e purtroppo è solo l'inizio...con le ditte sempre prese più per il collo da chi non paga....e che pur con commesse in carniere....si ritrovano a chiudere.... se poi ci sommiamo quelli che già erano con un piede nella fossa.....
Continuano i rincari sui carburanti La benzina verde vola verso 2 euro Le punte raggiungono quota 1,93 euro al litro, mentre il gasolio arriva a 1,80 euro. Tra i distributori Ip si conferma il più caro insieme a Shell, mentre Esso è il più economico. Margini ancora bassi per gli operatori http://www.centronline.it/prima-pagina/cronaca/conacaitaliana/21410-ancora-aumenti-del-carburante-benzina-vola-verso-i-2-euro-al-litro.html MILANO - Vola il costo dei carburanti e così in attesa della stangata Irpef di marzo 1sui conti della famiglie italiane pesa sempre di più il rincaro benzina. A trainare gli aumenenti è stata questa mattina Ip che ha ritoccato il listino (+4 centesimi euro/litro) sulla benzina e prezzi raccomandati, ma i rialzi proseguono anche con Eni: +0,7 sulla "verde" e +0,4 sul diesel. In poco più di due settimane, il numero uno del mercato, ha aumentanto i prezzi rispettivamente di 3,8 e 2,4 centesimi al litro. E a ruota segue Esso che ha rivisto al rialzo di un centesimi il costo di entrambi i prodotti, ma resta il distributore meno caro, mentre Ip si conferma - sulla media nazionale - il più costoso (Shell il più caro per il diesel). Ad alimentare la corsa dei prezzi sono le tensioni sul petrolio 2volato ai prezzi record del 2008, complice soprattutto il cambio euro-dollaro. E, di conseguenza, volano i prezzi praticati sul territorio con la media nazionale che fissa un nuovo record a oltre 1,83 euro sulla benzina e a ridosso di 1,76 per il diesel mentre le "punte" ormai vedono al centro la "verde" oltre 1,93 euro e il diesel a un passo da 1,80. Situazione comunque che non riflette ancora appieno gli ultimi aumenti e registra la persistenza di margini bassi per gli operatori. E' quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.It in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per check-up prezzi qe. Nel dettaglio, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall'1,818 euro/litro di Esso all'1,834 di Ip (no-logo in salita a 1,747). Per il diesel si passa dall'1,754 euro/litro sempre di Esso all'1,759 di Shell (no-logo a 1,651). Il gpl è tra lo 0,822 euro/litro di Shell e lo 0,842 di Ip (no-logo a 0,790).
è vero, la programmazione non c'è più ormai.. da anni è così... noi lavoriamo molto sulle urgenze, abbiamo una flessibilità tale che che il carpentiere diventa montatore ed il montatore diventa saldatore.. Gennaio e Febbraio sono andati bene, +40% rispetto agli stessi mesi del 2011... per marzo le prospettive sono altrettanto buone.. il resto è un'incognita!
bhe hai bisogna della fonte per capire che la benza sta andando a 2€/litro, lo vedi tutti i giorni nei distributori.
e io che mi lamento dell'1.463 della SLOVENIA.....anche se pure di la sta galoppando....era 1.250 a novembre
speriamo di no, abbiamo un paio di conti lì, non so se siamo riusciti a portare tutto di qua intanto in Grecia hanno iniziato a caricare le tasse sulla bolletta della luce, così il governo è sicuro che le pagano. non paghi la bolletta, e quindi le tasse ==> niente energia elettrica
GRECIA: COLLECTIVE ACTION CLAUSES L’ARCHITRAVE DEL DISASTRO CHE VERRA’! Scritto il 7 marzo 2012 alle 10:38 da icebergfinanza Mentre il mondo intero si interroga su come finirà la tragedia Greca, su quanti aderiranno allo swap proposto dal governo greco e se un’eventuale forzatura dello stesso governo attuando le famigerate CAC clausole di azione collettiva farà scattare il rimborso dei credit default swap, noi andiamo a vedere cosa accade dietro le quinte e chi sono i personaggi che nell’ombra stanno gestendo il più importante fallimento sovrano della recente storia europea. Una cosa razionalmente mi sembra certa, qualcosa inventeranno per tenere insieme l’architrave! I calcoli loro gli hanno già fatti e sanno come intervenire, possono modificare qualunque regola, lo hanno già fatto e lo faranno ancora! Sul NEWYORKTIMES è appena uscito quattro ore fa un articolo che racconta ci sono i principali architetti delle famigerate clausole di azione collettiva (CAC) che il governo greco minaccia di attivare se gli investitori non aderiranno in massa allo scambio proposto! E’ necessario l’assenso dei due terzi di almeno il 50 % dei creditori della Grecia per fare scattare la retroattività della CAC. Il quotidiano americano si pone la domanda se nei prossimi mesi altri Paesi europei dovranno seguire l’esempio della Grecia soprattutto ora che i politici continuano a dichiarare che la Grecia è un caso unico e che nessun altro paese sarà costretto a far accettare ulteriori perdite agli investitori. Tenetevi forte perchè i padri intellettuali dello swap greco dissentono vivamente da questa interpretazione! Instead of presenting an arcane paper on debt guarantees, Mr. Gulati titillated his audience by calling for other heavily indebted countries in Europe to carry out their own Greek-style swaps, albeit with smaller haircuts for creditors because the other nations are not as deeply indebted as Athens is. (…) Mr. Gulati’s argument was fairly straightforward. Instead of repeated bailouts and a lost decade of austerity in Southern Europe, countries should at least soften the blow by cutting a deal directly with their creditors to reduce their debt loads. Le argomentazioni di Mr. Gulati sono abbastanza semplici!. Invece di ripetuti salvataggi e un nuovo decennio perduto di austerità nel Sud Europa, i paesi dovrebbero almeno ammorbidire il problema facendo un accordo direttamente con i creditori per ridurre i loro carichi di debito. Infatti, ha sostenuto, non c’è tempo migliore che ora, con gli investitori temono che qualche altro paese – Portogallo – copierà la mossa della Grecia di imporre unilateralmente le cosiddette clausole di azione collettiva che richiedono anche agli obbligazionisti riluttanti di andare avanti con la maggioranza sulla ristrutturazione del debito. Mister Gulati ha scherzato sostenendo che i suoi amici della Banca centrale europea lo hanno esortato a non diffondere troppo in giro le sue visioni, le sue idee! “Everyone in this field is a D.O.B.” — disciple of Buchheit — “whether they like it or not,” said Adam Lerrick, a sovereign debt expert at the American Enterprise Institute. “Lee has spent his career trying to create a system where debtor countries and their creditors can restructure government debt without intervention by the official sector.” The tools of Mr. Buchheit’s trade — collective action clauses, exit consents and trust indentures — may be complex, but they serve a basic aim: giving a debtor country the necessary leverage to compel all of its unhappy creditors to accept losses on their holdings when necessary and thus achieve meaningful debt relief. Which doesn’t earn Mr. Buchheit popularity among bondholders. Many of them see him as an evil genius, confecting legal tricks that make it easier for indebted countries to shirk their financial obligations — and in the process saddle investors with losses. Gli strumenti ideati da Mister Buchnet le famigerate CAC servono un obiettivo fondamentale ovvero dare a un paese debitore i presupposti necessari per costringere tutti i suoi creditori ad accettare le perdite sui loro investimenti quando è necessario e conseguire così una significativa riduzione del debito. Meraviglioso no, facciamo tutti una CAC sui nostri mutui, costringiamo le banche quando necessario ad accettare le perdite, costringiamo le banche d’affari americane ad accettare le loro perdite, costringiamo tutti a fare tutto e il contrario di tutto!
io non ci sto capendo una fava, tanto per cambiare stanno cercando di evitare il fallimento ufficiale della Grecia per non pagare chi si è assicurato contro tale evento?
Il salvataggio della Grecia si basa anche sull'accettazione da parte dei privati (banche e investitori) di una decurtazione del propio credito del 70%: almeno il 75% dei creditori devono accettare questa decurtazione. Se non accettano è la fine!
Codacons: il nuovo aumento iva al 23% è stangata da 418 euro Roma- «Il Governo Monti non si accontenta di risanare i conti azzerando il deficit, ma vuole abbattere il debito anche a costo di ammazzare l'Italia e gli italiani». Ad affermarlo in una nota e' il Codacons commentando l'annuncio del viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, che ieri ha spiegato che ad ottobre scattera' l'iva al 23%. Una scelta sciagurata, spiega l'associazione dei consumatori, «Anche in considerazione del fatto che debito e deficit sono sempre considerati in rapporto al Pil e che non potra' esserci crescita nel nostro Paese se il Governo, gia' obbligato a ridurre la spesa pubblica, va ad incidere anche sui consumi gia' in calo, ossia su una componente fondamentale della domanda» (07/03/2012 - in collaborazione con Adnkronos)
Faso è opportuno che tu segua il seggerimento, basta che alla fine tu posti il link completo, questo anche per evitare problemi di divieto di riproduzione /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
guarda ad esempio come ti ho modificato questo: http://www.bmwpassion.com/forum/showthread.php?141535-Mi-sa-che-siamo-nel-mezzo-di-un-nuovo-1929..&p=5991487&viewfull=1#post5991487
Io non son capace di fare i conti. Ma se +2% di IVA impatta di 418 euro, vuol dire che ogni punto percentuale di IVA "vale" 209 euro. Quindi vuol dire che mediamente una famiglia "spende" per 4.300 euro di IVA, quindi vuol dire che dalle tasche escono 25.000 euro all'anno (20.476 imponibile e 4.300 di iva al 21%) Sono 2.100 euro al mese. Per fortuna io (mutuo incluso) spendo meno.