http://www.repubblica.it/economia/2012/07/13/news/moody_s_rating_italia-38968531/?ref=HREA-1 Moody's abbassa il rating dell'Italia "Il clima politico è fonte di rischi" L'agenzia abbassa la valutazione del nostro Paese di due gradini da A3 a Baa2. Negativo anche l'outlook. Promosse le riforme del governo Monti ma timori per il futuro nuovo governo. "Possibile un contagio da Grecia e Spagna" NEW YORK - Arriva l'ennesima tegola di Moody's sull'Italia. L'agenzia ha infatti tagliato di ben due scalini il rating dei titoli di Stato, portandolo da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo. La notizia è arrivata proprio mentre il premier Mario Monti atterrava in Idaho, Stati Uniti, per recarsi alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza e del mondo dei media 'made in Usa'. Lì il Professore - che interverrà nelle prossime ore intervistato (a porte chiuse) dal noto anchorman della Cbs, Charlie Rose, ha come obiettivo principale quello di convincere ad investire in Italia. Non a caso Moody's, spiegando la sua decisione, sottolinea come tra i fattori che probabilmente porteranno ad "un ulteriore netto aumento dei costi di finanziamento" dell'Italia ci sono anche "segnali di erosione" sul fronte degli investimenti esteri, oltre al rischio contagio da Grecia e Spagna, con i rischi di un'uscita di Atene dall'euro "che sono saliti" e il sistema bancario spagnolo sempre più in difficoltà. Ma l'agenzia di rating punta il dito anche su altri fattori: dal "deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine", nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, al "clima politico che, con l'avvicinarsi del voto della prossima primavera - scrive Moody's - è fonte di un aumento dei rischi". Questo spiega anche l'outlook negativo, con il nostro Paese che resta sotto stretta osservazione da parte dell'agenzia di rating. Per la quale "i rischi che gravano sull'attuazione delle riforme restano considerevoli".
come no? hahahahahaha >Faso, hai la visione di un talebano. il punto è che vogliono monti lì per lucrare e usare l'italia come supporto alle banche usa (dove lavora suo figlio) fine e bona lì. Silvio, bersano, grillo etc sono avvisati.
http://www.repubblica.it/politica/2012/07/13/news/ue_ritorno_berlusconi-38969295/?ref=HRER1-1 Berlusconi terrorizza la Ue "Il suo ritorno è un pericolo" Le Cancellerie europee lanciano l'allarme a Palazzo Chigi. "Rovinerà tutto quello che ha fatto Monti" UN PO' increduli e molto preoccupati, gli europei hanno accolto il ritorno di Berlusconi sul proscenio della politica italiana come fosse quello di un fantasma che si sperava definitivamente esorcizzato. Un fantasma che li riguarda da vicino, perché l'Italia è, fin dagli inizi della crisi, il campo di battaglia su cui si giocano le sorti dell'euro e dell'Europa. E l'allontanamento di Berlusconi, propiziato dal cordone sanitario in cui lo avevano isolato le cancellerie europee, era stato un passo considerato decisivo per salvare il Paese e, con esso, la moneta unica. Da quando i giornali hanno riportato le dichiarazioni di Alfano che aprono la strada a una rinnovata leadership berlusconiana della destra italiana, i centralini di Palazzo Chigi e quelli del Quirinale hanno passato ai piani alti dei due palazzi molte telefonate provenienti dalle altre capitali europee con richieste di chiarimenti e segnali di inquietudine. E il "percorso di guerra" di Monti a Bruxelles si è fatto, se possibile, ancora più difficile.
repubblica è tanto che eva 3000 o cronaca vera, dai su faso, qui vogliono monti dagli usa, chiunque non sia lui va male, specie Silvio che le banche le sputa.
Si sa benissimo, anche chi è di centro destra, che rieleggere Silvio sarebbe un errore madornale. Io mi limito solo a dire che nel bene (poco) e nel male (tanto) il suo periodo di floridume politico è decisamente finito. Di sicuro i sondaggi potrebbero favorire una formazione politica che nasca dalle ceneri del Forza Italia o PdL che sia, ma non credo arriverà a riprendersi Palazzo Chigi.
Quello no, ma con una bella legge elettorale ad hoc, e con una percentuale significativa (quella che non avrebbe con Alfano), continuerebbe ad essere decisivo nelle alleanze e nelle spartizioni, continuando a zavorrare tutte le spinte per un paese più civile (liberalizzazioni, eliminazione dei privilegi, lotta alla corruzione, ecc. ecc.)