la Grecia siamo noi?

La cosa inspiegabile è che Francia e Germania, pur sapendo benissimo che il problema della Grecia è lo squilibrio della bilancia commerciale, continuano a esportare in Grecia stimolando l'emissione di debito. E poi i maiali (i pigs) siamo noi? Questi sono i veri terroristi

 

io una soluzione per i greci la avrei:

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uscita dall'euro

uscita dall'Europa

uscita dalla Nato

richiesta di collaborazione politico/economico/militare con Russia e Cina (che non vedono l'ora di avere una testa di ponte in Mediterraneo).

e poi ci facciamo delle grasse risate.

naturalmente nessun politico greco mai lo fara' visto che sono diretta emanazione di Bruxelles, Berlino, Washington.

e caso mai ce ne fosse uno si accettano scommesse sulla sua sopravvivenza fisica.

 

Mi sa che adottando una soluzione simile, le commissioni per forniture militari non sarebbero state spese male...

Comunque, non è che cinesi e russi ti finanziano gratis et amore, e con loro in particolar modo, i debiti vanno onorati eccome... Sarebbe dalla padella alla brace temo... Senza contare che la Cina al momento s'è comprata mezza Africa, e in Grecia ha già fatto shopping (assieme ai tedeschi) portandosi a casa bei pezzi infrastutturali e industriali (sbaglio o tutto il Pireo è cinese?), hanno già abbastanza di cui divertirsi...

 

ovvio che non sarebbe gratis.

ma quando l'intera Europa considera un intero popolo un ammasso di parassiti buoni a nulla sai che ti dico?

che io da parassita vendo al miglior offerente la mia posizione geo-politica.

e visto che l'Europa ha il braccino corto mi rivolgo a chi in questo momento ha la cassa piena, cioe' russi e cinesi.

del resto siamo in una economia di mercato, ognuno vende quello che ha al migliore offerente.

e non ti dimenticare che l'Italia ha vissuto su questo ricatto per decenni.

se non avessimo avuto una forte valenza strategica durante la guerra fredda col cavolo che ci appoggiavano.

infatti finita la guerra fredda ci siamo trovati ad arrancare, che strana coincidenza.

e comunque io non parlo di vendere pezzi del paese, ma di entrare nella sfera di influenza cinese, e poi vediamo.

del resto se mezza Africa ha fatto questa scelta evidentemente i competitori americani ed europei offrivano meno.

 

Lascerei stare la posizione strategica dal punto di vista militare, visto che non siamo più ai tempi della guerra fredda e tra occidente cina e russia ci sono rapporti economici che contano più per loro che per noi visto che in fin

dei conti si stanno arricchendo a nostro discapito ...

... dal punto di vista economico non vedo quale interesse potrebbe avere la Grecia per Russia e Cina ...

 

beh intanto, per non sapere ne leggere ne scrivere, io ci proverei, sai mai.

PS sei cosi' sicuro che la Grecia conti cosi' poco dal punto di vista geo-politico?

la Grecia e' ad un tiro di schioppo da Israele, Siria, Libano, Egitto, Turchia.

 

In questi sensi Cipro (parte grecofona) è ancor più adatta, nonché piccola e quindi inglobabile più facilmente... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

Gianse, è quello che dicevo dell'Italia in altri thread. Quando gli alleati ti considerano inutile, ti devi trovare nuovi alleati.

 

Ma militarmente e politicamente sì però quello che non vedo è l'interesse di questo tipo, specie da parte della Cina ...

... oggi come oggi gli interessi economici (in termini di scambi commerciali) in ballo sono tali che un conflitto militare è una follia ... ci perdono tutti ...

L'economia cinese ha una domanda interna del 15% ... vuol dire che l'85 % del loro prodotto va all'estero ... per non parlare delle enormi quantità di debito pubblico occidentale che detengono ...

 

E a noi chi ci trova utili? Servivamo per bombardare le petroleosa Libia , ma là ci siam non dico svenduti, ma proprio regalati... /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

Concordo sulla libia ma siamo nel mediterraneo, siamo una grande realtà industriale e manifatturiera, la terra del design e del buon gusto. Abbiamo un potenziale enorme.

 

Fino ai primi anni Novanta, lo eravamo di per certo... Adesso, beh, forse lo siamo ancora e abbiamo il potenziale per riaffermarci anche sulla scena internazionale, ma stando a vedere come ci facciam trattare...

 

L'Italia non e' la Grecia, ha ben altri mezzi per risollevarsi.

il mio discorso era un po' diverso.

se l'Europa considera un paese di 11 milioni di abitanti una zavorra, beh allora io se fossi in quel paese cercherei altre vie di uscita.

e a questo mondo non esistono solo le logiche commerciali, ci sono anche quelle geo-politiche, beh io se fossi un politico greco le esplorerei.

ma come ho detto sono certo non lo faranno.

 

non so, potrei anche valutare un accordo con gli iraniani, magari ne vale la pena

 

"zavorra" non è il termine tecnico corretto ...

... il termine tecnico corretto è " spina nel cu.lo "

 

una spina che speriamo non sia collegata all'alta tensione.

ma la cosa piu' simpatica della faccenda e' che i debiti greci furono a suo tempo certificati, in modo a quanto pare truffaldino, da quelle stesse agenzie di rating che oggi declassano a destra e a manca.

agenzie di rating che hanno bilanci pari al pil dell'intera Grecia.

magari potremmo chiedere a loro di ripianare il debito greco, e il problema sarebbe risolto.

 

Grecia, accordo nella notte. Via libera agli aiuti

Dopo 12 ore di discussione i 17 ministri dell'eurogruppo hanno dato il via al secondo pacchetto di aiuti ad Atene

Il sì dell'Eurogruppo

MILANO - Ci sono volute 12 ore di discussione (e un'altra per scrivere il lungo e complesso comunicato finale) perchè i 17 ministri delle Finanze dell'Eurogruppo decidessero il varo del secondo pacchetto di aiuti internazionali per sostenere i conti pubblici di Atene. La conferenza stampa è cominciata poco dopo le cinque, con il presidente Jean Claude Juncker che ha augurato il «buongiorno» ai giornalisti, prima di annunciare una decisione che «garantisce il futuro nell'Euro della Grecia». Il nuovo programma prevede aiuti per 130 miliardi e, assieme alle ulteriori rinunce dei creditori privati per un totale di 107 miliardi, farà scendere il rapporto fra debito pubblico e Pil dall'attuale 160% a poco più del 120% nel 2020. I detentori privati di obbligazioni greche, con i quali il premier Lucas Papademos ha trattato «fino all'ultimo», come aveva anticipato prima della riunione il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos, rinunciano al 53,5% del valore nominale dei loro titoli (oltre il 70% ai valori attuali), consentendo così una riduzione di circa 100 miliardi dell'ammontare complessivo del debito pubblico; mentre anche gli interessi sui prestiti del primo pacchetto di aiuti, 110 miliardi decisi nel 2010, saranno tagliati per agevolare le autorità greche e la Bce rinuncerà ai profitti sui titoli del debito greco acquistati negli ultimi due anni redistribuendoli alle banche centrali nazionali che li gireranno ai rispettivi governi perchè questi possano abbassare gli interessi del primo prestito.

SOTTO SORVEGLIANZA - Atene dovrà sottostare a una sorveglianza «rafforzata», che prevede la presenza permanente della troika e l'inserimento nella Costituzione di una norma sulla priorità dei pagamenti delle scadenze del debito. «È molto importante - ha commentato al termine della riunione il presidente della Bce Mario Draghi - che l'attuazione del programma da parte di Atene sia adeguatamente monitorata». Quanto al ruolo del Fondo monetario, il direttore generale Christine Lagarde ha spiegato nella conferenza stampa che «l'Eurogruppo si aspetta che sia significativo: lo decideremo alla prossima riunione del Consiglio di amministrazione nella seconda settimana di marzo». Lagarde ha ricordato i progressi compiuti durante la riunione di oggi: «alle 14,30 di oggi sembrava che con gli aiuti il rapporto debito/Pil al 2020 non potesse essere inferiore al 129% e siamo scesi al 120,5%, ieri sembrava che il pacchetto dovesse essere ben oltre 130 miliardi e invece siamo a 130».

MONTI: «L'EUROPA FUNZIONA» - «Un bel risultato», lo ha definito il presidente del Consiglio Mario Monti, secondo il quale la decisione della notte scorsa ha dimostrato che «l'Europa è anche in grado di funzionare». La troika, rappresentata nella riunione notturna ai più alti livelli con Draghi, Lagarde e il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn, assieme ai partner dell'Euro e agli impegni di Atene hanno quindi scongiurato il rischio di fallimento in occasione della prossima scadenza del 20 marzo, quando la Grecia dovrà rimborsare 14,5 miliardi.

PAPADEMOS SODDISFATTO - Il premier greco Lucas Papademos si è detto «molto soddisfatto» del piano di aiuti da 237 miliardi concesso dai partner europei e dai creditori privati. «Siamo molto soddisfatti», ha detto Papademos al termine del lungo negoziato a Bruxelles. Il premier ha quindi ammesso che la piena attuazione dell'accordo raggiunto nella notte dipenderà dalla capacità di Atene di attuare il programma di risanamento economico concordato «per tempo e in maniera efficace». Quindi ha aggiunto: «Sono convinto che il governo che si insedierà dopo le elezioni (di aprile) sarà ugualmente impegnato a rispettare appieno il programma, perchè è nell'interesse del popolo greco».

Redazione Online

http://www.corriere.it/economia/12_febbraio_21/grecia-via-libera-aiuti-eurogruppo_fec382b6-5c56-11e1-beff-3dad6e87678a.shtml

 

la Germania si è comprata una nazione a tempo indeterminato per 130 miliardi. tutto sommato ha fatto un affare.

 

... per 130 miliardi di soldi non suoi ...

 

un capolavoro /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

(però a onor del vero, di quei 130 miliardi, tanti li ha messi la germania)