Lombardia: in aumento gli immobili invenduti I dati divulgati da Daniele Belotti, Assessore al Territorio della Regione Lombardia, non lasciano adito a dubbi riguardo lo situazione dell'immobiliare in Lombardia: ammontano infatti a 84.000 i vani invenduti a Milano, 58.000 a Bergamo e 56.000 a Brescia. L'evidenza dell'andamento viene peraltro supportata da una ricerca del Politecnico di Milano per cui nel 2018 è previsto un incremento dei vani invenduti, che arriveranno ad essere 85.000 a Milano, 135.000 a Bergamo e 107.000 a Brescia. Se da un lato sono chiari gli effetti di tale situazione di stagnazione, dall'altro non sono ancora stabilite le modalità di intervento per porvi rimedio. Sicuramente, come sostenuto da alcune rappresentanze politiche, sarà fondamentale che la regione consideri delle misure di sostegno, volte ad agevolare l'acquisto della casa o, almeno, l'accesso ad affitti a canoni calmierati. Al di là del complesso di immobili sorti recentemente come frutto di speculazioni edilizie, sono infatti molti i venditori che oggi preferiscono mantenere sfitti i propri immobili in attesa di vendite sempre più difficili da concludere, onde evitare i problemi tipici degli affitti, in primis la morosità. La situazione è resa ancor più critica dalla stretta creditizia che sta interessando oggi il sistema bancario, con difficoltà crescenti di accesso ai mutui per l'acquisto della casa. Nel 2011 sono state circa 40.000 le famiglie che hanno subito una procedura di esecuzione di sfratto o pignoramento e sono almeno 300.000 quelle che si trovano a rischio di insolvenza e di pignoramenti. Data articolo: 8/02/2012
Tipo un governo a caso che di fronte alla lettera durissima della BCE di metà 2011 provò a fare una supercaxxola fatta di liberalizzazioni delle estetiste e vaghi riferimenti alla "lotta all'evasione"? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Toglietene uno tra gl iinvenduti Alle 15.30 devo andare dal notaio per chiudere la vendita di una casa a San Colombano (che stava cadendo a pezzi).
confermo, sto spostando alcuni dei miei tecnici dal settore edilizia al settore automazione perchè non hanno nulla da fare
I prezzi stanno già calando bene da noi sull'usato, sono curioso di vedere quanto resisteranno a non abbassare i costruttori.
Basterebbe bloccare tutte le nuove costruzioni, e prima o poi verrebbero vendute, invece è prioritario ricoprire il territorio di cemento, altrimenti le alluvioni fanno pochi danni...
abbiamo un settore che fa analisi, misure progetti e collaudi acustici, termici, di campi EMC, radiazioni ottiche con attrezzature e sftw costosissimi ai massimi livelli di mercato; si applicano alla fase di progettazione di immobili
E soprattutto l'unico "ente" munito di immensa liquidità in Italia non avrebbe di che far girare i suoi €. Certo però che finchè in edilizia si legavano i cani con le salsicce (leggasi: il mercato tirava) ci si son proprio buttati tutti tra cani e porci. Voglio dire non conosco le vostre esperienze personali ma per quanto mi riguarda visto le mie e quelle di persone che conosco avevo quasi di che rallegrarmi di aver avuto a che fare con dei pressapochisti rispetto ad altri che hanno avuto a che fare con dei veri e propri delinquenti. Incredibile, in quel settore ci si è buttato a pesce virtualmente ogni elemento considerabile "feccia". Screditando quei pochi che han sempre lavorato bene e con serietà.
Grecia: i ministri di destra si dimettono dal Governo: non firmeremo i tagli. Scontri di piazza ... e lo spread ritocca quota 365 ... Sale la tensione sociale e politica ad Atene dove la destra estrema (Laos) al Governo decide di non firmare il piano di austerità e di dimettersi, mentre nelle piazze sfocia la violenza. Scontri ad Atene tra manifestanti e forze di polizia si sono verificati nell'ambito delle proteste coincise con lo sciopero indetto venerdì e sabato dai sindacati contro i tagli decisi dal governo Papademos per poter ottenere i 130 miliardi di aiuti. «Non posso votare questo piano di austerità che umilia il paese, non è la strada giusta», ha dichiarato Karatzaferis, all'indomani dell'accordo politico sul piano da parte dei tre partiti (socialista, destra ed estrema destra). La mossa è in previsione del voto anticipato che si dovrà tenere ad aprile. La Ue non vuole dare i soldi: La Commissione Ue ha ribadito la necessitá di avere «certezza legale», con l'approvazione da parte del Parlamento greco dell'accordo raggiunto a livello tecnico tra le autoritá greche e la troika. Per la serie "affondare un paese pur di tenere il culo sulla poltrona ..."
Io spero tanto che la Grecia a sto punto fallisca... e si trascini il piu possibile tutte quelle Banche/Fondi Investimento/Multinazionali che hanno investito i loro fondi solo sulla gestione finanziaria e non sulla gestione caratteristica/accessoria. non se ne po piu di questa crisi. A volte serve fare del male per avere un bene migliore.
... stanno rinegoziando il debito con un ammortamento praticamente del 70% ... il grosso della perdita ormai è scontato ...
e certo.. in questo modo ci perdono solo i piccoli-medio risparmiatori, le grandi banche di MerSkasi e Osama si salvano. Io vorrei che va proprio in default, non paga piu 1€. Sti rincojoniti della Commissione Europea non ci capiscono un caxxo, è anche grazie a loro che stiamo in questa situazione, e adesso pretendiamo che ci tirino fuori..