possiamo chiudere già ora tutte le facoltà di giurisprudenza allora /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> chiunque abbia fatto degli esami di diritto penso possa concordare che non c'è nulla da capire ma solo tutto da imparare (a memoria) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ed infatti di solito una laurea con lode in giurisprudenza ed essere degli avvocati coi controcazzi sono cose eccezionalmente diverse
questo credo proprio sia un discorso non corretto... imparare solo a memoria non serve, a giurisprudenza.... e non è assolutamente vero che non c'è nulla da capire.... primo perchè se non capisci anche lo studiare mnemonicamente diventa più difficile, secondo perchè se non capisci quello che stai leggendo e ripetendo non sei in grado di interpretare le norme ( e saprai bene quanto l'interpretazione di una norma, per natura generale ed astratta, sussumendoci la fattispecie concreta, sia un'attività di importanza fondamentale.... limitarsi ad una mera esegesi della fattispecie astratta credo sia quanto di più lontano ci possa essere dal modo corretto di studiare giurisprudenza, e dal modo corretto di descrivere il metodo di studio dello studente tipo di giurisprudenza....). Purtroppo, ed è quello di cui lamentavo prima, molti professori richiedono un puro studio mnemonico ( che è in parte assurdo, dal momento che risulta importante sapersi orientare e muovere sugli strumenti, ma non conoscerli a memoria come una poesia... ), ma dire che a giurisprudenza non c'è nulla da capire, per me, equivale a manifestare apertamente la propria ignoranza in tema di diritto.... ( senza offesa, non mi permetterei....).
nessuna offesa, se mi spieghi cosa c'è da "capire" anzichè "imparare" nelle 1187 pagine del Trimarchi (Diritto Privato) mi convinci del tutto /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
hokuto shinken, hai fatto giurisprudenza? oppure, come capita spesso a chi si è formato un tal parere sul diritto, hai fatto un'altra facoltà, tipo economia?
allora, invece di prenderti un esempio sul diritto privato ( che hai già studiato...) te ne prendo uno sul diritto penale, che non dovresti aver fatto ad economia.... prima di tutto, una premessa: i codici contengono fattispecie astratte, ed i casi reali vanno analizzati ed interpretati per vedere se rientrano o meno nell'area analizzata dalla norma.... se ne deduce, chiaramente, che se leggi ed impari a pappagallo, senza capire, non potrai poi, al di là di sostenere una interrogazione ( ma spesso non basta neanche lì...) compiere la fondamentale e preliminare operazione di valutare se un determinato comportamento è concesso o legalmente vietato e, se lo è, sotto quale fattispecie far rientrare il caso in esame, per vedere come comportarci.... prendi il caso, che so, della legittima difesa: "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa". bene, una la impara a pappagallo.... cosa ha risolto??? un bel niente, perchè deve capire cos'è un pericolo attuale, quando c'è l'inevitabilità altrimenti dell'offesa, quando c'è la proporzione... capito? ora, mi dirai che anche qui basterà impararsi a memoria un manuale.... ma in realtà non è così, perchè i casi che accadono nella vita reale ( e coi quali un professore degno di tal appellativo ti fa un'interrogazione d'esame...) non sono casi di scuola, non sono facili, hanno mille sfaccettature e richiedono una grande capacità di discernimento, perchè magari il novero delle norme applicabili è vasto... e se uno ha uno studio solo mnemonico, senza averci ragionato su e senza aver capito davvero, non va da nessuna parte.... sul manuale, anche per spiegare un articoletto d'un codice, utilizzano uno schema basilare di ragionamento... ma lo schema, quando si tratta di analizzare la realtà, è ben più complesso... per cui si studiano le norme, si studia il manuale e ci si ragiona sopra, e bene, per comprendere fino in fondo quello che è il ragionamento sotteso alla norma... la scienza giuridica ci fa intere biblioteche a sviscerare un concetto.... se bastasse imparare le cose a memoria non esisterebbe la scienza giuridica, e se non esistesse probabilmente certe fattispecie risulterebbero davvero poco chiare...
si vede che fai diritto, scrivi dei post che sono dei "tomi" tipo quelli che studi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> tutto chiaro /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Fasolini da quando lo spread è tornato sotto controllo è materiale per "Chi l'ha visto?" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> della serie manco tifava per la catastrofe /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Se qualcuno ne dubitava ancora: http://www.automoto.it/news/benzina-in-italia-la-pi-cara-d-europa.html
purtroppo la ditta di faso ha deciso 2 settimane di cassa , probabillmente non nel suo settore diretto, ma quando me l'hanno comunicato sono rimasta proprio male
Noi siamo stati acquistati da degli indiani, fai te. Mi sento un po' come una Jaguar. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Elena credo sia in vista anche da noi,sguinzaglia i tuoi Rottweiler motivati che tieni in ufficio perche' qui si mette brutta
A meno che non mettano freni anche sulle biciclette, se non si vendono auto, prima o poi anche quelli calano
I pop Corn da chi si nasconde dietro ad un dito dove li trovo? Ne volevo mandare un po' ad Ale /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Visto che con una faccina si puo' scrivere quello che si vuole perche' deresponabilizza, allora: /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Contrariamente a chi pensa che certe cose possano accadere solo "agli altri" o "alle altre ditte" per via di una visione eufemisticamente limitata della realtà a se circostante a me spiace se qualsivoglia ditta mette dei dipendenti in cassa o pure peggio in mobilità magari non retribuita. Spero naturalmente che la cosa si riconponga, e che magari aiuti "qualcuno" a rivedere le proprie "certezze". "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" Tutti, nessuno escluso