Quando Giacomone sale in cattedra, gli altri possono limitarsi a urlare "Capitano, o mio capitano!" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Adesso però attenditi come minimo il "Diluvio universale"
Il fatto è che da nessuna parte ho scritto che cambia il raggio di curvatura e nemmeno ti ho contestato quello. Ho contestato semplicemente il fatto che ragionare su un foglio bianco vedendo che il raggio di curvatura è insensibile alla carreggiata è una cosa. Altra cosa è mettere una vettura di un metro di larghezza in una curva facendole percorrere la sua traiettoria mediana pitturando a terra la sua linea, sfiorando il guardrail esterno (quindi pitturare a terra il centro vettura, distante 50 cm dal guardrail e dalla vettura esterna ), per poi sfiorare la corda con la ruota posteriore interna (quindi avendo sempre almeno meta' larghezza vettura nel tracciare la linea di traiettoria in terra ), e poi uscire allargandosi fino a sfiorare nuovamente il guard rail esterno (quindi almeno 50 cm nuovamente da esso). Puoi seguire la stessa traiettoria centrale in tutto lo sviluppo di curva con una vettura larga DUE metri senza scorticare il guard rail in entrata, scavare la montagna con la fiancata opposta prendendo la corda e poi riscorticare l'altro lato contro il guardrail??? NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Devi percorrere una linea piu' costretta e meno redditizia . Quindi se il passo produce un limite, anche la larghezza obbliga a tenere una traiettoria piu' stretta in entrata, piu' larga alla corda e nuovamente piu' stretta in uscita di curva. La larghezza di una vettura sulla carta non implica impedimenti di "sterzatura" ma all'atto pratico non ci sta' e non ti permette di tagliare parimenti una curva che una vettura piu' stretta. Pari o peggio ancora se pensiamo ad una sequenza di curve, delle S. Il riferimento ad una Zonda in una stretta strada di montagna contro una 126 slalom con motore da moto è lampante sulla diversa efficacia. Come metterle al Ring. Diversa prestazione motoristica....diversa resa e diverso vincitore su due tracciati di velocita' e larghezza ben diversa .
Manca un angolo fondamentale per l'angolo di sterzata: Ackermann Che è funzione del passo e della distanza dal centro di istantanea rotazione, rispetto al baricentro della vettura.
ciao Michele, figura esplicativa; l'angolo di Ackerman è conseguenza dell'angolo di sterzata della ruota interna, per permettere al prolungamento dell'asse della ruota esterna di coincidere nel centro istantaneo di rotazione; la geometria dei bracci dello sterzo deve essere tale da permettere questo( in maniera più o meno approssimata) o si può ragionare in maniera inversa considerando l'angolo della ruota esterna; quindi questo angolo rappresenta la differenza degli angoli di sterzata della ruote interna ed esterna; si può modificarlo( entro certi limiti) per ottenere un certo comportamento della vettura variando la convergenza ma il ragionamento complessivo non cambia; il raggio della sterzata è funzione di passo e angolo di sterzatura delle ruote salutoni
"La larghezza di una vettura sulla carta non implica impedimenti di "sterzatura" ma all'atto pratico non ci sta' e non ti permette di tagliare parimenti una curva che una vettura piu' stretta." Caro zeno, e lo dico senza alcuna ironia, anzi con spirito amichevole perchè ti ritengo un valido e "vivace " membro del forum( ovviamente per quello che vale la mia opinione), la questione allora diventa un problema di ingombro e non più di geometria della sterzata; è chiaro che se la macchina è larga 2 metri e abbiamo a disposizione una sede stradale di 3 metri ci sono i problemi dei quali parli salutoni
E' il succo del discorso di tanti e tanti interventi dal balocco (stretto)ad una strada di montagna, rispetto ad altri contesti meno penalizzanti . Ho detto mille volte che la penalizzazione del passo si unisce alla larghezza. Dopo che si preferisca andare di termini tecnici e di formule per dire che non è vero partendo dal foglio bianco , va bene. Ma quando dalla teoria si passa alla pratica, tutti i miei discorsi sul fatto che alcuni aspetti si uniscano e diventino somma di penalizzazione dinamica , mi parevano piu' che chiari e di difficile travisazione. Spero di aver chiarito come mai alcune vetture in alcuni contesti stampino tempi che all'apparenza a qualcuno appaiono "truccati", od inverosimili. Non mi pare (non ho certezza)in alcun caso di aver parlato di geometria della sterzata, ma sempre e solo di traiettoria e "stare larghi", oppure inefficacia per diversa traiettoria da tenere.. data da passo abbondante e dall'unione di esso alla larghezza. Termine riassunto piu' volte con "barconi" rispetto ad auto piu' compatte. Nel caso avessi citato una volta questa terminologia "di geometria di sterzata", ci sono altri 100 interventi in cui si capiva benissimo il mio discorso sul tema. Non uso tabelle e termini tecnici, perche' non sono di mia portata e non sempre aiutano a snellire la comprensione , ma il concetto dinamico complessivo di quello che voglio esprimere mi è sempre chiaro.
qui sta' il mio errore di possibile travisazione prendendo alla lettera l'ultimo scritto. Si capisce comunque bene quale era il mio discorso. Pace e bene.
Possiamo parlarne per altre decine di post ma ritengo incontrovertibile che in una vettura la carreggiata e soprattutto il passo favoriscoso la stabilità e la tenuta a scapito della maneggevolezza sullo stretto ovviamente a parità di tecnologia e dimensione cerchi e gomme
Quando nascono dubbi o perplessità su di questo fenomeno dinamico basta estremizzare il concetto : In una curva particolalmente stretta va percorsa prima con una vettura da 2.00 mt di passo e poi con una da 4,00 mt Naturalmente più queste misure si avvicinano tra loro meno si verifica l'evidenza dinamica
evidenza che dopo decine, decine, decine , decine , decine, decine e decine di post rimandano al tema maestro: in un circuito stretto l'evidenza spiega il perche' vetture poco capaci motoristicamente possano dare ottimi riscontri cromonetrici, bollati sommariamente per inverosimili o "regalati su commissione". Il veloce è altra faccenda.