ma va /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> anzi, si cerca il modo di bere bene a pochi euro /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
un po' di apertura suvvia! non fate i vissani che mettono olio di oliva ev pure nel caffè. Sono ritornato a chiedere lumi al ristoratore e la risposta è: fagiolo stiriano. http://www.graztourismus.at/it/mangiare-e-bere/prodotti/prodotti-dalle-regioni-dei-sapori/fagioli-kaefer
Ne posson bastare tre di euri... ovviamente comprando alla fonte /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> E che pazzo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
ehi, l'olio di semi di zucca è un prodotto genuino, di gusto pieno, ( a mio avviso eccellente al palato) , ed inotre di grande tradizione : chi storce il naso, lo fa solo perchè non lo ha mai provato ! A casa nostra, non sostituisce "in toto" l'olio di oliva : è piuttosto un "insaporitore" come l'aceto . è originario della Stiria ( Austria ) e lo uso da tempo, fidatevi ! dalle insalate di tutti i tipi, al gelato alla crema ( sì, proprio cosi !!!) a me piace parecchio...e non sono il tipo che indulge a stupidaggini di moda...(soprattutto in cucina !) Questo è quello attualmente in uso a casa, nella bottiglia del consorzio produttori. colore simile a quello di un aceto balsamico tradizionale, a cui si potrebbe assimilare, ripeto, anche per consistenza ed utilizzo. In Italia non lo ho mai visto in vendita, ma lo si può forse trovare in Alto Adige,probabilmente anche in supermercati come M-Preis ( non credo nei "Billa").
A me personalmente non piace come gusto (troppo forte) ma qui in germania lo trovi ovunque (anche in quella specie di ristorante/mensa dove andiamo a pranzo tutti i giorni. Oggi, martedi, sicuramente tra le varie opzioni c'e' lo schnitzel, una cotoletta di maiale che trasuda olio come un motore con la guarnizione della testa andata).
grazie [MENTION=25479]Bettino[/MENTION]! il dessert infatti era coposto da un buon gelato alla vaniglia guarnito proprio con semi di zucca, panna montata ed un emulsione a base dello stesso olio.
Salve a tutti....ecco due ricettine che gnappus ha sperimentato quando alla classica domanda: " cosa vuoi per cena?" Io gli rispondevo con un ingrediente di cui avevo voglia, lasciando libero gnappus di sperimentare... ricetta uno... Ingrediente peperone in un tegame mettete olio extravergine d'oliva cipolla e aglio.... Fate soffriggere e aggiungete a striscioline i peperoni rossi o/ e gialli... Quando il tutto è' appassito versate la passata di pomodoro, aggiungete sale e peperoncino... Fare bollire a fuoco lento e quando il sugo e' pronto versatevi la pasta precedentemente lessata.... Io consiglio mezze maniche o penne ricetta due.... Cozze lavate e pulire le cozze... Fatele aprire e attenzione a non cuocere eccessivamente... Sgusciatele e mettetele in una padella con la loro acqua, naturalmente filtrata con un colino per evitare di trovare residui... in un'altra padellina soffriggete olio aglio e peperoncino.... lessate la pasta e a metà cottura, quindi quasi cruda, versatela con un po' della sua acqua di cottura, nella padella dove avete precedentemente messo le cozze sgusciare con la loro acqua di mare... lasciatela finire di cuocere e aggiungete l'olio aglio peperoncino precedentemente soffritti.... risulterà una pasta cremosa, ben mantecata e saporitissima. un ottima alternativa alla pasta con le vongole :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> consiglio gli spaghetti BUON APPETITOOOO
Anche noi prepariamo in modo simile gli spaghetti con le cozze. Personalmente non amo la cottura "risottata" della pasta, ovvero scolarla quasi cruda e completarla in padella col sugo e l'acqua di cottura. Trovo che rilasci troppo amido e risulti sgradevole al palato. Preferisco scolarla al dente e saltarla pochi secondi :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" />
In Romagna non si usa /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" /> domenica lo faccio /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
sono d'accordo..... forse qualche secondo è poco......direi un minutino scarso /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Mi sembra doveroso riportare anche le ricette dei genitori, al fine di evitare che venga disperso l'immane patrimonio culinario della tradizione regionale italiana... Ma non è questo il caso! In ottemperanza ai dettami del thread, pubblico la sicuramente originala ricetta "tramandata" la settimana scorsa dalla madre di [MENTION=42754]Allisonbry[/MENTION] (per gli amici, mia "suocera" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />). Premetto che la pietanza è per stomaci forti. Premessa: tempo immemore addietro, il locale ipermercato ha fatto la classica offertona sui sott'oli e sott'aceti, tale per cui la nostra ha ben pensato di acquistare un plateau per tipo, assortiti tra carciofini, peperoni, funghetti, giardiniera e cetriolini poi stoccati in dispensa. Qualche giorno fa, casualmente, tali plateau riaffiorano dalle nebbie del tempo, inesorabilmente giunti oltre il termine di scadenza: che fare, quindi, per non buttare questi splendidi 120 barattoli di prelibate pietanze ? Ecco la risposta: Prendete un ampio pentolone, soffriggete (riporto per meglio comprendere, la descrizione originale) alcune cipolle tagliate grosse in abbondante acqua del rubinetto, aggiungete dado in polvere, chiodi di garofano in quantità (tanto quel barattolo gigante aperto da anni verrà comunque tramandato alla progenia), ed il misto di spezie (trattasi della pianta di alloro e della pianta di rosmarino estirpate dal giardino la primavera scorsa perchè non più gradite...), peperoncino in polvere abbondante ed aglio in polvere; lasciate soffriggere giusto il tempo di aggiungere gli aromi, (quindi quei 15/20 secondi), poi passate a versare i 120 barattoli di carciofini, peperoni, funghetti, giardiniera e cetriolini fate cuocere massimo due minuti, perchè sono già cotti, servite caldi a pranzo e cena come portata principale, contorno e dolce per i dieci giorni successivi perchè bisogna finirlo prima che vada a male definitivamente. Ora, invece, i segreti rivelati di due ricette classiche: Il ragù Tagliate le cipolla in quattro spicchi, le carote per lungo e poi a fette, mettetele in una pentola (a fuoco spento) con abbondante olio di oliva, un goccio d'acqua, aglio in polvere, dado in polvere e 15 chiodi di garofano (del famoso barattolo), ed il macinato misto maiale/bovino; fate cuocere per circa 10 minuti, quindi aggiungete salsa pronta di pomodoro e basilico (con verdure), altri 15 minuti di cottura ed il tutto è pronto. Il purè Portate ad ebollizione un litro di latte, aggiungete mezzo barattolo di noce moscata ed abbondante dado in polvere, aggiungete il preparato per purè, fate bollire il tutto finchè raggiunge la consistenza della gomma vulcanizzata, quindi aggiungete una fetta di margarina light.
Trovare un bar che serva cornetti e brioches di qualità non è sempre cosa facile. Nella maggior parte si tratta di prodotti industriali intrisi di olio di palma, margarina vegetale e carichi di zucchero. Con un po' di tempo ed un minimo di manualità è possibile preparali in casa ed essere ripagati da una colazione super sia per gusto che per qualità degli ingredienti. Purtroppo è super anche l'apporto calorico... ma pazienza. La tecnica di preparazione è simile a quella della pasta sfoglia: Uno multistrato di impasti magri e grassi. A differenza della sfoglia dove gli strati sono centinaia nel cornetto sono solo 27 :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> e l'impasto magro anzichè esser solo acqua e farina contiene anche uova, zucchero, aromi naturali e lievito di birra... L'imasto grasso e burro di qualità e nient'altro. La pasta magra nel mio caso l'ho preparata con una parte di farina integrale lasciata idratare per 24 ore in un impasto poco lavorato con sola acqua. Il giorno dopo ho ripreso l'impasto ed aggiunto farina manitoba le uova, zucchero di canna grezzo, lievito di birra fresco, la scorza di arancio grattuggiata la polpa di due bacche di vaniglia. In ultimo (quando l'impasto è ben lavorato) olio evo e sale (1% del peso della farina) Si lascia lievitare a temperatura ambiente, non oltre i 26°. meglio sarebbe una notte in frigo. A fine lievitazione si riprende l'impasto e si stende col mattarello in un rettangoo perfetto rompendo la lievitazione. Si prende il burro e lo si appiattisce tra due fogli di carta forno fino a renderlo un rettangolo che sia 1/3 di quello di pasta magra ma dello stesso spessore; lo si colloca sopra la pasta magra in modo da poter ripiegare i due lembi in eccesso ed incassare il burro al centro ottenendo cosi un composto a tre strati due magri ed uno grasso in mezzo. Ottenuto questo risultato lo si stende col mattarello a 5mm mantenendo i due lati chiusi a destra e sinistra. E si ripiega in tre (9 strati) La piega a tre deve essere fatta tre volte per un totale di 27 strati facendo riposare un ora in frigo avvolto in pellicola tra una piega e l'altra. Dopo l'ultima piega ed almeno un ora di riposo si può stendere a 3 - 4 mm tagliare le varie forme e surgelarle oppure lasciarle lievitare fino al raddoppio del volume e cuocerle in forno a 180° per 10 minuti. Con 3 kg di impasto vengono 50 pezzi da 60g che converrà surgelare e tirare fuori dal freezer la sera prima quelle che servono, in modo che siano scongelate e lievitate per la colazione... in questo caso ho fatto mini cornetti con marmellata di limone girelle con uvetta pinoli e confettura di prugne selvatiche :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> e fagottini al cioccolato fondente.