Non è del tutto vero, semmai puoi dire che case vinicole dalla modesta produzione si sono ingrandite fino ad essere grandi case, ma ciò non toglie che accanto alla marca commerciale possa coesistere una linea fatta di millesimi e valorizzazione del terroir.
Giusto. A volte tendiamo a essere un po integralisti ma se non ci fossero le grandi aziende probabilmente alcuni vini sarebbero morti da tempo. É lo stesso discorso della Porsche Cayenne. Se non ci fosse, non ci sarebbe neanche la GT3, no?
Si e no. Bisogna definire cosa si intende per grande: quandi si parla di qualche milione di bottiglie l'anno è difficile poter parlare anche di vino come lo intendiamo noi. Ci sono eccezioni, ma io ho un altro concetto di vino. Se si parla di 500.000 bottiglie stiamo parlando di una realtà interessante ma non un'industria. Passando da 500.000 a 5 milioni cambia tutto. Non si tratta di vino bensì di rhum, ma qualcuno per caso ha visto la Bacardi a Megafrabbriche? Lì è tutto un prodursi a far si che il prodotto sia tutto uguale in ogni bottiglia e per ogni annata. Pazzesco, spendono soldi per uniformare il prodotto che è quello che invece ogni intenditore persegue! E infatti cosa fa Samaroli? Gira il mondo selezionando 5 botti dal produttore di Antigua, 3 da quello di Martinica, ecc. Vai in Piemonte a dire che Cannubi deve essere uguale a Monprivato. Minimo storcono il naso.
Non proprio. Il gruppo LVMH ha fatto shopping e ha comprato sia la ditta francese che produce borse di plastica che Dom Perignon. Dom Perignon è la linea figa di Moet. Ma Dom Perignon esiste dal 1921 deve la sua fortuna alle borse di plastica. E infatti ci sono aziende molto più piccole che producono Champagne altrettanto valido se non di più.
Molte aziende esistono a prescindere dall'essere state poi acquistate e fatte confluire in un grande gruppo. E sono legate al territorio e fanno della peculiarità il punto di forza. Ma se hai vigne sparse per una regione come puoi pretendere di valorizzarle? L'uva non può essere uguale sull'Etna e a Noto perchè non è uguale neanche all'interno di uno stesso comune.
Se parli del corvo rosso, non mi risulta che siano sparse per una regione intera. E di sicuro nè a Noto, né sull'Etna.
Secondo me il discordo di 996gt3 non e' sbagliato, infatti ho parlato di vini "medi" i grandi vini sono necessariamente prodotti dalle piccole aziende. Anche perche' se un "grande vino" potesse essere prodotto facilmente in milioni di bottiglie, cesserebbe automaticamente di essere un grande vino, in quanto anche se potesse (ipoteticamente sia chiaro in realtà e imho impossibile) mantenere invariate tutte le sue peculiarità e caratteristiche non sarebbe comunque piu' un prodotto esclusivo e che si gusta saltuariamente, ma ci si abituerebbe e si andrebbe quindi a cercare qualcosa di diverso. Non dico che diventerebbe gramo sia chiaro, ma diventerebbe dozzinale, e quindi perdererbbe gran parte del suo appeal. Non so se sono riuscito a spiegarmi..... ma e' come se domani un tizio inventasse una macchina per produrre oro dalla merd..... a costo zero..... beh l'oro non avrebbe piu' il suo fascino e tantomeno il suo valore. Ma se invece parliamo di vini medi di buona qualità ma senza eccessive pretese la standarizzazione della produzione e invece imho un bene perche' se mi prendo oggi o domani ad esempio un Blange di Ceretto so che al 99% trovero gli stessi sapori e la stessa qualità, cosi me ne posso prendere una cassa senza farmi problemi. Idem se voglio offrire a qualcuno un buon vino saprò di non sbagliare.
Secondo me dite la stessa cosa, Porsche produce grandi macchine e grandi schifezze all'interno dello stesso marchio, il gruppo LVMH (che si fa prima a dire i marchi che NON detiene), LVMH comunque può coprire le spalle con altre realtà. Visto che si nomina megafabbriche e porche: bello vedere che fanno le scocche della panamera alla volkswagen tecnici in camice volkswagen...
Riferendomi al tuo nominare Moet ho subito realizzato come con la marca DomP vengano rilasciate anche bottiglie affinate addirittura 20 anni. Come hanno detto anche altri i grandi marchi hanno possibilità di sviluppare le varie nicchie coprendo gli investimenti con i derivati della marca commerciale. Per conto mio una piccola azienda se quella rimane, nel mondo di oggi ha comunque poche possibilità di farsi valere e conoscere a livelli globali.
La prendo ancora più alla larga. Ci sono filosofie diverse circa il vino. Quando dico vino intendo un prodotto medio-alto almeno. La prima punta sui grandi numeri (sempre relazionati all'alta qualità) e la troviamo spesso a Bordeaux, un po' in Toscana e nello Champagne. Il proprietario non è più il contadino ma è una società, una holding, un fondo d'investimento. Zonin è un'industria, Moet è un'industria. Fanno ANCHE qualcosa di decente ma sono dei generalisti se mi passate il termine mutuato dall'automotive. L'altra filosofia o impostazione che dir si voglia è quella pimemontese e borgognotta: il viticoltore è un contadino, al massimo un nobile legato a quel territorio da generazioni. Hanno il vantaggio di essere piccoli e come un piccolo costruttore di auto inglese o emiliano oppure come l'etichetta musicale indipendente possono proporre un prodotto ottimo, molto caratterizzato, ma è un cliche non riproducibile su larga scala. Voi ce la vedete la Fiat a commercializzare una Ariel Atom o la GM che si mette a fare in catena di montaggio la R500? In questo caso un vino è figlio del terroir che vuol dire che è direttamente riconducibile alla singola vigna o porzione di vigna, al massimo è una collina. Mi dite quale singola vigna riesce ad avere una resa tale da imbottigliare 1 milione di pezzi? E' follia. Allora come ovvia la megafabbrica? Semplice: compra uva a destra e a manca, fa un calderone di tutto (terreno calcareo e argilloso, esposto a sud come a nord, vicino al mare e a 500slm, da tizio e da caio), si diverte a gocare al piccolo chimico e infine imbottiglia. Bel modo di concepire il vino! Ma il vino è poesia, è profumo, è la storia di un luogo e di chi sporca le mani per farlo. Aneddoto: Sassicaia è un vino che prende il nome dalla vigna che ne forniva l'uva. Nel 2008 sono state prodotte 210.000 bottiglie di Sassicaia. Viene da ridere anche a voi?
Un aiutino. Giovedi sono a Zurigo e vado in macchina (almeno la muovo) da milano. Mi farebbe piacere portare un paio di bottiglie ad un collega che mi e' molto simpatico ed imbarazzantemente appassionato di vini. Adesso ha preso casa nuova e ha trasformato la panic room in una wine cellar, per darvi un idea. Non ho preferenze e non so cos gli piaccia ma tendenzialmente rossi. Se volessi stare sui 30 euro a bottiglia in un enoteca qualsiasi (ergo no prezzi di favore, no conoscenze etc) mi date un 5/6 nomi abbastanza diffusi (in modo che li possa trovare) e annate che potrei chiedere?
le cupole tenuta di trinoro uvaggio bordolese le volte ornellaia uvaggio bordolese palazzo altesi altesino sangiovese montevertine montevertine sangiovese linticlarus tieferbrunner lagrein villa gemma masciarelli montepulciano d'abruzzo annate : quelle disponibili... prezzi variabili da 25 a 50, dipende dal ricarico dell'enoteca dovrebbero essere di abbastanza facile reperibilità a parte il villa gemma,sono i "secondi vini" di aziende il cui prodotto di punta viene venduto a prezzi maggiori. a mio parere si fa comunque una gran bella figura e si dimostra di non comprare solo bottiglie di prezzo alto...
Grazie mille. Salvo, mailo e poi mando mamma' /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
ecco, così si fà ! falle comprare tutte le bocce, e all'amico gliene porti solo due... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
OT x Bettino. Come mai non ti vedo iscritto al raduno di Granarolo? sei allergico alla formula? fine OT
ciao poiche' affermi che ' e' imbarazzantemente appassionato di vini' io opterei per GAJA, un SASSICAIA ed un BARBARESCO. io ho fatto una volta cosi' e feci bella figura le annate dipende da quanto vuoi spendere , comunque anteriore a 2010. bye
ovvio che antecedenti al 2010 certi vini hanno bisogno di un minimo sindacale di invecchiamento per essere solo venduto! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> certo che i vini che hai accennato sono apprezzati e riconosciuti,anche se opterei su qualcosa di piu originale come un taurasi
Ti piace vincere facile? Dubito che di questi vini esistano già i 2010. Però si parlava di bottiglie da circa 30€. Ps: correresti il rischio tuttavia di fare il regalo di rappresentanza, cioè il nome celebratissimo ma che non necessariamente presuppone una cultura sul vino. Ormai lo sanno anche i russi che Sassicaia fa figo.