http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-12/leffettodomino-europa-mine-disinnescare-223432.shtml?uuid=Ab8kJRrF L'effetto-domino in Europa. Tre «mine» da disinnescare 13 giugno 2012 di Morya Longo «Ci hanno vietato di dirlo ai clienti, ma noi abbiamo già pronto un piano d'emergenza da azionare nell'eventualità che l'euro sparisca». Dietro le quinte, ma soprattutto dietro anonimato, il banchiere di uno dei principali istituti europei lo conferma: nessuno lo auspica, nessuno lo ritiene lo scenario più probabile, ma tutti si stanno preparando al peggio. E sarebbe incredibile se così non fosse: con l'ennesimo aiuto in extremis, quello deciso domenica per le banche spagnole, l'Europa si trova ormai senza quasi più reti di salvataggio (stanno per finire i soldi stanziati nei fondi salva-Stati) ma con problemi sempre maggiori. Gli economisti sono infatti convinti che presto andrà salvato l'intero Stato spagnolo, non solo le sue banche. Temono che prima o poi, se lo stress sul mercato dovesse perdurare, anche l'Italia possa necessitare di sostegno. Guardano poi con apprensione alle elezioni in Grecia di domenica, senza escludere una sua uscita dall'euro. E hanno paura della recessione. Insomma: se l'Europa non si muove con un piano complessivo, che affronti il problema alla radice, l'effetto domino potrebbe diventare incontrollabile. Potrebbe partire dalla Spagna, dalla Grecia, dalla recessione. Oppure da tutti e tre contemporaneamente: sono queste le tre mine da disinnescare, per evitare che l'effetto domino vada a colpire tutta l'Europa. Dalla Spagna all'Europa La mina più recente è quella spagnola. Può infatti sembrare incredibile che le Borse e i titoli di Stato abbiano esasperato il crollo proprio dopo l'annunciato salvataggio delle banche iberiche, ma le modalità con cui sarà lanciato il salvagente a Madrid preoccupano più dei problemi che il salvagente stesso deve risolvere. Il primo nodo è che la Spagna, ricevendo i 100 miliardi per aiutare le sue banche, aumenterà il debito pubblico: un debito che alla fine del 2010 si attestava al 61,2% del Pil (in linea con i vecchi parametri di Maastricht), ora viaggia verso il 90-95% del Pil. C'è chi, come il Credit Suisse, lo stima al 106% del Pil nel 2014. Percentuale certo più bassa del 121% italiano, ma preoccupante per la dinamica: calcola Credit Suisse che a quel punto servirebbe una stretta fiscale pari al 9% del Pil solo per evitare ulteriori aumenti del debito.
Stò sentendo radio 24, sembra che Monti si stia preparando a chiedere aiuto alla UE.... Non voglio diventare in alcun modo neanche indirettamente schiavo dell'FMI!!
Disse quello che votò la sedicente destra liberale che promise tagli di spesa pubblica e meno tasse e si ritrovò con la spesa pubblica aumentata di qualche centinaio di miliardi di € e pure le tasse /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Perchè che Silvio levò l'ICI ma fece il culo a tutti con la tassazione indiretta (in pieno stile "gioco delle 3 carte") te n'eri accorto vero? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Che poi fece fare le budella d'oro a tutti gli esercizi commerciali a gennaio 2002 quando non mandò la Finanza in giro a verificare la congruenza dei listini nel passaggio da Lira ad €uro facendoci ritrovare tutti con l'equivalenza reale 1€=1000Lit ovvero tutti col potere d'acquisto dimezzato. Tanto i voti li piglia(va) da evasori/traffichini/corrotti/concussi/collusi/etc Continuo? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Quando parli dell'operato PDL mi ricordi l'uomo che dopo aver ascoltato l'edizione straordinaria di Onda Verde che dice:"attenzione: sulla A22 c'è un pazzo che guida contromano" commenta:"ma come "uno solo"? TUTTI QUANTI!" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Non serve andare molto indietro, basta guardare come hanno depotenziato sino a renderlo quasi inutile il DDL anticorruzione, e come nonostante ciò facciano di tutto per non farlo approvare. Sembra quasi che una legge che imponga agli amministratori di smettere di rubare li colpisca nel vivo...
Questa è meno insensata di quanto sembra. Peraltro vorrei che non ci incagliassimo su una cosa che a mio parere mostra un punto di contatto tra noi due: Monti sta fallendo miseramente esattamente dove han miseramente fallito, seppure per motivi diversi (corruzione/consociativismo) tutti i Governi del secondo dopoguerra: il taglio della spesa pubblica. Tagliare la spesa pubblica libererebbe risorse per diminuire la pressione fiscale che consentirebbe una ripresa della crescita. La spending review prevista è nell'ordine di 0,5 punti percentuali di PIL, ovvero nulla. Questo denota quanto fanno schifo quelli che in Parlamento lo sostengono e l'hanno sostenuto su Pensioni/Articolo18/etc che invece son pronti a farlo cadere se volesse usare la mannaia con la spesa pubblica. Perchè di riffa o di raffa con la spesa pubblica o ci mangiano (a dx) o ci prendono voti (a sx). La Germania ci strizza le palle non perchè "è cattiva" ma perchè trova ingiusto, ed io non so come dar loro torto, che loro da 10 anni a questa parte abbiano usato la mannaia con la spesa pubblica in generale e nel settore pubblico in particolare ed ora vien chiesto loro di dare una mano all'Italia dove, come coi 12.000 nuovi dipendenti pubblici freschi di nomina a Settembre 2011 in Sicilia, si usa il settore pubblico ovvero la spesa pubblica come ammortizzatore sociale. Senza possibilità di licenziamento, quindi di fatto sussidi di disoccupazione completamente svincolati da logiche di efficienza o altro. Che vergogna
Naturalmente vero. Vergognosamente vero. 120 miliardi di corruzione all'anno nella U€, la metà dei quali in Italia. Che schifo
La Germania ha anche i suoi motivi reali, imho preponderanti su questi elencati, ma che fungono meno bene come giustificazione pubblica ed istigazione al popolo, ergo la menano sulla spesa.
Hanno sicuramente i loro motivi reali, ma pure una pletora sconfinata di dipendenti pubblici che si è vista ridurre gli emolumenti del 40% dalla sera alla mattina senza fare la sceneggiata napoletana come invece accadrebbe da noi. In Italia si pensa sempre (giustamente) ai costi della politica come ai costi dei parlamentari ma non si pensa mai (ingiustamente) ai costi della politica come ai costi di tutta la cricca che gira attorno ad un parlamentare. Tra portaborse/autisti/segretarie/etc c'è un'infinità di gente che di fatto non fa un ***** ma viene pagata oro rispetto ad una posizione paritetica alla stessa nel settore privato. Il parlamentare è solo la punta dell'Iceberg, poi viene la parte sommersa dello stesso. Senza contare che il giorno in cui un Premier taglia le spese della sanità al Sud in quelle regioni dove non si tengono nemmeno i registri di entrate/uscite di spesa finisce assassinato il giorno dopo
Ti faccio una scultura d'oro che quella dell'Arcuri può andare a farsi benedire... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />