Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929.. | Pagina 509 | BMWpassion forum e blog

Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da fasolini6, 29 Settembre 2008.

  1. Bettino

    Bettino Primo Pilota

    1.132
    287
    16 Febbraio 2010
    Reputazione:
    299.367
    320d E91 LCI'09 ex E46 320CI ex E36 320i
  2. Pin

    Pin Presidente Onorario BMW

    7.854
    3.058
    5 Febbraio 2010
    Reputazione:
    972.224.188
    ex R53-R56-R60-F56-F60 --> F60SD
    Scusate, ma quando mai un deposito bancario over 100.000 è mai stato tutelato in caso di fallimento?
     
  3. bluemarine

    bluemarine Presidente Onorario BMW

    7.984
    5.092
    9 Giugno 2008
    Wichita KS
    Reputazione:
    1.217.031.557
    Subaru Crosstrek Limited AWD
    :-k

    Perchè ? Quelli che hanno i patrimoni immobiliari hanno solo acquistato degli immobili invece di tenere i soldi nei C/C......

    Quelli che han fatto e fanno le porcherie sono le banche, non certo i correntisti o gli immobiliaristi, fino a prova contraria ovviamente...
     
  4. stenmark

    stenmark Primo Pilota

    1.332
    636
    2 Luglio 2006
    Reputazione:
    210.167.172
    BMW X1
    Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

    La domanda che mi farei è: quando mai i depositi bancari sono stati a rischio reale di confisca?

    Adesso è stato istituzionalizzato il meccanismo di bail in: i banchieri fanno azzardo morale? Ci rimettono anche i correntisti.

    Quindi il correntista deve preoccuparsi di come la sua banca gestisce il denaro raccolto e deve controllare se il banchiere della situazione si mette a giocare coi derivati. Niente di più semplice.

    Peccato che il ruolo di vigilanza spetti alla Banca d'Italia.

    http://www.bancaditalia.it/vigilanza

    "La Banca d'Italia controlla che gli intermediari bancari e finanziari siano gestiti in modo sano e prudente. Sano, cioè che svolgano la loro attività d'impresa nel pieno rispetto delle regole. Prudente, cioè che per fare profitti non mettano a rischio la propria esistenza e il denaro loro affidato."

    Ma ammesso e NON concesso che ogni correntista (che non sta investendo in azioni o obbligazioni ma sta semplicemente depositando il suo denaro) debba essere esperto di finanza derivata per capire cosa combina la Monte Paschi del caso,

    allora il cittadino risparmiatore dovrebbe avere la libertà di NON depositare i soldi in banca, visto il rischio che corre.

    Ma guarda un po', non si può più. Il contante non si può usare e dunque si è costretti a tenere i soldi in banca per comprare un'auto, pagare la vacanza ecc. ecc.

    Capito a che serviva abolire il contante? Per ridurre l'evasione. Sicuramente
     
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  5. stenmark

    stenmark Primo Pilota

    1.332
    636
    2 Luglio 2006
    Reputazione:
    210.167.172
    BMW X1
    Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

    E non si capisce il perché. I banchieri fanno i disastri, ma non si mette mai in discussione il fatto che debbano pagare gli altri.

    Si discute solo se debbano pagare i risparmiatori che hanno attività finanziarie o quelli che hanno attività immobiliari. O tutti e due.
     
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  6. Luca38

    Luca38 Amministratore Delegato BMW

    3.868
    817
    12 Dicembre 2006
    Reputazione:
    4.042.683
    4 ruote un volante
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  7. makepalle2002

    makepalle2002 Amministratore Delegato BMW

    3.852
    262
    17 Marzo 2007
    Reputazione:
    55.106.019
    320i cabrio E36
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  8. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Top Reference

    56.778
    22.736
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.140.290.110
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Ahahahah REP+
     
  9. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
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    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

    Rep
     
  10. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    M5s

    L’ultimo default dell’Italia è del 3 settembre 1992 quando il presidente del Consiglio Amato annunciò in diretta televisiva la svalutazione della lira. Svalutare una moneta che si controlla in cui è espresso il proprio debito pubblico equivale a ristrutturare il debito verso i creditori esteri. Nel caso dell’Italia la svalutazione fu innescata dalla impossibilità di pagare gli interessi sul debito nel regime a cambi fissi del Sistema Monetario Europeo (SME). Ventuno anni dopo l’Italia ha ancora le mani legate, allora c'era lo SME, adesso l'Euro. L'Italia ha interessi sul debito pubblico, che ha raggiunto 2047 miliardi, sempre più alti. Nel solo mese di maggio con 32 miliardi di nuovo debito pubblico pagheremo circa 1,5 miliardi di euro in più di interessi annui.

    L’esperienza del passato ci serve per capire cosa avverrà del nostro Paese. Nel decennio 1982 – 1992 il rapporto debito/PIL quasi raddoppiò: dal 60% al 110%, questo perché nel 1981 Tesoro e Banca d’Italia divorziarono. Da allora lo Stato non ha più potuto contare su un prestatore interno con cui indebitarsi e ha dovuto offrire rendimenti sempre più elevati per vendere il debito. Se nel 1982 l’Italia pagava un interesse reale vicino a 0 per indebitarsi, nel decennio successivo raggiunse una media del 5.5% con picchi dell’8%. E’ quindi l’esplosione degli interessi sul debito cumulato ad aver portato il debito a livelli insostenibili. Un immenso schema Ponzi in cui gli interessi in assenza di crescita sono pagati emettendo nuovo debito. In sostanza, come analizza Alberto Bagnai nel suo "Tramonto dell’Euro", il risultato è stato un trasferimento netto di reddito nazionale dai servizi primari ai contribuenti, sanità, scuola, sicurezza, ai detentori del debito, soprattutto alle banche italiane e estere. Ma perché questo divorzio assurdo? Perché ce lo chiedeva l’Europa dello SME nel quale eravamo entrati nel 1978 legandoci mani e piedi ad un cambio rigido penalizzante che ci fece rinunciare alla leva della svalutazione. Nulla di diverso rispetto a oggi.

    - Allora fu lo SME a legarci le mani, oggi l’Euro

    - Allora emettevamo debito in una valuta nazionale di cui non controllavamo il valore rigidamente fissato nello SME. Oggi è peggio perché ci indebitiamo in una valuta estera (tale è l’Euro per aver rinunciato alla nostra sovranità monetaria) non potendo usare la leva del cambio

    - Oggi come allora i rendimenti che l’Italia dovrà offrire per rendere appetibile il suo debito non potranno che salire

    - Oggi come allora sarà il mercato ad imporci una decisione: allora si trattò di abbandonare lo SME e svalutare, oggi si tratterà di decidere se ristrutturare il debito restando nell’euro o tornare alla lira.

    Solo così l’Italia tornerà a vedere la luce. Una prova? Usciti dallo SME nel 1992, svalutata la lira di quasi il 20% e riguadagnata la sovranità monetaria, il rapporto debito / PIL scese dal 120% del 1992 al 103% del 2003. Nel primo trimestre del 2013 abbiamo raggiunto il 130,3% nel rapporto debito/PIL, secondi solo alla Grecia.

    La Storia è piena di entrate e uscite di Paesi da aree monetarie comuni. Queste sono normalmente imposte da Paesi forti (USA con Bretton Woods, Germania con l’Euro) con fini di annessione economica via export verso le zone più deboli e/o al fine di tutelare i propri crediti in tale area monetaria. Il sistema a cambi fissi di Bretton Woods ad esempio servì agli Stati Uniti per tutelare la propria posizione creditoria verso l’Europa dovuta al Piano Marshall dopo la Seconda guerra mondiale.

    Il credito della Germania verso l’Europa è il lato oscuro della medaglia del debito di Italia e Spagna. Invece di prestare ai PIGS il Nord Europa preferisce prestare alla BCE che a sua volta fornisce liquidità ai PIGS. Con tale sistema, chiamato "Target 2", la Germania ha accumulato 600 miliardi di euro di crediti verso la periferia dell’Europa via BCE. La tutela di tali crediti è l’unico criterio che la guida. Non importa che i 600 miliardi siano stati costituiti da parte della Germania violando gli stessi accordi europei che oggi essa impone agli altri. Infatti sforando ampiamente il 3% di deficit nel 2003 la Germania ha finanziato riforme strutturali che nel decennio successivo le hanno dato un vantaggio competitivo grazie ad un'inflazione minore dei partner europei e ad un basso costo del lavoro ottenuto grazie alla forza lavoro della Germania dell’Est. Ciò si è tradotto in vantaggi di prezzo e nel boom delle esportazioni verso l'Europa..

    Sarebbe bastato imporre il pareggio della bilancia commerciale invece del pareggio di bilancio per avere una storia completamente diversa che avrebbe tarpato le ali alle politiche mercantiliste del Nord Europa. La politica italiana prona al volere della Germania ha permesso che la tutela del nostro debito privato e pubblico detenuto dall’estero (in buona parte generato dal meccanismo perverso dell’Euro e dello SME) diventasse la priorità. La politica italiana ha venduto l’anima al diavolo teutonico in cambio della propria sopravvivenza a spese della collettività su cui ha riversato austerità e deflazione.

    Se non sarà l’Italia a reagire lo farà per lei il mercato con il suo linguaggio universale, ci sarà un prossimo rialzo degli interessi richiesti fino a rendere insostenibile il nostro debito.
     
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  11. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

    32.749
    22.604
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.406.196
    Batmo8ile
    C'è da dire, però, che se il tetto del 3% l'avessimo sforato anche noi come loro - e non è detto che non sia accaduto - ho la netta sensazione che il risultato sarebbe stato, comunque sia, diametralmente opposto a quello ottenuto dalla Germania.

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  12. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Nessuno mi leva dalla testa che, complice l'esplosione del nostro debito pubblico ovvero dei nostri conti statali, prima o poi (più prima che poi) la Troika U€ prenderà in mano la situazione anche in Italia tagliando con la scure decine di migliaia di posti di lavoro pubblici esattamente come ha fatto in Grecia. La Casta, che tagli del genere non li farà mai per il noto problema del crollo del consenso elettorale che eufemisticamente destabilizzerebbe le sue fondamenta, a quel punto non solo vedrà il lavoro sporco fatto da altri ma avrà pure un "boia" al quale dar demagogicamente contro in pubblico quando in privato sarà come minimo prostrata ad esso come ora è prostrata alla Germania.

    Per me finirà così, accetto scommesse
     
  13. Luca38

    Luca38 Amministratore Delegato BMW

    3.868
    817
    12 Dicembre 2006
    Reputazione:
    4.042.683
    4 ruote un volante
    A inizio anno andai ad una conferenza di Benetazzo che disse che indipendentemente dal risultato delle elezioni entro un anno verremo commissariati dalla comunità europea che prenderà in mano la situazione.

    Vero o non vero io non lo so, però...
     
  14. Ack

    Ack Presidente Onorario BMW

    6.807
    860
    11 Agosto 2008
    Reputazione:
    1.443.930
    Non più Bmw
    Benetazzo è simpatico ... diciamo che è uno che "fa spettacolo", non che quello che dice non possa essere vero, ma spero che sia stato volutamente un po' catastrofista ...
     
  15. Luca38

    Luca38 Amministratore Delegato BMW

    3.868
    817
    12 Dicembre 2006
    Reputazione:
    4.042.683
    4 ruote un volante
    Mi sa che lo speriamo tutti che si sia sbagliato, lui sembrava convinto, tanto che all'incredulità del pubblico ha replicato come deshi poco fa, "accetto scommesse", tanto che mi fa pensare che deshi sia Benetazzo in incognito :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  16. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

    32.749
    22.604
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.406.196
    Batmo8ile
    Amico mio, siamo tecnicamente sotto dominio (politico, economico e tecnologico) tedesco da un pezzo...

    Ma la salama della Fernanda non l'avranno mai!!!! :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  17. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.494
    2.151
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    163.772.433
    530d xDrive Touring Futura F11
    R: Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  18. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
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  19. pietro-bmw

    pietro-bmw Presidente Onorario BMW

    20.343
    1.290
    17 Febbraio 2007
    Reputazione:
    22.748.875
    BMW serie 4 G22 420d Msport
    A luglio è stata l'Italia a guidare la ripresa della fiducia nelle prospettive dell'economia registrata nell'Eurozona. L'indice Esi (Economic sentiment indicator) ha infatti segnato un progresso di 2,9 punti rispetto a più 1,2 della media Eurozona, della Francia, della Spagna e allo 0,7 della Germania. I risultati di luglio, si evidenzia in una nota diffusa dalla Commissione Ue, confermano la tendenza al recupero dell'indice Esi in atto da maggio.

    Un recupero che nell'insieme dei Paesi Ue è stato ancora più marcato (2,4 punti nella media) e che nell'Eurozonaè stato determinato sopratutto da una maggiore fiducia nelle prospettive dell'economia registrata tra i consumatori e i manager nei settori dell'industria, dei servizi e del commercio al dettaglio.

    La Commissione segnala poi che anche i piani occupazionalisono stati generalmente rivisti al rialzo, in particolare nell'industria, nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio. In ripresa anche l'indice Bci della Commissione Ue che misura le aspettative delle imprese (Business climate indicator) nei Paesi della zona euro, cresciuto di 0,14 punti a luglio.

    Il balzo registrato dall'Italia nel recupero della fiducia nell'economia a luglio dimostra che ''quando si è seri nell'attuare le riforme a medio termine se ne vedono poi i benefici'', ha commentato un portavoce della Commissione Ue. ''Siamo lieti - ha aggiunto - che gli indicatori stiano andando nella direzione giusta'' per tutta l'euro zona, con una costante inversione di tendenza da maggio.

    ma in definitiva, la fiducia si mangia?........
     
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