incoronato imperatore, e nel 1807 il suo impero si estendeva da un capo all'altro dell'Europa. Nel 1812 iniziarono le prime pesanti sconfitte militari, con la disastrosa invasione della Russia, la cessione della Spagna al Duca di Wellington, cui seguì la totale disfatta contro l'esercito coalizzato del 1814. Esiliato sull'isola d'Elba, Napoleone all'inizio del 1815 fuggì in Francia e radunò una nuova Grande Armée, che ottenne qualche effimero successo, per poi essere schiacciata nella battaglia di Waterloo. Napoleone fu esiliato sull'isola di S. Elena, dove morì sei anni dopo.
31 marzo 1889 Inaugurazione della torre Eiffel A Parigi si inaugura la torre Eiffel. Quando l'ingegnere francese Alexander Gustave Eiffel aveva proposto di innalzare una torre con struttura a tralicci in ferro battuto per l'Esposizione di Parigi del 1889, pochi lo avevano preso sul serio. Ma Eiffel era un tipo ostinato, e il 31 marzo 1889, giorno di inaugurazione dell'esposizione, issò personalmente la bandiera francese in cima alla torre. All'epoca la torre Eiffel, alta 984 piedi, fu la costruzione più alta del mondo. Capolavoro dell'architettura del XIX secolo, ha subito poche modifiche e conserva ancora tutto il suo fascino.
1 aprile 1918 Nasce la RAF Dalla fusione tra i Royal Flyng Corps ed il Royal Air Service nasce la RAF (Royal Air Force). All'inizio della prima guerra mondiale l'Inghilterra aveva subito vari bombardamenti e gli assi dell'aviazione tedesca, come Manfred von Richtofen, il "Barone Rosso", dominavano incontrastati nei cieli. Ma alla fine della guerra la RAF riuscì a conquistare la supremazia aerea sul fronte occidentale. Venti anni dopo il coraggio e l'abilità della RAF sarebbero stati ribaditi durante la battaglia d'Inghilterra quando le sue forze, in inferiorità numerica rispetto a quelle tedesche, riuscirono a far saltare il piano d'invasione della Gran Bretagna di Hitler.
2 aprile 1982 L'Argentina invade le Falkland L'Argentina invade le isole Falkland, o Malvine, possedimento britannico da 149 anni. Gli inglesi vantano da lungo tempo la sovranità in virtù delle esplorazioni compiute dai navigatori inglesi nel XVII secolo, ma in passato le isole sono state rivendicate e occupate da Spagna, Francia ed Argentina. Per decenni l'Argentina ha chiesto all'ONU la sovranità sulle Falkland, ma la Gran Bretagna si è sempre opposta, fino a quando il dittatore argentino, il generale Leopoldo Galtieri, ne ordina l'invasione. Falliti i tentativi diplomatici il primo ministro inglese Margaret Thatcher risponde con la forza e nel giro di sei settimane le sue truppe schiacciano quelle argentine. Durante la guerra la Gran Bretagna perde cinque navi e 250 uomini, e l'Argentina il suo unico incrociatore e circa 750 uomini. Nel 1989 i 2.000 residenti delle isole ribadiscono la loro alleanza con la Gran Bretagna respingendo un partito filo-argentino.
3 aprile 1948 Il presidente Truman vara il piano Marshall Il presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman firma il Foreign Assistance Act, il programma meglio noto come piano Marshall, dal nome del segretario di stato americano George C. Marshall, che tra il 1948 ed il 1951 fece affluire in Europa più di 13 miliardi di dollari in aiuti economici. Destinato a promuovere la ripresa economica dei paesi europei devastati dalla Seconda Guerra Mondiale, il piano contribuì a salvare anche gli Stati Uniti dalla recessione postbellica creando un nuovo mercato per i prodotti americani. L'URSS impedì a Polonia e Cecoslovacchia di partecipare al piano. La separazione tra Europa orientale e occidentale si approfondì così, fino al sollevamento della cortina di ferro.
non fù di certo la raf a non far invadere l'inghilterra bensì la speranza del Fuhrer in una pace separata con l'inghilterra paese che stimava. Anche la scelta di non attaccare le truppe inglesi e francesi in ritirata attraverso la manica fùpoer questa ragione.
volendo Hitler poteva invadere tranquillamente l'inghilterra solo che 'congelò' il fronte per dedicarsi a quello russo.
4 aprile 1949 Nascita della NATO Dodici stati occidentali - USA, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Islanda, Canada e Portogallo - fondano la NATO (North Atlantic Treaty Organization). L'alleanza per l'autodifesa collettiva viene ad accrescere notevolmente l'influenza statunitense in Europa. In seguito vi aderiscono anche Grecia, Turchia e Germania Ovest, mentre nel 1966 la Francia si ritira a seguito di violazioni americane del trattato. Nel 1955, in opposizione alla NATO, i paesi dell'est guidati dall'URSS firmano il Patto di Varsavia. Nel 1994, tre anni dopo la fine della guerra fredda, la NATO lancia la prima azione militare nell'ambito degli sforzi internazionali per far cessare la guerra in corso da due anni in Bosnia-Erzegovina. Nel 1999 la NATO vede l'ingresso di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, precedentemente aderenti al patto di Varsavia.
5 aprile 1955 Dimissioni di Churchill Sir Winston Churchill, lo statista inglese che ha guidato la Gran Bretagna e gli Alleati nel corso della Seconda Guerra Mondiale, si dimette da primo ministro. Churchill, già valoroso combattente nella guerra Boera dal 1899 al 1902, aveva ricoperto varie cariche di governo e militari e nel 1940 era stato chiamato a guidare un governo di coalizione. Quando la Gran Bretagna si trovò da sola a fronteggiare Hitler, Churchill incitò il popolo inglese a una strenua resistenza e orchestrò abilmente l'alleanza tra Roosevelt e Stalin che finì per abbattere l'Asse. Nel 1945 i laburisti vinsero le elezioni del dopoguerra e Churchill divenne capo dell'opposizione, per essere nuovamente eletto primo ministro nel 1951. Nel 1953 fu nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta II e ricevette il Nobel per la letteratura. Fu membro del Parlamento fino al 1964 e morì l'anno seguente.
6 aprile 1896 Rinascita delle Olimpiadi Il 6 aprile 1896 ad Atene si tengono i primi giochi olimpici dell'era moderna, che rilanciano l'antica tradizione greca bandita 1500 anni prima dall'imperatore romano Teodosio I. L'iniziativa si deve al barone francese Pierre de Coubertin, che ricoprirà la carica di presidente del comitato olimpico dal 1896 al 1925. La prima rivisitazione della competizione atletica vede la partecipazione di 13 nazioni - 280 uomini e nessuna donna - in 43 gare per dieci specialità. E fu proprio un greco, Spyridon Louis, a vincere la maratona, la lunga corsa che rievoca l'impresa del messaggero ateniese nella battaglia del 490 a.c. Nel 1924, ultimo anno della presidenza di de Coubertin, a Parigi si disputò la prima edizione completa dei giochi olimpici moderni, con la partecipazione di circa 3.000 atleti, tra cui oltre 100 donne, provenienti da 44 nazioni. Ai giochi olimpici di Sydney del 2000 hanno partecipato 200 nazioni con 10.000 atleti, di cui circa 4.000 donne.
7 aprile 1963 Tito è presidente a vita Il 7 aprile 1963 Josip Broz, noto come Maresciallo Tito, è nominato presidente a vita della Jugoslavia. Broz aveva combattuto con i bolscevichi durante la guerra civile russa e negli anni '20 era stato attivista comunista in Jugoslavia. Imprigionato nel 1928, dopo il rilascio avvenuto nel 1934 fece una veloce carriera nelle file del partito comunista jugoslavo. In questo periodo assunse il nome Tito, che in passato aveva utilizzato come copertura. Nel 1941 le forze dell'Asse occuparono la Jugoslavia e Tito e i partigiani comunisti guidarono la resistenza anti-nazista. Dopo la guerra Tito salì al potere e governò in modo dittatoriale eliminando ogni tipo di opposizione al suo regime, anche se alle repubbliche jugoslave fu concesso una certo grado di autonomia. Il rifiuto di Tito di rispondere all'URSS del suo regime di taglio comunque moderato gli valse infine il rispetto sia di Mosca che di Washington. Tito ha governato per quarant'anni, fino alla morte avvenuta nel 1980 a 87 anni.. Broz aveva combattuto con i bolscevichi durante la guerra civile russa e negli anni '20 era stato attivista comunista in Jugoslavia. Imprigionato nel 1928, dopo il rilascio avvenuto nel 1934 fece una veloce carriera nelle file del partito comunista jugoslavo. In questo periodo assunse il nome Tito, che in passato aveva utilizzato come copertura. Nel 1941 le forze dell'Asse occuparono la Jugoslavia e Tito e i partigiani comunisti guidarono la resistenza anti-nazista. Dopo la guerra Tito salì al potere e governò in modo dittatoriale eliminando ogni tipo di opposizione al suo regime, anche se alle repubbliche jugoslave fu concesso una certo grado di autonomia. Il rifiuto di Tito di rispondere all'URSS del suo regime di taglio comunque moderato gli valse infine il rispetto sia di Mosca che di Washington. Tito ha governato per quarant'anni, fino alla morte avvenuta nel 1980 a 87 anni.
8 aprile 1953 Kenyatta imprigionato per la rivolta dei Mau Mau Jomo Kenyatta, capo del movimento indipendentista del Kenya, è condannato dalle autorità coloniali britanniche per aver guidato la rivolta dei Mau Mau contro i bianchi e il governo coloniale. Al processo, fortemente politicizzato, Kenyatta, conservatore e paladino della nonviolenza, si dichiara innocente. Kenyatta è stato uno dei primi leader nazionalisti dell'Africa moderna e un grande difensore della cultura keniota e africana, denunciando nei suoi scritti i mali prodotti dal colonialismo. Pur avendo svolto un ruolo secondario nella rivolta dei Mau Mau rimase incarcerato per nove anni con altri leader nazionalisti. Al suo rilascio, nel 1961, è divenuto presidente della Kenya African National Union conducendo i negoziati per l'indipendenza con i britannici. Nel 1963 il Kenya è divenuto indipendente e nel 1964 Kenyatta è stato eletto presidente, rimanendo in carica fino al 1978, anno della sua morte.
9 aprile 1940 La Germania invade la Norvegia Durante la Seconda Guerra Mondiale la Germania nazista invade la neutrale Norvegia sorprendendo le difese norvegesi e britanniche e conquista diverse postazioni strategiche lungo la costa. Nella fase preliminare dell'invasione i fascisti norvegesi guidati da Vidkun Quisling hanno agito come quinta colonna dei tedeschi, diffondendo voci false ed occupando centri nevralgici, basi militari ed altre postazioni. A giugno la Norvegia si arrende. Quisling fu messo a capo di un governo di comodo fortemente osteggiato dalla resistenza norvegese, la più agguerrita di tutta l'Europa occupata. Dopo la resa tedesca nel maggio 1945 Quisling venne arrestato, condannato per alto tradimento e fucilato. Dal suo nome deriva la parola "quisling" che in varie lingue significa traditore.