La Vecchia Signora...

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L'Atalanta è stata finora la squadra più ostica incontrata, bravo Colantuono: il nostro centrocampo è stato messo a dura prova, con Marchisio e Bonucci marcati a vista il gioco doveva partire dagli scarponi ruvidi di Chiellini e in mezzo venivamo quasi sempre raddoppiati, fino al 2-0. Pogba spesso tenta il preziosismo, fossi in Allegri lo inviterei ad essere concreto, Buffon davvero super! Si vede che la D'Amico lo fa ringiovanire /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

Bentornato! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

Allora, vediamo: rispetto alla Juve di Conte, della quale Allegri ha (finora) conservato il modulo, questa sembra giocare minore frenesia, badando molto al possesso palla per sviluppare l'azione. Si nota meno esasperazione nel pressing e si ricorre meno al lancio lungo. Venendo meno Pirlo il centrocampo lo sta gestendo Marchisio con sufficiente autorevolezza anche se la visione di gioco del bresciano è unica. Allegri ha modificato la posizione di Tevez, ora gioca qualche metro dietro a Llorente i cui compiti di fare da boa sono forse penalizzanti dal punto di vista realizzativo ma molto efficaci nel favorire gli inserimenti dei centrocampisti, che si gettano negli spazi generati dallo spagnaolo che attira sempre almeno un paio di difensori. Tornando a Tevez, la sua attuale posizione in campo mi ricorda molto quella di Del Piero ai tempi di Lippi e Ancellotti e anche la vena realizzativa sembra dello stesso livello: inizia l'azione fuori area, scambio veloce con triangolature anche strette e conclusione a rete.

Buone notizie anche sulle seconde linee: Giovinco, Caceres e soprattutto Ogbonna hanno disputato ottime partite, Morata è già andato in gol e una piacevole sorpresa è rappresentata da Pereyra, naturale sostituto di Vidal. Ma già tra domani sera e domenica pomeriggio avremo il polso reale della gestione Allegri, visto che ci scontreremo con la vincitrice della Liga e la seconda della Serie A della scorsa stagione.

 

A memoria, l'unica volta in cui l'Atletico Madrid si è dovuta aprire è stata nella finale persa col Real, non appena i Galacticos erano riusciti a raggiungere il pareggio, in pieno recupero, ed è finita poi in goleada. Giocare contro una squadra che si mette tutta dietro la palla e aspetta i calci piazzati per segnare o un errore tecnico per ripartire è a dir poco fastidioso. Dispiace aver perso per un gol stupido, ma non sono così pessimista sul gioco quanto lo sono invece sulla preparazione: alcuni elementi sono in netto ritardo e tra questi ci metto Llorente, Pogba e Vidal. Speriamo crescano velocemente oppure, al rientro di Pirlo, il centrocampo dovrà essere composto da quest'ultimo, insieme a Marchisio e Pereyra che almeno hanno gamba.

Nel mio personale tabellino stasera ritengo molto scarse le prove fornite da:

- Chiellini, detto scapone, fa una cosa giusta in marcatura e poi sbaglia sempre le misure dei passaggi

- Pogba, che si ostina a cercare il colpo ad effetto anche quando deve soltanto passare la palla al più vicino

- Vidal, forse il mercato, forse il ginocchio, forse non si sa, ma corre poco e ragiona di meno

- Llorente, la boa, a cui manca la zampata finale, la forza per farla pare non sia ancora arrivata

Il resto della squadra non ha demeritato, è stata ordinata anche quando la tensione - ambiente caldissimo stasera - è salita al massimo e nessuno ha perso la testa. Bicchiere mezzo pieno, per me. Oggi.

 

Va considerato che nemmeno il Real è uscito indenne dal gioco dell'Atletico, perdendo sia in campionato che in Supercoppa.

 

Credo che la trasferta ad Atene sarà decisiva.